FEEDBACK – L’angolo della posta

15 Mag

Scrive Doc: “Ieri mattina, dopo aver accompagnato i ragazzi a scuola, e dopo aver fatto adeguata prima colazione al caffè fronte Santa Maria delle
Grazie, leggendo il corsera ho appreso che a Novegro sto we c’era la Fiera del Disco…bene, squassato dai brividi amarcord che ben potrai
immaginare, ho portato su dalla sgnaura* un paio di brioches, e poi, come niente fosse, ho inforcato il cardenza e mi son rapidamente portato in quel di Vinilmania, erano anni forse. Che spettacolo ! Hai in mente Freebird, nel senso del titolo del pezzo, più che altro ?!?
Ho preso qualche chicchetta, niente di che (ho totalizzato meno di 100 sacchi** ormai non son più lo stesso…purtroppo !), ma roba carina, un
disco solo di Warren Haynes, l’ultimo dei Journey promo edition che uscirà ufficialmente a giorni, Jeff Beck live from the Grammy Museum,
il numero di aprile di Classic Rock Prog con i Rush, il DVD qualità perfetta dello show dei Rainbow al Monsters (quello con Graham Bonnet
per intenderci), e un paio di curiose piccole tele (!!!) con la cover di PG e il nostro vecchio caro eremita (ti manderò il link ai
cataloghi dell’artigiano di Savona in questione)…

Ho preso su anche il numero di Vinilmania Magazine, e ho appena letto una citazione da Nick Hornsby (autore di Alta Fedelta’), che mi sembra
pregevole, e che recita così : “ Scaricare musica forse costa meno. Ma cosa ascoltiamo in quel negozio ? Chi ci incontrerete ? Nessuno. Dove sono le bacheche per fondare nuove band destinate a sfondare ? Risparmierete un po’ di sterline ma avrete gettato alle ortiche una carriera di un bel po’ di amici, il vostro gusto musicale e, alla fine, la vostra anima. I negozi di dischi non vi salveranno la vita ma possono renderla migliore.”

Alla faccia di iTunes, parole sante, Amen.

Next stop, Kensigton High Street…se, magari…

Camden Market Blues

Pete Makowski.” ***

*tentativo di Doc di scrivere in dialetto emiliano, il significato inglese è  “Mistress”.

**Doc dimostra tutti i suoi anni usando una espressione tipica di…beh, tanto tempo fa = 100 euro

***Doc si crede il noto giornalista musicale inglese


Risponde l’esperto:  La citazione di Nick Hornsby è perfetta, così come la tua scelta di andare a Vinilmania. Ti invidio il JEFF BECK live al Grammy Museum e il DVD in qualità perfetta dei RAINBOW Monster del 1980 con Bonnet. Le piccole tele  dell’artigiano di Savona le conosco, il cabinet dove vivo ne ha tre appese alle pareti (Houses Of The Holy / News Of The World dei Queen / Selling England By The Pound). Per una volta l’esperto non ha consigli da dare.

5 Risposte to “FEEDBACK – L’angolo della posta”

  1. francesco prete 17/05/2011 a 10:10 #

    Già, i negozi di dischi… Purtroppo sono una parte della nostra vita che sta scomparendo, come i “campetti” di periferia dove trascorrevamo interi pomeriggi giocando a calcio e dove ciascuno di noi interpretava il proprio mito (io cercavo sempre di “essere” Facchetti). Dobbiamo farcene una ragione? Mah, probabilmente sì. E’ il nuovo che avanza, e senza il nuovo non ci sarebbe questo blog, non ci sarebbe Internet, non ci sarebbe la posta elettronica e tante altre cose. Però io non posso non rimpiangerle certe cose, quel curiosare tra gli scaffali, scoprire cose nuove, aggirarsi in quei “paesi delle meraviglie” con gli occhi incantati da tanto ben di Dio! E fra poco, con l’avvento dell’E-book, toccherà anche alle librerie. Non si tratta di essere passatisti – ma anche sì – io il nuovo lo accetto, diciamo che non sono sicuro che il nuovo accetti me (citazione Dylaniana nel mese di Bob). Ciao Tim, e sempre forza Inter (alla fine quasi sempre qualcuno arrivava prima di me, così mi toccava “essere” Burgnich!…

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  2. timtirelli 17/05/2011 a 10:24 #

    Ah, Francesco,come ti sento vicino quando scrivi queste cose. Anche io mi interrogo spesso se tutta questa nostalgia che ho verso certe cose non stia a significare il diventare vecchio, in fondo all’animo credo di no…è che era troppo bello passare il sabato pomeriggio al “Pecker Sound” di Formigine (MO), il più grande negozio di dischi della nostra zona per tornare a casa – in motorino – con LA’59 (Carolina Counrty Ball) degli ELF in vinile printed in USA. Che emozioni.
    …io cercavo di essere Johan Cruijff, ma finivo per essere Pasinato, al massimo il Piper (Oriali).

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  3. Sara Crewe 17/05/2011 a 14:50 #

    Qui a Reggio non c’era quasi niente, le cose decenti me le portavano gli amici più grandi dall’estero o le racimolavo di seconda mano o di contrabbando nel negozietto della Delfina… per me l’esperienza dei negozi di dischi era più legata alle mie fughe a Bologna. Poi, all’università, è stato un disastro…buona parte del mio vinile se n’è andato, fregato e rivenduto chissà dove. Meglio non pensarci… Quanto ai libri, quelli non li lascerò mai. Ho conservato anche quelli del liceo, che ormai, col passare del tempo, somigliano sempre più ai vecchi manuali di magia dei film di Harry Potter… ma li amo. :-)

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  4. Sara Crewe 17/05/2011 a 16:43 #

    Sì, in Via Secchi; lei era una ex signora “del mestiere”, così dicevano, che aveva aperto quel negozio… ci andavano parecchi studenti, perchè per poche lire ti registrava sottobanco anche le cassette… poi il negozio lo prese la figlia, ci sono andata fino a qualche anno fa (“Nine Lives” lo comprai da lei) ma ora ha chiuso. Faceva compravendita anche di materiale raro, a volta trovavi delle chicche…ma ora è andato anche quello, l’ho visto tutto vuoto e da affittare… che tristezza.

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