GLYN JOHNS “Sound Man” (2014) – TTT½

28 Mag

Glyn Johns, ingegnere del suono e produttore inglese operante soprattutto negli anni sessanta e settanta. Ha lavorato con BEATLES, ROLLING STONES, ERIC CLAPTON, EAGLES, WHO e mille altri, senza scordare i CLASH e JOAN ARMATRADING. E’ stato l’ingegnere del suono di LED ZEPPELIN I prima di “passare” il gruppo a suo fratello ANDY JOHNS.

large_Sound_Man Glyn Johns

 

GLYN  ha vissuto in pieno l’epopea che tanto ci scalda il cuore, dunque il suo libro è piuttosto interessante; è sempre intrigante capire i meccanismi che stavano dietro al nostro Rock. Devo aggiungere tuttavia che il libro ha un carattere abbastanza neutro; da una parte è comprensibile, stiamo parlando di 30/40/50 anni fa … non è che uno può ricordare esattamente quello che successe nelle miriadi di session che fece, ma dall’altra è chiaro che JOHNS non vuole far torto a nessuno. E’ sempre cauto nei giudizi, ha spesso parole positive per tutti. Uno dei pochi momenti in cui si lascia andare, è quando usa una perifrasi per giudicare la completa inettitudine musicale di PAUL SIMONON, bassista (se si può definire così uno come lui) dei CLASH: “…and the bass player seemed to be on some other non-musical planet”.

Sette paginette sono dedicate all’ARMS TOUR, ma sono utili solo per avere qualche notiziola in più circa il circo in questione, nessun approfondimento, nessuna valutazione sulle performance di certi personaggi (sapete ciò che intendo).

Con un po’ più di coraggio questo sarebbe diventato un libro molto più divertente ed importante.

L’edizione di cui parlo è quella americana del 2014 (dunque è in inglese).

7 Risposte to “GLYN JOHNS “Sound Man” (2014) – TTT½”

  1. alexdoc 28/05/2015 a 10:46 #

    Non ho mai avuto molta simpatia per i Clash, ma in particolare non ho mai sopportato e stimato Paul Simonon, da prima di scoprire le sue stupide dichiarazioni contro i Led Zeppelin e il rock “pre-punk” in genere, che semmai hanno confermato e rafforzato la mia idea su di lui. Uno che ha basato il suo personaggio sulla sua immagine da fotomodello e in nome di questo si permetteva di dire di tutto. Alla faccia di quelli che vedono nel punk la rivalsa del “brutto” e di un’estetica “alternativa” (?).

    Grande Glyn Johns, un uomo che ha lasciato il suo nome in alcuni tra i dischi più belli della storia del rock.

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  2. bodhran 28/05/2015 a 11:20 #

    Hai ragione Tim, Johns cerca di non far torto a nessuno. Nel libro di Barney Hoskyns sui LZ rilascia dichiarazioni più velenosette.
    E’ comunque una lettura interessante, da una parte musicisti a sperimentare un genere musicale, dall’altra tecnici che facevano la stessa cosa.

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  3. lucatod 28/05/2015 a 11:54 #

    Nel libro di Hoskyns , Johns rivendica il suo ruolo di co-produttore e non semplice ingegnere del suono . Non sono tanto convinto di questo , basta ascoltare le sue produzioni e il primo (e secondo, terzo..) album dei LZ per farsi un idea dei reali contributi a quel disco .

    Mi piacerebbe leggere qualche dettaglio in più sull’ARMS tour , dato che in generale i musicisti che vi hanno partecipato tendono ad enfatizzare solamente il clima carico di buoni sentimenti di quei concerti . Clapton deve aver goduto non poco a vedere Page suonare da cani , basta vedere i suoi sorrisini da traditore . Però la folla era tutta per lui .

    Paul Simonon lo trovo pessimo sia come “musicista” che come personaggio .

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  4. Paolo Barone 28/05/2015 a 15:58 #

    Lasciatemi difendere il buon Simonon..!
    Una presenza enorme sul palco e fuori, importantissimo per lo “stile Clash”…basterebbe anche solo la copertina di London Calling e il suo posto nella storia del rock e’ assicurato. Dai, ha scritto pure “Guns of Brixton” uno dei brani più belli di sempre…Lo so, vi sta sulle palle per la storia della copertina di LZ IV….Ma faceva parte del gioco, no? Certe cose ci hanno anche aiutato ad amare le nostre band in maniera più consapevole credo…Si, forse e’ un bassista scarso (io non riesco proprio a giudicarlo), ma il suono Clash e’ stata e rimane una delle cose più belle della nostra vita, live o in studio. In qualche modo lo si deve anche a lui credo…E poi, insisto, vedere Strummer, Jones e Simonon allineati sul palco e’ una gioia degli occhi e del cuore. Chi altro avrebbe potuto essere al posto suo con la stessa forza? Mah! Povero Simonon dai…Non credo se la passi neanche troppo bene ormai.
    Il libro di Glyn Johns effettivamente non e’ un granché. Io l’ho letto e regalato praticamente subito. Qualche storiella divertente, come le registrazioni di Let’s Spend the Night degli Stones e poco più.

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  5. timtirelli 28/05/2015 a 16:32 #

    Lo so Polbi che Simonon ti piace, ma lo sai, spesso abbiamo visioni completamente opposte (Lemmy kilmister anyone?).

    Sinceramente che a Simonon non piacciano i LZ non mi importa nulla, anche perchè uno come lui a quella musica non ci arriva, e in quegli anni era normale che copertine come quella di HOTH fossè quantomeno demodé.

    Mi sta antipatico per l’atteggiamento, capisco la rabbia e la energia punk, ma lui se la tirava un bel po’ e sentenziava senza sapere nulla. Non è un musicista, non lo è mai stato, non sa suonare e in tutti gli anni passati nei Clash non è migliorato di un millimetro.
    Con un bassista un pelo più decente sarebbero stati una band coi fiocchi. Lo sai quanto mi piacciono, ma Simonon per me non vale nulla, e non basta aver avuto il culo di essere stato fotografato nell’istante giusto, di essere stato amico di Mick Jones, o di essere nato con un look di un certo tipo.

    Fosse per me sarebbe a fare il meccanico in qualche officina.

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  6. lucatod 28/05/2015 a 21:02 #

    Per me vale la stessa cosa , non mi sta sulla balle per la storia degli Zeppelin , se li avesse amati sarebbe stata la stessa cosa . E’ un certo atteggiamento unito alla completa mancanza di talento . Sid Vicious mi da la stessa sensazione (sid era pure peggio) , i Sex Pistols originali erano decisamente più interessanti .
    Con un bassista del loro livello (quindi senza pretendere un virtuoso) , i Clash avrebbero guadagnato parecchi punti , basti pensare alla ricca varietà di stili presente su un album come SANDINISTA! .

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  7. mikebravo 29/05/2015 a 20:00 #

    Se Joe Strummer ha tenuto Simonon con se’ dall’inizio alla fine dei
    clash avra’ avuto i suoi buoni motivi.
    Altri grandi gruppi come Beatles e Rolling stones hanno avuto in
    formazione musicisti ritenuti scarsi ma in verita’ essenziali
    nell’equilibrio di band che schieravano binomi come
    LENNON/ MC CARTNEY o JAGGER / RICHARDS.

    Riguardo ARMS, ho comprato il nuovo live di JEFF BECK
    dal titolo LIVE +.
    Un settantenne coetaneo ed amico di page che suona a
    livelli stellari.
    Hammerhead fa gia’ parte del suo repertorio classico ed è
    un brano pazzesco che ha scritto verso i 70 anni.

    ARMS, che per me é la rinascita di page, puo’ definirsi
    l’inizio della decadenza di jimmy come guitar-hero ?

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