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SERIE TV: Pistol (2022 GB/USA) – TTTTT

13 Set

Di solito non guardo le recensioni che ci sono online quando scrivo qualcosa, ma per questa serie TV (Disney +) ho fatto una eccezione e sono arrivato alla conclusione che devo davvero evitare di farlo.

Su serialminds.com ad esempio scrivono tante di quelle cavolate che verrebbe da ridere, una lettrice addirittura commenta con un: “Io questa serie mi sa che me la guardo comunque, ma mi deprime un po’ che qualcuno come Danny Boyle, con il materiale sui Sex Pistols che si ritrova, non riesca a produrre qualcosa di epico. Missed opportunity!” Non l’ha nemmeno guardata, si fida della recensione e già sentenzia “missed opportunity”. Ah!

A me questa serie è piaciuta un sacco, scritta da Graig Pearce e diretta da Danny Boyle (Trainspotting) e basata sull’autobiografia ( Lonely Boy: Tales from a Sex Pistol) di Steve Jones, chitarrista e fondatore del gruppo, fotografa molto bene l’istante in cui una società borghese, conservatrice e in catalessi viene stravolta da un tornado chiamato Sex Pistols.

Pistol serie TV sui Sex Pistols

Sei episodi in cui viene descritta l’ascesa di ragazzi provenienti dalle case popolari e senza alcun futuro, ragazzi  che iniziano a bazzicare il negozio SEX di Vivienne Westwood e Malcolm McLaren a Kings Road e si ritrovano in breve a pubblicare uno album che spazzò via (almeno spiritualmente) un establishment guasto e fermo nel tempo, cambiando la musica e la cultura per sempre.

Alcuni dati tecnici:

_I concerti e le altre scene musicali sono state registrate dal vivo, senza sovraincisioni o effetti in studio. Gli attori che interpretano i Sex Pistols e Chrissie Hynde hanno suonato gli strumenti e si sono esibiti con la propria voce. Essendo un neofita della batteria, Jacob Slater (interprete di Paul Cook) ha dovuto imparare lo strumento rapidamente. Sia lui che i colleghi Toby Wallace (Steve Jones) e Sydney Chandler (Chrissie Hynde) hanno avuto il vantaggio di incontrare le loro controparti, mentre non ha potuto farlo Anson Boon, a causa del disconoscimento del progetto da parte di Johnny Rotten.

_La miniserie è stata girata a Hemel Hempstead, città della contea dell’Hertfordshire, a Folkestone e nel vicino villaggio di Sandgate, nella contea del Kent, a a Dover, Deal e Londra.

_Per ricreare la Londra degli anni ’70, la scenografa Kave Quinn ha studiato il documentario The Filth and the Fury di Julien Temple, così come la docuserie di Andrew Marr The Making of Modern Britain.

_Nel 2021, mentre la produzione era ancora in corso, il frontman dei Sex Pistols John Lydon ha criticato fortemente la miniserie, definendola “la m***a più irrispettosa che abbia mai dovuto sopportare”. Gli ex compagni Steve Jones e Paul Cook lo hanno citato in giudizio per consentire l’uso della musica della band nella miniserie nonostante le sue obiezioni. Dissero di avere il sostegno di Glen Matlock e degli eredi di Sid Vicious, appellandosi a un accordo del 1998 che consente una decisione a maggioranza tra i membri della band. Lydon ha perso poi la battaglia legale.

E’ forse facile per me amare questa serie, quegli anni li vissuti, da quaggiù certo, ma l’aria che si respirava era davvero elettrica e rivoluzionaria anche qui. Certo, io amavo (anche) quello che oggi viene chiamato rock classico, ma ricordo che al concerto del 1979 di James Brown a Modena, un chitarrista veneto ben più grande di me (che poi sarebbe diventato mio amico) mi rivolse la parola mentre eravamo al bar in attesa di essere serviti “Sei un punk?” mi chiese? Un ragazzino pelle e ossa con adidas, jeans, maglietta bianca, giubbotto e un paio di spille (Jimmy Page e Ramones) doveva descrivere bene la figura del punk rocker … ero indubbiamente figlio di quei tempi.

Nella serie compaiono anche Bowie, Pink Floyd e Rick Wakeman (quelli veri). Molto bravi gli attori, o perlomeno consoni ai personaggi che interpretano.

Johnny Lydon ha dichiarato – dopo aver visto solo il trailer –  che Pistol è piena di nonsense:

È disgustoso, davvero. Come puoi essere sincero quando non coinvolgi il frontman principale che ha scritto quelle canzoni e ha dovuto accettare i nascondigli, i calci e gli ammonimenti pubblici? Hanno svenduto la legacy, tutto ciò che una volta rappresentavamo. L’unica cosa che hai di valore nella tua vita, e hai intenzione di sminuirla perché vuoi cinque sterline in più? Non c’è molto di un essere umano lì.”

D’altra parte si tratta di una produzione con una major, certi compromessi sono fisiologici e in più il tutto è basato sul punto di vista di Steve Jones, dunque magari non è equilibratissima, tuttavia per me questa serie TV rimane una meraviglia. Da guardare assolutamente!

INTERPRETI E PERSONAGGI DI PISTOL

Attore Ruolo
Toby Wallace
Steve Jones
Anson Boon
Johnny Rotten
Jacob Slater
Paul Cook
Christian Lees
Glen Matlock
Louis Partridge
Sid Vicious
Sydney Chandler
Chrissie Hynde
Thomas Brodie-Sangster
Malcolm McLaren
Talulah Riley
Vivienne Westwood

I got to move (feeling locked in a cage blues)

30 Set

Settimana di ferie buttata nel cesso, passata da solo a cercare di frenare l’irrequietezza e finire invece per gonfiarla, per tatuarmela addosso. Partito pieno di progetti finisco per non portarne a termine nemmeno uno. Suono con fastidio la chitarra, e dunque suono male, sistemo i miei archivi musicali ma lo faccio con malessere spirituale quindi non godo dell’ordine che metto in opera, affronto i miei scritti che dovrei e vorrei continuare come fossero una seccature … quando erigo il pezzo di Muddy Waters a mio manifesto personale non è un vezzo per fare la parte del pseudo artista tribolato, goddamnit!

Le macchine vendemmiatrici hanno finito il loro lavoro lasciando le viti spossate e in pessimo stato, la campagna proletaria in cui vivo sembra perdere quel minimo di fascino che pur aveva, raccogliere le foglie morte che coprono l’aia, metterle nei sacchi di iuta, posizionarli sul ponte per la prossima raccolta di fogliame e potature da parte della azienda municipalizzata che si occupa della cosa … si è mai visto Johnny Winter fare queste cose? 

 

SERIE TV: “Rapinatori – La Serie” (Francia 2021) – TTT+

Droga, rivalità tra bande, tradimenti, risse, armi, violenza e omicidi tra la Francia e il Belgio. Niente di eclatante, ma è fatta benino e si lascia guardare.

Titolo originale: Braqueurs. Titolo internazionale: Ganglands. Francia (2021 – in corso) – Stagioni: 1. Episodi: 6. Serie a lunga narrazione – Distribuito da Netflix

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SERIE TV: “L’Uomo Delle Castagne” (Danimarca) – TTT½

Da quando vidi The Bridge (la serie originale nota con il titolo Bron in lingua svedese e Broen in danese) il genere Nordic Noir è diventato uno dei miei preferiti per quanto concerne le serie TV.

L’uomo della castagne è una produzione di Netflix Danimarca basato sul romanzo omonimo di Søren Sveistrup pubblicato nel 2018.

Gli ingredienti del Nordic Noir ci sono tutti: tensione, terrore, atmosfera cupa, personaggi con vite non facili e piene di drammi. Serie niente male e godibile ambientata a Copenhagen.

Titolo originale: The Chestnut Man. Danimarca (2021 – in corso) – Stagioni: 1. Episodi: 6. Serie a lunga narrazione. Distribuito da Netflix

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GATTE ALLA DOMUS

Minnie - Domus Saurea fine settembre 2021 - foto TT

Minnie – Domus Saurea fine settembre 2021 – foto TT

Stricchi - Domus Saurea fine settembre 2021 - foto TT

Stricchi – Domus Saurea fine settembre 2021 – foto TT

SUL PIATTO DELLA DOMUS

The Move Shazam

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Gruppo Italiano

OUTRO

Avrei bisogno di tornare al mare, rimirare la massa d’acqua salata che ricopre gran parte della superficie terrestre mi rimette in carreggiata, sistema il mio equilibrio, fa da semaforo ai miei pensieri …

Mare - foto artistica

oppure trovare qualcuno che abbia una macchina del tempo e farmi trasportare al Los Angeles Forum il 3 giugno 1973 …

magari sarebbero sufficienti altre attività umane …

Chiavare

 

E invece mi sa che dovrò accontentarmi di andare allo stadio col mio amico Pavve sabato sera a vedere Sassuolo – Inter, sperando che i ragazzi del tipo che dicono mi assomigli facciano il loro dovere.

sassuolo inter 2 ottobre 2021

In attesa dell’evento clou delle mie ferie, amplio il manifesto della mia vita e mi sparo un po’ di blues, tanto per cambiare.

Everyday, everyday I have the blues
Everyday, everyday, everyday I have the blues
Speaking of bad luck and trouble, now, it’s you I hate to lose
 
Nobody love me, nobody seem to care
Baby, nobody love me, nobody seem to care
Speaking of bad luck and trouble, now, you know I’ve had my share
 
Everyday, everyday, everyday, everyday,
Everyday, everyday, everyday, everyday I have the blues
 
I’m gonna pack my suitcase and, move on down the line
I’m gonna pack my suitcase and, move on down the line
Because there ain’t nobody worried, and ain’t nobody crying
 
Everyday, everyday, everyday, everyday,
Everyday, everyday, everyday, everyday I have the blues
Everyday, everyday, everyday, everyday,
Everyday, everyday, everyday, everyday I have the blues

The 1969 Memphis Country Blues Festival | Full Documentary

10 Ago

Qualche giorno fa la Fat Possum Records ha pubblicato su Youtube il documentario sul Memphis Country Blues Festival del 1969, non potevo dunque che scrivere due righe a tal proposito; è vero che per noi il termine Uomo di Blues ha una valenza più ampia e dunque non solo musicale, ma è indubbio che il Blues è la musica (almeno nella sua versione rurale) che più inquieta le nostre anime.

memphis country blues festival 1969

Diversi i nomi poco noti e accanto a questi giganti come Bukka White, Mississippi Fred McDowell e Johnny Winter. Riguardo quest’ultimo devo dire che mi ha un po’ sorpreso la versione di Memory Pain suonata senza la Gibson Les Paul. Il brano comparve sull’album Second Winter uscito alla fine d’ottobre del 1969 e registrato in otto giorni tra luglio e agosto dello stesso anno, e si contraddistinse per il suono pieno e caldo della chitarra Les Paul, appunto.

Sentirgliela fare al Memphis Country Blues Festival nel giugno del 1969 con una chitarra diversa e dal suono pulito mi ha meravigliato, l’attacco non è ovviamente lo stesso, ma per uno come me vedere un filmato fino ad oggi inedito di Johnny Winter nel 1969 è sempre un evento.

Ad ogni modo è un documentario davvero notevole.


03:14
Rufus Thomas with The Bar-Kays

08:01 Bukka White

09:58 Nathan Beauregard

12:01 Sleepy John Estes & Yank Rachell

14:00 Jo Ann Kelly & “Backwards” Sam Firk

17:20 Son Thomas 20:20 Sleepy John Estes & Yank Rachell

22:07 Lum Guffin

23:21 Rev. Robert Wilkins & Family

26:09 John Fahey

28:56 Sid Selvidge with Moloch

30:53 John D. Loudermilk

35:43 Furry Lewis

42:35 Bukka White

43:53 Piano Red

47:05 Jefferson Street Jug Band with John Fahey and Robert Palmer

50:26 Insect Trust

52:25 Moloch

56:22 Johnny Winter

01:02:40 The Salem Harmonizers

01:05:34 Mississippi Fred McDowell

https://www.fatpossum.com/

FILM: “The Rover” di David Michôd (Aus-Usa 2014 – Prime Video) – TTTT

14 Giu

Su Prime Video è disponibile questo asprissimo road movie, ambientato in Australia in una realtà post apocalittica: paesaggi polverosi e desertici, esseri umani allo sbando, solitudini totalizzanti. Un uomo è alla ricerca della sua automobile, rubata da una banda di criminali in fuga, per questo percorre intere fette del deserto australiano con una determinazione assoluta. L’attore Guy Pearce veste perfettamente i panni di questo uomo dal passato drammatico, senza più nessuna empatia, senz’anima, spietato. E’ un film a tratti molto lento, regia essenziale (e magnetica), colonna sonora ipnotica, fotografia satura e incredibile. Non è per tutti, ma di sicuro è un gran film.

The Rover film 2014

SERIE TV: “La ferrovia sotterranea” (Usa 2021 – Prime Video) – TTTTT

5 Giu

Serie TV tratta dal romanzo del 2016 di Colson Whitehead (con cui vinse un Pulitzer per la narrativa) che racconta le vicende di una schiava in fuga dalla Georgia in un passato in qualche modo alternativo, e per questo il termine ucronico è legato a doppio filo a questo titolo. Su Prime Video la serie ha una valutazione di tre stelle su cinque, ma io arrivo fino al massimo perché è vero che è molto lenta, a volte al limite dell’apatia narrativa, ma è una scelta consapevole: per raccontare storie così drammatiche e profonde è necessario creare disparità d’animo e indolenza emotiva per reggere la rappresentazione di tutto l’orrore patito dai neri negli Stati Uniti del sud.

 

SERIE TV La ferrovia sotterranea

La Georgia del 1800 è raffigurata in maniera magistrale, i colori sono quelli della copertina di Brothers And Sisters degli Allman Brothers, e dunque per noi è facile ritrovarsi in quelle sfumature. Cora, la protagonista, è intrepretata da Thuso Mbedu, attrice straordinaria, capace di rendere la storia straziante raccontata lungo i dieci episodi con grande realismo.

Come sempre cerco di non svelare nulla, ma è palese che la ferrovia sotterranea che permetteva agli schiavi fuggiaschi di provare a raggiungere il Canada non è mai esistita o meglio quel nome era usato per descrivere la serie di sentieri e  rifugi che a volte permetteva loro di raggiungere il grande nord.

Serie di grande spessore e di immenso impatto emotivo. Da vedere.

SERIE TV: Snabba Cash (Svezia 2021 – Netflix) – TTTT

26 Apr

L’attrice svedese di origine armena Evin Ahmad è la indiscussa protagonista di questa bella serie svedese tratta in qualche modo dalla Trilogia di Stoccolma di Jens Jacob. Siamo appassionati di Nordic Noir, dunque non poteva non piacerci  questa nuova serie TV, un crime/thriller ambientato in Svezia appunto. I protagonisti sono in massima parte immigrati o comunque svedesi di etnia non nordica. Sei episodi davvero riusciti. Confido in una seconda stagione.

Unico neo la musica che fa da colonna sonora: il rap che sfortunatamente rappresenta la realtà in cui viviamo oggi.

L'attrice svedese Evin Ahmad

L’attrice svedese Evin Ahmad

'attrice svedese Evin Ahmad

L’attrice svedese Evin Ahmad

SnabbaCash serie tv

SERIE TV: “Che fine ha fatto Sara?” (2021 Messico – Netflix) – TT½

5 Apr

Di questi tempi guardare Serie TV è quasi d’obbligo, il covid ci costringe a casa, l’apatia generale ci incatena davanti ai teleschermi, l’offerta è tanta. E’ ovvio che quando ne esce una a marchio Netflix ci si tuffa guardarla. Questo almeno è quello capitato a me. Il problema è che già alla seconda puntata ho avuto una sorta di repulsione e mi son detto: “ma che differenza c’è tra le telenovele che criticavamo tanto e questa serie TV?”.

Non sono il solo ad aver fatto quanto pensiero, su serialminds.com scrivono “La verità, la dura verità, è che prendevamo in giro le nostre nonne perché guardavano le telenovele sudamericane su Rete4 e siamo finiti a guardare le telenovele sudamericane su Netflix”. 

Di solito non leggo recensioni o pareri prima di scrivere le mie sciocche riflessioni, ma stavolta sono inciampato su di esse ed ho notato che il termine telenovela viene sempre usato per parlare di questa serie.

Sono comunque arrivato sino alla fine (10 episodi), il finale ovviamente è apertissimo, già si parla di una seconda stagione, ma la sensazione è quella di aver gettato via del tempo. Serie TV sconsigliata. Il segno dei tempi è che è una delle più guardate su Netflix. 

SERIE TV “Sky Rojo” (Netflix – 2021 Spagna) – TTT¾

25 Mar

Nuova serie TV spagnola di Netflix dai creatori di La Casa Di Carta e Vis A Vis. Il canovaccio riflette in qualche modo quello tipico del genere creato da Alex Pina. Questa volta la vicenda si snoda attraverso le avventure di tre prostitute in fuga dal bordello in cui lavoravano.  Serie che si fa guardare con piacere, è veloce, sboccata, furente … non arriva ai livelli di La Casa di Carta, ma è piacevole. 

Otto puntate che si guardano e si gustano tutte d’un fiato in uno di quei sabati da zona rossa.

FILM: “Notizie dal mondo (News of the World)” (USA 2020) – TTTT

24 Mar

Film del 2020 tratto dal romanzo del 2016 News of the World scritto da Paulette Jiles. Da qualche settimana disponibile su Netflix.

Siamo nel 1870, l’ex Capitano Confederato Jefferson Kyle Kid- reduce della Guerra Civile – si guadagna da vivere girando di città in città leggendo le notizie prese dai pochi giornali disponibili. In uno dei suoi spostamenti, in Texas, lungo un sentiero incontra un carro rovesciato … da quel momento si sviluppa una storia dai risvolti crudi e al contempo delicati.

Western denso di sentimento blues, di nobili tentativi di smussare gli angoli più impervi dell’animo umano nel tentativo di portare un po’ di giustizia  su questa terra.

L’interpretazione di Hanks mi pare di valore, così come quella dell’altra protagonista, di cui non voglio parlare per non svelare nulla di più della trama. Anche i personaggi minori sono delineati con i contorni giusti. L’ho guardato molto volentieri e lo consiglio agli uomini e alle donne di blues che fanno parte di questa comunità. Paesaggi, musiche e atmosfere che ben si adattano al mood & groove di questo blog.

FILM & SERIE TV: “La Nave Sepolta”, “Il Primo Re”, “Una Notte Di Dodici Anni”, “Sylvie’s Love”, “Sanpa”.

31 Gen

Una veloce carrellata degli ultimi film e serie TV visti.

FILM

La Nave Sepolta (The Dig) di Simon Stone (2021 UK – Netflix) – TTTTT

Tratto dal libro di John Preston questa pellicola narra la storia vera di un ritrovamento di due cimiteri anglosassoni medievali risalenti al VI-VII secolo nel Suffolk ed in particolare della nave funeraria di re Raedwald, sovrano anglosassone dell’Anglia orientale del VII secolo. Fu una scoperta sensazionale che portò a nuove considerazioni su quei quattro secoli intercorsi tra la ritirata dei romani e l’arrivo dei vichinghi, periodo di cui si sapeva pochissimo.

Ho trovato questo film meraviglioso, denso di una poetica  blues magnifica, merito anche dei due protagonisti, Ralph Fiennes e Carey Mullingan, entrambi bravissimi. Da vedere assolutamente.

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Il Primo Re di Matteo Rovere. (2019 Italia / Belgio) – TTTT

Avendo amato molto la serie TV Romulus (di cui abbiamo parlato qui sul blog non troppo tempo fa) non potevo certo perdermi anche il film da cui è stata originata; film che non mi ha deluso e che anzi mi ha appassionato parecchio. La trama la sapete, 750 avanti cristo, i popoli che vivono intorno al Tevere cercano un equilibrio tra battaglie e voglia di primeggiare, equilibrio da cui nascerà Roma.

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Una Notte Di Dodici Anni (La noche de 12 años) di Álvaro Brechner (2018 Uruguay, Spagna, Argentina, Francia, Germania-) – TTTT

La trasposizione cinematografica dell’imprigionamento di tre uomini appartenenti ai Tupamaros da parte della dittatura militare in Uruguay  nel 1973. 12 anni di torture piscologiche e fisiche in completo isolamento. Altro film da non perdere.

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Sylvie’s Love di Eugene Ashe (2020 USA – Prime Video) – TTT½

Harlem fine anni cinquanta, un sassofonista pieno di talento lavora di giorno in un negozio di dischi, lì conosce la figlia del proprietario e finisce per restarne affascinato. La sua carriera inizia a decollare e … niente spoiler qui sul blog. Filmetto carino: strade di New York bagnate a tarda notte, i lampioni che riflettono sull’asfalto, il jazz, l’amore tribolato e una trama a tratti scontata ma che si fa seguire.

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SERIE TV

SanPa – Luci e tenebre di San Patrignano di Carlo Gabardini, Gianluca Neri e Paolo Bernardelli – regia di Cosima Spender  (2020 Italia / Netflix) – TTTT

Non pensavo che una docu-serie del genere potesse avere il successo che ha avuto questa, ma dopotutto è fatta molto bene e tratta un argomento non facile ma di grande impatto. Personalmente dopo averla vista sono rimasto con la stessa idea che avevo da giovinetto quando iniziai a cercare di capire di cosa si trattava. A differenza di quello di tanti, il mio personalissimo giudizio rimane sospeso, il risultato non si sblocca, i lati positivi e negativi sono ancora più o meno in equilibrio per me, non sono in grado di formulare un pensiero esaustivo a riguardo. La docu-serie va guardata, comunque la si pensi.

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