Sarà una grande INTER

16 Set

Primo post sulla nuova stagione dell’Inter, purtroppo non molto diverso dagli articoletti scritti negli ultimi anni. Il nuovo corso non è partito esattamente alla grande: sconfitta col Chievo, pareggio col Palermo, vittoria col Pescara e, ieri sera, sconfitta pesante a San Siro contro una squadra israeliana, l’Hapoel Be’er Sheva

Guardavo la partita col tablet a portata di mano, chiacchierando e commentando in diretta con i fratelli nerazzurri sul nostro gruppo facebook INTERISTA SOCIAL CLUB o su whatsapp. Davo un’occhiata anche ad altri gruppi facebook sulla beneamata, e lo scoramento era generale.

La squadra in campo era l’INTER B, fatta di riserve ad eccezione di HANDANOVIC e forse di un altro paio di giocatori, in più si giocava con la nuova terza maglia e non serviva altro per scatenare commenti negativi. Credo che i social network abbiano dato la stura al nuovo filone di considerazioni calcistiche, quel modo ormai abusato di criticare la propria squadra che sta tra l’ironico, il sarcastico, il volgare e la condanna senza appello. Sembriamo tutti dei professorini, capiamo tutto solo noi, ci aspettiamo sempre di vedere  livello di partite tipo semifinali di Champions League, e vorremmo vedere crocifissi certi giocatorini che giocano con i nostri colori.

Pur capendo certe esternazioni, certe ataviche reazioni dovute alla pancia, noto sempre più frequentemente che tendo a dissociarmi da tutto ciò. Non mi va più di intrupparmi tra le fila dei tifosi di questo tipo, non dico certo di rassegnarmi alle mezze calzette che giocano nella nostra squadra, ma l’amor proprio, un po’ di umiltà e la voglia di vibrazioni positive che ad ogni inizio stagione voglio avere, mi portano a distaccarmi da tutta questa negatività.

Ieri sera non si è giocato bene, ma fino al loro primo goal qualcosa si era visto. La cosa brutta è che la squadra si è persa in un dramma esistenziale una volta andata sotto di un goal. Lavorare sull’autostima, sulle certezze, sulle sicurezze e sullo spessore psicologico sarà d’obbligo. Nell’ultima parte della gara sono entrati tre titolari (Banega, Candreva, Icardi) e si è visto il cambiamento, sebbene non abbia portato a nulla. De Boer ieri sera si sarà fatto una idea precisa degli elementi che ha a disposizione. Questa sconfitta gli sarà servita per comprendere meglio i meccanismi mentali e tecnici inceppati.

Che dire della terza maglia? Pigiama, Sprite…sui social si è detto di tutto. Personalmente non la trovo così orrenda e mi fanno davvero ridere quelli che “ma i colori del club, dove sono?“. Siamo nel 2016, il capitalismo e il marketing governano il mondo e noi ci sorprendiamo se abbiamo una terza maglia così? Certo, anche io vorrei che si tornasse alle strisce nerazzurre degli anni sessanta e alla seconda maglia bianca con la striscia trasversale dei nostri colori sociali, vorrei inoltre i pantaloncini neri e i calzettoni neri col bordo blu. Se è per questo vorrei che le scarpette fossero tutte Adidas nere con le tre strisce bianche, e non gialle, viola, spaiate o fluorescenti. I tempi sono cambiati, l’Uefa impone nuove regole riguardo colori di magliette, pantaloncini e calzettoni, e il marketing ordina di differenziale stili e colori. Mi sembra poi che ogni anno si tenda a disapprovare sempre e comunque ogni nuova maglietta presentata.

L'Inter che ha affrontato l'Hapoel Be'er Sheva

L’Inter che ha affrontato l’Hapoel Be’er Sheva

Io aspetto ottobre per eventualmente buttarmi giù. Stiamo cercando la nostra strada e non è facile dopo tutto quei cambiamenti e turbamenti. Se in ottobre saremo ancora la solita vecchia Inter degli ultimi sei anni, mi unirò al coro delle critiche.

Confido nell’allenatore, nella nuova proprietà, nei giocatori. Handanovic, Ansaldi, Miranda, Banega, Kondo, Joa Mario, Candreva, Perisic, Eder, Jovetic,Icardi, Gabriel Barbosa…non mi sembra una squadra da niente, con un paio di nuovi difensori saremo un gran bel gruppo. La proprietà ha grosse possibilità finanziarie, è assai determinata e non difetta certo in carattere. Una volta compiuto il passaggio di consegne, quando avremo un AD italiano e figure di riferimento precise, saremo a posto.

Per ora quindi non mi deprimo più di tanto, credo in Frank e in Zhang Jindong, sarà un grande INTER.

Inter

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12 Risposte to “Sarà una grande INTER”

  1. Francesco Boccia 18/09/2016 a 00:24 #

    Tim, hai l’ottimismo dei giusti.
    Sei come Mosè che indica la strada ad un popolo spaventato e disorientato.
    Io ti seguo.
    Anche a me la maglia non è dispiaciuta, ha il pregio di essere diversa dalle classiche seconde e terze maglie Nike a tinta unica, forse l’avrei preferita solo un po più scura nella parte alta.
    Certo la Umbro del 1997/98 è inarrivabile, ma forse la consideriamo così bella anche perché l’inter ci giocò delle grandi partite in coppa Uefa. Grande marchio Umbro, forse produce le maglie da calcio che preferisco, anche quelle che fa attualmente.

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  2. Tom 18/09/2016 a 00:31 #

    “Ogni mattina la speranza si leva sempre prima del sole” (anonimo)….spero tu sia un buon profeta…Celentano (interista) cantava così tanti anni fa…..”solo me ne sto alla finestra, oggi è un giorno in bianco e nero, pioverà….” io spero invece sia un giorno in neroeazzurro…poi che piova pure chissenefrega!

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    • Tom 19/09/2016 a 01:08 #

      wow….beh se abbiamo vinto pure coi calzettoni gialli, possiamo puntare in alto davvero….napoli siamo pronti!!

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  3. Lorenzo Stefani 18/09/2016 a 21:57 #

    Sei stato buon profeta!

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  4. mikebravo 02/02/2017 a 08:00 #

    Il calcio non mi piace da anni.
    Continuo a seguirlo come seguo la politica.
    E’ inevitabile.
    Ma beati coloro che lo ignorano.
    Ieri sera un’altra pagina vergognosa in coppa italia.

    Comunque a bologna è stato organizzato un pellegrinaggio al
    santuario di San Luca per la recente cessione di ACQUAFRESCA.
    Con un contratto quadriennale da 900.000 euro l’anno, 9 gol segnati,
    4921 minuti giocati, è costato al bologna 1.000 euro al minuto.

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  5. mikebravo 02/02/2017 a 08:10 #

    …….e 560.000 euro a gol.

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  6. mikebravo 01/12/2017 a 08:28 #

    A proposito di football, di Robert Plant si parla spesso per la passione che
    nutre per il calcio.
    Foto di lui che gioca a pallone, foto in tribuna mentre assiste la squadra del
    cuore, cariche onorarie.

    Ma Jimmy Page in questo campo lo batte.
    Nel 1971 al Marquee alcuni discografici dell’etichetta PYE gli proposero di
    partecipare all’incisione di un 45 giri celebrativo dell’ARSENAL.
    Jimmy accettò in quanto il tour in uk si chiudeva a marzo.
    Ad aprile suonò la chitarra per GOOD OLD ARSENAL (etichetta PYE ).
    Si vocifera che ai cori abbiano partecipato gli altri 3 zeppelin.

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  7. mikebravo 07/01/2019 a 07:47 #

    Sono stato a visitare i luoghi in cui crebbe spartaco come gladiatore.
    Santa maria capua a vetere era il luogo dove sorgeva la scuola e
    il primo anfiteatro che lo vide combattere.
    Ai tempi dell’impero i giochi erano come il calcio oggi.
    Servivano al potere per aumentare il proprio prestigio e far godere
    il popolo con spettacoli sanguinari.
    Le ultime vicende del mondo ultras con tanto di machete ed armi varie,
    il morto investito e tutto il resto mi fanno pensare che il gioco piu’ bello
    del mondo tra procuratori, ultras e mafie varie assomiglia sempre piu’
    alle esibizioni dei gladiatori dove il pubblico voleva vedere scorrere
    il sangue e gli imperatori non lo facevano mancare per loro convenienza.

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  8. mikebravo 17/04/2019 a 17:02 #

    Sono uno che tifa per le squadre italiane in coppe europee e dopo ieri
    sera penso che la juve dovra’ comprare anche messi.
    E soprattutto cambiare allenatore.
    Perché non c’è da stare allegri.

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    • Tom 18/04/2019 a 13:12 #

      Se riesci a tifare per i “gobbi” in europa o nell’universo, non essendo tifoso, temo che tu non conosca la gioia vera “semel in anno” ….oppure noi “diversamente tifosi” forse abbiamo bisogno di uno psichiatra…

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      • mikebravo 19/04/2019 a 07:53 #

        Mi è dispiaciuto anche per il napoli.

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  9. mikebravo 20/04/2021 a 08:17 #

    Se juve, inter e milan andranno a giocare altrove, lasciando il campionato,
    cerco, o almeno provo, a vedere il lato positivo della cosa.
    La mia squadra, il bologna, il prox campionato potrebbe arrivare settima o
    magari sesta…….
    L’atalanta vincera’ lo scudetto……
    Il calcio sopravvivera’ anche a questo……ma agnelli & company vadano
    a fare il loro torneo a quel paese……..

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