THE EQUINOX live at Area 24 Rock Station, Rio Saliceto (RE) 02/08/2018

10 Ago

Mattina in ufficio. Fuori l’estate bianca picchia in accordatura aperta, la cappa calda sotto cui viviamo è quella tipica delle estati qui in Emilia. Cerco di sbrigare le mie cose, mi sono preso il pomeriggio e non voglio trovarmi domani in affanno con faccende che non ho affrontato oggi.

Ore 13,30 Domus Saurea: io e Saura carichiamo le macchine. Questa volta le prendiamo entrambe, nel posto dove suoneremo stasera non c’è l’impianto, abbiamo dovuto chiederne uno in prestito a un gruppo a noi amico, I Tacchini Selvaggi, ci sono aste mixer e 4 casse da aggiungere alla nostra attrezzatura. Alle 17 arriverà Pol, abbiamo bisogno anche della sua macchina per caricare il tutto.

Ore 14,30/17: pranzo, doccia, relax.

Ore 17 arriva il Brad Delp di Correggio, carichiamo le ultime due casse e partiamo.

L’Area 24 è una stazione di servizio posta tra Rio Saliceto e Campagnola, nella bassa reggiana, tutt’intorno la campagna, davanti una strada provinciale.  Scendiamo dalle macchine e la prima cosa che dico a Saura e Pol é: “scommettiamo che appena arriva Lele il suo primo commento sarà questo?” (pronuncio una imprecazione blasfema, una di quelle che sono parte dell’antico retaggio culturale che si respira in Emilia Romagna sin dai tempi dell’odiato Stato Pontificio).

Piantagioni di granturco, lande desolate, la calura ipnotizzante e deprivante. Sembra di essere in Arkansas o comunque nel Delta del Mississippi, quel lembo di terra alluvionale a nord ovest dello stato del Mississippi che confina con Louisiana e l’Arkansas appunto; 300 km di lunghezza e 100 di larghezza in cui vi è rinchiusa la storia più emblematica del “sud degli Stati Uniti”, il substrato culturale, razziale ed economico del sentimento blues più profondo.

Per un attimo perdo la cognizione del tempo, mi immergo in uno dei miei paradossi temporali … entro ed esco dall’Arkansas, mi bagno i piedi nel Mississippi per l’ennesimo battesimo blues (e una volta l’ho fatto davvero, testimone il mio amico Mixi), accompagno il mio padre putativo attraverso campi di cotone e campagne chiuse nella loro affascinante solitudine …

Padre putativo

Arkansas

Cotton fields- Poinsett County Arkansas

Cotton in the Delta – Arkansas

Mississippi Delta Grain Bin Sunset L @rushimages

Torno in me, dobbiamo montare strumenti ed impianto, non c’è tempo da perdere. Arriva Lele, neanche il tempo di scendere dalla macchina che abbassa il finestrino e lancia l’imprecazione che avevo previsto.

Sotto la randa del sole pomeridiano, a mollo nel lago d’asfalto, diligentemente ci diamo da fare. Guardo Saura, è la più volenterosa, oltre ad essere quella che ha più “bagaglio” da fare e disfare” e anche quella che si adopera di più (insieme a Pol) per la sistemazione dell’impianto.

The Equinox – Area 24 Rios Saliceto (RE) 02/08/2018 – foto TT

The Equinox – Area 24 Rios Saliceto (RE) 02/08/2018 – foto TT

Nel campo a fianco un contadino sta controllando i lunghi getti d’acqua d’irrigazione. Ci vede e ci urla in dialetto reggiano stretto “Ragàs, se chi get d’acqua chè iv dan da fèer gi quel ca spost tot” (ragazzi, se questi getti d’acqua vi danno da fare ditemi qualcosa che faccio in modo di spostarli). Rispondo a tono in dialetto stretto ringraziandolo per la cortesia.

The Equinox – Area 24 Rio Saliceto (RE) – foto TT

Verso sera è tutto pronto, siamo sudati come chissà chi, ma in qualche modo più rilassati. Non siamo ovviamente soddisfatti del sound in generale, ma senza un fonico e con un impianto del genere occorre accontentarsi. Facciamo quattro chiacchiere con Benna, il titolare, sembra davvero uno a posto e questo è fondamentale per un gruppo. Buone vibrazioni, cortesia e buon senso da parte dei titolari dei locali sono condizione necessaria per un gruppo per continuare ad andare avanti.

The Equinox – Area 24 Rios Saliceto (RE) 02/08/2018 – foto TT

Ceniamo, ci rinfreschiamo, ci cambiamo. E’ ormai arrivata parecchia gente. Ci sono molti biker (dopo tutto queste sono le Biker Nights dell’Area 24) ma sono distanti anni luce dalle gang di biker per cui ho suonato in passato. Arrivano anche gli amici e i fan degli Equinox.  Ore 21,40 iniziamo.

The Equinox – Area 24 Rios Saliceto (RE) 02/08/2018 – foto TT

Saura fa partire la nuova sigla “A Shadow In The City” di Jimmy Page dalla colonna sonora di Death Wish 2, Signore Oscuro veglia su di me stasera.

Dopo l’ultimo armonico demoniaco di Page parto con Custard Pie a cui segue la sezione rock di Over the Hills And far Away e quindi Immigrant Song, il nostro medley iniziale. Ho un faretto di fianco a me, crea una sorta di barriera tra me e il pubblico, alzo la testa e mi accorgo che è assai numeroso. Proseguiamo con Out On The Tile (intro riff) – Black Dog e quindi con What Is And What Should Never Be. Durante Dazed And Confused mi sento svuotato, la pressione deve essere scesa, mi gira la testa e mi sento molle come un fico. Mi chiedo se riuscirò a finire il concerto.  Saura si mette alla tastiere e alla pedaliera basso per Misty Mountain Hop e SIBLY, io guardo le stelle in cerca di sostegno, mi rivolgo al Dark Lord il quale sembra ascoltare le mie preghiere laiche e darmi la forza necessaria per continuare lo show.  Il pubblico sembra gradire parecchio, sono contento. Nobody’s Fault But Mine e quindi Moby Dick. E’ la prima volta che suoniamo per intero quest’ultima e con il Mi basso abbassato a Re. Devo stare molto concentrato, i break di chitarra sono impegnativi per un chitarrista come me. L’assolo di Lele è riuscito, c’è tutto il power and the glory di Mr tamburino in esso. I’m gonna CrawlThe Song Remains The Same e Hot Dog prima della sezione finale. Il pubblico continua a rispondere alla grande. Per Kashmir imbraccio la Danelectro in accordatura aperta dadgad, mentre per Stairway cerco di fondermi con la doppiomanico, chitarra che ogni volta sembra ipnotizzare la gente. Alla fine del pezzo la sollevo in aria, boato … questo è tutto per te, Jimmy “Poige”, per il “buraccione” che hai messo in piedi.

Ultimi scampoli di concerto: Heartbreaker / Whole Lotta Love + Theremin + Goin’ DownCommunication Breakdown con presentazione e Rock And Roll, la nostra chiusura di piombo Zeppelin insomma.

Siamo stremati, è giovedì sera, domattina si va a lavorare, vorremmo bere una cosa e poi dirigerci a casa, ma la gente non smette di applaudire, di chiedere altri pezzi. Alcuni vengono vicino a noi a farci i complimenti, ci sono chitarristi che si avvicinano a me e fanno rilievi così positivi che mi mettono in imbarazzo. Naturalmente so che sono esagerazioni ma è indubbio che facciano piacere.

Il bis è Thank You, una new entry. Versione soddisfacente, mi lascio andare ad un lungo assolo nella coda finale (arrangiamento simile a quello che fecero Page and Plant nel 1994/95 dunque). La gente è carica, ci sono persone che ci filmano, davanti, di fianco e dietro il palco. Chiudo il pezzo con un salto. Applausi fragorosi.

Vorremo iniziare fare i bagagli ma arriva Benna il titolare, è raggiante ed entusiasta. “Tim! E’ un trionfo. Potete andare avanti ancora un’ora? Non c’è mai stata così tanta gente, e tutti sono rimasti sino alla fine. Siete fenomenali. Riuscite a fare almeno un ultimo lungo pezzo?

Come si fa a dire di no davanti ad un entusiasmo così genuino? How Many More Times.

Questa volta salutiamo definitivamente.

Mentre inizio a smontare mi soffermo a constatare che il pubblico – anche quello fatto di casual rock fan – inizia a distinguere il senso che cerchiamo di mettere in questo tributo. Credo che capisca che gli Equinox cercano di essere diversi dalle tipiche tribute band (che personalmente non amo). Vedo che anche gente apparentemente senza una preparazione rock particolare viene catturata dalla energia cosmica e dalla prospettiva obliqua che cerchiamo di mettere nella nostra proposta.

Siamo in Arkansas, inutile pensare che Benna sbrighi le faccende Siae online, e dunque eccomi a riempire il borderò della Siae nel locale ormai vuoto e in piena notte.

The Equinox – Area 24 Rios Saliceto (RE) 02/08/2018 – foto TT

The Equinox – Area 24 Rios Saliceto (RE) 02/08/2018 – foto TT

Ci fermiamo ancora un poco. Le ragazze del locale se ne vanno, Benna mi chiede di scrivere qualcosa sul diario di bordo dell’Area 24, di fianco alla paginetta del 2 agosto che ha la nostra locandina appiccicata. Scrivo qualcosa di poetico facendo il verso al testo di Kashmir: auspici affinché il sole batta sul nostro viso, le stelle riempiano i nostri sogni, il padre dei quattro venti gonfi le nostre vele.

The Equinox – Area 24 Rios Saliceto (RE) 02/08/2018 – foto TT

Un ultimo abbraccio e via lungo le blue highway reggiane. Pol ci accompagna alla Domus, scarichiamo le macchine e poi ricarico sulla mia le casse che sono su quella di Pol, domattina mentre andrò al lavoro le farò avere al proprietario.

Doccia e finalmente a letto. Siamo stanchi ma in qualche appagati, il Rock sarebbe il nostro way of life. Spengo la abat-jour, guardo la sveglia, sono le tre … New York goodnight.

 

4 Risposte to “THE EQUINOX live at Area 24 Rock Station, Rio Saliceto (RE) 02/08/2018”

  1. Giacobazzi 10/08/2018 a 16:26 #

    Quando ho visto le foto del locale ho detto “qui ci sono stato”… invece no: c’è un’area di servizio cogli interni molto simili se non proprio uguali fuori Guastalla

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  2. Floro Bisello 10/08/2018 a 23:39 #

    Ciao Magico Tim complimenti per il successo e per la narrazione della serata ; scrivi sempre splendidamente. Scusa se Te lo ripeto, ma mi rendi partecipe dell’evento in modo realistico, trasmettendo l’Energia Cosmica!! Rock On! 👍🏻

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  3. Pol 13/08/2018 a 17:08 #

    Le bandierine triangolari dietro facevano molto autodromo, quindi, California Jam 1974

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  4. Francesco B. 13/08/2018 a 23:46 #

    Bellissima scaletta. Grandissimo il finale con Thank You e HMMT. Spero un giorno in una “Calabrifornia Jam” per vedervi dal vivo.

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