Stavo pensando al fatto che oggi sarebbe stato il 63esimo compleanno di John Bonham, indimenticabile batterista dei Led Zeppelin, quando mi è tornato in mente che esattamente 21 anni fa ebbi un incontro ravvicinato con Robert Plant a Chioggia, durante la sua partecipazione al Festivalbar. Ero insieme al mio amico Frank di Piove di Sacco (c’era anche lui – a destra – nella foto che pubblico qui sotto (non trovo l’originale…Frank mi mandi il file?). Io e Frank che cerchiamo di entrare senza riuscirci nel backstage della manifestazione, io e Frank che grazie ai suoi contatti con i servizi segreti veniamo a sapere in che ristorante è, io e Frank che saliamo le scale del ristorante e ce lo troviamo lì a tavola con band, discografici e chissà chi. Robert che ci accoglie con una pazienza infinita, Robert che si mette a sfogliare OH JIMMY( la mia fanzine), Robert che ci tiene a parlare almeno mezzoretta, Robert che mi chiede se gli do la felpa che ho indosso (e io incredibilmente gli dico di no…era una hand made sweatshirt fatta dal mio amico Christian Peruzza di Parigi con tanto di copertina di Outrider e nome della fanzine incisi sopra)…insomma io e Frank lì insieme al cantante del gruppo che ha riempito di stelle i nostri sogni. Ah, che bei momenti.
PS: Frank non ti rin grazierò mai abbastanza.
PS: aggiornamento del 06/06/2011 – Frank mi ha inviato l’originale che pubblico qui sotto.
(nella foto: Frank Romagnosi, The Golden God, Tim Tirelli – Chioggia 31/05/1990)
Che bei ricordi e che bella foto!
Il povero Bonham avrebbe avuto oggi 63 anni. Forse se il suo amico Plant non lo avesse coinvolto nei LZ sarebbe ancora vivo, anzi direi quasi sicuramente. Il mondo non avrebbe conosciuto il piu’ grande batterista di sempre, magari non sarebbe nemmeno decollato il dirigibile, ma mi sa tanto che il povero Bonzo potrebbe essere ancora qui a godersi un qualche tipo di vita a soli 63 anni. Che fine tristissima che ha fatto, giovanissimo e gia’ stanco, pesante, depresso. L’animo umano e’ veramente inspiegabile, sei il miglior batterista del mondo in una delle migliori band del mondo. Ricco sfondato, una bella moglie e figli. Magari non aveva un ego tanto sano, e da quel che si dice spesso si comportava da testa di cazzo totale, aggressivo, borioso, cafone. Pero’ sappiamo anche che qualche spunto di generosita’, di umanita’ vera senza megalomania da rockstar, lo aveva eccome. Insomma, non era il tipo con cui volevi partire per un viaggio, ma nemmeno un ultra’ acefalo totale.
Il suo contributo artistico rimane un eredita’ dal valore assoluto, incalcolabile.
Risucchiato nel suo stesso buco nero, con il tuono di mille tamburi. Che brutta fine.
Gli mando un abbraccio con tutto il cuore ovunque sia, povero Bonzo.
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Quando penso a John Bonham l’immagine più forte che mi viene subito in mente è lui a Zurigo durante “In the evening” che suona la batteria avvolto da una luce bianchissima.
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Quella foto la preferisco “uncut” … :-|
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ti mando l’originale subito
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Eh si, son passati 21 anni e aspetto ancora con apprensione qualsiasi frammento di notizia e musica che riguarda i LZ.
È stata una serata veramente intensa Tim. Io che appena saputa la notizia ti tempesto di telefonate e ti convinco in giornata a venire da Modena, poi dritti al Led Zeppelin Bar di quell’altro malato di chitarrista dal nome di Monaco, Susanna Messaggio (si …) che presenta Robert Plant sul palco. Quando poi siamo entrati a passo sicuro nel ristorante “blindato” dalla security mi sentivo sicuro avendo di fianco il mitico TimTirelli e appena Robert ci ha visti che dice al cameriere … Tranquillo, sono con me… (un pò di ricamo narrativo ci vuole). Io direi che ci ha dedicato almeno un’oretta, per nulla infastidito e direi dispiaciuto quando ce ne siamo andati. Ricordo tra le tante cose ci disse che Jimmy stava curando la rimasterizzazione dei pezzi dei LZ per quello che si sarebbe chiamato “Remaster” e per quell’epoca dove internet era per noi come una marca di biscotti, era una notizia esplosiva che da privilegiati avevamo di prima mano.
Grazie a te Tim perchè se tu non fossi venuto forse non sarei arrivato ad incontrarlo.
Ricordo anche che sull’autografo che lui ti fece mise la data del 31/05 pensiamo con un preciso significato. Se ci pensi anche noi abbiamo partecipato ad un piccolo Bonzo Birthday Party … No?
Devo ripescare le foto di quella sera tra cui quella del cambio gomma bucata alla tua Zeppelin 131 Mobile (bucata dall’emozione) e poi io e te con Phil Jonnstone
Frank
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Mi hanno sempre incuriosito le definizioni piene di affetto che nel passato
plant ha rivolto all’ ex-socio page.
E’ il WAGNER della telecaster, il MAHLER della Gibson.
Affermazioni che presuppongono la conoscenza del classico.
Mahler in verita’ non lo conosco per nulla.
L’ho incontrato a san candido sotto forma di statua.
Di wagner qualcosa conosco, come tutti penso.
L’altro giorno leggendo una biografia di ludwig, il re di baviera, mi ha
divertito sapere che alcuni critici tedeschi di allora stroncarono alcune
prime di wagner parlando di MUSICA A VOLUME INSOPPORTABILE,
mancante solo di tuoni di cannone…..
Allora mi sono venute in mente 2 cose :
1) le prime recensioni di critici che accusavano i led di rumore bianco.
2) i cannoni degli acdc in for those about to rock.
Wagner un precursore del metal?
Puo’ essere benissimo.
Non solo per la potenza e l’epicita’ della musica ma anche per i testi
ispirati alla saga dei nibelunghi, all’anello di sigfrido, a lohengrin, etc.
E mi sono venute in mente le scene di T S R T S della dama del lago,
del castello, della foresta, dei duelli, etc. ( sezione di plant )
E la mitologia di tanti gruppi metal e non…….
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