GREGG ALLMAN “All My Friends – Celebrating The Songs & Voice Of G.A.” (Rounder Records/Universal 2014) – TTT½

27 Ago

Nell’ascoltare questo doppio album live a tratti si soffre della sindrome dell’ultimo ERIC CLAPTON (quel senso di vertigine dovuto all’inutilità e al vuoto di sentimento), ma in qualche modo ci si ritrova in pista poco dopo grazie all’approccio talvolta sanguigno di certi musicisti coinvolti. Forse aiuta il fatto che è un tributo autocelebrativo registrato da vivo, oppure sono certi pezzi degli ALLAMN BROTHERS o di GREGG a riportarci sul giusto sentiero, fatto sta che alla fine il risultato è abbastanza convincente. Attenzione, è tutto un su e giù, ma i su rinfrancano lo spirito.

Gregg Allman all my ftiends

COME AND GO BLUES apre il disco in maniera piuttosto convincente …

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..  ma poi WARREN HAYNES, SUSAN TEDESCHI e DERECK TRUCKS ci annoiano un bel po’ con END OF LINE e STAND BACK, con quelle loro performance di  rock bluesato americano tutte perfettino e fine a se stesso. Con una zampata il vecchio leone SAM MOORE riporta il tutto a livelli accettabili con PLEASE CALL HOME. Niente da fare per KEB’ MO’ e BRANTLEY GILBERT, bluesetto annacquato; tutt’altra cosa DR JOHN con LET THIS BE A LESSON TO YA, nel suo cantato senti che c’è qualcosa di pericoloso.

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QUEEN OF HEART (il pezzo a cui il GARY MOORE di STILL GOT THE BLUES deve molto) è preso da LAID BACK, album del 1973 che amo molto (e che Riff non riesce ad ascoltare senza piangere), sarà per questo che anche stavolta mi emoziona…

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Gregg Allman all my ftiends

Buono JOHN HIATT su ONE WAY OUT e commovente TAJ MAHAL in STATESBORO BLUES; fu grazie a lui che DUANE ALLMAN si diede alla slide e che SB diventò “IL” pezzo degli ALLMAN BROTHERS …

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La band degli WIDESPREAD PANIC non mi ha mai dato niente di particolare, ma qui, in JUST AIN’T EASY, sono superlativi;  brividi (anche grazie alla slide di DERECK TRUCKS) …

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Niente da segnalare per TRACE ADKINS, mentre VINCE NILLS in MULTI-COLORED LADY fa la sua figura:

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Per altre quattro canzoni non succede nulla, solito rocketto americano dall’epica ormai sfibrata, ma poi arriva JACKSON BROWN per THESE DAYS e per MELISSA. Quest’ultima è una delle canzoni americane più belle di sempre e GREGG e JACKSON la cantano ancora con passione, tanto che mentre sto scrivendo, in questo martedì di fine agosto, guardo la campagna al di là della finestra e mi commuovo …

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Finalone con MIDNIGHT RIDER, DREAMS, WHIPPING POST e con l’intero cast che si getta nel gospel di WILL THE CIRCLE BE UNBROKEN.

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Tutto sommato un disco che vale la pena avere, il vecchio GREGG ALLMAN riesce ad essere convincente anche dopo tutto questi anni, e alcuni dei suoi amici non gli sono da meno.

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Nella all star band segnalo la presenza del  grande CHUCK LEAVELL; una curiosità: tra gli ospiti viene segnalato JESS FRANKLIN, ma non sono riuscito a capire se è quello dei miei amati TISHAMINGO oppure no.

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