LED ZEPPELIN DELUXE EDITIONS: Presence, Ittod e Coda

16 Set

La delusione seguita alla lunga attesa delle deluxe edition dei LZ mi ha sfibrato, affronto dunque gli ultimi tre capitoli in ritardo, con l’animo pallido e senza fiato. Sicuro, nella vita ci sono cose ben più profonde per cui sentirsi così, ma per noi che frequentiamo questo blog la musica è linfa vitale, il Rock condizione senza la quale non restiamo in piedi, i Led Zeppelin il faro che ci guida attraverso approdi pieni di scogli.

Anche stavolta niente di stupefacente per quanto concerne il materiale bonus, eccezion fatta per l’inedito strumentale di PRESENCE di cui abbiamo già parlato a suo tempo. CODA contiene alcune cosette mica male, ma non è sufficiente: la LZ reissue campaign è stata un vero letdown. Queste ristampe avranno anche venduto parecchio, ma il contenuto bonus è assai misero. Ne abbiamo già parlato sin troppo, cercherò di fermarmi qui e di evitare di ripetermi. Affronterò queste ultime tre uscite in maniera sbrigativa, non posso fare altrimenti, il lavoro del Dark Lord ha in qualche modo annacquato il mio LZ drive.

‘P R E S E N C E’

ORIGINAL ALBUM – LZ FAN: TTTT

ORIGINAL ALBUM – CASUAL FAN: TTT

 BONUS DISC – LZ FAN: TTT½

BONUS DISC – CASUAL FAN: TT

PACKAGING: TTTTT

◊  ◊  ◊  ◊  ◊

lz pRESENCE DELUXE EDITION

Presence

1. Achilles Last Stand
2. For Your Life
3. Royal Orleans
4. Nobody’s Fault But Mine
5. Candy Store Rock
6. Hots On For Nowhere
7. Tea For One

Lo abbiamo letto e detto mille volte, album cupo, metallico, monocorde. A seguito dell’incidente dell’estate del 1975 ROBERT PLANT è sulla sedia a rotelle, il world tour del 1975 (che doveva protrarsi probabilmente fino al 1976) si ferma dopo il tour americano di gennaio/marzo e le cinque date all’Earl’s Court di maggio. Il gruppo decide di andare in studio ma, a livello di materiale, non è prontissimo. In novembre ad ogni modo i LZ si ritrovano a Malibù, in California, buttano giù idee, ampliano quelle che ci son già. In gennaio sono ai MUSICLAND Studios di Monaco di Baviera dove in tre settimane confezionano il tutto. All’epoca CIAO 2001 parlò di “rock and roll del futuro”, constatazione comprensibile vista l’intro “spaziale” di NOBODY’S FAUL BUT MINE. La chitarra di PAGE e la voce di PLANT intonano all’unisono un fraseggio blues effettato che sembra provenire dalle profondità cosmiche. RP riprende il testo di un blues registrato nel 1927 da BLIND WILLIE JOHNSON e lo canta su di una composizione hard rock di PAGE che ripropone più volte il riff iniziale, arricchito via via con pregevolissimi interventi ritmici a cura di JOHN BONHAM e JOHN PAUL JONES. Quest’ultimo tipo di giochetto ritmico (elegante ed irresistibile, roba da musicisti veri) viene applicato anche al brano d’apertura del disco, ACHILLES LAST STAND; questo è l’episodio forse più rappresentativo di Presence, un brano che è diventato un classico e che raffigura l’essenza dei LZ. I LZ sono soprattutto questi, quattro bravissimi musicisti inglesi alle prese con il “formato” Rock dilatato secondo le loro personalissime visioni; quando il gruppo rimane sul versante drammatico della musica Rock, semplicemente non ha eguali. Il resto dell’album è composto da discreti momenti di hard rock pompato da un drive funk, il tutto però spogliato dalla componente nera. Chiude l’opera un lungo, lento e tormentato blues in do minore, suggestivo e molto amato dai fan, ma imbastito sul modello di SIBLY dal terzo album.

PRESENCE debuttò nella primavera del 1976 al primo posto sia in Inghilterra che in Usa, ma ad oggi è il disco dei LZ (CODA escluso) che ha venduto meno. Certo, più di 3.000.000 di copie solo negli Usa sono pur sempre un bell’andare, ma gli album dei LZ di solito raggiungevano ben altre vette. La copertina seppur della Hipgnosis non è riuscitissima (l’ispirazione proviene da una foto del 1956 dal National Geographic) .

Presence cover inspiration

Presence cover inspiration

Interessante certo, ma non una delle icone di riferimento dei LZ; in qualche modo collegata a WISH YOU WERE HERE dei PINK FLOYD.

10

Companion Audio Disc

1. Two Ones Are Won (Achilles Last Stand) (Reference Mix)
2. For Your Life (Reference Mix)
3. 10 Ribs & All/Carrot Pod Pod (Pod) (Reference Mix)
4. Royal Orleans (Reference Mix)
5. Hots On For Nowhere (Reference Mix)

Il companion disc di PRESENCE contiene a mio parere il miglior momento di tutto il materiale bonus uscito per questa campagna di ristampe 2014/15: 10 RIBS & ALL/CARROTT POD POD (POD). Ne ho già parlato ampiamente ad inizio agosto:

https://timtirelli.com/2015/08/02/led-zeppelin-10-ribs-allcarrot-pod-pod-pod/

I rimanenti quattro pezzi sono reference mix contenenti variazioni spesso senza importanza. FOR YOUR LIFE ha un assolo diverso, in ROYAL ORLEANS RP canta in maniera bislacca aiutato da un effetto.

‘I N   T H R O U G H   T H E   O U T   D O O R’

ORIGINAL ALBUM – LZ FAN: TTTTT

ORIGINAL ALBUM – CASUAL FAN: TTT

 BONUS DISC – LZ FAN: T½

BONUS DISC – CASUAL FAN: T

PACKAGING: TTTTT

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Led Zeppelin - In through the out door (Deluxe Edition) - Back (2-3)

In Through The Out Door

1. In The Evening
2. South Bound Saurez
3. Fool In The Rain
4. Hot Dog
5. Carouselambra
6. All My Love
7. I’m Gonna Crawl

L’album a cui sono più legato, quello che ho vissuto in diretta. Il disco che succede alla tragedia che fermò il tour americano del 1977 (Karac Plant muore a cinque anni per una infezione), che riporta alla vita RP, che lascia ipotizzare una nuova fase per il gruppo. Album di passaggio, di mutamento, dominato da JOHN PAUL JONES e dalle sue tastiere, album orfano del JIMMY PAGE supremo chitarrista Rock. L’intro di IN THE EVENING è diventata per me sinonimo d’estate, ogni volta che la sento vengo catapultato in quella del 1979, l’ultima festa degli anni settanta. IN THE EVENING e CAROULSELAMBRA sono gli unici due momenti più o meno in linea con la tradizione epica del gruppo, sono classici minori, un po’ defilati, ma densi di suggestioni, in particolar modo la seconda. SOUTH BOUND SAUREZ e HOT DOG sono i due episodi risibili. Da fan li amo entrambi, ma sarebbero dovuti rimanere tra le outtake del disco. Boogie con sapori del sud degli States nel primo, strambo country rock nel secondo, con performance chitarristiche non all’altezza del nome JIMMY PAGE. FOOL IN THE RAIN è una maestosa rilettura di musica latino-americana in chiave Rock, a tratti il samba fuoriesce senza tentennamenti. JOHN BONHAM rilegge il Bernie Purdie Shuffle in maniera sensazionale. I suoi interventi nei due giri che precedono l’assolo di PAGE sono ormai leggendari. ALL MY LOVE è una deliziosa canzoncina dedicata da PLANT a suo figlio scomparso.

I’M GONNA CRAWL è “il pezzo” dell’album. Riporto anche qui quello che Picca scrisse a proposito non troppo tempo fa: ““I’m Gonna Crawl è un capolavoro assoluto. Il miglior modo di concludere una carriera. Mai abbastanza celebrata. Posso vedere la band sul palco, locale chiuso, una donna delle pulizie che passa lo straccio. La festa è finita, ma prima di andare a dormire c’è tempo per questo piccolo ma gigantesco blues che riporta tutto all’inizio. Un doo-wop spettrale che esce da una radio A.M., fuori dal tempo. Echi di Five Satins, Flamingos, Skyliners, Penguins. La tastiera vagamente da music-hall è perfetta. I ragazzi, in piena malinconia, sembrano volerci dire ‘Vi facciamo sentire per l’ultima volta cosa cazzo state per perdervi per sempre’. Irripetibile. E’ il ‘Last Waltz’ degli Zep. Pensate se avessero chiuso il disco con Hot Dog… ” (Stefano Piccagliani 2015)

ITTOD vola subito in cima alle classifiche (n.1 in UK, USA e CANADA, in italia sfiora la Top Ten. Ad oggi sono negli Usa ha venduto più di 6.000.000 di copie.

Il “bar” dello scatto di copertina fu ricreato in studio cercando di imitare il feel della famosa Old Absinthe House di NEW ORLEANS. Della copertina ne furono stampate sei versioni (scatti da angolazioni diverse) e il disco fu “impacchettato” in una busta di carta marroncina. La copertina a mio parere è molto bella, ma do ragione a Picca quando dice che con i LZ c’entra poco, o meglio c’entra con i LZ versione New Orleans. Chissà se sarebbero tornati a concept più esoterici e misteriosi se non si fossero sciolti …

Led Zeppelin - In through the out door (Deluxe Edition) - Front (3-3)

Companion Audio Disc

1. In The Evening (Rough Mix)
2. Southbound Piano (South Bound Saurez) [Rough Mix]
3. Fool In The Rain (Rough Mix)
4. Hot Dog (Rough Mix)
5. The Epic (Carouselambra) (Rough Mix)
6. The Hook (All My Love) (Rough Mix)
7. Blot (I’m Gonna Crawl) (Rough Mix)

Questo bonus disc è il peggiore di tutti, sette rough mix praticamente uguali agli originali. Magari la voce di RP è meno effettata e più chiara, l’intro di ITE è diversa, ma il resto è una vergogna. Spacciare queste cose per materiale bonus è disonesto.

‘C O D A ’

ORIGINAL ALBUM – LZ FAN: TTT½

ORIGINAL ALBUM – CASUAL FAN: TTT

 BONUS DISC – LZ FAN: TTTT½

BONUS DISC – CASUAL FAN: TTT

PACKAGING: TTTTT

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Led Zeppelin - Coda (Deluxe Edition) - Front

Coda

1. We’re Gonna Groove
2. Poor Tom
3. I Can’t Quit You Baby
4. Walter’s Walk
5. Ozone Baby
6. Darlene
7. Bonzo’s Montreux
8. Wearing And Tearing

L’album postumo del novembre 1982 pieno di scarti e ritagli del passato. WE’RE GONNA GROOVE (rilettura del brano GROOVIN’ di BEN E. KING e del relativo rifacimento dei MANFRED MANN contenente anche la probabile ispirazione del riff di WLL) proviene dal concerto del 9/1/1970 alla ROYAL ALBERT HALL ed è arricchita da overdub di chitarra registrati nel 1982 al SOL STUDIO di PAGE. Sovraincisioni anche per WALTER’S WALK, riff scaturito durante le lunghe improvvisazioni live di DAZED AND CONFUSED e registrato in forma strumentale in studio nel 1972. Nel 1982 RP vi ha aggiunto la parte cantata.

POOR TOM è un grazioso quadretto acustico scaturito dalla session del 1970 di LZ III che sembra trarre ispirazione da PRODIGAL SON dei ROLLING STONES. I CAN’T QUIT YOU BABY arriva anch’essa dal concerto del 9/1/1970 alla ROYAL ALBERT HALL, versione incontenibile. Il blues bianco suonato al massimo. BONZO’S MONTREUX è un movimento ritmico registrato nel 1976 da JOHN BONHAM a cui PAGE aggiunse poco dopo degli effetti elettronici.

OZONE BABY, DARLENE, WEARING AND TEARING   sono tre outtake di ITTOD che ritengo di ottimo livello. Rock solare e boogie nelle prime due, energia e atteggiamento punk (o perlomeno back to basics). Se DARLENE e WEARING AND TEARING fossero finite sull’album al posto di SOUNTH BOUND SAUREZ e HOT DOG, ITTOD sarebbe risultato un album assai più concreto e riuscito.

Led Zeppelin - Coda (Super Deluxe Edition Box Set) (Box) - Inside (16-17)

Companion Audio Discs

Disc: 2
1. We’re Gonna Groove (Alternate Mix)
2. If It Keeps On Raining (Rough Mix)
3. Bonzo’s Montreux (Mix Construction In Progress)
4. Baby Come On Home
5. Sugar Mama (Mix)
6. Poor Tom (Instrumental Mix)
7. Travelling Riverside Blues (BBC Session)
8. Hey, Hey, What Can I Do
Disc: 3
1. Four Hands (Four Sticks) (Bombay Orchestra)
2. Friends (Bombay Orchestra)
3. St. Tristan’s Sword (Rough Mix)
4. Desire (The Wanton Song) (Rough Mix)
5. Bring It On Home (Rough Mix)
6. Walter’s Walk (Rough Mix)
7. Everybody Makes It Through (In The Light) (Rough Mix)

Il materiale bonus di CODA non è affatto male, non capisco perché sia stato spalmato su due cd quando il minutaggio di un singolo cd avrebbe potuto contenere tutto. Ci sono gli inediti pubblicati al tempo (1990 e 1993) dei primi due cofanetti, la mediocre soul ballad BABY COME ON HOME del 1969, la grande versione di TRAVELLING RIVERSIDE BLUES di ROBERT JOHNSON presa dalle BBC Sessions del 1969 e il divertente lato B del singolo di IMMIGRANT SONG (1970) HEY HEY WHAT CAN I DO; mancano però i rimanenti due (il mix di MOBY DICK/BONZO’S MONTREUX e WHITE SUMMER/BLACK MOUNTAIN SIDE dalla BBC Session del 1969).

Abbiamo poi l’inedito SUGAR MAMA (disponibile però da tempo immemorabile su bootleg) in ottima qualità che è uno strampalato giro Rock Blues tipico dei LZ dei primi mesi, qualche rough mix di poca importanza, una interessante early version di WHEN THE LEVEE BREAKS, due take di FOUR STICKS e FRIENDS prese dalla famose BOMBAY SESSIONS fatte nel 1972 da PAGE e PLANT con musicisti locali (anche queste presenti da sempre su bootleg), una corta versione alternativa di BRING IT ON HOME e un altro step nella costruzione di IN THE LIGHT che qui troviamo col titolo EVERYBODY MAKES IT THROUGH.

ST. TRISTAN’S WORD è un esercizio strumentale registrato nel luglio 1970 utilizzato (in forma diversa) poi un paio di anni più tardi per OVER THE HILLS AND FAR AWAY. Mancano i corrispettivi bonus di OZONE BABY, DARLENE e WE’RE GONNA GROOVE.

Finisce così (?) la reissue campaign degli 8+1 dischi da studio dei LZ. Il remaster dei dischi originali è molto buono, limpido, a tratti esaltante ma sembra quasi che manchi un po’ di “sburla”, quel “ritorno” sonoro misto a groove e swing che fa dei LZ i signori dell’hard rock. Il materiale bonus è insufficiente, in alcune occasioni è una vera e propria presa in giro; che super fan storici si siano rifiutati di acquistare queste nuove edizioni la dice lunga sulla validità di queste ristampe. Le vendite sono tuttavia andate parecchio bene, cosa questa che non instillerà nessun dubbio nella mente di Page.

Rimangono fuori alcuni inediti che sappiamo esistere, registrazioni live del periodo migliore (1971) che pur non essendo di qualità sonora perfetta (i nastri non sono veri e propri multitraccia) sarebbero state per i fan una vera manna visto che in circolazione esistono sono bootleg da fonte audience, e altre registrazioni soundboard di concerti che sarebbero stati dei meravigliosi companion disc (mi riferisco ai soundboard del tour downunder del 1972 e del tour americano del 1977).

Credo che prima o poi altre cose usciranno, PAGE lo ha addirittura ipotizzato per il Record Store Day; non so a questo punto se sia tutta colpa sua questa miseria, immagino che la WARNER voglia centellinare al massimo quel po’ di materiale inedito che esiste. D’altra parte quando PAGE ha ripubblicato le sue due soundtrack (DEATH WISH II e LUCIFER RISING) le ha imbottite di molto materiale aggiuntivo.

Non ci resta altro che aspettare perché, pur consapevoli che i grandi momenti di musica Rock sono già stati pubblicati a suo tempo negli anni settanta,  non possiamo fare altro dato che quando si parla dei LED ZEPPELIN anche gli avanzi diventano vere leccornie.

PUNTATE PRECEDENTI

https://timtirelli.com/2014/06/17/led-zeppelin-i-super-deluxe-editon-swan-song-2014-96-euro/

https://timtirelli.com/2014/07/15/led-zeppelin-ii-super-deluxe-editon-swan-song-2014-96-euro/

https://timtirelli.com/2014/09/23/led-zeppelin-iii-super-deluxe-editon-swan-song-2014-96-euro/

https://timtirelli.com/2014/10/27/led-zeppelin-iv-houses-of-the-holy-deluxe-editions/

https://timtirelli.com/2015/02/27/led-zeppelin-physical-graffiti-deluxe-edition/

13 Risposte to “LED ZEPPELIN DELUXE EDITIONS: Presence, Ittod e Coda”

  1. Gianni Della Cioppa 16/09/2015 a 14:06 #

    Solo grazie ai tuoi sinceri interventi su questo blog, mi è chiaro cosa contengono tutte le riedizioni dei Led Zeppelin. Grazie Tim.

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  2. lucatod 16/09/2015 a 15:47 #

    Inizialmente avevo riposto maggiori aspettative proprio su questi tre album , poi il passare del tempo ha mitigato il mio interesse fino a diventare noia .
    La mia idea di companion CD (probabilmente non fattibile) sarebbe stata orientata sui live piuttosto che i fondi di barile e gli insopportabili rough mix “scovati ” da Jimmy Page .
    Iniziare con Texas pop festival su LZ e Olympia su LZII , Bath sul III per proseguire con i concerti giapponesi del 71 , Southampton 73 , materiale da USA 75 o Earls Court , USA 77 e un bel best of tra Copenaghen , Knebworth e over Europe su Ittod .
    I pochi inediti e versioni alternative li avrei inseriti su CODA .
    in questo modo sarebbe stato un lavoro monumentale e degno di nota . e avrebbe venduto meritatamente . Ovviamente trattandosi del Darklord è pura immaginazione , però molti grandi nomi stanno pubblicando parecchi bootleg ufficiali ..

    Sarebbe stato bello discutere su questo Blog dei preziosi contenuti su sti bonus cd e invece abbiamo condiviso le frustrazioni da teste di piombo . Vedere il buon vecchio Dave L. felice e contento per delle inezie del genere , mi lascia veramente perplesso .

    Ottime come sempre le analisi di Tim .

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    • timtirelli 17/09/2015 a 09:29 #

      Anche la tua è una ipotesi interessante Luca, concerti (multitraccia o soundboard) a corredo dei dischi da studio e per CODA un paio di CD pieno di alternate version, inediti o missaggi diversi.

      Tra i tanti HOLY GRAIL che vorrei trovare c’è il soundboard di COPENHAGEN 1979 (insieme a LA FORUM 3/6/73, 25/03/1975 e 21/6/77).

      Grazie del commento.

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  3. lucatod 16/09/2015 a 15:52 #

    Copenhagen … … Se mai esistesse un bel SBD !

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  4. mikebravo 16/09/2015 a 16:45 #

    Non li ho ancora comprati ma lo faro’.
    Nel frattempo ho trovato in edicola the ultimate collector’s edition dei led
    zeppelin, the complete history, from the makers of uncut.
    Nettamente superiore all’ultimo di qualche tempo fa,si rifa’ all’uscita delle
    deluxe remastered edtion.
    Per ogni album vengono pubblicate le recensioni dell’epoca e divertente
    é che per ogni lavoro vengono assegnate da 1 a 5 stelle ad ogni canzo-
    ne.
    LZ 1 ha 5 canzoni a 5 stelle e le altre a 4.
    LZ 2 ha 2 canzoni a 5 stelle, 3 a 4 stelle, 2 a 3.
    LZ 3 ha 1 canzone a 5 stelle,, 5 a 4 stelle, 2 a 3.
    LZ 4 ha 5 canzoni a 5 stelle, 2 a 4 stelle, 1 a 3.
    HOUSES ha 4 canzoni a 5 stelle, 4 a 4 stelle.
    PHYSiCAL ha 6 canzoni a 5 stelle, 8 a 4 stelle, 1 a 3.
    PRESENCE ha 1 canzone a 5 stelle, 2 a 4 stelle,2 a 3 , 1 a 2.
    THE SONG ha 5 canzoni a 5 stelle, 3 a 4 stelle, 1 a 3.
    IN THROUGH ha 5 canzoni a 4 stelle, 1 a 3 stelle, 1 a 1.
    Il piu’ stangato è il secondo album( heartbreaker 3 stelle )
    Il piu’ esaltato è HOUSES assieme a PHYSICAL.
    Ma su tutti LZ1.
    In presence NOBODY, ACHILLES, CANDY 4 stelle, FOR YOUR LIFE 5.
    In THROUGH é HOT DOG la canzone a 1 stella.

    1 pagina dedicata ai solo albums di page e jones.
    Molte pagine alla carriera solista di Plant.

    Un bel numero che riaccende la vecchia fiamma.

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    • timtirelli 17/09/2015 a 09:31 #

      Grazie della notizia Mike e di ciò che hai riportato. Molto interessante. UNCUT di solito fa degli ottimi special.

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  5. Baccio 16/09/2015 a 18:05 #

    Facciamo una petizione per avere da Page una serie di bootlegs ufficiali!

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  6. Baccio 16/09/2015 a 18:40 #

    Grande Juve (perdonami Tim), ma soprattutto IMMENSE Pennetta e Vinci a US Open!

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    • timtirelli 17/09/2015 a 09:33 #

      Non c’è che dire, Baccio, Juve davvero brava. Il goal di Morata poi è bellissimo. Che lezione al City! Simpatizzo per la Vinci, bravissime entrambe. Viva l’Italia.

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  7. mikebravo 22/09/2015 a 20:44 #

    Ieri ITTOD 2cd, CODA 3cd, e PRESENCE 2cd ( l’album piu’ bello del mondo )
    li ho acquistati approfittando dello sconto del 30% che una nota catena di stores
    sta praticando..
    Totale dello scontrino é di quasi 50 euro per 7 cd.
    Nota positiva é che lo scontrino mi avvisa che per il prox acquisto ho disponibili
    oltre 12 euro di sconto.
    Beh, investiro’ lo sconto su hendrix postumo dato che iron maiden e gilmour
    li ho gia’.
    Ora mi ritrovo tutta la discografia dei led in cd edizione 2014/15.
    Mentre mi aggiravo per il negozio delle ragazzine discutevano l’acquisto del
    vinile di the houses of the holy.
    Beh, jimmy non ti sta andando male come al solito ma onestamente é dal
    1990 che compro ristampe non troppo convinto.
    Potrai tirare fuori dal tuo cilindro altri conigli grigi ma se non fai il nuovo
    disco o non ti presenti piu’ su un palco, posso solo augurarti una
    contaminazione dal buon plant che ti concedera’ di suonare in un brano del suo
    nuovo disco una assolo di didgeridoo, strumento tipico aborigeno
    dell’australia.
    E dopo la chitarra a doppio manico e la gibson les paul, il didgeridoo fara’
    correre le tue dita e mettera’ a prova i tuoi polmoni ( temo sia pure a fiato).
    Ma lo so che pur di riunirti con robert, saresti disposto a tutto.

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  8. mikebravo 24/04/2020 a 09:34 #

    FOOL IN THE RAIN è una canzone che mi piace molto.
    Non so chi dei 4 zep fosse piu’ dentro alla musica brasilana.
    Ma se la canzone resta una traccia indelebile, tra i musicisti inglesi
    c’è qualcuno che poteva essere il cantante dei led zeppelin e che è
    stato molto vicino a quella musica.
    TERRY REID, l’uomo delle occasioni perse, suggeri’ a jimmy page
    di cercare robert plant come cantante.
    Lui aveva la sua carriera solista.
    Nel 1973 terry reid pubblica l’album THE RIVER.
    Uno stupendo lavoro con DAVID LINDLEY e GILBERTO GIL.
    rock, jazz, bossa nova, soul e samba.
    Terry reid non arriva per caso a questo disco.
    Verso la fine degli anni sessanta incontra in Inghilterra gilberto gil
    al festival di wight.
    La dittatura brasiliana ha fatto fuggire in europa i maggiori rappresentanti
    della nuova corrente musicale chiamata tropicalismo.
    Alla base c’è un vento di protesta che allarma il potere forte.
    Con gilberto gil esule è caetano veloso.
    La frequentazione di tanti musicisti brasiliani nella sua casa di londra
    allarghera’ l’ispirazione di terry reid. .

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Trackbacks/Pingbacks

  1. LED ZEPPELIN at Knebworth: 40th anniversary blues | timtirelli - 04/08/2019

    […] Ma il 1979 è naturalmente l’anno di In Throught The Out Door dei miei adorati Led Zeppelin, album che – come se ce ne fosse bisogno – mi spinse ancora di più verso il mio gruppo preferito.. Sì è vero, era un album di transizione e forse non esattamente a fuoco ma, vista la mia predisposizione per gli album obliqui, diventò uno degli album fondanti di quel mucchietto d’ossa che chiamano Tim Tirelli. Qui di fianco le riflessioni fatte a proposito quando uscì la deluxe edition: https://timtirelli.com/2015/09/16/led-zeppelin-deluxe-editions-presence-ittod-e-coda/ […]

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