BLACK SABBATH, Auburn Hills (Detroit) 19-2-2016 di Paolo Barone

23 Feb

Venerdì 19/2/2016: sono in autostrada con la groupie, mi manda un sms  Polbi (in questo periodo a Detroit) “Black Sabbath a mezz’ora da qui stasera, non so che fare”. Rispondo “Dio bono, vai. in Italia il costo e la reperibilità dei biglietti è ormai impossibile e li trovi tutto all’ultimo minuto”.  Io sto andando a Lugagnano di Sona in provincia di Verona in un club a vedere una tribute band degli Yes e ho più di un’ora di strada, lui ha i BS a mezzoretta. Io pago 20 euro per una tribute band, lui 44 euro per uno degli ultimi concerti dei Black Sabbath. Figlio mio, che vuoi di più? Polbi naturalmente andrà, i suoi problemi non erano legati alla volontà. Ecco qui dunque il breve resoconto, uno di quelli come piacciono a noi, disincantato eppur appassionato, forse pieno di disillusione ma non di sconfitta, insomma…qualcosa di adatto a un blog per l’uomo di blues.

gL’altra sera al Palace di Auburn Hills, nell’area metropolitana di Detroit, hanno suonato i Black Sabbath. E’ il loro tour di addio, non a caso chiamato “The End”, e sta girando negli States con ottimi risultati da ogni punto di vista. Io non avevo preso il biglietto, un po’ perche’ in questo periodo la mia vita non e’ compatibile con alcuna programmazione a lunga scadenza, e un po’ per il fastidio di dover pagare cifre esorbitanti per i concerti di massa in questi ultimi anni. E’ diventata una cosa ridicola, tipo che per un biglietto vicino al palco bisogna spendere non meno di 150 dollari e spesso anche ben di piu’. Niente, questa cosa a me non riesce ad andare giu’, la trovo lontanissima dallo spirito del Rock e letale per la riuscita dei concerti stessi. Sono cresciuto con il biglietto a prezzo unico, generalmente solo un po’ piu’ caro di un disco (o cd fa lo stesso), che con un minimo di buona volonta’ tutti si potevano permettere, senza settori, posti numerati e tutte queste cazzate degli ultimi tempi, e non mi risulta che fosse un business in cui si faceva la fame. Se eri un vero fan ti muovevi, sopportavi qualche disagio, e finivi sotto al palco. Altrimenti comunque un posto decente lo si poteva sempre trovare dalle parti del mixer. Ora ci vogliono un mucchio di soldi, e specialmente a un concerto come quello dei Sabbath ritrovarsi con tutte le prime file composte da fan danarosi di una certa eta’ e i ragazzi sbattuti in piccionaia non fa per niente bene al concerto stesso. Non va, anche senza lo scandalo del bagarinaggio telematico che qui non esiste, questa cosa non va.

blacksabbath2013_638

Ma la sera del concerto non ho saputo resistere.

Complice una serata di vento fortissimo e luna semplicemente perfetta per il Sabba Nero, sono saltato in macchina all’ultimissimo momento e ho preso al volo un biglietto al botteghino mentre la band saliva sul palco. Mi e’ andata di lusso, 49 dollars posto laterale discretamente vicino, possibilita’ di sbirciare dietro al palco e suono perfetto. Certo, se mi decidevo prima e muovevo il culo mi sarei anche visto una mezz’ora dei Rival Son che aprivano la serata, il coglione che sono, ma va bene lo stesso.

Palace Of Auburn hills

Palace Of Auburn hills

Considero (e non sono certo il solo, anzi) i Sabbath una delle band assolutamente fondamentali del Rock e non li avevo mai visti dal vivo, per cui i primi minuti mi ritrovo totalmente perso con Iommi, Butler e Ozzy davanti a me, il suono potentissimo, quei riff, le luci, i brani che sappiamo a memoria, il Palace praticamente sold out…insomma, un impatto mica male. E’ il compleanno di Iommi, gli cantano la canzoncina e poi via di nuovo nel vortice.

Ma qualcosa non quadra del tutto e non riesco veramente ad “entrare” nel concerto. Mi guardo intorno, metallari vari, gente di tutte le eta’, addirittura una famiglia intera con tanto di bambini incredibilmente addormentati sulle poltroncine, prime file attempate, qualche danza nei settori piu’ lontani dal palco, e tutti a fare il Karaoke con Ozzy “Let me see your hands!”.

Tutto e’ perfetto, assolutamente perfetto e professionale ma la magia del Rock, dell’imprevisto live, manca. E poi il batterista reclutato dalla band di Ozzy. E’ bravo logicamente, fa il suo lavoro alla grande, pure portando un bel contributo visivo, ma questo e’ il tour reunion di addio e non c’e’ Bill Ward. Ma cazzo dico io, porca miseria ladra, possibile mai che non siate riusciti a superare le difficolta’ e trovare un accordo economico?! Mah. I brani si susseguono, ormai siamo proprio tutti al Karaoke Hard & Heavy, le canzoni sono talmente famose e scontate che le cantano pure i duri della security, e’ tutta una grande festa. Arriva pure l’assolo di batteria, l’ultimo non so piu’ quanti anni fa lo avevo visto, Iron Man con le fiamme,

Children of the Grave da paura,

e poi l’unico ovvio bis, Paranoid con tanto di coriandoli e giochi di fuoco. Sugli schermi mentre vedo passare la band dietro al palco, una grande scritta The End.

Me ne vado verso l’ordinatissimo parcheggio, passo fra spazi di ristorazione di ogni tipo come da tradizione locale (altro che il porchettaro del mio Palaeur!) e do uno sguardo al merchandising. Magliette e abbigliamento a partire da 45 dollari a salire e un cd, dico un cd non un vinile doppio, celebrativo a 30 dollari. Non prendo nulla e me ne vado, contento, ma piu’ del fatto in se di aver visto i Sabbath che del concerto vero e proprio. Non so che pensare, vado a vedere Neil Young o John Cale e mi rompo le palle con i brani nuovi sognando di sentire i classici; arrivano i Black Sabbath con tutti i cavalli di battaglia, e mi sale l’effetto Karaoke… Insomma, fra me e la dimensione live degli artisti storici ultimamente ci deve essere qualche problema.

Paolo Barone ©2016

 

25 Risposte to “BLACK SABBATH, Auburn Hills (Detroit) 19-2-2016 di Paolo Barone”

  1. mikebravo 23/02/2016 a 12:38 #

    Andare ai concerti nell’anno 2016.
    Non è fondamentale conoscere l’artista che si va a vedere.
    L’importante è partecipare all’evento.
    Ad ogni costo.
    In Italia meglio vederlo all’arena di Verona.
    Meglio se in poltronissima.
    Il bagarino ti chiede solo 500 euro per David Gilmour ?
    Daglieli e ringrazialo con le parole :
    L’AVREI PAGATO ANCHE MILLE EURO,
    LEI MI HA FATTO RISPARMIARE!!!!!!!!!!!!!!!!

    Il primo giorno di prevendita i biglietti sono gia’ esauriti ?
    L’ispettore Coliandro direbbe CHE VITA DI MERDA!

    E sempre l’ispettore Coliandro, seduto in poltronissima a guardare
    David Gilmour direbbe:
    CHE MINCHIA CI STO A FARE IO QUI ?

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  2. bodhran 24/02/2016 a 14:41 #

    Concordo (come spesso succede) con quello che scrivi a proposito della mancanza di magia.
    Mi è successo con David Gilmour quest’estate, con Lou Reed qualche anno fa.
    In primis il pubblico “poco rock”, e non per il colore dei capelli ma per l’atteggiamento, l’idea di poter rivivere emozioni che non possono tornare perchè è tutto diverso.
    E poi credo dipenda anche dal binomio “età/tipo di musica” e, per la mia sensibilità, sono poco credibili dei 70enni che suonano e cantano i pezzi dei BS. Anche se sono i loro pezzi.

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  3. lucatod 24/02/2016 a 15:26 #

    Aldilà dell’effetto karaoke di cui parli , hai fatto benissimo ad andarteli a vedere , per non parlare del prezzo del biglietto acquistato così all’ultimo momento (e non sei mesi prima pagandolo il doppio) .
    Bill Ward , un vero peccato averlo lasciato fuori , però mi sono fatto l’idea (visti i precedenti tour) che non ci siano solamente i soldi di mezzo ma anche le precarie condizioni fisiche del batterista . Al riguardo aveva scritto qualcosa anche GCT .
    Non che gli altri siano messi meglio .. anzi .

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  4. lucatod 24/02/2016 a 15:27 #

    ok che si parla di Black Sabbath ma intendevo “al di là .. “

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  5. Tom 24/02/2016 a 16:58 #

    I Rolling Stones intonerebbero un motivo (adatto anche a loro, quasi certamente)……
    “Who wants yesterday’s papers, who wants yesterday’s bands…nobody in the world…”

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  6. Loris 24/02/2016 a 21:35 #

    Non ho mai sopportato i cosiddetti “Tour di addio”, li ho sempre considerati un modo per racimolare le ultime briciole, con tutto il rispetto in questo caso x la leggenda sabbath, che di briciole sicuramente non ne ha bisogno. Non mi stupirei se tra qualche anno ce li trovassimo nel tour promozionale di un nuovo disco…

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  7. Paolo Barone 25/02/2016 a 04:53 #

    Si Lucatod, forse la faccenda di Ward non e’ solo legata a problemi economici, probabilmente c’e’ anche altro. Geezer, Iommi & Ozzy erano in buona forma, e d’altronde l’approccio live dei Sabbath non e’ mai stato troppo “fisico”. Pero’ probabilmente per il batterista e’ diverso. Non credo sia una faccenda di eta’ dei musicisti, perlomeno non solo, ma proprio di questa dimensione da grande arena con costi alti che non funziona. Un paio d’anni fa ho visto (e raccontato sul Blog se non sbaglio) Nick Turner degli Hawkwind in un club con non più di 50 persone e ha fatto un concerto strepitoso. Stessa cosa Roky Erickson in un posto da, grosso modo, 300 posti. I concerti hanno bisogno dell’entusiasmo del pubblico, sono convinto che i Black Sabbath (che hanno suonato benissimo ed e’ stato un bel concerto non vorrei aver esagerato!) se avessero avuto le prime file piene di fan veri, e non selezionati in base al portafoglio, sarebbe stato molto meglio. Vendete i biglietti delle tribune laterali per chi vuole stare comodo, fatele anche pagare quello che volete, ma sotto il palco deve andare diversamente secondo me…mah! Magari dico solo un mare di cazzate, ma che ne so….Comunque, sabato qui The Who, biglietti fra i 39 e i 200 dollari credo tranquillamente disponibili al botteghino il giorno stesso.

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    • lucatod 25/02/2016 a 15:26 #

      Sono d’accordo , probabilmente non si tratta tanto dell’età dei musicisti o della musica suonata , quanto della scelta di grandi arene a dare quella sensazione poco appagante . Ho visto Plant in prima fila alla Cavea di Roma (appena 3000 posti) e devo dire di essermi divertito parecchio . Durante i bis l’abbiamo finita sotto il palco con buona pace della sicurezza . Gli Stones , Sabbath … in un simile contesto avrebbero sicuramente più senso .

      Se vai a vedere quel che resta degli WHO (io ci andrei al volo) , mi raccomando facci sapere !

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  8. mikebravo 25/02/2016 a 08:33 #

    L’effetto karaoke.
    Ieri ero a firenze, una delle citta’ piu’ belle al mondo.
    Mi sono trovato a passare davanti al teatro verdi.
    Ripensando all’articolo di Barone, mi sono detto .
    ALLORA TUTTI QUEI CONCERTI CHE HO VISTO NEGLI ANNI ’90 ?
    Vedere rolling stones, bob dylan, paul mc cartney,pink floyd,ac dc,rem,
    page/plant, jeff beck, aerosmith, bruce springsteen ,deep purple, elp,
    black sabbath, velvet underground negli anni ’90, è stata solo una
    ricerca del tempo perduto o qualcosa di piu’?
    Per non parlare dei concerti degli anni 2000 !!!!
    Vedere eagles, kiss, who in questi anni, che significa ?
    I rolling stones che ho visto io non erano i rolling stones.
    Per non parlare dei pink floyd.
    I black sabbath con tony martin?
    Page e plant si avvicinavano ai led zeppelin ?
    Mc cartney faceva da solo i Beatles ?
    Bob dylan era ancora dylan ?
    I velvet underground ?

    Tornato a casa, mi sono messo al computer a fare qualche ricerca
    perché con internet puoi riempire i vuoti di memoria e scoprire che
    il primo concerto che ho visto, con la mia ragazza di allora che era
    dedita al prog, è stato l’otto dicembre 1972 :
    PETER HAMMILL che apri’ per LE ORME.
    Sulla spinta della mia ragazza a MARZO 1973 vidi i TRAFFIC e fu la sera
    in cui il percussionista nero si addormento’ sui tamburi e winwood lo fece
    portare via a braccia.
    Grandissimo gruppo.
    Sempre MARZO 1973 i JETHRO TULL. Erano i tempi di THICK AS A BRICK.
    Concerto favoloso.
    Il 3 MAGGIO 1973 eravamo allo stadio a vedere ELP con spalla STRAY DOGS.
    Emrson con costume corazzato.
    GRANDISSIMI!!!
    Il 28 MAGGIO 1973, e questo proprio lo confondevo con anni successivi
    come erroneamente ho scritto sul blog anni fa, abbiamo visto
    CAMEL, ARTHUR BROWN’S KINGDOM COME, VAN DER GRAAF
    GENERATOR ( quella sera peter hammill che era gia’ uscto dal gruppo,
    canto’ di nuovo con loro ).
    STUPENDO!!!!!!
    Con la ragazza prog sono stato 6 anni poi lei mi ha mollato forse perché
    non siamo andati piu’ a concerti dal 1974 al 1978.
    Lei si è messa con un ufficiale dell’esercito
    ED IO HO RIPRESO AD ANDARE AI CONCERTI.
    E’ stato un periodo intensissimo.
    ERO ABBASTANZA AL VERDE….
    Nel gennaio 1979 DE ANDRE’ con PFM (in parte finito su disco ufficiale ).
    Entrai con un biglietto falso fabbricato da mio fratello..
    1 GIUGNO 1980 . CLASH in piazza maggiore.
    Concerto gratuito.
    20 ottobre 1980 TANGERINE DREAM.
    Entrato di straforo.
    1 dicembre 1980 JOHN MARTYN.
    16 dicembre 1980 TALKING HEADS .
    Entrato gratis.
    DEVO . visti al paladozza per il tour del loro album FREEDOM OF CHOICE
    Concerto stupendo.
    !6 marzo 1981 SAXON.
    23 aprile 1981 STATUS QUO
    30 giugno 1981 DIRE STRAITS all’antistadio.
    Sempre all’antistadio nel 1981 ho visto i KRAFTWERK.
    Quella sera stavo giocando a tennis nei campi dello stadio, lascia i miei amici
    ed in braghetti da tennis andai a vedere gratis il gruppo tedesco.
    26 ottobre 1981 IRON MAIDEN ( con paul di anno )
    4 dicembre 1981 ULTRAVOX.
    Sempre nel 1981 BILLY COBHAM ed anche PINO DANIELE.
    In quegli anni ho visto un festival al paladozza ma non ho trovato aiuti su
    internet, c’erano EDGAR WINTER e gli SPOOKY TOOTH tra gli altri.
    Nel 1982, prima parte dell’anno, i ROXY MUSIC.
    Poi finalmente trovo il grande amore e festeggio portandola a vedere
    i POLICE il 2 luglio 1982 alla fiera di bologna.

    Dopo, dal 1984 con Jimmy page a pistoia, è stato tutto un karaoke. .

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    • bodhran 25/02/2016 a 09:13 #

      c’è http://www.setlist.fm/ che è un buon database. se uno si iscrive si può fare l’elenco dei concerti che ha visto, è divertente poi vederli tutti (o quasi) messi in fila

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    • mikebravo 25/02/2016 a 18:37 #

      Oggi ho continuato a scavare tra le mie macerie e grazie ad
      internet posso dire con certezza che la stessa sera in cui vidi
      john martyn ( 1 dicembre 1980 ) , si esibi’ anche joe jackson
      ( che a distanza di 36 anni torna a bologna tra poco ).
      John martyn suono’ sempre la chitarra elettrica e joe jackson
      mi colpi per I’M A MAN.
      Gratis sempre nel 1980 vidi il fenomeno SKA con madness
      e bad manners.
      Non ho trovato invece nessun riferimento alla data del concerto
      di ERIC BURDON con ZOOT MONEY.
      Si svolse in un teatro tenda e ripassammo il catalogo animals.
      Ma che cantante!!!!!!!
      Poi Banco nel 1980 ai tempi di Urgentissimo,
      PFM nel 1981 ai tempi di Come ti va in riva alla citta’.
      Tutti e due i concerti li vidi al festival dell’unita’.
      Sempre li’ vidi i MUSICANOVA di bennato e de sio.
      Ancora all’unita’ Dalla e de gregori con il Banana republic.

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  9. mikebravo 25/02/2016 a 09:33 #

    Provero’ a cercare SNAKEFINGER, ex- residents, visto al paladozza.
    nel 1981.

    Aggiungo che ieri in carlino spettacoli ho letto che C’E’ MOLTA ATTESA
    PER IL NUOVO TOUR DI JIMMY PAGE.
    Giornalisti tossicodipendenti ?

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  10. Alberto 27/02/2016 a 01:10 #

    Che piaga questa dei biglietti in prevendita su internet 8 mesi prima! Possibile che x accaparrarmi un posto agli Iron Maiden a Milano a luglio mi sia preso una mattina di permesso dal lavoro per essere all’ora X il giorno X davanti al pc sul sito di Ticketone?…e che tra costi aggiuntivi e prevendita il prezzo sia lievitato a 82€ ?! Ah, 1 ora dopo l’ora X il sito diceva già ‘non disponibili’…Certo, non ce lo dice mica il dottore di fare ste cose, però quando si tratta di un gruppo a cui tieni davvero e che è nella fase finale della carriera e non sai quante volte potrai ancora rivedere, cosa fai?

    Riguardo i Black Sabbath, li ho visti 2 anni fa ad un festival all’estero. Si era tutti su un prato, senza poltroncine o pit, tutti con lo stesso biglietto, e devo dire che il quartetto è riuscito a creare la giusta atmosfera tra band e audience. Ovviamente tutto merito dei monumentali Toni Iommi e Geezer Butler. Ozzy è un feticcio messo lì così, mentre al batterista si sarebbe dovuto sparargli. Non si può accellerare TUTTE le canzoni per la foga di strafare (canzoni che devono per forza rimanere plumbee o marziali, vietato accellerare!).
    Dalla reunion del ’98 hanno suonato con 2 drummers perfetti x loro, uno quello dei Faith No More, l’altro quello dei Rage Against The Machine, inspiegabile abbiano “ripiegato” su quello di Ozzy solista per i tours.

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  11. mikebravo 27/02/2016 a 08:01 #

    Sul sito dei black sabbath le foto del gruppo sono tutte ritagliate ad arte
    come se i black sabbath fossero stati sempre un trio.
    Ward non é messo bene ma aver declinato la reunion, l’ha mandato in
    purgatorio.
    Gli altri 3 dovrebbero essere contenti per il malloppo che non si dividera’
    per 4.
    Ma nelle interviste l’invito a tornare sembra ancora aperto.

    All’arena la curva numerata costerebbe 97,75 con prevendita.
    Per il noto problema dell’esaurimento dal primo giorno, abbiamo cercato
    su internet un pusher.
    Abbiamo risposto ad un annuncio per 2 biglietti che citava Modena.
    Un mio amico ha telefonato ed il prezzo richiesto era 200 non trattabile.
    Poi siamo stati richiamati per 150 euro.
    Siamo andati a Modena Sud e si é presentato un ragazzino con i biglietti.
    Incassati i 300 euro ci ha proposto per 200 euro i biglietti per Gilmour.
    Poltronissime a 500.
    Questo ragazzo ha un amico che lavora per ticketone e tira fuori i biglietti.

    E’ chiaro che si va a verona per divertimento e per amore di una vecchia
    band che annuncia la fine.

    Nel 1976 studiavo ancora e per natale andai a lavorare in nero per una
    ditta di trasporti.
    Coi soldi comprai il primo vero stereo.
    Il primo disco che misi sul piatto fu il primo black sabbath.
    Sono momenti che non si dimenticano.

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  12. mikebravo 14/06/2016 a 09:10 #

    La mattina del 13 sveglia presto.
    Sono in ferie per il tour della fine.
    Appuntamento alle 9,30 al quartiere croce col mio amico Davide.
    Il biglietto del concerto è nel portafoglio.
    Comprato mesi fa dal nostro giovane pusher di modena sud.
    Ah, il nostro giovane pusher ci aspetta anche stamani all’uscita del casello di
    modena sud.
    Poi vi spiego.
    Intanto aspetto il mio amico Davide e nella vicina edicola compro un doppio cd
    dei black s. uscito per la data di verona.
    Un’antologia tanto per ripassarli durante il viaggio.
    Davide arriva e si va.
    Poco prima di modena sud contattiamo il giovane pusher e lo avvisiamo che
    stiamo arrivando.
    Dopo qualche minuto siamo li’ che l’aspettiamo.
    Arriva un pulman di finlandesi in visita ad un’acetaia.
    Io scherzo con Davide.
    SONO QUI ANCHE LORO PER I BIGLIETTI DEGLI WHO.
    Si’ perche’ dai nostri portafogli stanno partendo 150 euro cadauno per i biglietti
    del concerto degli who ad un km da casa mia.
    Unipol arena.
    Dopo il concerto all’arena di qualche anno fa ho pregato tanto e sono stato
    esaudito.
    Gli who, ripeto gli WHO vengono a suonare a casa mia.
    A CASA MIA.
    Il giovane pusher arriva e sganciamo i soldi.
    Mentre scherziamo con lui arriva una macchina con una coppia di tedeschi
    con tanto di cartina stesa nell’abitacolo.
    Si sono persi.
    Parlano solo tedesco, sembra, ed io gli propongo ridendo biglietti per gli who.
    Il giovane pusher si preoccupa per i tedeschi smarriti e promette loro aiuto
    dalla madre che conosce il tedesco.
    E’ un caro ragazzo in fondo e senza di lui non troveremmo mai biglietti.
    Ripartiamo per i sabbath, ma ora in tasca abbiamo anche gli who.
    Era inevitabile comprarli.
    Inevitabiile.
    A verona il mio amico inserisce il navigatore e ci perdiamo subito.
    Tradizionalmente, tutti gli anni che siamo andati ( eagles, who , kiss 2 volte )
    abbiamo parcheggiato nella stessa zona.
    Il navigatore ci porta dall’altra parte dell’adige, di fronte al castello scaligero.
    Zona stupenda.
    Inizia cosi’ il nostro tour in una mattinata fresca.
    Le notizie sul meteo ci rassicurano.
    I k-way nello zainetto forse non serviranno.
    Verona é zeppa di turisti.
    Nel corso magliette di ogni sorta celebrano il sabba.
    All’ora di pranzo si celebra il rito al brek.
    Self service.
    Bottiglia di vino rosso.
    Bardolino.
    17 euro,
    Per me niente pasta.
    Intolleranza al glutine.
    Il pranzo al brek serve per scaldare i motori in attesa della serata.
    Si parla di ozzy e della zuppa di pipistrelli.
    Dopo il caffé si riparte in giro per la citta’.
    Che é bellissima.
    A meta’ del pomeriggio entriamo da DISCHI VOLANTI, un negozio di musica
    dove ti stanno un po’ addosso.
    Moltissimi cd e tanto vinile.
    Compro una deluxe edition di IN A GADDA DA VIDA tanto per non allontanarmi
    dal rock pesante.
    Alle 17 davanti all’arena i rockettari sono allineati in lunghe fila davanti ai cancelli.
    Prevalgono i tatuati magliettati.
    Fans giovani tanti.
    Fans vecchi con maglietta e panza tantissimi.
    Noi facciamo finta di niente.
    Inutile fare la fila.
    Abbiamo i numerati.
    Si continua il tour e vediamo zone mai viste.
    Certo verona é un posto dove andare con una donna.
    Non per un concerto.
    Anche se alla casa di giulietta il rito pagano di farsi fotografare con la mano
    sulla tetta di giulietta é avvilente e praticatissimo da uomini e donne.
    Ed i graffiti che ricoprono tutti i muri circostanti la dicono lunga.
    E i lucchetti ?
    Ovunque.
    Alle 20.00 di nuovo al brek.
    Bottiglia di valpolicella.
    Alla fine caffe’ e siamo in un attimo al cancello 13.
    Niente polizia e nessuna perquisizione al mio zainetto.
    Siamo dentro.
    I RIVAL SONS stanno gia’ suonando.
    Raggiungiamo i nostri posti.
    Nessuna birra.
    Intolleranza al glutine.
    Appena i rival sons terminano, in pochi minuti i roadies apprestano per black s.
    La voce di ozzy annuncia il loro ingresso.
    Attaccano con BLACK SABBATH, la prima canzone del loro primo album.
    1970.
    Io li ho scoperti nel 1971.
    Sono 45 anni che li pratico.
    La voce di ozzy c’é indubbiamente, molto meglio di casalecchio 2014.
    Noi stiamo a sinistra, guardando il palco e siamo in alto.
    Tony Iommi é dalla nostra parte con tanto di giacca di pelle nera.
    Geezer Butler é dall’altra parte del palco.
    Suona in modo magnifico.
    L’enorme schermo alle loro spalle inquadra spesso le mani sullo strumento
    Ozzy non é statico, almeno 5 o 6 volte si genuflette a terra ad adorare la
    platea stendendo le braccia a terra.
    Della serie, vi devo tutto.
    il suono della chitarra di iommi non mi giunge nitido e forte.
    il batterista fa di tutto per non far rimpiangere ward.
    Ma ward é molto meglio.
    Ozzy accompagna spesso le scansioni ritmiche con galoppate frenetiche
    sul posto.
    Sembra che durante il tour abbia lasciato sharon per una scappatella ed è
    pimpante.
    Una cosa che non mi piace é il continuo incitamento alla folla nel battere le
    mani.
    I classici, tutti tratti dai primi album si succedono e i cori sono da stadio.
    WAR PIGS; ELECTRIC FUNERAL danno la scossa.
    CHILDREN OF THE GRAVE è magnifica.
    E’ tellurica .
    Vale la pena di essere la’.
    In quel momento.
    Tutti cantano,
    Canto anch’io.
    Effetto karaoke, si’.
    Ma cosa c’é dietro?
    45 anni di grande amore.

    Paranoid é il bis.
    Poi ozzy é preso a mano dalla giovane badante e portato a nanna.
    E’ la fine ?

    GEEZER BUTLER UBER ALLES.

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  13. Paolo Barone 14/06/2016 a 20:36 #

    Grazie mikebravo!!! Aspettavo qualche commento dalla data Italiana, eccolo qua, un altro tuo bellissimo racconto…Sabbath e Who si sono inseguiti in USA e ora fanno la stessa cosa in Europa a quanto ci dici. Fai bene ad andarli a vedere tutt’e due, io ho passato gli Who che volevano 90$ per un posto in piccionaia a due ore da inizio concerto. Sul momento non me la sono sentita, pensando anche al fatto che sarei andato a vedere Daltrey & Townshend ma non gli Who. Ora (come al mio solito!) sono tutto pentito e credo di aver bucato la mia ultima occasione di vedere il duo…

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  14. mikebravo 16/06/2016 a 16:16 #

    Mah, vedi Paolo, questi musicisti come who e black sabbath hanno poco
    piu’ di dieci anni ( in alcuni casi 5/7anni ) in piu’ di me.
    Ora i tempi si sono ristretti per tutti.
    Penso di fare bene ad andarli a vedere perché mi hanno dato tantissimo ed anch’io
    penso di aver dato tanto a loro.
    E vedere ozzy che l’altra sera si stendeva a terra a prostrarsi al pubblico per
    almeno 5 volte, é stato bello, sapeva proprio di ringraziamento sincero d’addio.
    Eppoi é un fatto che il rock, non solo coi concerti, mi fa muovere il culo.
    Sempre.
    Come nessun’ altra cosa.
    Ed alla mia eta’ si dice che mi fa sentire giovane.
    Io scherzo, rido, prendo in giro, ma non passa giorno che non pensi al tempo che
    é volato.
    Volato.
    Volato.
    E quando vado a casa di mia madre e sfoglio la sua collezione di 45 giri, lei mi dice
    TI RICORDI QUANDO LI SUONAVAMO ?
    Io la guardo e sorrido.
    Sono passati oltre cinquant’anni.

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    • Tom 16/06/2016 a 17:52 #

      Complimenti per l’entusiasmo giovanile di andarli a vedere e sentire nonostante siano quasi 70enni. Per me il rock è dei giovani, poi sono da museo, cariatidi, tranne casi rarissimi ma non saprei dirti quali !!
      Io ho fatto fatica a vedere i Rolling Stones a Torino nel 1982 (nemmeno 40enni) ed a Milano nel 2006, ma capisco la storia del “rito” come diceva De Andrè “”..e se la gente sa che sai suonare, suonare ti tocca per tutta la vita””…

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      • mikebravo 16/06/2016 a 18:42 #

        L’amico che viene con me ai concerti ha 47 anni .
        Nei Black Sabbath suona da anni il figlio di Wakeman.
        Negli Who suona da anni il figlio di Ringo Starr.
        Sarebbe bello dire che il rock va avanti nonostante tutto.
        Per me che sono vecchio resta comunque una grande passione.

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  15. Paolo Barone 17/06/2016 a 18:03 #

    Grande mikebravo, condivido in pieno i tuoi sentimenti.
    Sono naufragato davanti al locale dove suonava Mark Lanegan ieri sera, dopo aver passato una giornata difficilissima e pesante come non mai.
    Sono arrivato con un ritardo clamoroso, ha coperto più che inoltrato, e in evidente stato semi-confusionale, tanto che il tipo alla porta che ormai mi conosce mi ha fatto passare senza pagare.
    Nonostante il locale fosse strapieno mi sono piazzato al volo sotto il palco, Lanegan suonava solo con un chitarrista elettrico al suo fianco e niente band.
    Ho afferrato solo una manciata di canzoni, fra cui una bellissima Bombed.
    Un quarto d’ora di musica, la condivisione con gli altri, la vibrazione del tutto, e sono tornato a casa a piedi guardando le stelle con l’anima leggera.
    Potenza del rock, e al tempo stesso dono immenso che abbiamo noi, questa e’ una risorsa emotiva immensa che nulla e nessuno ci potrà mai togliere.
    Certo, da solo non risolve la vita, ma il rock e’ con noi ovunque ed e’ un superpotere mica da poco my friends….Mikebravo ne sa qualcosa.

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    • mikebravo 17/06/2016 a 18:51 #

      Hai scritto bellissime parole, Paolo.

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  16. dancingavocado 05/06/2017 a 12:38 #

    Per quanto sentire War Pigs abbassata e rallentata (e quindi molto più heavy) mi faccia rizzare i peli su tutto il corpo e venire la pelle d’oca,appena Ozzy canta mi vien da ridere. Ques’uomo o non ci sente più o il suo cervello è completamente fritto. Canta completamente stonato,in un altro tono, fuori dal mondo,sembra che sappia solo urlare “I wann see you go fuckin crazy”..comunque mi mangio le mani per averli persi

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    • mikebravo 07/06/2017 a 08:01 #

      Il tour della FINE è durato più di un anno.
      Tenendo conto che iommi durante il tour ha fatto pure un
      piccolo intervento legato al morbo per cui si sta curando,
      che ozzy ha trovato il tempo per relazioni extra-coniugali
      sempre durante il tour,anche se possono averlo fatto solo
      per i soldi, come diceva il vecchio frank, era sempre il tour
      della FINE e potevi arrivare fino a verona per vederli…….

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  17. dancingavocado 07/06/2017 a 12:34 #

    Il problema è che non ho potuto,causa esami (di Liceo) altrimenti sarei andato volando..almeno poi a Luglio ho visto Robert Plant..

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  18. mikebravo 26/06/2020 a 18:02 #

    La data del 2014 dei black sabbath ad 1 km da casa mia non é stata l’ultima
    in quanto li ho rivisti a verona.
    Ma quella sera a casalecchio di reno ha segnato la fine di una piccola passione
    insana da parte mia per una ragazza, o meglio collega, che era al limite della
    anoressia.
    Forse quello era il lato che mi aveva colpito di piu’ unito ad un amore infelice
    che nutriva per un uomo che la trascurava.
    Quella sera era con noi e prima del concerto ci siamo seduti in una vineria
    per degustare qualche calice.
    Qualche piatto di salumi e mortadella ci é stato servito.
    Dopo anni di rifiuto del cibo, quella sera accanto a me la vidi divorare con
    gusto fette di mortadella.
    Allibito le chiesi spiegazione.
    La risposta fu :
    QUANTE FETTE DI MORTADELLA MI SONO PERSA….
    Un mito si schianto’…..
    Durante il concerto un amico mi riforni’ di birre….
    E mentre i black sabbath suonavano la ragazza mi disse ANDIAMO A VEDERE
    PETER GABRIEL IO E TE A OTTOBRE ?
    Io non so cosa risposi ma pensai alla mortadella che ora le piaceva.
    Dopo il concerto tornammo alla vineria.
    Altro giro di vini e mortadella.
    E lei mangiava……..mangiava…..

    Bevvi molto quella sera,,,,,,,,
    Non andai al concerto di peter gabriel…..
    Non la cercai piu’…………………

    PS il biglietto del concerto dei black sabbath lo scrocco’ al mio amico davide…..

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