La gente vuole Whole Lotta Love (the Equinox, Bottega Dei Briganti, Montecavolo (RE) 20-01-2016)

30 Gen

La BOTTEGA DEI BRIGANTI a OROLOGIA di MONTECAVOLO (RE) è un bel locale, tra il post atomico e il rustico. Si mangia carne ma l’approvvigionamento arriva da fattorie della zona in cui l’allevamento del bestiame è fatto con una certa etica. E’ bello che ci siano posti attenti a queste cose. Si suona esclusivamente il mercoledì sera, il locale non è enorme e se non c’è il gruppo c’è il posto per altri tre tavoli sul palco, il venerdì, il sabato e la domenica (col locale pieno) sarebbe improponibile.

Valerio, il titolare, è affabile e disponibile. Lo stimo, perché la BOTTEGA non è esattamente un Rock club, ma lui non organizza solo concerti di musica adatta ad un locale dove si cena, non solo jazz, country o musica non troppo aggressiva quindi, ma anche Rock tipo ROLLING STONES, SANTANA e appunto LED ZEPPELIN.

Ero un po’ preoccupato, la musica dei LZ è per Rock club appunto o per locali con una forte impostazione Rock, ma mi preoccupavo per nulla, la serata è stata un successo, locale strapieno (il mercoledì sera non è una cosa automatica), pubblico caldo e ovazioni durante la presentazione. Nel nostro piccolo universo, un trionfo.

Arriviamo alle 18, con due pallet allunghiamo il palco in modo che Saura abbia lo spazio per il piano e la pedaliera basso. Siamo un po’ costretti, ma ci adattiamo.

Equinox - Bottega dei Briganti - Photo TT

Equinox – Bottega dei Briganti – Photo TT

Ceniamo al banco, per un momento mi sembra di essere in una di quelle tavole calde adagiate sulle strade polverose che so, dell’Arizona. Il locale si riempie. Saura porta una ventina di amici, io altri sette/otto. E’ buffo, un musicista non professionista del nostro livello si sente dire in continuazione “ho visto che suonate il giorno tot, ci sono di sicuro”, poi però non si fa mai vivo nessuno, io invece ho alcuni amici che non mi dicono mai nulla ma ogni volta si presentano ai concerti, è per questo che abbraccio con calore Gianluca ed Eleonora, Mario, Sandrino e la Patty. Con noi anche il Riff. Mi cambio, accordo le chitarre, controllo che sia tutto a posto. Il chitarrista delle Canne da Zucchero (Zucchero Fornaciari tribute band) mi chiede se può dare un’occhiata alla pedaliera e alle chitarre. Valerio, il titolare del locale, quando vede la doppio manico ha un soprassalto.

Ore 22: Lele batte il quattro, KASHMIR. Scambio occhiate con Valerio per capire se il volume delle chitarre va bene. Segue BLACK DOG. Con HEARTBREAKER iniziamo a scaldarci. In DAZED AND CONFUSED raggiungiamo quei piccoli momenti magici che chi suona in un gruppo anela sempre. I pianeti si allineano, il “quinto membro” (quell’entità spirituale che avvolge tutta la band) si aggiunge al gruppo e iniziamo a volare. Inteso, tutto in proporzione ad una piccola band di provincia, ma in quel momento di sintonia celestiale ci sentiamo capaci di tutto; catturiamo il senso del Rock, Lele si scatena, e quando Lele si scatena tutto è possibile. Pompiamo a tutto vapore, l’intensità è al culmine, Pol riprende l’aggressività della versione dal vivo, Saura si dimostra la bassista più toga del mondo, io getto la mano e sia quel che sia. Chiudiamo come facevano i LZ al Madison Square Garden nel 1973, chiudo gli occhi un istante e mi sembra davvero di essere là. “Tim Tirelli, electric guitar” dice Pol alla fine del pezzo. Sono ancora tutto un fremito. Quando il gruppo raggiungere lo zenith mi scuoto da capo a piedi.

Equinox Bottega dei Briganti -photo Gianluca Simonini

Equinox Bottega dei Briganti – photo Gianluca Simonini

SAURA si mette al piano. MISTY MOUNTAIN HOP. Segue SINCE I’VE BEEN LOVING YOU. Il pubblico risponde. Bella sensazione. THE SONG REMAINS THE SAME è sempre bella da suonare. Che cazzo di band che ho, Lele e Saura vanno come un treno, Pol canta come Plant nella versione da studio. Arrivano poi GALLOWS POLE e I’M GONNA CRAWL.Ci sforziamo di non essere il solito tributo che suona solo i pezzi conosciuti, siamo fieri di suonare cose come I’M GONNA CRAWL.

In questi ultimi giorni se ne sono andati BOWIE, DALE GRIFFIN dei MOTT e GLENN FREY, così apriamo una parentesi e dedichiamo loro ALL THE YOUNG DUDES (che è anche una scusa per vestire i panni di un altro mio eroe, MICK RALPHS).

Prendo una sedia, mi seggo ed inizio l’arpeggio di BABE I’M GONNA LEAVE YOU…

BIGLY - THE EQUINOX - Montecavolo - Foto Patrizia Ferri

BIGLY – THE EQUINOX – Montecavolo – Foto Patrizia Ferri

HOW MANY MORE TIMES quindi, a cui segue FOOL IN THE RAIN, altro pezzo che non si sente mica tanto in giro. Ancora una volta osservo Saura che con le mani suona il piano e con i piedi tiene la linea di basso. Che talento ragazzi.

Imbraccio la doubleneck per la canzone della speranza, STAIRWAY TO HEAVEN.

Equinox - Bottega dei Briganti - foto Gianluca Simonini

Equinox – Bottega dei Briganti – foto Gianluca Simonini

Siamo alla fine, imbraccio la LES PAUL STANDARD e parto col riff di WHOLE LOTTA LOVE. La gente urla, fa l’headbanging, esplode. Sorrido come sempre tra me e me, uno si fa dei flippi per diversificare un po’, ma poi alla fine la gente vuole il piombo Zeppelin, la gente vuole WHOLE LOTTA LOVE. Chiudiamo col finale live dall’album TSRTS e parto subito con COMMUNICATION BREAKDOWN. Altri scuotimenti di testa. Nel mezzo, dopo l’assolo, ci inseriamo il break funk come facevano i LZ nel tour del 1973 (sì lo so, sono ossessionato con i LZ del 1973) su cui ad un certo punto presento il gruppo: “…il Sandokan della Sacca… la Valentino Rossi del rock and roll (ovazione)… lo stallone reggiano… l’umilmente vostro Tim Tirelli…” ringrazio il gentile pubblico, Valerio e lo staff del locale, do appuntamento al prossimo rock and roll show, benedico tutti nel nome del blues, cito – traducendola – la frasetta dei fiumi e del mare da TEN YEARS GONE e, sospinto dalla bella atmosfera, aggiungo “grazie Montecavolo, ci avete fatto sentire come se fossimo al Madison Square Garden, quindi… New York, good night” a cui il pubblico risponde con un boato così pieno di calore che mi lascia di stucco. E’ il momento migliore della serata. Un po’ di esseri umani capitati chissà perché su questo pianeta che stanno facendo festa sulle coordinate delle buone vibrazioni del passato. Che meraviglia ragazzi.

Lele lancia ROCK AND ROLL e ci incanaliamo lungo i sentieri del tempo solitario. La chiudiamo e facciamo per scendere dal palco, ma c’è ancora voglia di piombo zeppelin e allora vai con THE OCEAN. Il boogie dell’ultima parte del pezzo e poi buonanotte. Guardo il grande orologio sulla parete: è mezzanotte.

Scendo dal palco, abbraccio gli amici che mi vengono a salutare: Stefania e Sal, figure di spicco del Jazz reggiano, Fausto Sacchi, una delle rockstar di Regium Lepidi, etc etc.  Riff mi confida di essersi commosso durante SINCE I’VE BEEN LOVING YOU e che I’M GONNA CRAWL e FOOL IN THE RAIN lo hanno fatto sobbalzare. Valerio appare soddisfatto e questo mi tranquillizza. Dopo poco, con nonchalance, ci dice “questo è un tributo di livello, fissiamo un’altra data per maggio”. Al di là del nostro reale valore, questa è una cosa che mi rende assai felice… missione compiuta.

Ci sono tre gradi sottozero, la bluesmobile ha il tetto imbiancato mentre la carichiamo. Una saluto a tutti e si torna. Alle due di notte siamo alla Domus Saurea, gli operai del Rock riscaricano tutto e, sbuffando e bestemmiando allegramente, riportano tutto l’armamentario in casa. Un thé, una doccia, uno scambio di impressioni e poi a letto. Sono quasi le tre, domattina al lavoro, sarà durissima, ma per stanotte sono a posto… socchiudo gli occhi mentre sento il brusio dei 20.000 del Madison… buonanotte Nuova York.

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12 Risposte to “La gente vuole Whole Lotta Love (the Equinox, Bottega Dei Briganti, Montecavolo (RE) 20-01-2016)”

  1. Tiziano, the best guitar in Zianigo...forse 30/01/2016 a 14:57 #

    mmh, spero che vi allarghiate e che riuscite a passare dalle mie parti, sono troppo pigro purtroppo . Mi piacerebbe vedere ,se ce l’hai, il video dove esegui Babe I’m Gonna Leave You. Per me è anche il più bel suono acustico mai inciso. Credo che soprattutto l’ultima parte sia particolarmente difficilina da fare

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  2. Pigi 30/01/2016 a 17:29 #

    Tim, siete grandi. La passione si sente e si vede. Se suonate di venerdì o sabato vengo sicuro.

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  3. timtirelli 30/01/2016 a 19:33 #

    Tiziano, BIGLY la suono con la Danelectro, dunque è una versione elettrica. E’ un pezzo che però dal vivo non rende, nemmeno con i LZ nel 1969 e con Page and Plant nel 1995, ( questa è la mia opinione.). Io non la farei ma è il batterista che la ha “imposta”.

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    • saurafumi 30/01/2016 a 19:49 #

      Eh, ognuno ha le sue “imposte”… vedi Fool In The Rain ;-)

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    • Tiziano, the best guitar in Zianigo...forse 31/01/2016 a 13:18 #

      …andrebbe bene anche la versione elettrica. Poi , se posso…so che sei un LesPaulista (no paulista anche se hai il baffo che conquista…Saura, la Signora del Yes trattato). Ma la LP pesa, io anni fa ho avuto occasione di avere per qualche giorno una LP : il mio amico diceva che era una J.P.model. Aveva dei push-pull ma non la firma dorata sul pg. Mah, a me, impossibile che stia come look come a J.P: era come imbracciare uno stuzzicadenti. Beh, non mi sono mai trovato. Io con la strato, e pu Antiquity, mi avvicino alla LP,come suono (imho). Avevo fatto un clip dell’assolo di Aqualung, non ti propongo di vederlo solo per pudore. Ma, credo, che il suono LP ci sia tutto o quasi. A essere pignoli, manca solo quel breve feedback che ad un certo punto si innestava nella LP di Barre (effetto voluto o subito?, mah)…

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  4. FRANK THE ZEP 30/01/2016 a 21:23 #

    Mi associo a Tiziano da Zianigo che dovrebbe essere dalle mie parti … allargatevi in veneto!!!. ti confesso che dalla recensione del Concerto mi è Venuta voglia di sentirvi dal Vivo … ma tanto lo so che dovrò rivenire io a trovarti per godere della vostra performance live.

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    • Tiziano, the best guitar in Zianigo...forse 31/01/2016 a 13:20 #

      ah, di dove sei, se non sono indiscreto…

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      • Frank 31/01/2016 a 18:25 #

        Tiziano, io sono di Piove di Sacco (PD)

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  5. timtirelli 30/01/2016 a 23:37 #

    Ragazzi, noi verremmo volentieri in Veneto o in qualsiasi altro posto fuori lì’Emilia, ma non è facile trovare date, tutto qui.

    Frank, non è una recensione, non sarebbe proprio il caso che la facessi io, è semplicemente il punto di vista di uno della band.

    Grazie comunque per l’interesse.

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  6. lucatod 31/01/2016 a 14:41 #

    All The Young Dudes è un pezzo che amo molto (cosi’ come l’album) , ottima idea quella di inserirla per la serata come tributo ai Mott/Bowie .
    E’ stata l’unica occasione degna di nota al Freddie Mercury Tribute , grande Ian Hunter ! Gli altri facevano solamente pena .

    Una versione di Achilles Last Stand non ci starebbe male in scaletta …

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    • saurafumi 31/01/2016 a 19:36 #

      Lucatod… non sai quanto mi piacerebbe… E’ un pezzo molto impegnativo, ma se li ho convinti a fare Fool In The Rain… chissà .-D

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  7. bodhran 01/02/2016 a 09:28 #

    aveva proprio ragione Zappa, music is the best.
    E quando la si suona è ancora meglio, che sia il MSG o lo sgabuzzino di casa propria.

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