L’impulso irrefrenabile di disfarsi di certi cd

13 Nov

Davanti agli scaffali dei CD, io in compagnia degli altri due; sì perché io sono tre uomini diversi: Stefano, Ittod e Tim, appunto.

Stefano è quello riflessivo, equilibrato, che cataloga i CD e li trascrive su fogli excel dove indica titolo, artista, data di acquisto, quanti cd ci sono nella confezione, se la stessa è standard, digipack, versione box set o deluxe edition, se i cd sono rimasterizzati e se hanno particolarità (tipo SHM-CD o K2HD). Stefano è quello che vorrebbe conservare intatta la collezione di dischi, ampliarla, tenerla a portata di mano perché non si sa mai. Quello che si commuove solo per il fatto di avere nella sua discoteca album dei LOUISIANA LEROUX, HACKENSACK, ELF e MIDNIGHT FLYER (anche se questi ultimi sono lofi).

Ittod invece è guidato da furia iconoclasta, è quello che preferisce LOVE BEACH a TARKUS, quello che “il miglior album dei LED ZEPPELIN è IN THROUGH THE OUT DOOR“, quello che a JIMI HENDRIX preferisce MICK RALPHS, quello che “non ci bastano le solite emozioni vogliamo bruciare”, quello che vorrebbe tenere solo 250/300 album, quelli che alla fine si ascoltano veramente sempre e comunque,  così da buttare la mano tra gli scaffali sicuro di scegliere un album della madonna da ascoltare, quello che butterebbe giù una lista strampalata tipo questa:

… 9 dei LZ, i 6 della BAD COMPANY, 7 dei FREE, 9 degli ELP, 6 dei GENESIS, 4 degli YES, 6 della PFM, 3 di CSN (con e senza YOUNG), 6 di NEIL YOUNG, 2 dei FIRM, 1 dei VIRGINA WOLF, 2 di DYLAN, 2 dei MAHOGANY RUSH, I primi 3 di AL DI MEOLA, CARAVANSERAI-FESTIVAL-MOONFLOWER di SANTANA, 10 dei ROLLING, ABBEY ROAD-THE WHITE ALBUM-SGT PEPPER dei BEATLES, 5 di JOHNNY WINTER, 4 di EDGAR WINTER, 2 degli ALLMAN, STREET SURVIVOR dei LYNYRD, MARAUDER dei BLACKFOOT, il primo dei TISHMINGO, 4 degli WINGS, 5 di JEFF BECK, 3 dei FLEETWOOD MAC, 1 degli AC/DC, 6 degli AEROSMITH, 3 dei BLACK SABBATH, 5 dei DEEP PURPLE, 8 degli WHITESNAKE, 2 di COVERDALE, 1 di COVERDALE-PAGE, 1 di PAUL RODGERS, 1 di MICK RALPHS, 2 di SPRINGSTEEN, 4 dei CREAM, 4 di CLAPTON, 4 dei CHICAGO, 5 di MUDDY WATERS, 2 di ROBERT JOHNSON, 2 di ETTA JAMES, 2 di JOHN MAYALL, 3 di ELVIS, 2 di MASON RUFFNER, 6 dei MOTT THE HOOPLE, 2 degli ELF, 2 della ELO, 4 degli WHO, 5 degli UFO, 2 del MSG, 3 dei RAINBOW, 2 dei PROCUL HARUM, DAMN THE TORPEDOS di TOM PETTY, 5 di RY COODER, 2 dei POLICE, 2 dei CLASH, 1 dei DAMNED, 1 di NINA HAGEN, 3 dei LITTLE FEAT, 1 dei KING CRIMSON, 1 degli EMERSON LAKE & POWELL, 2 di RICK WAKEMAN, 3 di KEITH EMERSON, 3 di BILLY JOEL, 5 di ELTON, 5 dei QUEEN, HUMAN CONDITION dei CANNED HEAT, 1 di KEITH JARRETT, 1 DI JOHN MCCLAUGHLIN, 1 della MAHAVISHNU, 3 dei BOC, 5 dei PINK FLOYD, 5 dei MOTT THE HOOPLE, 6 dei VAN HALEN, 2 di DAVID LEE ROTH, 3 dei GAMMA, PAPER MONEY-WB PRESENTS dei MONTROSE, 3 di JOHN MILES, 3 di HENDRIX, 3 degli HEART, 1 dei FOREIGNER, 1 degli AIRRACE, 2 degli ASIA, 2 di BENNATO, 5 di VASCO, 3 di FOSSATI, 1 di PIERO MARRAS, 5 di DE GREGORI, RIMINI-L’INDIANO-LIVE VOL 1 CON LA PFM di DE ANDRE’, 2 degli AREA, 3 del BANCO, 5 di ZUCCHERO, 1 dei ROCKING CHAIRS, 1 di STEFANO PICCAGLIANI, 1 di FORTIS, 2 della BERTE’, 3 di DALLA, 2 di BRANDUARDI, 5 di GRAZIANI e così via…

E poi ci sono io, Tim, quello che sta in mezzo a questi due estremi. Il mio lavoro consiste nel gettare o regalare a qualcuno cd non proprio essenziali che Stefano accumula, e salvare cd che finirebbero al macero sotto i colpi furia distruttrice di Ittod.

…. Ma si che sono io
Tre uomini diversi
Uno non sono io
E gli altri due son persi…

Mantenere l’equilibrio non è semplice, soprattutto quando la sera o al mattino cerco cd da ascoltare in macchina durante il tragitto Borgo Massenzioa-Stonecity e finisco per non trovare nulla che mi soddisfi. Inizio dalla A e mi metto a spulciare gli scaffali, arrivo alla Z e ricomincio, niente… sembra che nulla mi vada bene. Mi sposto sullo scaffale dei digipack e delle deluxe edition, negativo… provo allora in quello dedicato alla musica italiana, nisba. In uno stato di prostrazione profonda cerco la salvezza nel reparto LZ & Related. Niente da fare. Affranto e scazzato mi getto sul divano. Passa la groupie, scuote la testa ed esclama “3000 cd e nemmeno uno che vada bene, mah!“. E’ in quei momenti di frustrazione che anche io, Tim, mi faccio prendere la mano e la voglia di veder volare cd dalla finestra diventa fortissima, così mio dico “quando mai ad esempio mi ascolterò il digipack della Repertoire degli AFFINITY, pur con la presenza di JOHN PAUL JONES?”, oppure “E il bootleg ufficiale degli ELF che nulla aggiunge al bootleg vero e proprio esistente?” …  ancora “che me faccio dei dischi di JOE BONAMASSA, uno che fa uscire qualcosa ogni quattro mesi e che, sì, sa suonare la chitarra ma mi annoia da matti?”. Insisto “E’ proprio necessario avere la discografia completa dei KANSAS? “

Da lì al valutare i cd dal punto di vista del visual il passo è breve. Confezioni digipack un po’ consunte, confezioni jewel case con la custodia segnata o rotta, confezioni cd con alcuni dei dentini della rotellina incastra dischetto ormai andati, cd con copertine oggettivamente obbrobriose…

Come può ad esempio uno sano di mente tenere nella sua discoteca una raccolta del BANCO (versione easy prog) con questa copertina?

Banco Musica Più

Stiamo parlando del BANCO e della SONY MUSIC, non del duo di liscio di Cadelbosco Sopra “Orchestra da ballo Omar & Sabrina” e della Vai Col Liscio Records, porca madosca!

Allora Ittod prende il sopravvento e nel giro di mezz’ora seleziona almeno 50 cd da buttare; magari è mezzanotte e Tim decide di andare a dormire. Nemmeno 15 minuti sotto le coperte e  Stefano si alza e ripone negli scaffali la maggior parte dei cd tolti da Ittod. Ed è così, quasi tutti i giorni. Oh mamma mia.

Oh father of the four winds, blow away my bipolar blues.

27 Risposte to “L’impulso irrefrenabile di disfarsi di certi cd”

  1. Gianni Della Cioppa 13/11/2014 a 10:12 #

    Esprimi esattamente il mio pensiero e credo di molti appassionati, collezionisti e malati di musica. Prima o poi dovrò pensare ai miei tre nomi, di cui uno è Gianni. Grande Tim!!

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  2. picca 13/11/2014 a 11:47 #

    Un tema che mi interessa e mi fa arrovellare è quello dei dischi inutili, il che è naturalmente un concetto forzato (inutili per chi? per cosa?) ma che comunque galleggia da sempre nella mia poltiglia grigia. Esempio: io posseggo, pagato a prezzo pieno qualche anno fa, un best di Britney Spears, la quale non solo non fa parte nemmeno di striscio alla cerchia più ampia possibile dei miei eroi musicali ma che addirittura rischia di rappresentare quanto di peggio ci sia nel mio personale criterio di valutazione della musica. Eppure sono contento di averlo perché, nel bene o nel male, rappresenta qualcosa, un periodo, un modo di vestire, una certa tecnologia nel realizzare musica, certi suoni che riportano ad una certa epoca… Invece sono pieno di dischi che potremmo anche definire ‘rispettabili’ (secondo i nostri criteri personalissimi ma anche secondo quelli di vari critici o appassionati) che invece non rappresentano NULLA se non, per citare Bossi, una scoreggia nello spazio. Che ne so, il primo dei Beat Farmers o il terzo dei Lambchop. Sono dischi, all’epoca incensati dal Mucchio o da Uncut, che naturalmente hanno una certa validità (che adesso mi sfugge ma che immagino qualcuno riesca a cogliere) ma che non hanno spostato neanche una micromolecola nella timeline degli ultimi 40 anni, mentre la Britney qualche cazzo di cosa l’ha combinata. ‘Ha combinato solo guai’ suggerirà l’esperto di musica. Può darsi, ma una sua posizioncina nella bazza generale ce l’ha mentre i Beat Farmers sono completamente smineralizzati dalla storia e se li metto sul piatto al massimo mi fanno venire voglia di ascoltare i Creedence (segue commento: finalmente, altro che quegli sfigati dei Beat Farmers).

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  3. lucatod 13/11/2014 a 12:30 #

    L’imprecazione davanti alla cover del BANCO è davvero comica (la copertina anche di più) . Inutile dire che non sei il solo , io sono così non solo per i dischi ma anche per i libri , fumetti , dvd , vhs , memorabilia etc..
    L’altro giorno davanti all’annuncio ebay “Blade Runner , betamax 1983 …” , la mia mano tremava sul pulsante COMPRALO SUBITO . Alla fine ho deglutito è ho detto con decisione “NO!” . E tutto è tornato alla normalità . Va bene le VHS , i laser disc , i poster e i libri , ma ora sto esagerando .
    Riguardo i cd ci ha pensato il mio gatto , andando a pisciare dritto dritto su una bella pila che non cagavo di striscio da almeno 10 anni . Li ho presi , ripuliti …e buttati nel secchio della plastica .

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  4. Tom 13/11/2014 a 13:07 #

    …e meno male che ti fermeresti a 250/300 (!!!) io farei fatica ad arrivare a 100, con più della metà di cd ed Lp di Blues nero Mississippi-chicagoano, però io sono un tipo
    molto chiuso…pure nel portafoglio….Tom

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  5. Paolo Barone 13/11/2014 a 13:17 #

    E io che ho una personalità per almeno ogni genere di musica rock(?) prodotta negli ultimi sessant’anni che dovrei dire?!? Quando vengo preso dal raptus della sfoltita divento implacabile e qualche volta mi pento pure, quasi sempre troppo tardi! Non li butto quasi mai, in genere li regalo. O a chi conosco o a volte (con libri e riviste) li mollo alla fermata dell’autobus sotto casa. Tempo un paio d’ore e spariscono sempre. Una volta, fino a non troppo tempo fa, li portavo al negozio di dischi che qualcosa me la dava come credito per altri acquisti. Ora grazie alle Amazons e’ impossibile, e poi i cd pare proprio che non li voglia più nessuno. A Detroit per esempio, si prendono meglio una cassetta fatta in casa ai tempi che furono con una copertina artigianale carina, che una pila di cd. Veramente, al negozio di dischi non li vogliono proprio e lo spazio cd si riduce sempre di più, credo che sparirà fra non molto…Comunque fare spazio fra dischi, riviste e libri credo sia una cosa molto sana e terapeutica, vivamente consigliata a tutti!

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    • mikebravo 13/11/2014 a 21:59 #

      Sicuramente a livello mondiale é in opera un accantonamento
      del cd da parte dell’industria e delle grosse catene.
      Quello che non capisco é che cosa dovra’ sostituirlo.
      Comunque non regalate i vostri cd perché tra qualche anno
      saranno collezionati come i vecchi vinili.
      Tanto per fare un esempio, sto cercando su cd il disco solista
      di tony iommi e le dep sessions 1996 dello stesso con glenn
      hughes.
      Su e-bay sparano cifre esagerate in quanto sono fuori catalogo.

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      • Lorenzo Stefani 15/11/2014 a 11:35 #

        Hai ragione, Mike, anch’io penso che i cd potrebbero tornare di moda come i vinili. D’altro canto, chi avrebbe potuto immaginare questa pseudo seconda giovinezza dei vinili, visto come è facile che si graffino e diventino “sfrigolanti”, anche soltanto a seguito di molti ascolti, cose che ai cd non succedono mai, o molto raramente? D’accordo che i vinili sono grandi, belli da maneggiare, le copertine sono più spettacolari, il fascino del suono analogico ecc. però i cd sono infinitamente più pratici e la qualità del suono è superiore. Anch’io, in una delle mie rarissimi incursioni su Amazon (non ci ho mai comprato niente), avevo notato proprio i prezzi mostruosi (più di 100 euro l’uno!) dei cd di Iommi solista e con Hughes – “1996 DEP Sessions” e “Fused” – di cui sono quindi fortunato possessore. È un fenomeno veramente bizzarro e potrebbe essere indicativo dell’inizio di una nuova tendenza. Comunque ho letto che negli ultimi sei mesi in Italia sono stati venduti più di 4 milioni di cd, mentre la quantità di vinili rimane veramente minima, seppure in crescita. Ciao

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      • lucatod 15/11/2014 a 12:00 #

        Mike se può interessarti su amazon ho trovato questo :

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  6. lucatod 13/11/2014 a 14:20 #

    Paolo hai proprio ragione , io volevo regalare circa una quindicina di cd ad un amico , e lui per tutta risposta mi ha detto di non sapere cosa farsene . “ancora con i cd?” “per chi m’hai preso , io mi scarico tutto su pennina usb..” . Scusa eh …

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    • mikebravo 16/11/2014 a 12:23 #

      Fused ce l’ho. Grazie comunque Luca.
      Tenetevi i vostri cd,non buttateli.
      Quando dismisero il vinile, fu svenduto ma poi divenne da
      collezione.

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      • lucatod 16/11/2014 a 13:37 #

        Se clicchi ti rimanda direttamente alla pagina dove c’è il cd IOMMI . Comunque hai ragione , i prezzi si mantengono belli alti .

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  7. mikebravo 13/11/2014 a 14:35 #

    Io ho collezionato vinile per 25 anni .
    Dal 1971 al 1996 ho messo insieme una collezione di 2.000 LP.
    Per me era la cosa piu’ preziosa al mondo.
    In fissa con le sessions di Page le cercavo come un dannato.
    ( Tim quante audiocassette ti ho registrato ? )
    Un giorno su Raro! un tipo di Messina mette in vendita i suoi
    dischi tutti maledettamente introvabili su Page.
    Lo contatto per telefono e gli chiedo PERCHE’ LI VENDI ?
    Ne compro tanti, stupendi.
    Quando ammiravo la mia raccolta negli scaffali mi vedevo
    vecchio nel letto di morte ordinare alle figlie di portarmi i
    miei LP per averli intorno a me fino all’ultimo istante.
    STENDETELI SUL LETTO CHE POSSA ANCORA
    AMMIRARLI!!!!!
    Intorno ai primi del 1996 inizia a maturare un certo disturbo,
    una certa preoccupazione, in quanto compravo sempre piu’
    LP senza trovare il tempo di ascoltarli.
    Ero in preda ad uno stato compulsivo ormai grave,
    quasi inarrestabile.
    Compravo contenitori cubici nuovi ed in poco tempo li
    riempivo.
    Nel frattempo era sopraggiunto il CD.
    Mi sentivo frastornato.
    Non che l’amore per il rock stesse scemando, tutt’altro.
    Ma TOTT STI DESC!!!!! mio padre me lo diceva spesso
    venendo a casa mia.
    Mi era rimasta impressa la telefonata col collezionista di
    Messina che aveva venduto il suo tesoro.
    Mia moglie diceva spesso, quando avevamo gente a casa,
    che tenevo piu’ alla collezione che a moglie e figlie.

    Certe drastiche decisioni le maturi nel tempo, ma io
    nel novembre 1996 cedetti la mia collezione.
    Non avrei mai creduto di poterlo fare.

    Non ho mai venduto il primo 45 giri di Jimmy Page
    ed il primo 45 giri degli HIGH NUMBERS ( pre-who ).

    Sono stato piu’ felice prima o dopo ?

    Non so.
    Di sicuro ho eliminato la dipendenza.

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  8. Baccio 14/11/2014 a 11:41 #

    Caro Tim, di tutte le domande che poni posso rispondere con sicurezza ad una sola: “Sì, c’è bisogno di avere tutta la discografia dei Kansas”.
    Per il resto bisogna avere la serena consapevolezza che siamo dei collezionisti maniaco-compulsivi che continuano a comprare o scaricare roba inutile che non servirà mai a nulla e che non ha neppure un valore di mercato!
    Ammiro per questo mikebravo per il suo coraggio di vendere la collezione di LP.
    Oltretutto abbiamo una aggravante non da poco: ci siamo fissati su un settore piuttosto miserello in termini assoluti; era meglio invece frequentare le aste di arte e comprarsi (per esempio) delle opere di artisti come, che sò, De Pisis Fontana o Carrà (ma anche molto meno).
    Non mi dite ora che con tutto quello che abbiamo speso in dischi in 35-40 anni non potevamo arrivare a comprarci invece qualche vera opera d’arte!

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    • mikebravo 14/11/2014 a 13:39 #

      Di sicuro si’!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Garantito!!!!!!!!!!!!!
      Oppure un bell’appartamento.

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  9. Baccio 14/11/2014 a 12:18 #

    Aggiungo che a 16-17 anni è perfettamente naturale preferire l’ascolto dei Led Zeppelin alla contemplazione di un quadro di De Chirico, il problema vero è che siamo rimasti “cristallizati” là, non siamo mai cresciuti abbastanza dal punto di vista culturale.
    Se poi qualche lettore di questo blog avesse in casa sia un De Chirico che la discografia dei Led Zeppelin, allora chapeau!

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  10. mikebravo 17/11/2014 a 07:43 #

    Grazie ancora Luca. Non avevo capito.
    Prima o poi mi capiteranno a prezzi accessibili.
    Le dep sessions 1996 di Iommi / hughes giravano due anni fa a Bologna
    a 2,90 euro ( stampa usa con cut cover ).
    Invece IOMMI non l’ho preso quando usci’ e non l’ho piu’ ritrovato.

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  11. alexdoc 04/12/2014 a 14:42 #

    Chiedo a Tim, o meglio a ITTOD, quali sono i 2 album di Dylan e l’unico degli AC/DC che ascolterebbe sempre. Solo una piccola curiosità personale, gli altri che hai scritto più o meno li immagino.

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  12. timtirelli 04/12/2014 a 15:04 #

    Caro Alex, eccoti accontentato:

    The Freewheelin’ Bob Dylan / Street-Legal

    Back In Black (naturalmente!…oltre all’essere uno degli hard rock album più belli di sempre considera il fatto che sono un fan di Brian Johnson).

    Un caro saluto,

    Ittod, the crazy one.

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  13. alexdoc 04/12/2014 a 15:56 #

    Grazie Tim anzi Ittod per la veloce risposta. Ormai conosco bene i tuoi gusti: per Bob sapevo di Street Legal, non avrei detto l’altro, pensavo qualcosa di più vicino a SL come Blood On The Tracks (il suo che preferisco) o Desire. Per gli Australiani immaginavo BIB, ma mi ha colpito l’assenza dei precedenti, ti facevo un tipo anche da “Bon Scott Era”. Brian “Jonna” mi è simpaticissimo come personaggio tanto da averlo come avatar, ma da anni non riesco più ad ascoltarlo a lungo. Non ho mai capito e mi sono sempre chiesto chi e perchè al suo ingresso negli Accadacca ha deciso di rendere suo trademark costante senza variazioni quel continuo urlo altissimo. Anni fa ho preso i cd dei Geordie, la sua misconosciuta prima band scozzese, per togliermi finalmente lo sfizio di sentirlo cantare in modo più “classico”, e lo faceva benissimo: canzoni mediocri, ma vocalità molto varia e duttile, che sorprenderebbe tanti. Roba da “Tu me conosci solo pe n’aspetto ma io come minimo ce n’ho altri 170!” (cit. Verdone). Oh, s’intende: amo gli AC/DC, un’Entità più che una Band, ma essendo capace se avesse cantato in modo meno “monodimensionale” forse li amerei ancora di più se possibile. Alla prossima, aspettando magari l’argomento dell’ultimo “Rock Or Bust” fresco di stampa, uscito solo 3 giorni fa.

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  14. mikebravo 05/12/2014 a 09:11 #

    Il cantante degli ac/dc, oltrechè partecipare alla mille miglia, é stato
    visto a Maranello.
    Io ho ascoltato in gioventu’ tantissimo gli acdc con bon scott.
    Diciamo che dopo lo scioglimento dei led, ho trovato conforto in loro e nei
    van halen.
    Back in black è un grande disco, ma a seguire non hanno piu’ fatto un
    lavoro degno.
    Anche i van halen, cambiato cantante, hanno perso molto in cattiveria
    e sono diventati dei teneroni.

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  15. alexdoc 05/12/2014 a 17:23 #

    La mia teoria è che il cambio di voce modifica sempre, in modo inevitabile e spesso involontario, il sound quando non addirittura il genere della band in questione. Idea confermata da molti esempi, nel caso specifico i Van Halen con Sammy si ammorbidirono enormemente (“I vecchi VH ti facevano bere, ballare e scopare tutta la notte. I nuovi VH ti fanno venire voglia di bere latte, guidare una Nissan e avere una relazione seria”, Diamond Dave Lee Roth dixit), invece gli AC/DC di BIB e For Those About To Rock personalmente li trovo “incattiviti” rispetto agli anni Bonscottiani, persino “metallizzati”, ma il suono è notevolmente ripulito e levigato dal gran lavoro di “Mutt” Lange, non più grezzo sporco e selvaggio come prima (per provocare ho spesso detto che con album come High Voltage e Let There Be Rock non avrebbe dovuto sentirsi la necessità di punk). Fatte le debite differenze anche abissali di stili, storia e personalità, in sintesi potrei riassumere la mia opinione sul cambio di attitudine e identità dei gruppi storici che hanno cambiato cantante in questi due schemi a grandi linee:

    Van Halen Classic 1978-84 (D.L.Roth) : “Van Hagar” = Black Sabbath Classic 1970-78 (Ozzy) : “Heaven And Hell” (R.J.Dio + Tony Martin)

    (e il parallelo ci sta pure con il caso estremo: i Genesis di Gabriel e quelli di Collins, due band senza quasi più niente in comune se non il nome)

    AC/DC Bon Scott Era : Brian Johnson Era = Iron Maiden with Paul Di’Anno : with Bruce Dickinson

    Mancano all’appello i Deep Purple perchè come ho detto più volte anche su questo blog quelli sono un caso a se stante, l’unica formazione che nelle varie versioni (anzi “Mk”) ha cambiato tutti i componenti tranne uno, il batterista Ian Paice, in pratica un mondo a parte.

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  16. Paolo Barone 05/12/2014 a 17:54 #

    Bellissima la citazione di David Lee Roth!!

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    • alexdoc 05/12/2014 a 18:16 #

      Parola di Dave, nessuno avrebbe potuto esprimere meglio di lui il concetto. E’ proprio il caso di dire “il signore sì che se ne intende”.

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  17. timtirelli 05/12/2014 a 22:55 #

    Grande Alex, grande Diamond Dave!

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  18. mikebravo 24/03/2016 a 07:58 #

    La vita è strana.
    In questi giorni sono molto preso dall’ascolto reiterato di Death wish 2.
    Come scattano certi meccanismi?
    Riascolti dopo anni un album che comprasti nel 1982 appena uscito e che
    conosci benissimo.
    Lo ritrovi piu’ bello di quanto lo consideravi e non finisci di ascoltarlo.
    E pensi che la chitarra in pezzi come Jam sandwich e The release sia
    una chitarra grandissima.
    Quando l’ha inciso Jimmy ?
    1981 o 1982.
    Beh, io penso che in quei 2 pezzi ci siano 2 picchi elevatissimi del Jimmy
    Page post-zeppelin.
    L’archittetura dei 2 brani, che puo’ apparire anche semplice, è in realta’
    complessa e giocata su mirabili sovraincisioni che ne fanno 2 gioielli,
    2 veri gioielli dell’arte chitarristica di Page.
    In alcuni brani di Outrider Jimmy si é ricimentato in strumentali
    non raggiungendo pero’ l’altezza, la fluidita’, il feeling trovato
    per la colonna sonora di un film del cazzo che non meritava una
    colonna sonora tale.
    Lo stesso regista, consapevole della bassezza della sua opera, lo
    riconobbe complimentandosi con Page.
    Ed usandola ancora per Death wish 3, una merdata piu’ grossa.

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  19. timtirelli 24/03/2016 a 10:43 #

    Mike, proprio in questi giorni mi sono deciso a fare la recensione di SOUND TRACKS. Tra poco sul blog, quindi.

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  20. mikebravo 24/03/2016 a 13:47 #

    Grande Tim, avevi ragione tu su D. W. 2 !!!!!!!!!!!!!!

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