ALLMAN BROTHERS “Brothers And Sisters” – super deluxe edition (2013 Mercury) -TTTTT

24 Lug

ABB - b&s deluxe edition   007

CD1 – BROTHERS AND SISTERS remastered – TTTTT

CD2 – REHEARSLAS, JAM AND OUTTAKES – TTTT

CD3 & CD4 – LIVE AT WINTERLAND SEPTEMBER 26 1973 – TTTT

ARTWORK & PACKAGING – TTTT½

Ottimo box set questo: per 37 euro il cd originale rimasterizzato, il cd con le prove, le improvvisazioni e le outtake, due cd contenenti un concerto completo preso dal tour dell’album in questione e un bel booklet. Operazione fatta con buon senso, con rispetto per i fan e senza pensare quindi unicamente al profitto.

BROTHERS AND SISTERS è il miglior album da studio degli ALLMAN, pur senza il leggendario DUANE ALLMAN, il gruppo riesce ad elaborare in qualche modo la grave perdita e a produrre un album bello e convincente, album che rimane ad oggi uno dei migliori esempi di rock americano. DICKEY BETTS rimasto senza il suo partner di scorribande chitarristiche scrive tre piccoli capolavori: JESSICA, PONY BOY e RAMBLING MAN, quest’ultima arriverà al secondo posto della classifica dei singoli in America, trascinando l’album al numero 1. Siamo nel 1973, un gran anno per essere amanti della musica rock.

L’album si dipana quindi tra un memorabile pezzo strumentale e country-blues, a cui va aggiunto quel bel rock caldo e malinconicamente solare in cui la band di Macon, Georgia, eccelle. L’album è uno di quelli da avere a tutti costi.

Le outtake e le prove del secondo disco magari sono cose per fan in senso stretto, ma rimangono comunque interessanti e godibili anche al fan meno preparato. Alcuni pezzi del concerto pubblicato sugli ultimi due dischi sono già apparsi sul live ufficiale del 1976 WIPE THE WINDOWS, CHECK THE OIL, DOLLAR GAS , ma avere anche il resto e quindi la possibilità di ascoltare un concerto intero in qualità eccellente, è una gran bella cosa. Certo, ci si deve un po’ adeguare alla trasformazione del gruppo: sostituire DUANE ALLMAN con il pur grandissimo CHUCK LEAVELL al piano non è una faccenda semplice, abituati allo stratosferico doppio chitarrismo dei primi anni si fatica un po’ a seguire il filo della chitarrina solitaria di BETTS… due tastiere, un basso e due batterie sono forse un po’ troppo per poter emergere con decisione, comunque sia il concerto rimane convincente e pieno di buone vibrazioni.

Cofanetto da prendere senza pensarci troppo.

Quel gran figo di Gregg Allman

Quel gran figo di Gregg Allman

PS: Sarebbe bello che Page facesse la stessa cosa con alcune delle deluxe edition a cui sta lavorando

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