Addio ad Adriano Vettore

8 Ago

Sono in ufficio, il cellulare manda un bip, è un sms di Frank “Se ne è andato Adriano Vettore“. In un istante una cappa mi avvolge l’anima, gli occhi mi si inumidiscono, cado preda di un pesante senso di tristezza. Sapevo della sua malattia, ma giusto un paio di mesi Frank lo aveva visto in concerto con la BELLA BLUES BAND in zona Padova, Adri gli aveva chiesto il numero del mio cellulare perché non lo trovava più.. ero preoccupato ma pensavo stesse convivendo con la malattia…invece…

Adriano Vettore - Live in Piove Di Sacco PD 29-05-2013 - foto di Frank Romagnosi.

Adriano Vettore – Live in Piove Di Sacco PD 29-05-2013 – foto di Frank Romagnosi.

MODENA, settembre 1979, ex Ippodromo (ora parco Novi Sad): è appena finito il concerto di JAMES BROWN. Sono con amici ma in quel momento mi trovo solo di fianco ad un bar. Sono poco più di un ragazzino, pelle e ossa, jeans, giubbotto, due spille (una dei RAMONES, una di JIMMY PAGE). Un coppia mi passa di fianco, lui mi dice “Sei un punk?”, ed io “non proprio” e gli mostro la spilla di PAGE. Là, a posto. Per circa un paio d’ore, un ragazzino di Nonantola che da un paio d’anni non vive che di musica rock e un chitarrista padovano di blues di 29 anni, al concerto  di JB con sua moglie Emilia, non faranno altro che parlare fitto fitto. Da lì si sviluppò una amicizia che coinvolse i miei genitori, mia sorella, sua moglie e suo figlio Riccardo. Le loro venute a Nonantola, le mie puntate a CADONEGHE, le chiacchierate, lo stare ad osservare le sue mani sulla chitarra, i nomi e gli album che mi fece scoprire (RORY GALLAGHER, CRUSADE di JOHN MAYALL, il LIVE dei MAHOGANY RUSH), l’aiuto che mi diede nell’acquisto della mia prima GIBSON LES PAUL e della doppiomanico…Già presi la LES PAUL nel negozio di un suo amico a Padova, era il 26 marzo 1983, il giorno che mi congedai da militare. Mi accompagnò Brian. Quella sera lo vidi suonare (il basso) con i CAESAR, trio hard rock blues di Incredibile potenza. HEARTBREAKER, WHOLE LOTTA LOVE, pezzi dei MAHOGANY RUSH (!), di HENDRIX…il chitarrista suonava come FRANK MARINO e cantava come ROBERT PLANT…un dio. Qualche anno dopo la fece finita buttandosi da un ponte mentre passava un treno. Storie di anime blues tormentate.

Ma Adriano era soprattutto un grande ed elegante chitarrista blues. forgiato dalla scuola blues rock inglese dei fine sessanta (in quegli anni era ufficialmente iscritto al fan club di JOHN MAYALL) e da nomi come BB KING; possedeva più di 100 chitarre che teneva nella vecchia casa di campagna dei suoi genitori; negli anni ottanta, grazie a PICCA, riuscii a fargli fare una data ai CORTILI, la versione estiva del noto rock club modenesa WIENNA. Lui e la sua BELLA BLUES BAND, dal nome della cagnolina che era sempre con loro, gruppo fondato nel 1980. ADRIANO VETTORE è un nome molto conosciuto nel giro blues veneto, territorio principe per quel che concerne la musica del diavolo in Italia, saranno in molti a piangerlo. Negli ultimi anni la sua vita personale aveva subito degli scossoni, i nostri contatti erano ormai rarissimi, persi come eravamo nei nostri blues, ma giusto un anno fa grazie al blog ritornammo in contatto. Ci facemmo un paio di lunghe telefonate. Mi ripromettevo di andarlo a vedere prima o poi.

ADRIANO VETTORE - BELLA BLUES BAND & HABAKKAH K. F. J. - photo by Ottavia Da Re

ADRIANO VETTORE – BELLA BLUES BAND & HABAKKAH K. F. J. – photo by Ottavia Da Re

Se ne è andato stamattina. Con lui se ne va anche una parte della mia giovinezza, dei miei ricordi…sarà per questo che mi sento così triste, o forse perché so che più nessuno potrà insegnarmi il blues. Addio Adri, mi mancherai.

adriano vettore il mattino

7 Risposte to “Addio ad Adriano Vettore”

  1. Eli 09/08/2013 a 15:37 #

    Ho ricordi indelebili di Adriano, Emi e Ricky. Abbiamo trascorso con loro giorni bellissimi e la colonna sonora era immancabilmente il blues di Adriano con la sua chitarra e la sua voce inconfondibile. Io ero una ragazzina e non sapevo niente di blues. Adriano mi parlò di John Mayall ma io non sapevo nemmeno bene chi fosse questo John Mayall…e così lui imbracciò una delle sue chitarre e mi suonò i suoi pezzi per farmelo conoscere…mi arrivò dritto al cuore…continuò con Muddy Waters e il blues mi prese ancor di più cuore e anima. Andammo anche a sentire insieme un concerto di John Mayall (te lo ricordi Tim? Estate 1981 credo) e da lì il blues entrò nella mia vita per merito di Adriano Vettore…. e gliene sarò grata per sempre. E anche per la vitalità e l’amicizia che ha sempre elargito a chi gli stava intorno, con il suo immancabile sorriso e la chitarra sotto braccio….sempre. Grazie Adriano…grazie di tutto, grazie per avermi detto un giorno “La musica ti colora la vita”. Non l’ho mai dimenticato e ho fatto mia questa tua frase che spesso mi ha soccorso nei momenti più duri. Adesso metto su Crusade e ritorno a quei giorni e ai tuoi insegnamenti. Indimenticabile Adriano.
    p.s.: un grosso e affettuoso bacio a Emi e Ricky, insostituibili al fianco di Adriano..

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  2. michela parolin 02/09/2013 a 11:48 #

    Nel cuore e nell’anima. Ma soprattutto nella musica che ha lasciato in eredità a tutti noi.

    Michela

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  3. vasco saggion 02/09/2013 a 19:14 #

    Sepolto in quel di Torino l’ho saputo solo oggi, da un triste Daniele Bertin.
    Pensa che la prima volta ho suonato con Adriano al Centro sociale del Forcellini, c’era Jojo Menon e Tombesi, 1977.
    Poi qualche anno dopo….grande rimpatriata e jam session per i suoi 60 anni presenti tanti amici musicisti.
    Ci mancherai Adriano

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  4. mauro 04/09/2013 a 11:51 #

    Per tanti anni ho seguito Adriano per cercare di capire il senso e la familiarità della sua musica. Ho capito tutto una sera quando al mio saluto ha risposto con queste parole:……..
    ” tieni duro amico e se possibile goditi la nostra stagione con tutto ciò che ci ha regalato….”
    Per questo è ancora con noi …. sempre
    mauro

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  5. Massimo Favaretti 05/09/2013 a 16:20 #

    Solo negli ultimi quattro anni ho avuto la fortuna di conoscere Adriano e il privilegio di suonare spesso con lui, soprattutto in una fusione di chitarra elettrica (la sua) ed acustica (la mia). Ci ha accomunato da subito un grande, grandissimo amore per la musica in generale, senza confini o paratie che la potessero in qualche modo limitare. E’ stato per me approfondire l’amore per il blues e per Adriano inserire i suoi interventi di gran gusto e mai invasivi in brani acustici. Ma oltre alla musica quello che ci accomunava era l’emozione che la musica da a chi la fa, e trasmette a chi la ascolta. Negli ultimi tempi quando andavo a trovarlo mi faceva imbracciare una delle sue meravigliose chitarre chiedendomi di suonargli Scarborough fair o Mexico: uno degli ultimi ricordi, oramai a pochi giorni dalla fine, è stato cantare insieme Chimes of freedom…non lo dimenticherò mai, e da lassù spero che Adriano senta davvero risuonare le “campane della libertà.”
    Ciao Adriano: grazie per avermi sempre dato buoni consigli e soprattutto grazie di avermi regalato la tua amicizia.

    Massimo

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  6. Emilio Pontarollo 09/09/2013 a 11:00 #

    Io l’ho conosciuto qualche tempo fa. Adriano era una persona eccezzionale. E’ raro trovare un musicista come lui, bravo, umile, con la musica dentro, sempre disponibile. Quando mi vedeva arrivare dove teneva il concerto annuiva con la testa, sapeva già quale pezzo gli avrei chiesto di fare: “scommetto che anche questa volta vuoi Help me”. Non mi stancavo mai di andarlo ad ascoltare. Lui era sempre gentile, disponibile ed era molto piacevole strare con lui. L’ultima volta chè l’ho incontrato in una birreria ad Abbazia Pisani l’ho visto sofferente e mi fa: “se vuoi che ci vediamo ti insegno quanche “giro” di blues, vienimi a trovare di sabato, ho sempre un pò di tempo per gli amici”. Purtroppo non sono riuscito ad andarlo a trovare, la notizia della sua morte mi ha lasciato in uno stato di tristezza, con un pugno al cuore. Ciao Adriano. Ti ricordo sempre.

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  7. federico 08/12/2013 a 16:40 #

    una sera del 27 maggio 2013 ho avuto l’onore di essere al terminal con Adriano vettore e io gli ho chiesto…ma perche’ adriano questa sera non e’ stato fatto the house of the rising sun?? e lui mi ha risposto con la sua magica semplicita’(ma e’ logico amico mio..perche la facciamo noi due assieme io alla chitarra e tu al basso)…
    una grande frase che mi terro’ nel mio piccolo cuore…
    Mimo federico (broca)

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