Brian, gli illuminati, le rose nights, Palmiro get caught in the heat of the moment, la fine dei mondiali e il discendere nell’abisso

10 Lug

Mi addentro nell’estate 2014 con la mia solita verve, quel bluesy mood incazzato alternato a sprizzi di esaltazione decisamente sopra le righe.

Il Sinodo degli Illuminati del Blues d’ inizio estate si tiene il 28 giugno alla Festa dell’Unità di Gavassa, siamo io, Picca, Riff, Jaypee, Mixi, Mario, Lorenzo Stevens, Sutus, Biccio e le due groupie Saurit e Betty solo per la cena. Mangiamo il pesce, beviamo un vinello bianco frizzante che ci offre Mario e che ci mette di buonumore, riflettiamo come sempre su questo pezzo di Emilia Romagna costretto prima o poi a scomparire. Verso le 22,30 ci trasferiamo nel backyard della domus saurea: cocomera, birretta, Sothern Comfort courtesy of Riff e tante, tante, tante storie di Rock. L’estate, la notte profonda, i rumori della campagna…ci sembra di essere nella Lower Lousiana o appena fuori Helena nell’Arkasas. Intorno a noi le citronelle accese a formare un pentacolo. Jaypee è l’illuminato di guardia affinché demoni non ci disturbino in questa placida serata emiliana.

Distribuisco l’eucarestia, il nuovo episodio de GLI ALBI DI TIM TIRELLI, che stavolta è dedicato agli HEART:

heart according to TT

 

heart according to TT - Copia

Malgrado si sia a 200 km dal mare, sono certo che sia l’anima del mare ad accompagnare i confratelli alle loro dimore …sono le 2,30 dopo mezzanotte, andate in pace fratelli miei, che il padre dei quattro venti gonfi le vostre vele…

today you looked around to my heart’s call
This tiny life ain’t been strangled after all
Time, time, time, time
Never ask what’s become of us
Just dedicate your sorrow
Here and now
To the soul of the sea
And me

Al mercoledì un salto alle Notti Rosa di Regium Lepidi, quattro passi con la groupie per le vie del centro illuminato dai lampioni e dalle stelle di queste notti estive. Ci fermiamo a sentire un paio di pezzi dello STEFANIA MONTANARO PROJECT, nelle pause salutiamo con affetto la Stefy appunto e Sal, talentuoso chitarrista/bassista dai pruriti jazz.

Stefania Montanaro Project - Regium Lepidi rose nights july 2014 (foto di TT)

Stefania Montanaro Project – Regium Lepidi rose nights july 2014 (foto di TT)

In piazza Prampolini poi per il debutto del tour di GRAZIANO ROMANI. Con lui anche due ex Rocking Chairs (si vocifera in giro che la reunion sia ormai cosa fatta). Colpiscono sempre la passione e la convinzione  con cui GRAZIANO affronta ogni piccola sfumatura del suo essere musicista di rock di stampo americano.

Graziano Romani - Live in Regium Lepidi July 2014 (Foto di TT)

Graziano Romani – Live in Regium Lepidi July 2014 (Foto di TT)

Domenica da Brian, 12 ore di duro badantaggio. Gli parlo, lo interrogo, cerco di tenere il suo cervello ormai sbiadito acceso:

“Brian, chi sono io per te?

Sei Tim”

“Sì lo so, ma cosa sono per te. Io sono tuo…?”

“Sei il mio comandante”.

Accuso di nuovo il colpo, settimane fa aveva detto capo, oggi comandante.

“No, papà, io sono tuo …”

“Te tee al me pirìn”

E qui mi si inumidiscono gli occhi … guardo i suoi, cerco di carpirne il vortice confusionale, Brian mi sorride e aggiunge “tu sei mio figlio”.

Decido di fermarmi qui, per oggi dal punto di vista sentimentale abbiamo già dato.

Dopo cena sul divano, io grondo di fatica spirituale e Brian, con le braghette corte, tutto lavato e pronto per il letto, appare  invece vispo e ben disposto. Rai 5, programma di musica classica, vecchi filmati dall’archivio della Tv di stato, un ADAGIO di MOZART, piano e violino;

Brian “Ien brèv, vacca si sonèn bén, eh Tim? Mo’ dio bon! Cum as ciàma quel l’è?”

“E’ un pianoforte Brian, l’altro è un violino”

“A sè, al pianofort e al viulèn, l’è vera”

Il violinista fa uno sgobbo “Sent mo’! Vaca boia slum piès!”

Mi interrogo sulla potenza della musica di MOZART, ad un vecchio senza filtro alcuno e illetterato da quel punto di vista,  arriva dritto nell’anima.

Arrivo alla domus saurea verso le 22, una doccia e mi butto sul divano. Mi chiedo come farò ad affrontare un’altra settimana.

Lunedì. In ufficio cerco di restare concentrato, il periodo è di quelli caldi, non è proprio come in passato ma un po’ di lavoro è entrato; ogni tanto mi alzo e faccio due passi nell’ufficio dei grafici, controllo che sia tutto a posto, porto una caramella  Elah a Sarwooda…

 

Caramella_Elah_Dufour_Kremliquirizia

Sarwooda at work -  july 2014 (foto di TT)

Sarwooda at work – july 2014 (foto di TT)

e a Dorwooda…

Dorwooda at work july 2014 (foto TT)

Dorwooda at work july 2014 (foto TT)

manca Vanwooda che è in ferie, gliene porterò un sacchetto quando rientrerà. Torno nel mio ufficio, arriva Ricky e mi relaziona sul giro dai clienti di oggi, Kerlit – la valchiria che ho per socia, fresca sposa –  è al telefono, Franzibus – lo j**entino che ho per socio –  è sul balcone che si fuma una paglia. Mi sparo una Elah anche io, penso ai FIRM e torno a lavorare.

Il carattere del gatto Palmiro sta prendendo i riflessi definitivi. Lontano il tempo in cui quel batuffolo di pelo nero correva su è già dai due manici della mia doppiomanico…

Palmiro, Tim e la doppiomanico (settembre 2012)

Palmiro, Tim e la doppiomanico (settembre 2012)

ora è una gatto di due anni che pesa più di 7 kg con fiotti comportamentali tipici dei gatti dominanti. Ho sempre pensato che Palmir fosse un gatto sentimentale dal carattere dolce e non cagacazzo, invece – pur restando adorabile e affabile  – sta diventando un gatto maschio che difende con passione il suo territorio. Una sera del mese scorso ho faticato moltissimo a riportarlo in casa prima che calassero le tenebre. C’era un gatto bigio nei paraggi e Palmir non lo mollava; lo inseguiva nelle vigne del Rossetto con la schiena ricurva e il pelo alzato. Lo buriva e lo attaccava con una cattiveria insospettata, e mentre lo faceva lo spingeva sempre più lontano dai confini della domus saurea. Lo guardavo basito mentre aspettavo che si calmasse in modo da prenderlo in braccio e portarlo a casa, ma Palmir rimaneva nel mood gattesco d’attacco, mi soffiava, mi intimava con un miagolio demoniaco di non toccarlo, agitava le zampa con le unghie pronte a graffiare. Non avevo voglia e tempo di aspettare, eravamo ad un chilometro da casa nel mezzo delle campagne dell’Arkansas, ero appena tornato dal lavoro ed era stanco, così l’ho guardato negli occhi e con lento salmodiare ho recitato la formula per ipnotizzarlo:

” I never meant to be so bad to you
One thing I said that I would never do
A look from you and I would fall from grace
And that would wipe the smile right from my face

Do you remember when we used to dance
And incidents arose from circumstance
One thing led to another we were young
And we would scream together songs unsung

It was the heat of the moment
Telling me what my heart meant
The heat of the moment showed in your eyes”

Al suono della prosa di JOHN WETTON Palmir ritornò ad essere il gattone che tanto amiamo…

Ad ogni modo rimane il fatto che ora il nostro black cat sa il fatto suo. Qualche sera fa verso le 19,30, ritorno nel posto in riva al mondo e mi accingo a dar da mangiare agli altri 4 gatti che vivono con noi. Preparo le ciotole per Patuzzo, Spavve (Spaventina), Raissa e Ragni (Ragnatela) poi mi accorgo che nei paraggi c’è Maciste, un gattazzo forestiero che importuna le nostre femmine,  che cerca sempre di appropriarsi del cibo destinato agli altri e che Patuzzo non è più in grado di contrastare. Ebbene, appoggio le ciotole sul marciapiede cercando di tenere a distanza Macci (come lo chiama la groupie), quando interviene Palmiro e lo costringe ad allontanarsi. Per tutto il tempo necessario lo tiene a bada e lo relega dietro l’angolo…

Palmiro tiene a distanza Maciste mentre gli altri gatti mangiano (foto di TT)

Palmiro tiene a distanza Maciste mentre gli altri gatti mangiano (foto di TT)

mi sembra incredibile che Palmir sia così determinato e conscio del fatto che gli altri gatti sono più deboli; faccio un esperimento e gli urlo “Palmir, attacca!“. Palmiro mi guarda e si lancia a muso duro contro Maciste! Ora, non so se sia suggestione, se sia una coincidenza che abbia obbedito al mio ordine, ma Palmiro mi sta davvero sorprendendo.

Palmiro a muso duro verso Maciste (foto di TT)

Palmiro a muso duro verso Maciste (foto di TT)

I mondiali di calcio, al di là della insopportabile demagogia con cui tutti quelli che non amano il calcio hanno intasato facebook, per me (e miliardi di altre persone) rimangono uno spettacolo da vedere. Tiepido verso l’Italia (Prandelli? Un capitano che scrive boia chi molla sulla maglietta e fa scommesse per un milione e mezzo di euro? La mafia interna creata dai senatori? Un calcio noioso e brutto? Ma per piasèr!), il mio tifo come sempre si è riversato sull’Olanda. Seguo gli Orange dall’inzio degli anni settanta, Crujiff è stato il mio primo eroe, e la nazionale olandese del 1974/1978 è stata la più bella formazione di quegli anni. A parte qualche exploit di un paio di squadre sudamericane tipo Columbia e Costa Rica, qualche buon momento degli Stati Uniti e del Belgio, non è che il resto sia stato granché, ad ogni modo mi sono guardato con piacere un sacco di partite. Le semifinali me le guardo con il Pike boy: cinegiappo e poi BRASILE-GERMANIA, pizza d’asporto e poi ARGENTINA-OLANDA. Vedere che la Germania dà 4 goal in 10 minuti al Brasile è stato incredibile, io e Picca abbracciati e poi a fare il trenino cantando MEU AMIGO CHARLIE BROWN. Finale 7 a 1 per i tognari (come chiamiamo i tedeschi noi di Modena). ARGENTINA-OLANDA invece è una partita vergognosa; nessuna parvenza di bel gioco, squadre bloccate, pochi tiri in porta, squadre che tirano sorprendentemente ad arrivare ai rigori. Va fuori l’Olanda, mi si spezza il cuore, ma visto il tono della partita, si riaggiusta in un attimo. Comunque io e Picca ce la spassiamo sparandoci delle gran SAN PELLEGRINO INCONTRI, quei lavori tipo pompelmo e fiori di sambuco, o limone e menta piperita.

San Pellegrino incontri

Pur non avendo in gran simpatia i tognari, domenica tiferemo per la Germania, almeno i giocatori teutonici non piangono, non alzano le braccia al cielo ogni minuto a pregare Dio, non hanno tatuaggi (a parte un paio di loro) né creste da deficienti. Forza  Alemanha dunque!

 Picca & Tim semifinal party july 2014

Picca & Tim semifinal party july 2014

Saura e Pol mi stanno convincendo a rimettere in piedi il tributo ai LED ZEPPELIN. Sono combattuto. Io odio le LZ tribute band, mi fanno tutte cagare. Sì perché di solito hanno un bravo chitarrista e gli altri tre sono invece figure mediocri, in special modo il cantante. Io credo non ci sia nulla di peggio che i cantanti delle LED ZEPPELIN TRIBUTE BAND. Tutti diventano una macchietta, cantano quello che non sono, pensano che urlare “push, push” e “baby baby” ” e fare mossette da psuedo finocchio sia sufficiente; per non parlare di quei musicisti che non sono fan in senso stretto ma si mettono a fare il tributo per opportunità. Ma zio cagnetto, lo volete capire che per suonare i LZ ci vuole il senso giusto? Se la cosa va in porto, perlomeno noi andremo contro corrente: un cantante come si deve, una bravissima bassista/tastierista/mandolinista, un batterista favoloso e un chitarristino da due soldi.  In caso cercheremo anche di fare pezzi obliqui, non solo i soliti classici, alla mia età non posso suonare sempre  i pezzi che suonavo trent’anni fa, un minimo di evoluzione deve esserci, anche in un contesto così…ne parlavo giusto ieri sera con il Pike boy. Vedremo dunque.

Per il resto soppeso il cielo di questa estate bianca, faccio qualche long distance call con Polbi che è in Michigan, guardo con attenzione speciale calciomercato di Sky Sport 24, e fantastico di essere Capitan Hardrock; ma poi penso anche che tra poco sarà di nuovo mattino, di nuovo diretto a Stonecity, di nuovo destinato a discendere nell’abisso…

Have mercy baby, I’m descending again
Open your eyes baby, ‘cause this time it’s sink or it’s swim
No sermons on asccending
No verdict on deceit
I have no selfish memorandum
No, no confusion for me … Not for me

Curses, curses and clues
A feast, feast for fools
Curses, curses and clues
A feast, feast for fools

So, have mercy baby and hand me downs
Well, it was just a few years ago
You’d hand me up and a map right out of town
But I would let it slide, slide like mercury
All silver and quick baby, poisonous and deadly … I’m so deadly

Curses, curses and clues
Just a feast, feast for fools
Tell ya now, curses, curses and clues
A feast, a feast for fools
Let me say curses, let me tell ya now, clues
Well, just a feast, feast for fools
Owww, curses, curses and clues
A feast, feast for fools

9 Risposte to “Brian, gli illuminati, le rose nights, Palmiro get caught in the heat of the moment, la fine dei mondiali e il discendere nell’abisso”

  1. lucatod 10/07/2014 a 18:43 #

    Bella idea mettere su un tributo ai LZ . Se non sei del tutto convinto , potresti mettere su una tribute band legata al mondo Zeppelin , suonando oltre ai pezzi del dirigibile , qualcosa dei Yardbirds , FIRM , Page solo e Plant . Gli ascoltatori più attenti (che purtroppo sono pochi) gradiranno di sicuro .

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  2. Francesco Boccia 11/07/2014 a 11:14 #

    Per la scaletta della LZ tribut band posso suggerire i due pezzi, secondo me, più sottovalutati di tutto il catalogo Zeppelin: The rover e Out on the tiles. Sbaglio o non furono mai suonati live per intero neanche dagli stessi Zeppelin ? Anche When The Levee Breaks ci starebbe bene in una scaletta alternativa, che dite?
    Sui mondiali: anche io tifavo Olanda e la davo sicura finalista, è la nazionale che mi sta più simpatica perché rappresentava al meglio gli ideali degli anni 70, e se non sbaglio proprio nei mondiali del 74 e 78 non tutto fu limpido. Forse avrebbe meritato di vincere entrambe le edizioni.

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  3. timtirelli 11/07/2014 a 15:23 #

    LUCA: sarebbe bello…LZ, FIRM, YARDBIRD e COVERDALE PAGE (niente Plant o Page and Plant…roba da finocchietti :-)), ma sai non tutti sono come me e te, gli altri tre sono certo non gradirebbero.

    FRANCESCO: Out Of the Tiles la facevamo tempo addietro, non credo la riporteremo in vita. Il pezzo poi è troppo impegnativo per un cantante, non che POL non ce la faccia, anzi, ma il gioco non vale la candela. The Rover non piace a Lele, quindi la cassiamo, tuttavia è stata in repertorio per un paio di anni. When The Levee Breaks è uno di quei pezzi che dal vivo non può venire bene. I LZ la provarono una manciata di volte agli inizi del tour del 1975, ma la eliminarono in fretta. Il mio sogno sarebbe fare I’M GONNA CRAWL ma bisogna vedere se il lavoro di tastiere e di pedaliera basso suonate contemporaneamente sia soddisfacente.

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  4. mikebravo 11/07/2014 a 19:11 #

    SHAKEN ‘N’ STIRRED L’ALBUM PIU’ BELLO DEL MONDO!!!!!!!!!!!!!
    La deplantizzazione portata avanti da Tim merita una reazione durissima.
    La voce di Plant, le numerose voci di donna con tanto di cori, l’abbondare di
    tastiere elettroniche, i contorsionismi chitarristici di Blunt che al termine delle
    registrazioni sego’ la sua chitarra preferita sprofondando nella depressione,
    LITTLE BY LITTLE e le altre canzoni ormai dipingono le mie giornate.
    Ascolti ripetuti e assidui del supremo album di Robert,
    Questa é la risposta al duro attacco di Tim a Plant, come uomo e come
    artista.
    Ed ai suoi fans.
    Invito tutti a riscoprire questo capolavoro insuperato del pop.

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  5. Alberto 12/07/2014 a 12:22 #

    Tim, lo sai che sul penultimo Asia (XXX) c’è un pezzo intitolato Al Gatto Nero? John &Geoff l’avranno scritto per Palmiro?? Comunque amo i gatti e gli Asia (per me la sacra triade con Iron Maiden e Thin Lizzy), quindi grande Palmiro!

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    • timtirelli 14/07/2014 a 16:57 #

      Certo Alberto, Palmiro è un estimatore anche per questo :-).
      Thin Lizzy? Oh yeah man!

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  6. mikebravo 14/07/2014 a 14:12 #

    Stamani leggo su internet voci ( presumo false ) per cui Jimmy avrebbe
    parlato di un’ eventuale reunion a Glastonbury.
    Ora io dico e faccio finta di parlare al DARK LORD .
    JIMMY, BASTA ASPETTARE QUEL CULATONE DI PLANT!
    HAI UNA FAMA DA DIFENDERE!
    NON PUOI RITIRARE SOLO LAUREE E ONOREFICENZE!
    VOGLIAMO MUSICA NUOVA!
    TI RIVOGLIAMO SUL PALCO !
    FAI I LED ZEPPELIN DA SOLO!!!!!!!!!
    MA FAI QUALCOSA!
    GUCCINI FECE OPERA BUFFA!
    TU POTRESTI FARE UN ALBUM DELLE CANZONI CHE CANTAVATE
    ALL’ISTITUTO D’ARTE!
    SI’ VABBE!!!!
    HAI SENTITO CHE JEFF NON STA BENE……….
    CHE ERIC NON SUONERA’ PIU’ DAL VIVO………..
    MA TU SEI BELLO RIPOSATO……………..

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    • Tom 14/07/2014 a 19:05 #

      Qui vi voglio, io non me ne intendo proprio, credetemi e non sono tifoso di Page o Plant, ma le domande basilari che mi sorgono e porgo a voi esperti sono:
      – chi è più culatone tra Page e Plant?
      – chi ha scopato di pìù e quante pressapoco, all’incirca o giù di lì…?
      Prego fatemi sapere!
      Ohè, ieri sera a calcio hanno vinto i MIGLIORI, gli eterni, inossidabili CRUCCHI, (e poi non era neanche giusto che noi poveri italicuzzi avessimo più coppe di loro (di cui le prime due vinte ai tempi di Carlomagno e con l’aiuto di Benito la prima nel ’34 e le altre due meglio sorvolare) ergo è stato un atto di giustizia, don’t cry Argentina, Tom

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      • mikebravo 15/07/2014 a 08:41 #

        Plant é piu’ culatone di Page.
        In quanto a numero di donne avute, é fermo da tempo a 3102.
        Jimmy é a 2942.
        Dopo il matrimonio con JIMENA ed il successivo divorzio, Page
        ha voluto dedicare tutto il suo tempo al nuovo disco.
        Non si puo’ non ricordare ALANNAH MILES, una stupenda fiamma di Plant ( che gli ha dato anche un figlio ).
        Le pose effeminate di Robert nel film TRTS mi avevano
        messo in guardia.
        I miei timori sono stati confermati dalle voci trapelate dopo il
        concerto del primo maggio 1993 a Roma.
        Cio’ non gli ha impedito di farsi anche Alison Krauss.

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