Dopo due warm up gigs in Europa, il tour nord americano del 1975 si apre a Bloomington, piccola città del nord degli Stati Uniti nello stato del Minnesota. Minneapolis è solo a 16 km e naturalmente i 15.000 posti del Metropolitan Center sono tutti esauriti.
Per anni di questo concerto non vi è stata traccia sonora poi, pochi mesi fa, la registrazione audience che fa capolino e oggi arriva addirittura anche il soundboard. Molti fan dei LZ non vedevano l’ora di poter ascoltare una registrazione (non ufficiale, ricordiamolo) di buona qualità relativa alle prime date del tour del 1975, un po’ per potersi gustare le rarissime versioni live di The Wanton Song e When The Leeve Breaks con alta qualità audio, un po’ per verificare le condizioni della voce di Plant e capire se i grossi problemi fossero davvero relativi all’influenza presa nelle date successive o cosa.
Ecco dunque che la Empress Valley Supreme Disc ci regala (si fa per dire, i cofanetti bootleg hanno prezzi stratosferici e trovarli è tutt’altro che semplice) il soundboard del primo concerto americano del tour.
“Ladies And gentleman, the American return of Led Zeppelin” dice al microfono il presentatore e poco dopo parte Rock And Roll. Il suono della chitarra lascia allibiti: non c’è praticamente distorsione, è vero che questo è il tour in cui Page sfoggia il suo suono più pulito di sempre, ma così è davvero inquietante. La voce di Robert Plant non sembra granché, è rauca, roca e in alcuni punti cede. Prende così corpo la teoria che sostiene che i grossi problemi siano dovuti alla operazione alle corde vocali del 1974. L’assolo di chitarra è suonato senza distorsore, l’effetto è comico. E’ vero che Page si è presentato negli USA con l’anulare della mano sinistra fuori uso, ma …
In Sick Again sembra andare meglio ma il primo assolo di chitarra non è all’altezza del nome Jimmy Page. In Over the Hills and Far Away la chitarra è scordata, così la parte iniziale non è godibile come dovrebbe essere. RP fatica con la voce. Il gruppo non suona davanti ad un pubblico dal luglio 1973, diciotto mesi di interruzione si sentono, il gruppo sembra essere poco rodato, i problemi alla mano sinistra di Page, alla voce di Plant e al consumo di certe sostanze poi amplificano le difficoltà.
In quelle condizioni ci vuole coraggio ad affrontare un pezzo come When the Levee Breaks, ma il gruppo ne ha sempre avuto, persino troppo. Per il fan che sono avere WTLB in qualità soundboard è una gran cosa, la versione tuttavia è slabbrata, il lavoro alla slide di Page è impreciso ma la improvvisazione finale – se vogliamo – ha un suo perché. La qualità audio sembra un poco sbilanciata verso frequenze alte.
The Song Remains the Same fila via piuttosto bene, il gruppo sembra iniziare ad ingranare pur con le magagne tipiche della prima data di un tour. Nel registro basso di The Rain Song RP mostra di essere ancora un cantante molto espressivo e i LZ di essere – nonostante tutto – il più grande gruppo della storia del Rock (sì, perché poi se vi vanno ad ascoltare i bootleg soundboard degli altri gruppi non è che siano tutte rose e fiori).
Kashmir (anch’essa in accordatura aperta, come la precedente) procede liscia e apre la strada a The Wanton Song l’altro pezzo che noi amanti del gruppo avremmo sempre voluto sentire in buona qualità audio e lasciatemi dire che con questo pezzo tornano i LZ che conosciamo, se non altro nell’atteggiamento. Il gruppo sembra più caldo e dunque rockeggia bene, peccato che al momento in cui Page parte con l’assolo la registrazione si interrompa e riprenda con No Quarter, più a meno durante l’assolo di piano di John Paul Jones, brano questo che si sviluppa piuttosto bene.

Led Zeppelin soundcheck – Metropolitan Sports Center, Bloomington, MN, 17 january 1975 – Photo Neil Preston
Anche Trampled Underfoot contribuisce a riportare il gruppo su buoni livelli, in Moby Dick Page cambia i break di chitarra, forse per il problema all’anulare.
In My Time of Dying è un altro brano in accordatura aperta e Page sembra a suo agio in questo contesto (solo in WTLB – anch’essa in G open tuning – e sembrato in difficoltà). Durante la prima parte di Stairway To Heaven le tastiere di John Paul Jones non sono presenti e un fastidioso rumore di fondo, dovuto probabilmente a contatti vari, rovina un po’ la performance. Verso il minuto 3 il piano di Jones torna in vita. Malgrado qualche silenzio di troppo l’assolo di Page sembra sufficientemente vitale. Versione senza dubbio dignitosa, per il pubblico certamente superba vista la lunghissima ovazione.
“Questo è il primo concerto del tour, siete davvero buoni con noi, sappiamo di essere arrugginiti” dice Robert al pubblico adorante. 50 secondi del riff di Whole Lotta Love senza cantato servono da trampolino di lancio per Black Dog, ultimo pezzo della serata, suonato discretamente.

Soundcheck – Metropolitan Sports Center, Bloomington, MN, 17 january 1975 – Photo Neil Preston
Ottima recensione (come sempre) Tim. Non posseggo il bootleg in questione ma ho dato un rapido ascolto. La sensazione che mi danno i “loro” concerti del 1975 è quella di entrare in auto la mattina presto quando è ancora congelata , quindi disagio , fastidio nell’attesa che si riscaldi. Nel caso della band c’è da attendere più tempo e quando lo fa raramente riesce a trasmettermi le giuste vibrazioni. Anni fa prestai il bootleg Earls Court (24/05/75) ad un amico e rimase sconvolto dalla sciatteria di buona parte delle esecuzioni dei pezzi più classici. Ma ovviamente non era un’appassionato dei LED ZEPPELIN e del suo giudizio poco m’importava. Però mi rendo conto che di questo tour non riesco proprio ad appassionarmi. Preferisco tutto quello che verrà dopo.
Per quanto riguarda le altre band hai perfettamente ragione . I sound board degli Stones dello stesso periodo lasciano parecchio a desiderare , spesso stonati e inconsistenti a livello ritmico che se li paragoni agli Zepp restano schiacciati. Jagger ha ovviato il problema con spettacoli molto più incentrati sulle sue coreografie e robe gonfiabili.
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Sono andato a dare un ascolto: come dici tu ci sta tutto l’anulare, ci sarà la ruggine dell’assenza dal palco, ma il solo di Rock and Roll è imbarazzante! Pare il chitarrista scarso del gruppetto del liceo. Certo ci vuole tanto coraggio (e tanta arroganza) per presentarsi sul palco in quelle condizioni.
Io oramai Page lo ascolto fino al ’73, mi infastidisce proprio sentire uno che ha “deciso” di diventare un ex chitarrista a nemmeno 30 anni, a parte ovviamente certi guizzi sempre geniali. Mentre scrivo sta scorrendo When the Levee Breaks, mi spiace dirlo ma “nun se pò sentì”
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Tim,
grazie per When the Levee Breaks,
devo ancora leggere il resto ma intanto
Tum Tum Tum-Tum-Tum e poi bom-bo bom-bo e poi l’armonica e poi ta ta ta….
… If it keeps on rainin’, levee’s goin’ to break…
troppo bella a prescindere da tutto…
grande fratello
così si fa…
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Tim, scrivo qui. Cosa mi sai dire su due cofanetti : il primo “Led Zeppelin
The Complete Tapes 1968/69 – Vol. 1 (3 CDI) . Il secondo “The Complete Tapes 1970/71 – Vol. 2 (3CD)” ? Grazie per eventuale risposta…
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