Settimo capitolo delle inchieste dell’Ispettore Capo Chen, personaggio letterario che incarna in maniera discreta il tipo di uomo di blues dipinto spesso su questo blog. Il libro si legge bene, magari l’inizio può sembrare non troppo dinamico ma il resto del romanzo vola via senza problemi; è chiaro che dopo sette episodi dello stesso tenore non ci si aspetta più di essere travolti tuttavia risulta sempre affascinante leggere queste storie. Tra le righe si coglie la visione critica di Xiaolong verso la Cina, tuttavia amo immergermi in questo contesto asiatico per capirne e carpirne il way of life e la storia di quell’esteso paese.

Sinossi:
https://www.lafeltrinelli.it/lacrime-del-lago-tai-inchieste-libro-xiaolong-qiu/e/9788829701155?queryId=12529539d2f13f6158d5cde514386d41
L’ispettore capo Chen Cao è finalmente in vacanza, ospitato in una residenza di lusso sulle rive dell’idilliaco lago Tai. Spento il cellulare, per una settimana vuole solo godersi la natura, passeggiare e dedicarsi al buon cibo. Ma l’incanto che avvolge il paesaggio è un’illusione: le acque del lago, da sempre rinomate per la loro purezza, sono devastate da alghe tossiche e fetide. L’economia intorno fiorisce, e le fabbriche scaricano da decenni veleni senza curarsi delle conseguenze. Quando il direttore di una delle più importanti industrie chimiche della zona viene assassinato, i sospetti convergono su Shanshan, giovane donna attiva in un movimento ambientalista, pronta a denunciare lo scempio che si nasconde dietro a quel miracolo economico. Affascinato dalla determinazione e dalla bellezza di Shanshan, e spinto dal suo caparbio senso del dovere, a Chen non resta che prendere in mano le indagini e avventurarsi nella giungla di un vero e proprio scandalo ecologico. In una realtà dove il denaro sembra essere l’unico parametro per misurare il successo, ognuno cerca di sopravvivere come può: adattandosi, oppure inseguendo sogni di un mondo migliore, a proprio rischio e pericolo. Ripercorrendo mutamenti e traumi di un paese in cui molti credono che la cupidigia sia un male necessario per lo sviluppo, il poliziesco di Qiu è una critica implacabile al malfunzionamento della nuova Cina, e un omaggio a chi è ancora capace di opporvisi con fermezza, in nome della giustizia.
QIU XIAOLONG sul blog:
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Tag:Qiu Xiaolong" Le Lacrime Del Lago Tai
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