THE EQUINOX – Live at Blu J, Reggio Emilia, 20 june 2015

24 Giu

E così sono tornato in giro col tributo (obliquo) ai LZ. Non l’avrei detto, eppure eccomi qua. Abbandonai questo tipo di progetto nel 2007 e da allora per me c’è stata solo la CATTIVA COMPAGNIA, tuttavia Saura non si è mai data per vinta, da brava “testa quadra” ha insistito fino a che non mi sono arreso, complice anche la volontà degli altri due giannizzeri, Lele e Pol.

Qualche prova al “Porciletto” di Lele, il warm up a Bibbiano davanti a 14 persone e segnato da alcuni problemi tecnici e quindi il vero debutto al BLU J di Reggio Emilia. Avremmo dovuto suonare all’aperto, ma visto il tempo bizzarro di questi ultimi giorni, Vanni (uno dei gestori) decide di farci suonare all’interno. Amplifichiamo la grancassa di Lele, la voce di Pol e le tastiere di Saura. Chitarra, basso e pedaliera basso escono solo dai nostri amplificatori. Non è che il tutto aiuti il “potersi sentire” sul palco, ma occorre sapersi adattare. I gestori del Blu J si rivelano cordiali e in gamba, il che aiuta molto a mantenere il mood del gruppo su buoni livelli. Ci sono tre illuminati stasera, l’amico Japee, Riff (il Richard Cole di Cavriago), Mario (che mi dà la conferma dell’acquisto di Kondogbia da parte dell’Inter) e le loro groupie. Arrivano anche Gianluca ed Eleonora che da un anno a questa parte non si perdono nemmeno uno dei concerti che faccio in zona. Non manca Phoenix e nemmeno la Pi (che con grande generosità filmerà qualche spezzone di concerto) e la Stefania (l’organizzatrice del concerto di Bibbiano).

Ceniamo mentre Saura guarda gara tre della finale scudetto di pallacanestro (“totalmente dipendente, non so stare senza te, bianco rosso nelle vene, tifo Reggiana alè”), quindi le solite chiacchiere pre concerto. Bevo un Rum col Riff, mi cambio, accordo le chitarre e si parte.

La nostra sigla di apertura è l’intro di IN THE LIGHT alla cui fine Lele batte il quattro e partiamo:KASHMIR. Durante il primo pezzo di solito mi aggredisce lo stagefright ed è così anche questa volta, sì lo so, non sto suonando al Budokan, ma sono pur sempre sopra ad un palco …lentamente il Rum bevuto con Riff inizia a fare effetto e mi calmo. Termina il pezzo, molti applausi, me ne sorprendo, guardo meglio … il locale è quasi pieno. Rimetto la Danelectro al suo posto e mi infilo la Les Paul Standard: BLACK DOG.

Segue CUSTARD PIE, faccio un primo check mentale, mi sembra che la band rolli bene questa sera, d’altra parte oggi è la notte del solstizio d’estate e noi siamo gli Equinox, il senso del blues c’è tutto.

Mauro Monti degli ALTAVIA (ed ex TACCHINI SELVAGGI) dopo HEARTBREAKER viene sotto il palco ad urlarmi che sta “godendo come un maiale” … altra conferma che la serata sta girando benino. Saura si siede alle tastiere e parte con gli accordi di MISTY MOUNTAIN HOP a cui fa seguito SIBLY. Osservo la reggiana dagli occhi di ghiaccio agire contemporaneamente sulla tastiera e sulla pedaliera basso, sono sicuro che molta gente non elabora il fatto che the girl from Gavassa si sta facendo un culo così suonando con i piedi le linee di basso e con le mani i ricami dell’organo. Che talento, che musicista. E’ indubbiamente il perno attorno al quale gira l’Equinozio.

Con piacere noto che il pubblico è caldo, partecipe, appassionato. Che bello quando senti un po’ di feedback schietto e sincero.

TSRTS, GALLOWS POLE, DAZED AND CONFUSED e NOBODY’S FAULT BUT MINE, poi mi siedo cinque minuti sullo sgabello per BIGLY. In HMMT io e Lele ci ingarbugliamo ma credo sia fisiologico, non abbiamo fatto prove di preparazione a questo concerto così qualche sbavatura è inevitabile; anche l’inizio di STAIRWAY è un po’ tremolante, SAURA non mi sente e il rincorrersi ci porta ad un passo dal precipizio, ma alla fine riusciamo a condurre in porto il pezzo.

THE EQUINOX - Blu J (RE), foto Silvia Sacchetti

THE EQUINOX – Blu J (RE), foto Silvia Sacchetti

Guardo il pubblico, il locale ormai è gremito, sono soddisfatto. Sparo il  riff di WHOLE LOTTA LOVE ed esplode un piccolo boato. In COMMUNICATION BREAKDOWN ho inserito il break funk che facevano i LZ dal vivo nel 1973 con il riff di IT’S YOUR THING degli ISLEY BROTHERS su cui innesto l’harmony lick di JAM SANDWICH di JIMMY PAGE. Chissà se qualcuno se ne accorge. Presento la band, il pezzo poi termina e Lele parte con ROCK AND ROLL.

Terminiamo con I’M GONNA CRAWL, il brano con cui i LZ hanno chiuso la loro storia; non è un pezzo semplice da interpretare e non ho mai sentito nessuno suonarlo dal vivo, così sono orgoglioso di noi, del nostro essere obliqui.

Un bacio al meraviglioso pubblico, abbracci ripetuti con FAUSTO SACCHI (Radio Freccia e Stone Flower Santana Tribute) ex cantante della CATTIVA CO. e chiacchiere zeppeliniane con Phoenix. I titolari del Blu J vengono a turno a farci i complimenti e questo mi riempie di gioia, è fondamentale soddisfare chi ti ha ingaggiato.

Verso le due vesto i panni dell’operaio del Rock, smonto le mie apparecchiature e le carico sulla blues mobile. Saura e Lele fanno lo stesso, ultimi saluti e partiamo. Arrivati a casa Saura si accorge di aver dimenticato una flight case nel locale; ore 02,50: risalgo in macchina e ritorno al Blu J. Riattraverso tutta la città, Riff mi aspetta con la “valigia” in mano, un altro abbraccio e quindi Domus Saurea bound. Tangenziali, zone industriali, campagne nere … accendo il car stereo, da una delle mie compilation estive parte DANCE THE NIGHT AWAY dei VAN HALEN … abbasso i finestrini, alzo la gamba sinistra e appoggio il piede al cruscotto, mi infilo i Ray Ban e mi godo la notte emiliana. Per una notte almeno ho fatto il mio dovere. Reggio Emilia, good night.

2 Risposte to “THE EQUINOX – Live at Blu J, Reggio Emilia, 20 june 2015”

  1. Francesco Boccia 24/06/2015 a 08:38 #

    Bellissima la scaletta,
    ho sempre pensato che How Many More Times sia un pezzo fondamentale degli Zeppelin, abbandonato troppo presto dalla band sia nei live che nelle varie raccolte. Poi l’intro con IN THE LIGHT e la partenza con KASHMIR ed il finale con I’M GONNA CRAWL sono dei colpi da maestro. Se vivessi ancora in Emilia ci sarei stato anche io, garantito…

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  2. lucatod 24/06/2015 a 12:33 #

    Complimenti siete proprio forti o per citare Verdone .. TROPPO FORTI ! Una gran bella scaletta sia per palati fini che per i fan occasionali . I’M Gonna Crawl è una meraviglia , l’assolo è da brividi , il grande lavoro jonesiano di Saura (che ritengo sia il perno per ottenere il giusto sound ZEPPELIN , altrimenti sarebbe Page&Plant anni ’90) e l’interpretazione di Pol perfettamente azzeccata . Proviamo ad immaginarcela eseguita dai LZ a Knebworth o in Europa .. meglio di no . e alla O2 ? Meglio di no . BRAVI!!!

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