BOOTLEG: Led Zeppelin “Fort Worth march 3rd 1975” (EVSD 2015)

25 Nov

Una nuova registrazione soundboard del tour del 1975 viene alla luce, quella di FORT WORTH del tre marzo appunto, questa volta ha un valore aggiunto mica da poco: fino ad ora del concerto in questione non esisteva nessuna traccia, nemmeno da fonte audience. E’ un bell’andare dunque per un fan dei LED ZEPPELIN, ma anche in questo caso c’è chi storce il naso. Come sappiamo i LZ post 73 non sono esattamente quelli dell’immaginario collettivo, a cominciare proprio dal tour del 1975: PAGE sfuocato a causa di seri problemi all’anulare sinistro e delle sostanze chimiche sempre più pesanti, PLANT che arriva a CHICAGO per le prime date del tour nel bel mezzo di un inverno gelido, che si ammala e che si trascina la bronchite e i relativi problemi alla voce per tutto, tutto, il tour.

Se un casual fan, con nelle orecchie i live di TSRTS e HOW THE WEST WAS WON, s’ imbatte in un bootleg come questo, è facile che esclami “ma che succede?!”, ma fan in senso stretto, che archiviano il bootleg in questione nella cartella “JPP e RP fanno schifo” dopo aver ascoltato i primi pezzi, mi paiono tutto tranne che illuminati ed esperti.

Su questo blog non siamo teneri col PAGE post 1973, ma perlomeno quando esce un bootleg di tale portata cerchiamo di analizzarlo in modo profondo, e non ci importa se è l’ennesimo soundboard (di qualità audio eccellente) del 1975 e se ogni tanto PAGE si mette a paciugare e PLANT a gracchiare, c’è dell’altro oltre questi aspetti superficiali. Sì perché innanzi tutto avere per le mani un’altra registrazione soundboard del nostro gruppo preferito è sempre una gran cosa, e poi sentire JONES e BONHAM suonare come sempre hanno fatto è un godimento e inoltre, tra le magagne che affiorano quà e là, PAGE e PLANT regalano anche momenti di intensità Rock mica da ridere.

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Come accadeva anche nel tour precedente, il primo pezzo è ROCK AND ROLL, PAGE e PLANT entrambi freddi faticano mentre BONHAM è scatenato…sopra le righe come solo lui sa fare. Già in SICK AGAIN le cose sembrano migliorare, nell’assolo PAGE sembra già più sciolto. Buona anche OVER THE HILLS. IN MY TIME OF DYING è a tratti slabrata, ma io ci sento comunque anche delle belle cose.

TSRTS niente male mentre in THE RAIN SONG Jones fatica a tenere a bada il mellotron. KASHMIR la salto sempre dunque non so come sia venuta. NO QUARTER dignitosa. L’assolo di TRAMPLED UNDERFOOT è assai mediocre, una accozzaglia di fraseggi alla JIMMY PAGE messi insieme senza inspirazione. MOBY DICK:skip. DAZED AND CONFUSED è piena di vita malgrado tutto. PLANT fa molta fatica, ma lo ammiro molto, va su tutti i palloni. Alla fine perde la partita ma ci mette tutto se stesso.

Led Zep Fort Worth 1975

Il finale di questi concerti del 1975 è sempre più vago del resto, chissà cosa succedeva nei camerini durante i lunghi assoli del membro di turno. STAIRWAY non è malaccio, ma il bis WHOLE LOTTA LOVE / BLACK DOG è piuttosto caotico. Il gruppo si perde durante uno dei riff di cane nero e nelle prime scariche dell’assolo PAGE usa una tonalità tutta sua.

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Rimane il fatto che io avrei venduto le mie chitarre per potere vedere un concerto, seppur sgangherato, dei LED ZEPPELIN nel 1975. Di FORT WORTH 75 esisteva un filmato senza audio girato da un fan, un’anima buona ha sincronizzato gli spezzoni esistenti con l’audio relativo tratto da questo nuovo bootleg, il risultato, per una ledhead, è molto interessante:

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Se sei un ledhead, un vero ledhead, questo bootleg devi averlo, come d’altra parte ogni altra registrazione soundboard di ottima qualità.

 

6 Risposte to “BOOTLEG: Led Zeppelin “Fort Worth march 3rd 1975” (EVSD 2015)”

  1. lucatod 27/11/2015 a 00:11 #

    Ho constatato che la maggior parte dei miei LZ bootlegs è targata 1975 . Però di rado riesco ad ascoltarli come si deve e i brani che hai skippato sono gli stessi che fatico a digerire . Le magagne di Page sono ancora accettabili , ma come scrivo sempre , la voce di Plant è una tortura . Eppure non sono a digiuno di Zeppelin in caduta . I tour successivi seppur minati da grossi problemi mi attirano maggiormente . Personalmente trovo il Robert Plant del 1980 davvero in forma .
    Sono d’accordo con te , non si possono fare paragoni con TSRTS e HTWWW , anche perché (in particolare nel secondo caso) trattasi di lavori messi su cucendo assieme best of di svariate esibizioni e non un singolo spettacolo .

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  2. Francesco Boccia 29/11/2015 a 11:59 #

    I live del 75 secondo me sono un po’ pesanti, quasi barocchi. Sarebbe bastato eliminare moby dick e dazed and confused (e ci aggiungo anche the rain song) per recuperare un ora e mezza circa sulla scaletta per inserire pezzi più frizzanti, penso a since i’ve been loving you (eseguita, se ben ricordo solo in una serata in tutto il tour), how many more times, communication breakdown , thank you (ma perché ad un certo punto l’hanno completamente abbandonata?), the ocean e poi ancora altro da physical graffiti come the rover, ten years gone, down by the seaside. Anche il finale, almeno in quelle serate del 75 di cui ho ascoltato i bootleg, mi sembra abbastanza confuso con la giunzione tra whole lotta love e back dog che secondo me non funziona ( ho sempre pensato che il finale ideale per un concerto degli Zeppelin sia how many more times). Preferisco il tour del 1977 dove since i’ve been loving you riappare e c’è il set acustico e poi Knebworth del 1979 dove la scaletta è, appunto, più ricca. Certo moby dick e dazed and confused servono per far rifiatare, a turno, i musicisti, ma a questo punto meglio una pausa di 15 minuti dello show (tipo the wall live) per consentire ai musicisti di fare “merenda” e poi si ricomincia più carichi.

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  3. lucatod 30/11/2015 a 14:06 #

    Pezzi come Dazed , Moby Dick e No Quarter hanno raggiunto il loro apice nel tour americano del 1973 . Dopo di che solo pallide copie di quelle straordinarie performance . 40 minuti di Dazed and Confused mi sembrano un’infinità se si contano le condizioni di Page & Plant . Il darklord riesce spesso a stupire , rischiando di deragliare dal percorso già tracciato , ma forse ha ragione Francesco , eliminandola dalla scaletta (o dimezzando la durata) avrebbero potuto inserire qualche pezzo in più . No Quarter mi pare un tentativo da parte di Jones di avvicinarsi ai grupponi prog del periodo come EL&P e YES . Ma non ha certo la personalità di un Keith Emerson . La versione proposta a Knebworth il 4 agosto del 79 non sarebbe stata male come modello , non fosse per Page , incapace di raggiungere le vette di TSRTS .
    Grant avrebbe dovuto progettare l’intero tour per la primavera/estate del 1975 e mettersi alle calcagna degli Stones . Non a caso i grossi tour USA del 1973 e 1977 erano perlopiù estivi .

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  4. Baccio 24/02/2016 a 10:39 #

    Sto ascoltando questo boot dopo averlo scaricato.
    Nella introduzione di No Quarter Plant dice qualcosa a proposito di un album live; Vi risulta che nei piani della band fosse in programma un live tratto dal Tour del 1975?

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  5. timtirelli 24/02/2016 a 11:20 #

    Baccio, sembra che dica qualcosa a proposito del fatto che più li suoni più i pezzi vengono meglio e che forse è il caso di “registrali” di nuovo in un album dal vivo. Siamo nel 1975, l’idea di fare un album dal vivo c’era già naturalmente. Avevano già registrato le tre date al Madison Square Album nel 1973, immagino avessero intenzione di fare altrettanto con alcune date del tour del 1975 (che doveva protrarsi fino ad inizio 1976 non fosse successo l’incidente a Plant in estate). Infatti registrarono poi le tre date ufficiali di Earl’s Court (a cui dovettero aggiungerne due per le tante richiesta) e presumo ne avrebbero messe su multitraccia altre, magari tra quelle previste in Usa per Agosto e Settembre, in Europa in autunno e in estremo oriente. Purtroppo questi tour furono cancellati. Per tornare alla tua domanda quindi è probabile che avessero in mente un live preso da più periodi (o perlomeno tour), quello cdi cui poi Page iniziò a parlare dal 1977. Invece arrivo nel 1976 The Song Remains the Same contenente registrazioni del 1973 e l’album da studio Presence.

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  6. Baccio 24/02/2016 a 12:38 #

    OK grazie Tim; per ovviare alla mancanza potreste registrare un live degli Equinox!

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