John “Mangiafegato (liver-eating)” Johnson

4 Apr

Ho letto recentemente il libro Thorpe & Bunker “CORVO ROSSO NON AVRAI IL MIO SCALPO” (La Frontiera Edizioni 1988 – titolo originale CROW KILLER 1958) e lo ho trovato intrigante essendo un argomento che mi interessa davvero molto.

Thorpe & Bunker Crow killer book

Thorpe & Bunker Crow killer book

Il libro narra naturalmente le avventure del mountain man John Johnson, il personaggio realmente vissuto a cui si ispirarono ROBERT REDFORD e SYDNEY POLLACK per il film del 1972 JEREMIAH JOHNSON (in italiano CORVO ROSSO NON AVRAI IL MIO SCALPO).

Jeremiah Johnson - il film

 

Lo sapete, è il mio film preferito in assoluto, ma è molto romanzato e si prende parecchie libertà rispetto a quella che probabilmente è stata la vita di Johnson, e la stessa cosa fa il libro. Non credo sia facile fare dei distinguo tra la cruda verità e le leggende che sono nate dai racconti sgorgati davanti ai falò di quegli anni in quelle terre selvagge.

Davvero alcuni incauti indiani Crow uccisero la moglie indiana (incinta nel libro) (e il “figlio” adottivo dato al mountain man da una donna diventata pazza dopo che gli indiani sterminarono quasi tutta la sua famiglia – nel film) e per vendetta JJ iniziò ad ammazzare guerrieri Crow fino a che ne uccise così tanti che i Crow finirono per rispettarlo?

Robert Redford - Jeremiah Johnson

Robert Redford – Jeremiah Johnson

Davvero una volta fu catturato dai Crow (nel libro) e riuscì a fuggire, non prima di aver ucciso la sentinella, di averne tagliato abilmente una gamba, e di essersela portata con sé come scorta di cibo durante una interminabile fuga di più di 200 miglia sotto tempeste di neve?

Sembra siano tutte esagerazioni. Biografie meno romantiche e forse più attendibili dipingono JJ come un uomo diverso da quello che la leggenda vuole.

Mangiafegato Johnson era un uomo violento, attaccabrighe e senza tanti scrupoli, alto un metro e novanta per 118 chili (senza un filo di grasso) divenne un mountain man leggendario, ma senza dare all’aggettivo accezioni positive.

La prima immagine conosciuta di JJ 1876-1877 (photo Fouch)

La prima immagine conosciuta di JJ 1876-1877 (photo Fouch)

Nasce come John Garrison a Little York nel New Jersey nel giugno del 1824. Il padre Isaac di origine irlandese o scozzese era alcolizzato e manesco, picchiò il figlio quasi fino a morte. Fu obbligato dal padre a lavorare per pagare i debiti del genitore, fino a che John si stufò e si imbarcò su una nave. Cacciò balene per circa 12 anni prima di abbandonare. Si arruolò in marina, ma il carattere focoso lo costrinse a fuggire dopo aver colpito un ufficiale. Cambiò nome in Johnston (con la t) per confondere le acque e si diresse all’ovest.  California, Colorado, Wyoming e Montana. Cercatore d’oro, cacciatore, trapper, trafficante di whiskey, taglialegna, scout per l’esercito. Combatté costantemente contro gli indiani.

John Garrison - John Johnson

John Garrison – John Johnson

Anche il soprannome mangiafegato (dovuto al fatto che ogni volta che uccideva un crow asportava il fegato del malcapitato e lo assaggiava) sembra sia falso. Potrebbe derivare dal fatto che nel 1868 lui e alcuni suoi amici taglialegna furono attaccati dai Sioux perché abbattevano alberi (per procurare legname per le navi a vapore) su territorio indiano. Mangiafegato piantò il coltello sul fianco di un guerriero, quando lo estrasse notò che sulla lama era rimasto una parte del fegato, così scherzando chiese agli altri “qualcuno ne vuole un boccone?”

Il coltello di mangiafegato Johnson

Il coltello di mangiafegato Johnson

Tra il 1863 e il 1865 diventò scout per la cavalleria del Colorado durante la guerra civile americana. Tornò quindi nel Montana, cercò l’oro e combatté gli indiani. Spese tutti i suoi soldi a bere whiskey a Fort Benton fino a che non fu costretto a tornare a lavorare vendendo merci ai minatori. Col suo compare JX Beider poi si rimise a fare il boscaiolo sul fiume Missouri, mestier pericolosissimo in quei luoghi: nell’estate del 1868 sette taglialegna furono uccisi dagli indiani. Si mise anche a vendere teschi di indiani ai turisti che passavano da quelle parte sulle navi a vapore. Tornò poi a fare il trapper e a cacciare. Ebbe molti scontri con i Sioux, i quali continuavano a rubargli trappole e pelli di castoro. Johnson lasciava avanzi di cibo avvelenati nella sua tenda affinché i pellerossa li mangiassero. Una volta alcuni lo aspettarono nella sua capanna, ma lui fiutò il pericolo, si infilò nel tunnel che aveva costruito e li sorprese.

Liver-eating Johnston cabin

Liver-eating Johnston cabin

Tornò a trafficare in Whiskey, a tornò a fare lo scout per l’esercito e fece da guida ad alcune spedizioni in Montana. Ebbe poi a che fare con la linea delle diligenze, diventò uomo della legge a Coulson nel Montana, si unì persino al Wild West Show. Si ritirò poi nella sua capanna a Red Lodge, ma tornò a fare lo sceriffo fino a che una vecchia ferita alla spalla avuta durante la guerra civile non lo constrinse a smettere per sempre.

late 1800's - Wyatt Earp, Teddy Roosevelt, Doc Holliday (John Henry), Morgan Earp - Liver Eating Johnson - Butch Cassidy - The Sundance Kid

late 1800’s – Wyatt Earp, Teddy Roosevelt, Doc Holliday (John Henry), Morgan Earp – Liver Eating Johnson – Butch Cassidy – The Sundance Kid

Nel 1899 si ritirò al Veteran Hospital di Los Angeles, dove morì il 21 gennaio del 1900. Fu sepolto in California. Nel 1974 finalmente i suoi resti furono portati a Old Trail Town, Cody, WY, uno dei posti più amati da Johnson, a nemmeno cento chilometri dalla “sua” Red Lodge, MT.

 

John Johnson Grave - Old Trail Town, Cody, Wyoming

John Johnson Grave – Old Trail Town, Cody, Wyoming

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6 Risposte to “John “Mangiafegato (liver-eating)” Johnson”

  1. lucatod 04/04/2016 a 11:19 #

    Questo film l’ho visto parecchio tempo fa a tarda notte , mi è piaciuto nonostante Redford che non ho mai aprezzato particolarmente . Sul genere, anche se non ha nulla a che fare con questa storia , consiglio Heaven’s gate di Cimino ambientato più o meno nello stesso periodo in Wyoming .

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  2. mikebravo 05/04/2016 a 15:22 #

    C’è stato un tempo in cui, grazie ad un cugino pieno di soldi, ai tempi del liceo,
    tutte le prime nei cinema di citta’ erano nostre.
    Soldato blu, Piccolo grande uomo, Corvo rosso…,,Butch Cassidy, Un uomo
    chiamato cavallo sono quelli che ricordo di piu’.
    Alcuni di questi rivedevano la figura dei nativi come un popolo fiero e
    massacrato dai bianchi.
    E spesso il protagonista di questi film, bianco, sceglieva la donna ed il
    popolo con cui combattere, divenendo un guerriero della tribu’,
    rinnegando la propria origine ovvero disconoscendola.
    Questi film ebbero un grosso successo perché ben fatti, spettacolari
    e innovativi del filone western.

    Poi a sedici anni si gradivano anche molto le scene di nudo che venivano
    infilate nelle storie qui e la’, astutamente.
    Anche quelle segno di un mondo che stava cambiando.

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    • lucatod 05/04/2016 a 20:27 #

      Soldato blu è stato probabilmente il primo film del genere a denunciare il massacro dei nativi americani . Grande film .

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  3. bodhran 06/04/2016 a 19:32 #

    Tim, se ti piacciono allora le storie di frontiera puoi leggere Il figlio, di Philipp Meyer. Saga familiare americana che copre più meno un paio di secoli, ambientata però in Texas. La parte di racconto più interessante è proprio quella del capostitpite, a stretto contatto con i Comanche. Se invece preferisci i climi freddi c’è Manituana di Wu Ming.

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  4. mikebravo 03/05/2016 a 21:12 #

    Per chi non l’avesse ancora visto segnalo il western SWEETWATER del 2013.
    A me é piaciuto tantissimo.
    E’ una storia che potrebbe sembrare di redenzione all’inizio….
    Film trucido con la figura di un predicatore dedito all’incesto, allo stupro, alla
    rapina e agli omicidi.
    La protagonista é una prostituta che trova il vero amore.
    Sesso,voyerismo, pratiche di autoerotismo.
    Sceriffi banditi o banditi sceriffi.
    Tanti morti ammazzati.
    Film americano.
    Ben fatto.

    SWEETWATER era anche il nome di un gruppo che era a woodstock nel 1969.

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  5. mikebravo 03/05/2016 a 21:14 #

    Ah, dimenticavo la figura di un banchiere che rapina i poveri clienti.
    Attualissimo…….

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