DINO BUZZATI “Sessanta Racconti” (Oscar Mondadori 2015 – euro 10,50) – TTTTT

3 Feb

Con i libri mi capita l’opposto che con i dischi: leggo solo cose nuove o comunque uscite di recente. I classici li ho affrontati da giovane, quando ero mosso da una passione furiosa, quando robetta leggera come Kafka, Svevo e Dostoevsky dava refrigerio alla mia lussuria letteraria. Capita però che sei in vacanza e in una di quelle calde serate estive in cui passeggi beato sul lungomare, ti fermi in una libreria e vedi la nuova edizione di racconti di un autore che col suo titolo più famoso ti ha fatto sorvolare il deserto, e allora ti raggiunge quel fremito, quello sghiribizzo, quella voglia di gettarti di nuovo tra le sue parole.

Dino Buzzati Sessanta racconti 2015 oscar Mondadori 029

I racconti e gli scritti di Buzzati sono magnifici. In molti lo hanno paragonato a Kafka, equazione che lui non ha mai amato troppo, ma naturalmente non avevano tutti i torti, il “genere” è quello, ma detto questo Buzzati ha una dimensione tutta sua, in lui c’è una forza, una malcelata sinistra ironia che Kafka non aveva.

Buzzati era uno scrittore meraviglioso, il suo italiano è bellissimo, supremo, definitivo. La sua trasposizione della realtà è straordinaria.

Dino Buzzati

Dino Buzzati

Su sessanta racconti, circa una decina li ho abbandonati dopo una pagina o poco più, ma i rimanenti mi hanno tenuto incollato a loro sino alla fine, e mi sono spesso rammaricato della loro brevità, del mancato sviluppo, perché sono storie superbe. Inutile citare qualche titolo, i cinquanta che mi sono piaciuto sono tutti tra l’otto e il dieci. Gran bella raccolta.

“Sarà logora romanticheria, ma ci consolò il sapere che mentre gli altri erano sprofondati nel tetro sonno, lassù, alla luce di una solitaria lampada, lui stesse poetando. Questa era infatti l’ora remota e massima, il profondo recesso della notte dove nascono i sogni, e l’anima, se può, si libera dei dolori accumulati, spaziando sopra i tetti e le caligini del mondo, cercando le parole misteriose che domani soccorrendo la grazia, trapaneranno i cuori della gente, inducendola a pensare cose grandi. Sarebbe infatti mai possibile che i poeti lavorassero, poniamo, alle dieci del mattino, con la barba appena fatta, dopo una abbondante colazione?” (dal racconto UNA PALLOTTOLA DI CARTA).

Dino Buzzati sessanta racconti

 

11 Risposte to “DINO BUZZATI “Sessanta Racconti” (Oscar Mondadori 2015 – euro 10,50) – TTTTT”

  1. bodhran 03/02/2016 a 12:22 #

    Se non sbaglio in questa raccolta c’è “Sette piani”, anche se disperante è bellissimo.

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    • Lorenzo Stefani 04/02/2016 a 17:27 #

      Sette piani dovrebbe essere nella raccolta “La boutique del mistero”, che comprende un sacco di altri brevi e talvolta brevissimi racconti, quasi sempre geniali.
      Personalmente in quella raccolta trovo straordinari “Inviti superflui”, “i due autisti” e “Il colombre”.
      Ho sempre pensato anch’io – e quindi sono d’accordo con Tim – che Buzzati sia superiore a Kafka, anche perché molto meno prolisso ed altrettanto – se non più – inquietante.
      Buzzati Rules!

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      • timtirelli 04/02/2016 a 17:50 #

        Dunque questo Blog ama anche Buzzati, che meraviglia ragazzi!
        Lollo non ho detto che trovo che Buzzati sia superiore a Kafka, ma semplicemente diverso in alcun aspetti. Scusa la precisazione, ma Kafka è uno dei miei padri putativi e IL CASTELLO fa parte del mio corredo genetico.
        Detto questo Buzzati uno di noi.

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      • Lorenzo Stefani 04/02/2016 a 18:15 #

        Dimenticavo “La fine del mondo”, altro racconto di Buzzati che comincia così: uno degli inizi più al fulmicotone che si possano scrivere, visto che non è un normale inizio, ma the beginning of the end (per citare i Black Sabbath):
        “Un mattino verso le dieci un pugno immenso comparve nel cielo sopra la città; si aprì poi lentamente ad artiglio e così rimase immobile come un immenso baldacchino della malora. Sembrava di pietra e non era pietra, sembrava di carne e non era, pareva anche fatto di nuvola, ma nuvola non era.
        Era Dio; e la fine del mondo. Un mormorio che poi si fece mugolio e poi urlo, si propagò per i quartieri, finché divenne una voce sola, compatta e terribile, che saliva a picco come una tromba.”

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      • bodhran 05/02/2016 a 09:26 #

        Si, il racconto anche nella Boutique del Mistero, e prima lo pubblicò anche nella raccolta “I sette messaggeri”. Non contento Buzzati ci ha tirato fuori anche una piece teatrale. Evidentemente era un’opera a cui teneva particolarmente.
        Sulle superiorità io credo che quando si parla di artisti veri le classifiche non esistono e non contano.

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  2. lucatod 03/02/2016 a 15:13 #

    Non c’entra nulla con questo autore , però leggendo la tua recensione mi sono venuti in mente i racconti di Raymond Carver .

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  3. timtirelli 03/02/2016 a 15:41 #

    Altro gigante Luca. Che scrittori!

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  4. mikebravo 03/02/2016 a 15:52 #

    Nella fortezza Bastiani ( ovvero il blog ) una guarnigione ( Tim & company )
    attende l’attacco dei tartari ( ovvero il lavoro nuovo di Page )..
    Nell’attesa di un evento eroico e glorioso ( sempre il nuovo lavoro di Page)
    la guarnigione ( ovvero quelli del blog ) trascorre anni ed anni in rigidi
    rituali militari .
    E quando la guarnigione stanca sta per abbandonare la fortezza, ecco che
    all’orizzonte spuntano i tartari che sferrano l’attacco.

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  5. mikebravo 04/02/2016 a 09:39 #

    A proposito di nuovi lavori di page.
    Ho ordinato i 4 cd delle colonne sonore a ibs.
    Sono confezioni uguali a quelle che Jimmy vende
    o vendeva sul suo sito?

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  6. mikebravo 07/02/2016 a 20:51 #

    Buzzati ha avuto pubblicato un libro postumo.
    I misteri d’italia raccoglie servizi giornalistici dello scrittore pubblicati sul
    Corriere della sera ed altre riviste.
    Le pagine piu’ interessanti sono quelle che trattano di Gustavo Rol.
    in un paesino vicino a Pinerolo ho visitato una piazzetta dedicata
    alla memoria di Gustavo Rol.
    Durante la seconda guerra mondiale, in seguito ad azioni partigiane,
    in quel paese erano stati presi ostaggi dalle truppe tedesche.
    Un ufficiale al comando della rappresaglia fu avvicinato da Gustavo
    Roll che lo prego’ di non fucilare innocenti.
    Per convincere il comandante, Roll descrisse minuziosamente quello che
    l’ufficiale tedesco conservava nei cassetti della sua scrivania in germania.
    Il tedesco, impressionato da Rol, fece liberare gli ostaggi.
    Al termine della guerra Rol ebbe pubblici riconoscimenti dal sindaco.
    Grandi personaggi l’hanno incontrato.
    John Kennedy,in visita in italia, ando’ a torino per conoscerlo.

    Se vi piace Buzzati dovete conoscere anche Rol.

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  7. Max 08/02/2016 a 21:16 #

    Non ricordo chi, ma un critico letterario aveva coniato questa geniale battuta : ” Buzzati si è
    Kafkato addosso ”.
    Personalmente li adoro tutti e due. Ciao!!

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