Solstitium hibernum blues

21 Dic

Eccoci di nuovo qui alle prese col solstizio invernale, quel periodo dell’anno a cui questo blog è tanto legato. Oltre alle ragioni personali (lo sapete, sono nato il 21 dicembre), sento tutto il legame che il pianeta e la specie a cui appartengo hanno da alcuni millenni con questa fase. Già gli antichi romani avevano i saturnali, le feste che per qualche giorno precedevano e seguivano il giorno (attuale) del solstizio, feste in cui ci si scambiava oltre agli auguri anche le strenne, piccoli regali ben augurali in vista dell’arrivo del Sol Invictus, ovvero della nuova stagione dove le giornate tornano ad allungarsi.

Questo avveniva anche nel nord Europa con le festività dette Yule, sempre nel periodo precristiano. Il cristianesimo poi inglobò tutto, fece coincidere la data di nascita di un bambinello dalla pelle scura con le festività esistenti e raccontò in giro che era il figlio di un dio. Come diciamo tutti gli anni questo è anche il periodo dove le malinconie si fanno feroci, appena mitigate da un velo di gioia e candore. Già, nel nostro animo si insegue il mito della famiglia felice, della situazione ideale, tutte condizioni impossibili da realizzare appieno, oltre a ciò il fatto di essere a fine anno spinge a fare bilanci e a constatare una volta di più come il tempo passi veloce. Quest’anno ne parlano anche su un supplemento di Repubblica, e il titolo che hanno scelto (Christmas Blues) mi fa parecchio ridere.

http://d.repubblica.it/life/2017/12/07/news/come_affrontare_tristezza_durante_le_feste-3759973/?ref=RHPPBT-VP-I0-C4-P13-S1.4-T1

Anche Palmiro soffre un po’ del blues del 21 dicembre, dopo la sua sgambata pomeridiana si rifugia davanti alla stufa o sopra il frigo a stemperare i suoi blues felini…

Palmiro: december blues – foto TT

per fortuna io ho trovato una nuova droga che mi aiuta a passare indenne le tormente di blues che ogni tanto imperversano qui nella piana del Bondeno, le Golia Liqui Soft Fruit, delle gommose che mi fanno impazzire.

A new drug called “Golia Liqui Fruit Soft” foto TT

Come ogni hanno soppeso il cielo nella speranza di vedere arrivare la neve, ma anche stavolta sembra che a cavallo del solstizio non ne cadrà. Ne abbiamo avuto un preludio in novembre, per un paio d’ore ne ho goduto davvero…

November snow – Stonecity 13-11-2017 – Foto TT

e una brevissima spolverata qualche giorno fa, ma a parte qualche piccolo fiocchetto tondo sul pelo di Palmiro nulla da segnalare.

Palmir e i fiocchi di neve – foto TT

Certo è che correnti artiche arrivano sulla Valpadana e dunque anche la Domus Saurea si ritrova ogni mattina sotto zero, così anche quest’anno l’effetto tundra è garantito…

Dicembre 2017: tundra alla Domus Saurea – foto TT

Dicembre 2017: tundra alla Domus Saurea – foto TT

Dicembre 2017: tundra alla Domus Saurea – foto TT

Cerco di passare indenne e anzi di godermi questo periodo dell’anno (che in fondo è il mio preferito) blueseggiando alla mia maniera, comprando qualche strenna per gli umani che mi stanno intorno e anche per me stesso. Rido quando vedo sotto l’albero pacchetti con su scritto “da Tim per Tim”, naturalmente si tratta di vinili, cd, libri (Feltrinelli edition) e qualche fumetto. Nei momenti liberi Sky ha il suo spazio, qualche buon film, le partite del grande amore della mia vita (l’Inter insomma), le serie TV, i documentari. Ci sono  alcuni film e alcuni telefilm che ti risolvono le giornate.

Film: TRUMAN – UN VERO AMICO E’ PER SEMPRE (Truman. – Spagna, Argentina 2015) – TTTT

Ancora un film argentino che mi ha appassionato parecchio, visto su Sky. Due amici di Buenos Aires si ritrovano a Madrid, uno vive lì, è malato e con poco tempo da vivere, l’altro arriva dal Canada per rivederlo, entrambi cercano di vivere quei pochi giorno insieme senza affogare nel dolore e nella retorica dell’addio. Il regista Cesc Gay è molto bravo nell’evitare la trappola del pietismo, narra le ultime settimane di un uomo con molta franchezza, autenticità e onestà. Gli attori Ricardo Darìn e Javier Camara arrivano a regalarci una volta di più una prova straordinaria. Il film, oltre a essere divertente è naturalmente anche commovente, ma il sentimento è scevro dalla melassa. Bella colonna sonora. Da vedere.

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 Film: LETTERE DA UNO SCONOSCIUTO (Coming Home – Cina 2014) – TTT½

Un oppositore del sistema deve nascondersi, viene tradito dalla figlia – sostenitrice del governo – e quindi incarcerato. Molto anni dopo fa ritorno a casa, la moglie lo aspetta da sempre ma a causa di un trauma subito non lo riconosce, il marito dovrà trovare un modo per rapportarsi con lei. L’idea è davvero notevole, lo sviluppo del film forse un po’ meno, nel senso che è tutto molto pacato, lineare, senza sussulti particolari, ma al contempo la tensione creata da questo blues sentimentale (e politico) riesce a mantenere in piedi tutto il castello. A me è piaciuto e lo segnalo con piacere. Visto su Sky.

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Film: STAR WARS: GLI ULTIMI JEDI (The Last Jedi – Usa 2017) – TTTT

Sebbene il primo film della serie uscì nel bel mezzo della mia adolescenza, non sono un fan in senso stretto, un maniaco di Star Wars, questo sebbene i film di fantascienza siano tra i miei preferiti. Il tema musicale principale però fa parte del mio DNA, ogni volta che lo sento vengo catapultato nella seconda metà degli anni settanta, così come il lettering di Star Wars mi riporta anch’esso al tempo della mia spensierata prima giovinezza.

Il fatto è che da qualche anno sto con una pollastrella che è una fanatica di Guerre Stellari, quando esce un nuovo episodio lo va a vedere al cinema due o tre volte dietro fila, poi compra il bluray e quando Sky lo passa lo riguarda una, dieci, cento volte. E’ solita ogni tanto lasciarmi dei bigliettini del genere sul tavolo prima di uscire al mattino:

Saura’s note

E’ con lei che ho iniziato ad immergermi nel mondo di George Lucas, anche se pur con tutta la buona volontà non ho chiarissimi gli eventi, la cronologia, le sinergie della storia.

L’altra sera siamo andati a vedere l’episodio VIII nella sala più grande del multisala Emiro a Herberia. Proiezione delle 18,40, sala piena, circa 450 persone, però! Saura era andata anche il 13, giorno d’uscita del film, ma doveva “assolutamente” rivederlo per capire meglio. Ora, io di Star Wars so poco, non ho nemmeno colto tutti cambiamenti che dicono questo episodio porti con sé, la “rottamazione” in atto insomma, ma ho apprezzato il film. Sì, vedo che il legame col passato ormai è ridottissimo, ma da casual fan quale sono mi sta bene anche così. Come sempre mi accade gli aspetti più frivoli mi sono indifferenti, ma il maestoso respiro della fantascienza riesce ad irretirmi ogni volta. Quando sullo schermo sono apparsi i bombardieri dell’Alleanza ho avuto un sobbalzo, il villaggio dove Luke Skywalker si è ritirato è stupendo, gli scenari dello spazio profondo, l’ambientazione creata a Dubrovnik …tutto suggestivo, e il primo quarto d’ora mi ha tenuto incollato alla poltroncina in preda ad un tensione inaspettata. Quando poi sui titoli di coda è apparsa la scritta “In Loving Memory Of Our Princess” (Carry Fisher, la principessa Leila, morta lo scorso anno) mi sono pure commosso. Sta a vedere che adesso cado dentro al buraccione Star Wars…

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GOMORRA– serie TV (terza stagione)

La nuova stagione di Gomorra è uno spettacolo. Il momento magico di attori, autori, registri e produttori continua. La puntata n.3 (quello dove Ciro Di Marzio è in Bulgaria e in Albania) mi ha lasciato esterrefatto, uno dei migliori episodi di sempre nel campo delle serie TV. Sono felice che Gomorra sia una produzione italiana.

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ALEIDA

A Locus Nonantolae, il mio amato paesello natale, arriva per una veloce conferenza, allo spazio giovani,  Aleida Guevara. Io e Saura non potevamo proprio mancare. E’ un sabato pomeriggio, la sala è piena, tra gli organizzatori anche il mio amico Paolino Rizzo. Tra il pubblico anche LesiRob, amico e compagno dai tempi di Colombo (comunità web del tempo che fu) e Adelmo Cervi, figlio di uno dei sette fratelli.

Ha una traduttrice accanto , ma lo spagnolo, o meglio il cubano di Aleida non è difficile da capire. Dopo un avvio un po’ in sordina dove parla essenzialmente del padre, si scalda e si infervora parlando di giustizia sociale, la traduttrice tace, Aleida è un fiume in piena e noi non possiamo che applaudire il lignaggio morale di questa donna. Ogni volta che la guardo in faccia ho un tuffo al cuore, i lineamenti sono quelli a me tanto, tanto cari. Esperienza notevole.

Aleida Guevara – Nonantola 9 dicembre 2017 – foto TT

(in)CANTO DI NATALE

Avendo un carattere saturnino, essendo dunque portato alla malinconia e alla nostalgia, non posso che rendere omaggio ai saturnali. Nel TG Zero di Radio Capital sento che il giornalista Edoardo Buffoni (sodale del direttore Vittorio Zucconi) snobba queste cose spiegando che, essendo figlio di due sessantottini che ritenevano l’albero di natale un elemento borghese, non è stato educato nel festeggiare il natale in questa maniera. Una sera il mio amico del cuore nerazzurro, Mario, viene a vedere l’Inter. Mentre aspettiamo la pizza si ferma a rimirare il mio presepio laico. Nella sua filosofia spicciola da uomo dalla grande concretezza mi dice “Essendo cose che non servono a niente a me non verrebbe mai in mente di fare una cosa del genere, però ti faccio i complimenti”

Pur condividendo certe posizioni e non amando di certo l’aspetto melenso di decorazioni, atteggiamenti e musiche, sono indissolubilmente legato alle lucine ad intermittenza, una sineddoche personale che sta ad indicare tutto quanto è decorativamente legato al periodo. Saura si occupa dell’albero, io del presepe. Quest’anno ho optato per una rappresentazione dickensiana, d’altra parte sono ateo e non avrebbe senso riproporre il presepe più o meno tradizionale (seppur con la statuina di Jimmy Page al posto del bambinello e Fidel e il Che sulle montagne al posto dei pastori, come fatto in passato). Sono contento del risultato, ogni volta che lo rimiro sento le luci ad intermittenza anche nello stomaco.

Domus Saura: presepe laico Dickens style – foto TT

Domus Saura: – The Yule Tree – foto TT

Tra l’altro ammiro una volta di più la manualità di Saura, degna nipote di suo nonno Inigo (uno di quelli che sapevan fare tutto), che con il saldatore tenta di riparare il lampioncino…

Saura all’opera: modalità saldatrice- foto TT

MUSIC WAS MY FIRST LOVE

Oltre a qualche canto natalizio (ma solo ad alta qualità musicale tipo Etta James, Mahalia Jackson, Tony Bennett, Ray Charles, Brian Setzer Orchestra, Elvis, etc etc) la musica che mi accompagna in questo mese sarà anche sempre la solita ma mi fa sentire proprio bene…

Foxtrot sul piatto – foto TT

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I Blasters sul piatto – foto TT

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John Miles sul piatto – foto TT

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Un piatto di rock and roll – foto TT

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Sunny sunday alternate blues – foto TT

In macchina, come tutti i mesi di dicembre, non manca il Piano Concerto di Keith Emerson e i suoi virtuosismi rag time (Honk Tonk Train Blues, Maple Leaf Rag e Barrelhouse Shakedown) e il winter album che anche quest’anno ho assemblato…

Tim Tirelli The Winter Album

Su facebook trovo la classifica degli album più venduti  nel dicembre del 1976 negli Stati Uniti, sospiro leggendo i titoli in classifica … TSRTS, A New World Record, Dreamboat Annie, Year Of The Cat, Long May You Run, Agents Of Fortune.

USA Albums Chart december 1976.
(photo courtesy of Dave Lewis)

FRIENDS WILL BE FRIENDS

Altro appuntamento ormai fisso è la cena prenatalizia che organizzo col mio amico Joe, Lord Simon, Bessi…Biccio insomma. Pure stavolta ci troviamo sotto la torre dell’orologio del nostro paese natale sempre al Bistrot Premiere. Mentre lo aspetto faccio un giretto per via Maestra del Castello respirando dal passato ombre sfuggevoli di me stesso.

Nonantola by night in a cold december evening – photo TT

Nonantola by night in a cold december evening – photo TT

Passatelli in brodo di cappone per me, tortellini in brodo di cappone per lui, due bei filetti come secondo, patate, pera cotta al cioccolato e due caffè. Riannodiamo fili che non si sono spezzati mai, quasi 10 lustri di amicizia, ora che non ci sono più i miei genitori, i vecchi zii e il dottore che mi ha fatto nascere, a parte mia sorella è uno di quelli che mi conosce da più tempo e il Dark Lord solo sa quanto sia importante restare in contatto con le persone con cui sei cresciuto.

Un ultimo giro per le strade dal centro, c’è una nebbia gelata che ci accompagna, riviviamo per l’ennesima volta le suggestione che ci portiamo dentro, ridiamo e sospiriamo, siamo ancora i due sedicenni di allora.

Tim & Biccio –
bluesmen in Nonantola – photo TT

PIU’ TI AMO PIU’ VIVO

Mi preparo alla partita dell’Inter allo Stadio Tricolore di Reggio Emilia; la vendita biglietti nei centri autorizzati dal Sassuolo mi fa sempre incazzare. Quelle poche volte che vado a San Siro compro i biglietti direttamente sul sito dell’Inter, li stampo e ai cancelli mi presento con la carta di identità. Qui invece devo andare a comprarli, se costano 70 euro devo aggiungerne altri 7 per la prevendita, altri 3 non si sa perché e sborsare ulteriori 1,70 euro per pagamento bancomat. Non posso però saltare l’appuntamento, non posso perdermi i ragazzi che giocano a pochi km da casa, non posso lasciare quella splendida superfiga nerazzurra  (l’Inter insomma) da sola, ogni volta che penso a lei mi batte forte il cuore.

Biglietti Sassuolo Inter 2017

STRICHETTO STRIKES AGAIN

La gattina che si è accasata da noi (vedi post del 9 novembre) è ancora lì che scorrazza per la Domus Saurea. Dalla mia scrivania cattura pennarelli, stick di burro cacao, gomme da cancellare e se li porta in giro. Ormai dorme in casa e combina disastri di ogni tipo, ma come si fa a lasciarla fuori, a non prendersi cura di lei dato che chi la dovrebbe accudire – dei nostri vicini –  se ne infischia altamente? Inutile dire che dall’albero di natale ha già fatto cadere diverse palle, palle che poi rincorre, palleggiando con la stessa bravura di un Borja Valero o di un Antonio Candreva. Questo fino a che non interviene l’arbitro, io, che le mostra il cartellino rosso e la spedisce mesta mesta negli spogliatoi.

Strichetto’s den – photo TT

The GANASSI Legacy – cappelletti makers since 1940

30 uova di cappelletti, ecco quanto Lucia e le sue due figlie – Patrizia (The Peita) e Saura – fanno in un pomeriggio. Un tripudio di emilianità in vista delle feste. Se non è un canto di natale questo…

I cappelletti della Lucy – foto Saura T

HAVE YORSELF A LITTLE MERRY CHRISTMAS

E ora, donne e uomini di blues, permettetemi l’ennesimo momento sentimentale e augurarvi il meglio per la nuova stagione e ringraziarvi per essere – dopo tutti questi anni – ancora qui a formare questa piccola comunità di esseri umani che con malinconica allegria contempla le profondità del cosmo e della metafisica, i blues della vita insomma. Insieme a Palmiro e alla pollastrella auguro a tutti voi sogni pieni di stelle e vele piene di vento. Che il Dark Lord vegli su di noi. Happy holidays fellas.

Tim & Palmir best friends since 2012 – foto Pollastrella

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The Dark Lord (photo Carl Dunn)

 

 

7 Risposte to “Solstitium hibernum blues”

  1. bodhrann 21/12/2017 a 11:57 #

    Auguri Tim!

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  2. Marco Colasante 21/12/2017 a 13:34 #

    Buon compleanno e Buone Feste, Tim :-)

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  3. lucatod 21/12/2017 a 14:59 #

    Buon compleanno Tim ! Mi fa piacere trovare su questi post alcuni argomenti che fanno riflettere pure me .

    A proposito di film , ho scoperto che il cinema argentino non è affatto male , anzi lo trovo più interessante di quello hollywoodiano e quello italiano (anche se a me Bellocchio continua sempre a piacere) . Con Ricardo Darìn poi ho visto tutto il possibile , l’ultimo è stato Carancho (2010) non ancora distribuito nel nostro paese .
    Faccio parte di quella generazione cresciuta con i film degli anni ’80 , quindi Star Wars (’77/’83) dovrebbe essere in cima alla lista .. ma non lo è . Però mi affascina parecchio l’impatto culturale ottenuto dalla trilogia originale e il fatto che questo fenomeno sia in continua crescita , ma la fantascienza che prediligo è quella del primo Ridley Scott di Alien e Blade Runner . Dei recenti sequel meglio non parlarne . Come per la musica Rock anche questo tipo di cinema oggi sta puntando al passato .

    Un augurio di buone feste a tutti , nel frattempo il Darklord ci sta preparando delle novità per il nuovo anno .. ma non gasiamoci troppo .

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    • timtirelli 22/12/2017 a 10:24 #

      Grazie caro Luca. Come spesso accade io e te siamo sintonizzatissimi. Ricardo Darìn sta diventando uno di miei attori preferiti di sempre.

      D’accordo con te, il culto e il seguito di Star Wars è curioso, e impressionante. I primi tre di Alien espressione massima della fantascienza.

      Ieri l’annuncio che i tre moschettieri stanno collaborando con una casa editrice per fare uscire un libro illustrato sul gruppo in vista del 50esimo anniversario…come direbbe Vasco, “cioè. sai che cosa ce ne frega a noi?!”. Vogliamo musica porca miseria!.

      Ad ogni modo, buone feste Luca. ti abbraccio forte. Che la forza (del Dark Lord) sia con te.

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  4. Paolo Barone 22/12/2017 a 03:19 #

    Respirando dal passato ombre sfuggevoli di me stesso…Ah!
    Auguri Maestro!

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  5. mikebravo 22/12/2017 a 14:15 #

    Arrivo lungo per gli auguri, Tim…..ma li mescolo a quelli di Natale.
    Auguroni a te ed a voi !!!!!!!!!!!!!!!

    E grazie per aver trasformato Nonantola in LOCUS ZEPELINIANUS.

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