Riflessioni sulle possibili uscite in vista del 50° anniversario dei LED ZEPPELIN

25 Feb

Questa estate cadrà il 50esimo anniversario della formazione dei Led Zeppelin, uno dei pochi veri grandi gruppi rock, e ci si aspetta una serie di iniziative e di uscite. Jimmy Page e Robert Plant nelle loro recenti dichiarazioni hanno lasciato intendere che verranno pubblicate un po’ di cose. Vediamo con qualche azzardo di valutare alcune ipotesi.

Prima però segnaliamo l’uscita del remaster di How TheWest Was Won, il live del giugno 1972 pubblicato nel 2003, nei negozi il prossimo mese. Mi chiedo a cosa serva fare una rimasterizzazione di un live pubblicato per la prima volta nel 2003, dunque già masterizzato a dovere. D’accordo che si sia voluto metter in circolazione anche il vinile, ma l’operazione mi sembra davvero inutile. Questa uscita va vissuta come il prosieguo della campagna di ristampe di questi ultimi 4 anni.

Sappiamo per certo che per la ricorrenza in questione uscirà un libro fotografico ufficiale. L’interesse da parte mia per questo genere di cose è quasi nullo, ma immagino ci siano collezionisti pronti ad acquistarne ogni edizione. Quello che mi interessa davvero sono registrazioni  – live e non – del gruppo negli anni 1968-1980.

Il problema è che per pubblicare un live album con una ottima qualità sonora servono nastri multitraccia, registrazioni effettuate appositamente con equipaggiamento professionale (con un 24 piste ad esempio), dove tutti gli strumenti sono messi su nastro su piste separate in modo da poterle mixare (miscelare e livellare insomma) a seconda del bisogno. Molta gente non si rende conto di questa cosa, tutti pensano che ci sia una infinità di date registrate, ma la realtà è che – negli anni settanta – era impegnativo e dispendioso organizzare registrazioni multitraccia, dunque i nastri disponibili per uscite di album live altamente professionali sono pochissimi. Oggi basta un computer collegato al mixer, ma allora servivano uno studio mobile e attrezzature varie.

Columbia Records Console in the 70’s

Rolling Stones Mobile Studio 1975

Registrazioni multitraccia esistenti del gruppo dovrebbero essere le seguenti: Royal Albert Hall 1970, BBC session 1969-1971, Giappone settembre 1971, Los Angeles e Long Beach 1972, Southampton gennaio 1973, New York 27-28-29 luglio 1973, Earl’s Court 23-24-25 maggio 1975, Knebworth 1979, probabilmente anche New York 12 febbraio 1975 e forse Perth 1972

Jimmy Page non vuole che eventuali nuovi dischi dal vivo siano – in termini di scaletta – simili a quelli già pubblicati ufficialmente, questo penalizza parecchio. Vediamo dunque un po’ di fare qualche riflessione anno per anno.

1968/69: a parte le BBC session e le apparizioni televisive non esiste altro di ufficiale La testimonianza bootleg con data più vecchia è quella di Spokane 30 dicembre 1968. Se il gruppo per qualche motivo avesse a disposizione registrazioni live del 1968 e 1969 e le pubblicasse sarebbe di certo una novità. Anche qui però occorre dire una cosa, soprattutto nei primi mesi il gruppo si cimentò in cover (molto interessanti), e non credo che Page – nel caso – vorrebbe pagare royalty ad autori esterni al gruppo (ricordo che il medley di Whole Lotta Love del concerto del 1971 pubblicato nelle BBC session fu tagliato proprio per questo motivo).

Led Zeppelin – First U.S. Tour – Thee Image – February 15, 1969

1970: Buona parte del concerto del 9/1/1970 alla Royal Albert Hall è stato già stato pubblicato sul DVD ufficiale uscito nel 2003. L’unica speranza è che esista una registrazione multitraccia di una delle date di fine tour (settembre).

1971: La Warner giapponese registrò le date (almeno 5) del tour nella terra del sol levante nel settembre 1971. Page ha in mano questi nastri ma sembra restio a volerli pubblicare, la qualità audio non sembra sia stellare e la scaletta tutto sommato è simile al concerto della BBC del 1971 e a How The West Was Won.

1972: How The West Was Won è costruito sulle due date fatte in California nel 1972. Magari in futuro potrebbe uscire un cofanetto con le due date complete (visto la grandezza delle performance) ma per ora il 1972 è coperto. Il mio amico Amduscia mi ricorda che si dice che potrebbe esistere anche il multitraccia di Perth.

1973: Southampton 1973 immagino non abbia grandi speranze di vedere la luce per vari motivi: il 1973 è già documentao da The Song Remains The Same, non è una data speciale in termini di prestazioni di Page and Plant, esiste già un bootleg di qualità audio eccellente (che potrebbe in realtà essere un rough mix pro). Le tre date di New York del 1973 sono state per anni la fonte dell’unico live dei LZ., Nel 2007 è uscito un remaster che ha scontentato praticamente tutti. Page potrebbe avere in mente di porvi rimedio pubblicando un box set con il meglio delle tre date in versoine expanded, per noi cresciuti con l’album dal vivo ufficiale (The Song Remnains The Same appunto) sarebbe un avvenimento.

1975: Delle cinque date di Earls Court del maggio 1975 ne furono registrate tre: 23, 24 e 25. Quella del 23 è inutilizzabile per il mancato funzionamento del microfono posizionato davanti alla grancassa della batteria, le altre due sono state in parte utilizzate per il DVD ma non credo che Plant accetterà di pubblicare altro materiale, il 1975 è il suo anno maledetto per quanto riguarda i problemi di voce, ne abbiamo parlato spesso qui sul blog. Lo stesso discorso vale per NY 1975 (sempre che esistano davvero i multitraccia) di cui comunque esiste un bootleg soundboard (alcuni parlano addirittura sia un rough mix professionale) di ottima qualità audio. Però è certo che il 1975 potrebbe essere uno degli anni che il gruppo vorrebbe vedere rappresentato.

1977: Stesso discorso per il 1977, la scaletta dei pezzi è molto varia, e sarebbe super avere una registrazione professionale, ma è davvero possibile che un concerto sia stato registrato professionalmente? E in caso, sarebbe davvero utilizzabile visti i problemi di Page? Si trattasse di una delle 6 date di Los Angeles di giugno sarebbe fantastico ma nel resto del tour Page – come sappiamo – non fu sempre all’altezza della sua fama.

1979: lo diciamo spesso su questo blog, Page fu quello dell’immaginario collettivo sino alle tre date finali del tour del 1973 (quelle di cui parliamo qui sopra), gli anni successivi lo hanno visto implodere come chitarrista. Sostanze chimiche pesanti, edonismo, accidia e mega successo planetario gli impedirono di essere l’incredibile, stratosferico, cosmico chitarrista dei primi cinque anni. I tour post 1973 sono spesso corrotti da sue prestazioni mediocri e discutibili, non è automatico dunque pensare di vedere pubblicati concerti tipo Knebworth. Sarebbe una ventata di freschezza vista la scaletta, ma non è che le due date siano granché. La prima non è malaccio ma la seconda è praticamente inutilizzabile viste le prove di Page. E’ stato comunque pubblicato qualcosa sul DVD del 2003, lavorando in studio, tagliando e cucendo potrebbe uscire qualcosa di passabile. Il mio desiderio sarebbe quello di vedere pubblicato un sunto delle due date di Copenhagen del luglio 1979 (le due date warm up in cui il gruppo suonò meglio delle due date di agosto di Knebworth) ma temo che pensare che siano state registrate professionalmente siano solo congetture fine a se stesse.

LZ 1979 photo session

1980: non credo che esistano registrazioni multitraccia del tour europeo, tour con cui si chiuse la avventura live dei LZ. E poi, anche se  esistessero, non sarebbero utilizzabili, Page era la pallidissima ombra del gran chitarrista che era.

Rimangono altre opzioni:

  • un live cronologico, vecchia idea di Page risalente alla fine degli anni settanta.  Prendendo pezzetti qui e là si potrebbe imbastire un live vario e interessante.
  • album di inediti. Il mio sogno! Alcuni pezzi lasciati fuori in origine dagli album pubblicati vennero inseriti in Physical Graffiti e in Coda, ma esistono altre tracce, altri pezzi inediti che il gruppo potrebbe accettare di pubblicare.

Vanno presi in considerazione infine un paio di ulteriori problemi:

  • il curatore sarà Jimmy Page e questo non è un bene. Come scriviamo sempre, questo tipo di pubblicazioni non andrebbero fatte gestire dagli artisti stessi, perché non hanno idea di cosa interessi davvero ai fan e di come svolgere il lavoro di archivio in modo appropriato. Detto questo, l’importante è che un po’ di materiale esca, e pazienza se gli edit di Page faranno innervosire.
  • Page, Plant e Jones non vanno d’accordo. Il loro rapporto è pessimo. Noi pensiamo che i membri dei gruppi siano tutti amici e vivano in armonia, ma non è così. Il rapporto è professionale e business oriented. Nient’altro. E non è Page ad essere il peggiore, Plant e Jones sono sullo stesso livello. Sono uno dei pochissimi gruppi a non avere bisogno di soldi (beh in realtà Jones qualche problema lo ha avuto), ma è indubbio che nuove entrate non facciano schifo a nessuno e con la casa discografica dietro che spinge qualcosa di sicuro vedremo.

Concerti dal vivo? Qualcuno crede ancora che Page tornerà a suonare la chitarra? Sono certo però che abbiano discusso anche la possibiltà di fare una data celebrativa, tipo quella alla O2 Arena di quasi undici fa, ma con i soliti no, sì, ma di Plant e l’incapacità di Page ad applicarsi sulla chitarra la vedo dura.

Vedremo un po’ come si svilupperà la faccenda, nel frattempo teniamo d’occhio anche le nuove uscite bootleg. La Empress Valley Supreme Disc ha appena pubblicato un nuovo teaser, ovvero la versione soundboard di Immigrant Song del concerto (quantomeno mitologico per il mondo dei fan dei LZ) del 29 settembre 1971. E’ la prima volta che si ha testimonianza soundboard (registrazione stereo presa direttamente dal mixer durante il concerto) del concerto in questione.

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Quasi due anni fa uscì il teaser di Black Dog dal concerto del giorno precedente. Se l’Empress Valley avrà davvero il fegato di far uscire queste registrazioni, il 2018 sarà un gran anno per i fan dei Led Zeppeli, comunque vada.

https://timtirelli.com/2016/07/23/news-led-zeppelin-osaka-2891971-for-the-first-time-in-full-soundboard/

Led Zeppelin 1979

24 Risposte to “Riflessioni sulle possibili uscite in vista del 50° anniversario dei LED ZEPPELIN”

  1. lucatod 26/02/2018 a 11:12 #

    Io ho smesso di farmi illusioni su materiale live inedito dopo le uscite del 2014/2016 . Come scrivi tu , non credo rimanga molto negli archivi e Jimmy Page poco flessibile per quanto riguarda registrazioni “meno professionali” . Senza fantasticare troppo andrebbero già bene dei taglia&cuci (audio) di Earls Court e Knebworth . Ma non credo ci sia stato il tempo per realizzare una roba del genere . Quando il Darklord dice “sorprese” non dobbiamo dimenticarci quelle degli ultimi dieci anni , tutte occasioni sprecate . HTWWW è la prima di queste , un album che non ha bisogno di essere ripubblicato (a quanto pare WLL sforbiciata di qualche minuto per stare sul vinile) e che personalmente ho amato poco nonostante le ottime prestazioni della band . Non lo (ri)comprerò questo è sicuro . Per quanto riguarda il libro .. non c’è fretta .

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  2. bodhran 26/02/2018 a 12:27 #

    Anche io non sento il bisogno di finte “nuove” uscite.
    Purtroppo da Page non mi aspetto più niente, trovo che questa sua introvertita idea platonica dei LZ gli ha fatto commettere molti errori. Sono cresciuto con i mantra di “light & shade”, della potenza dell’improvvisazione tanto live quanto in studio, della fierezza con cui si lasciava qualche sporcizia negli album perchè contava il risultato finale. E poi, già dal primo Remasters, mi tocca sentire i tagli sulle sbavature di White Summer, poi le sforbciate su WWL.
    A me andrebbe bene se pubblicasse quel che ha, senza rompersi la testa e preoccuparsi se la scaletta del 71 è simile a quella del 72. Tanto di far uscire roba post ’73 non ha il coraggio, troppe beghe, ma nobody’s fault but…. .
    A voler sognare? Un Fillmore 69 o le mitologiche (e improbabili) quattro ore al Boston Tea Party. Integrali.
    Ecco, caro JP, roba così puoi pubblicarmela anche ora, anche in rough mix, doppiarmi un paio BASF C-90 e spedirmele a casa, se invece devi perder tempo un’altra volta annunciando una montagna e poi pubblicare un topolino lascia fare, tra album e bootleg io ci posso andare avanti altri 50 anni.

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  3. Paolo Barone 26/02/2018 a 18:40 #

    Attraverso Telegraph Road, Michigan, in una domenica di sole e vento forte.
    Tutte queste costruzioni, dollar store, ristoranti, pompe di benzina, car wash, uffici, semafori, banche. Costruzioni basse di un epoca indefinibile fra gli anni cinquanta e oggi, incapaci, perché pensate così, di dare qualsiasi senso di bellezza.
    Parcheggi sterminati, piccole case nelle vie laterali, Diners aperti per la colazione, pali della luce, polizia ovunque.
    Penso sempre ai Led Zeppelin quando passo su questa grande arteria di comunicazione e business. In un intervista che forse abbiamo già citato qui nel Blog, un tipo diceva che posti come Telegraph Road erano uno dei motivi del successo strepitoso e universale dei LZ da queste parti. Ti facevano sognare, in un modo pero’ ancora molto rock and roll, con cui le persone di qui potevano relazionarsi immediatamente.
    Ti portavano via da qualsiasi realtà quotidiana. Erano dei creatori di sogni con il dono di una grande accessibilità, forse in questo senso veramente unici. Ce ne vuole per saper parlare al mio inconscio così come a quello di un rancoroso operaio americano razzista, elettore di Trump, che quando sa della ennesima strage di studenti in Florida, pensa che la soluzione sia dare una pistola agli insegnanti, così lo potevano stendere a quel motherfucker. Siamo mondi diversi, sempre più lontani, sempre più divisi. Anime in pena che la sera cercano rifugio in qualcosa. Un libro di Alvaro Mutis, la musica di Robert Wyatt, oppure un bar che puzza di disinfettante e Kid Rock. E’ la stessa cosa in fin dei conti, forse abbiamo solo dato risposte opposte alle stesse domande, e ormai non possiamo più parlare di nulla che ci accomuni se non i Led Zeppelin. Mi chiedo se se ne rendano conto di cosa sono riusciti a fare in quella manciata di anni e dischi.
    Forse una grande mostra, come ormai hanno fatto in molti, potrebbe essere il modo più appropriato per celebrare i loro 50 anni. Condividere un qualcosa con gli altri, invece di ordinare un remaster del cazzo su Amazon, che ascoltiamo una volta e mai più.
    Le uscite previste da Tim sono di una tristezza disarmante, ma di cose belle ne potrebbero ancora fare tante. Chissa’ magari consigliati da qualcuno bravo, perché poi mi chiedo anche che livello di autonomia ci sia da parte loro, quanto invece sia controllato da altri.

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  4. mikebravo 27/02/2018 a 15:50 #

    4 sono le band che hanno goduto e godono tuttora di un successo enorme.
    Beatles, Rolling Stones, Pink Floyd e Led Zeppelin.
    i Beatles si sono sciolti per lo scontro tra Lennon e Mc Cartney.
    Tutti e 2 si sono costruiti la rispettiva carriera solista di successo.
    Entrambi musicisti e cantanti.
    Anche Jagger e Richards negli anni ottanta erano giunti ai ferri corti.
    Poi i loro lavori solo si sono rivelati dei flop e si sono riavvicinati.
    Gli stessi Gilmour e Waters non si sono sopportati e, se uno si è preso
    il marchio di fabbrica continuando con quello, l’altro ha risposto con una
    carriera solista sempre color rosa fluido.
    Page e Plant si sono ritrovati per un binomio durato 4 anni, e per il resto del
    tempo Plant ha marcato una carriera solista di buon successo mentre
    Page ha sofferto nel cercare in fondo di sostituire Plant con altri o
    addirittura abbandonando di fatto la scena musicale dopo il 2007,
    stanco di aspettare invano il ritorno del vecchio compare.
    Live inediti, riedizioni, libri o altro
    non ci restituiscono un Jimmy Page musicista.
    Che a me manca molto.

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  5. mikebravo 28/02/2018 a 08:28 #

    Plant ha annullato da giorni le date di agosto in scandinavia…..

    Ieri voci di un clamoroso annuncio…….
    Che è poi é un disco giallo di remix per il record store day….
    Fate attenzione al colore del disco…….
    Nelle stesse ore viene comunicato che i 3 zep hanno fatto cambiare
    il nome alla band di Jason Bonham.
    Questo è solo l’inizio e siamo a febbraio…….

    PS
    Il record store day da almeno 3 anni è pieno di sorprese per i fans degli
    zeppelin.
    Ripubblicato il primo 45 giri di page,
    il 45 di Beverley Martyn dove suona Jimmy page,
    un mini LP live di Robert Plant,
    una data di Page coi Black Crowes
    ed ora il disco giallo………………………………….

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  6. bodhran 01/03/2018 a 10:56 #

    Sono andato a vedere questa storia del cambio del nome. Da Jason Bonham’s Led Zeppelin Experience a Jason Bonham’s Led Zeppelin Evening; non mi pare questo gran cambio
    Che tipo di “experience” ci vogliono propinare?

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  7. baccio 01/03/2018 a 12:48 #

    Mi accontenterei anche solo della ufficializzazione (come hanno fatto gli ELP con i “the original bootleg series”) dei bootlegs più famosi quali Live on Blueberry Hill, Mudslide, Destroyer, Listen To this Eddie, Bonzo Birthday Party, ecc.

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  8. lucatod 01/03/2018 a 13:15 #

    Nelle recenti interviste , Page ha dichiarato di volere pubblicare entro dieci anni altro materiale dei LZ . Visti i precedenti non c’è molto da sperare ma perlomeno ci si lascia andare alla fantasia .. non troppo però .
    Sono almeno due i box live che andrebbero pubblicati ufficialmente :
    EARLS COURT – un bel mix tra le due date del 24 e 25 maggio 1975 sparse su tre cd (ma anche due se proprio non vogliono sputtanarsi) .
    KNEBWORTH – prendendo come riferimento la data del 4 luglio 1979 e con qualche taglio qua e là (White Summer/Black Mountain Side , Guitar solo) ci si può costruire un bel doppio cd .
    Due opzioni a mio parere fattibili e decisamente più interessanti dei vari Live At the Olympia o Southampton (1973) .

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  9. dancingavocado 05/03/2018 a 17:19 #

    La cancellazione dei tour di Plant e il cambio di nome della band di Jason sono quantomeno misteriosi..ma Page non è in grado di suonare. Punto. più riascolto celebration day e più mi deprimo su ciò che era e che non sarà mai più. Tim,ma come mai dici che i 4 zep hanno un rapporto addirittura “pessimo” tra loro?

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    • timtirelli 05/03/2018 a 17:27 #

      E’ così Danav, ma lo è da tanto tempo. E non è nemmeno una rarità, guarda Gilmour e Waters ad esempio. Noi fan li vediamo come amiconi che hanno fatto la storia del Rock, ma di rockstar (di successo) che vanno d’amore e d’accordo ce ne sono pochissime. E quasi sempre chi lo fa ha un unico motivo: deve continuare a fare qualche soldo con i tour.

      E’ un po’ triste ma è così. E non è che lo dico io, sono notizie di prima mano, che però non posso approfondire.

      Ciao

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    • bloginrock 12/03/2018 a 21:59 #

      A me non è sembrato malaccio certo avranno ritoccato parecchio stai Rway to heaven mi e sembrato il punto più basso sembRava avessero fretta di togliersela davanti….assolo deludente

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  10. dancingavocado 05/03/2018 a 18:21 #

    Beh di Gilmour e Waters si sa da tempo, degli altri di meno.. in ogni caso è vero, le bands famose,magari tolti i primissimi tempi, suonano per business e non sono amici, purtroppo…

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  11. bodhran 06/03/2018 a 13:01 #

    Sinceramente non me ne importa poi molto se vanno d’accordo oppure no. Quanti colleghi di lavoro abbiamo con cui lavoriamo bene pur non essendoci amici? Stiamo parlando di quattro persone che si sono trovate insieme per fare una cosa a 20 anni o poco più (e solo 2 già si conoscevano). Hanno tenuto botta dieci anni: il successo, l’ego gonfiato a dismisura, le droghe, i lutti. Non mi stupisce se una volta sciolta la band le strade si siano separate.

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  12. mikebravo 06/03/2018 a 15:10 #

    Attenzione……attenzione……l’uccellino che punge col becco una piccola sfera ….
    il 45 giri giallo……………facciata a rock and roll….facciata b FRIENDS……..
    la strana richiesta a Jason Bonham…………le date del tour in scandinavia
    annullate da plant per agosto……… attenzione…..attenzione……
    Roberto Giacobbo potrebbe gia’ fare 5 puntate su VOYAGER…………….
    lo stesso Corrado Augias potrebbe interessarsi a questo affare…………
    che si sta facendo GROSSO……………………….
    è normale poi ……..sono i led zeppelin…….

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  13. Vallo 27/03/2018 a 15:32 #

    penso anch’io che Page potrebbe pubblicare solo qualcosa dei primi anni (69/71), dato che 72 e 73 sono già “coperti” da pubblicazioni ufficiali e dal 75 in poi le sue prestazioni sono inficiate dagli abusi chimici…
    di getto mi vengono in mente i seguenti concerti:
    Fillmore West 27.04.1969
    Texas Pop Festival 31.08.1969
    Montreux 07.03.1970
    Vancouver 21.03.1970
    Orlando 31.08.1971
    Toronto 04.09.1971
    Hampton 09.09.1971
    ma gli ultimi 3 penso siano messi “fuori gioco” da Osaka 29.09.1971…
    poi, ovviamente, non so se siano semplici soundboards o se Jimmy abbia dei multitraccia…

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  14. timtirelli 27/03/2018 a 15:41 #

    Vallo, ad oggi non sembrano esserci altri multitraccia e non penso Page farà mai uscire delle Bootleg series, temo che i soundboard non siano per niente sufficienti per lui (anche se ha di fatto pubblicato una cosa simile nel companion disc di LZI.). Non vuole nemmeno fare uscire il live relativo al tour giapponese del 1971 (multitraccia) perché ritiene che la scaletta sia troppo simile al live ufficiale del 1972 e perché la qualità non gli sembra sufficientemente buona.

    la speranza è sempre quella, ovvero che trovino multitraccia dimenticati ma non sono ottimista (e temo che si rifarà a Knebworth 79 e Earl Court 1975).

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  15. lucatod 31/03/2018 a 14:21 #

    A proposito di eventuali pubblicazioni per il 50° anniversario stavo leggendo qualche discussione su Royal Orleans . Certo che volano alto con la fantasia , tra date impossibili del 1969 e alcune atroci del 1977 . Io sarei già ampiamente appagato se si venissero pubblicate le due date da te sopracitate (e temute) . Per ora le opzioni ristampa di HTWWW e dischetto giallo sono cestinate senza riserva . Nessun rough mix verrà preso in considerazione per un eventuale acquisto , ne ho ancora una decina da(non) ascoltare .

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  16. timtirelli 31/03/2018 a 19:02 #

    Guarda Luca, io capisco i casual fan che non seguono attentamente il gruppo, ma quando leggo certe ipotesi da fan più o meno navigati mi chiedo come si possa essere così sopra le righe e ingenui.

    Sia chiaro, c’è sempre la possibilità che nastri multitraccia sia stati dimenticati da qualche parte, ma moltissimi non hanno proprio idea di come funzionino le cose. E ad oggi – che si sappia – di multitraccia mai pubblicati integralmente c’è solo il Giappone 1971 (ma essendo registrazioni fatte dalla casa discografica giapponese secondo Page la qualità non è eccellente) e forse Perth 1972.

    Io spero tanto che abbiano registrato anche le due date di Copenhagen 1979, ma è solo una speranza. E se anche esistessero multitraccia del 1977e del 1975 potrebbero essere usati solo se relativi alle poche date decenti (Seattle 21-3-75 e forse LA75) e LA 1977.

    Come ho scritto nell’articolo spero anche io che esistano registrazioni di buona qualità del 1969 e del 1970 ma un conto è sperare un conto spararle grosse facendosi seghe mentali.

    Io mi acconterei del mero soundboard del LA 3 giugno 1973 e dei due soundboard di Copenhagen 1979, tanto non sarei mai del tutto soddisfatto di uscite live ufficiali curate da Jimmy Page.

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  17. lucatod 24/04/2018 a 14:40 #

    Commentando sul sito R.O la pochezza del tanto acclamato dischetto giallo , ricevo come risposta che non si tratta di delusione , anzi “di un passo avanti ,un modo per poter ascoltare mix alternativi..”. Che un vero fan si accontenti di uscite del genere mi lascia perplesso . Un’ingenuità anche fastidiosa .

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    • bodhran 26/04/2018 a 18:02 #

      Anche a me queste uscite mi sono completamente indifferenti. Ma se c’è qualcuno che si esalta per un mix “alternativo”… contento lui contenti tutti. Anzi, se per questo vogliono il titolo di “veri fan” se lo prendano. Luca, sappi che in caso sei in compagnia almeno di un altro “falso” fan!

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  18. mikebravo 19/02/2019 a 14:34 #

    Ora che il cinquantenario si è compiuto appare chiaro anche ai sognatori
    come me che è stata una celebrazione da parte dei fans del mondo,
    mentre i 3 membri originali non hanno organizzato che un librone
    mattone che lascia il tempo che trova, purtroppo.
    Sicuramente la ruggine post 2007 creatasi nell’attesa di un passo di
    plant verso gli altri che non c’è stato, non ha scaldato i cuori neanche
    nel ricordo del mezzo secolo compiutosi.
    Sarebbe bastato ben poco, che ne so, una jam non annunciata in una
    birreria di londra, per farci contenti.
    Comunque, per vedere ancora il bicchiere mezzo pieno, quasi ogni giorno,
    fino al 2030, ci sara’ una ricorrenza di un cinquantenario zeppelin
    per cui i sognatori come me non disperano che si compia qualcosa.
    Sarebbe fantastica una reunion nel 2029.
    Dove ?
    A knebworth naturalmente!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Quando ?
    Il 4 di agosto naturalmente!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  19. mikebravo 19/02/2019 a 14:39 #

    Altrimenti, in ultima istanza, un tour europeo tra giugno e luglio 2030.
    Italia esclusa come al solito.

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  20. mikebravo 10/04/2019 a 07:44 #

    Quando il primo di aprile ho letto che causa malattia di jagger, i led zeppelin
    avrebbero preso il posto dei rolling stones con tanto di dichiarazione di plant,
    ho abboccato alla notizia come quei pesci da fiume che abboccano all’amo
    privo di esca.
    Poi ho tratto subito 3 conclusioni.
    La prima che mi è scattata è che Jimmy non sarebbe stato pronto ad
    imbracciare la chitarra a breve tempo.
    La seconda, consequenziale, che era uno stupido scherzo da primo d’aprile.
    La terza, la piu’ amara, è che ho pensato, ridendo a denti stretti, che
    senza dubbio, oggi, se i led zeppelin dovessero da un giorno all’altro
    tornare su un palco per suonare, la formazione che garantirebbe la resa
    migliore sarebbe con plant alla voce, page al basso ( come negli Yardbirds )
    e Jones alla chitarra elettrica, acustica, dobro, mandolino, etc , etc etc
    ( come ai tempi di diamanda galas ).

    .

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