Agosto scivola via pian piano eppur velocemente, come gli ossimori su questo blog; in questi ultimi giorni il caldo ridiventa quello tradizionale almeno su queste terre piatte, i temporali estivi si fanno sentire, tolgono il giallo e ridanno il verde all’erba della campagna. C’è chi ha detto che agosto è la domenica dell’estate e credo sia così, dopo lo spumeggiante venerdì (giugno), il rotondo e vivace sabato (luglio) ecco arrivare la domenica e con essa l’indolenza da fine weekend e quindi da fine estate.
A rendere il tutto ancor più accidioso ci si mette la situazione generale di questo povero mondo: i turbamenti geopolitici, il turboliberismo condito da integralismo e conservatorismo di quei buontemponi di Comunione e Maledizione …ops, Liberazione e il il loro meeting di Rimini (che chissà perché sembra sia un meeting a cui tutti i politici devono accorrere), il pianeta che cade a pezzi sotto la spinta di un antropocentrismo senza più controllo, le elezioni in arrivo a settembre che un paese sempre più autarchico e sovranista sfrutterà per mettere con ogni probabilità al governo quello che sarà il peggior esecutivo mai avuto in Italia dal secondo dopoguerra ad oggi, e dire che di esecutivi di melma qui nello stivale ne abbiamo avuti parecchi … non ci sono bastati 50 anni di Democrazia Cristiana, 12 anni del cavaliere nero, etc etc (e aggiungo pure 40 anni di Mediaset), no, adesso tornano anche le camice brune … viene voglia di rimanere a letto e farci svegliare una volta che il nuovo ventennio in arrivo sarà terminato (ma qui si rischia di non svegliarci più con l’aria che tira).
Si aggiungono poi le scempiaggini del web:
_miriadi di chitarristi che inondano i social con la pretesa di insegnarci a suonare la chitarra con i loro metodi o di farci vedere come si suona lo strumento oggi …, ah ah ah … bravi, così finalmente accantoniamo la musica e diventiamo tutti dei funamboli della sei corde, tutti con l’unico scopo di andare velocissimi, di usare le scale giuste e di omologarci alla tendenza attuale ovvero non dire un cazzo col proprio strumento. Non è il Rock ad essere morto, è la musica stessa.
_quel gran simpaticone di Jovanotti che dichiara in merito ai suoi Jova Beach Party: ““Dire che eventi che muovono una quantità così elevata di persone oltre al trasporto delle attrezzature tecniche in ambienti delicati come i litorali, provocano danni a partire dall’inquinamento acustico per la fauna è fare “econazismo”?”
Va beh, per contrastare le cattive notizie dal mondo cerco riparo nella quotidianità in cui provo a ritrovare me stesso. Inizia il campionato ed ecco che insieme agli amici mi rimetto a guardare la mia squadra del cuore che tanto mi fa palpitare il corazon (e, come ieri, finire nel burrone della disperazione).
Certo, visto il sorteggio Champions League ci sarebbe da precipitare in un blues senza fine ma come dice Luca Paladini “però siamo fortunati in amore.”
Mi solleva lo spirito poi il fatto che siamo riusciti a portare Mario in un ristorante giapponese, alla fine della cena è uscito dal locale dicendo “domo arigato” a tutti, allora non deve avergli fatto proprio schifo …
La mia vita continua a girare intorno alla piscina che abbiamo acquistato quest’anno, non riesco più a farne a meno. Tornato dal lavoro, tra le 19 e le 20 al calar del sole scivolare con l’anima tra le fresche e azzurre acque clorurate mi risolve l’umore, l’amore e l’ardore.
Altro motivo di benessere spirituale è dovuto dalla scoperta che ho fatto ieri l’altro entrando in un ufficio della azienda in cui lavoro: sulla lavagna bianca attaccata alla parete invece dei soliti geroglifici tecnici e matematici ho trovato le note di Supper’s Ready dei Genesis! Ma allora c’è davvero qualcuno che partecipa con attenzione alle mie lezioncine di School Of Rock che tengo qui in azienda! Grazie Dave!
A proposito di quotidianità, stamattina alla Coop, durante la solita spesa settimanale, sentivo una donna di mezza (e oltre) età dire ad un’altra “sì sono rientrata dalla ferie ieri. Sono partita stanca e sono tornata distrutta”. Ormai il concetto di “sono più stanca/o di come ero quando son partita” è un luogo comune in cui pare difficile sottarsi. Boh, non so, io di solito quando torno dalle ferie sono rinfrancato, se non altro per aver aver visto orizzonti diversi. E anche quando questo non succede come quest’anno durante la settimana di ferragosto, stare a casa quei 5 giorni mi ha gustato dimondi (come diciamo qui da noi…molto insomma).
Comunque mentre salivo la scala mobile della Coop osservavo le due donne che avevo davanti, ovvero la pollastrella e la Lucia, sua madre. Per me entrambe sono la rappresentazione dell’Emilia che fu … concrete, decise, svelte e con un sacco d’ usta (savoir fair …il saperci fare nell’affrontare le piccole grandi cose). Per me le donne (illuminate e concrete) hanno un marcia in più.
CAPPUCCETTO BIANCO
Come ci ha ricordato anche il nostro Luca Tod in un recente commento, nelle scorse settimane un certo subbuglio nella comunità dei fan dei LZ è stato provocato dalla apparizione della ragazza col cappuccio bianco, figura presente – tra il pubblico – in alcuni fotogrammi del film The Song Remains The Same, girato al Madison Square Garden di New York nel luglio del 1973. La donna si è palesata dopo tutti questi anni nel forum del sito ufficiale del gruppo, la storiella che racconta è piena di candore, peccato ci siano stati i soliti imbecilli a sporcare il tutto con commenti senza senso.
Su questa ragazza si sono interrogati tutti i fan dei LZ di allora, quando il film in questione era l’unica maniera di vedere il gruppo. Il suo sorriso spontaneo nell’ammirare Robert Plant in azione (per il quale aveva una infatuazione) fa parte dei nostri ricordi indelebili.
https://forums.ledzeppelin.com/topic/29854-cophoodie-girl-from-the-song-remains-the-same-film/

Ana Pearce – The Song Remains The Same film NY 1973

Ana Pearce’s dress – The Song Remains The Same film NY 1973
SERIE TV & film
SENZA CONFINI – TTT¾
La serie mette in scena la spedizione spagnola – guidata da Magellano e quindi da Elcano – che segnerà la prima circumnavigazione del globo. Protagonisti gli attori Rodrigo Santoro e Alvaro Morte. Serie maschia che ho guardato con molto impeto. 6 episodi. Pigafetta è interpretato dall’attore romano Niccolò Senni.
EL CID – TTT¾
Serie basata sulla storia del cavaliere e condottiero medioevale Rodrigo Diaz De Vicar, figura emblematica della storia di Spagna. Altro attore che proviene dalla Casa Di Carta, altra serie spagnola ben riuscita.
THE LAST DUEL – TTT½
Questo film narra l’ultimo cosiddetto “duello di Dio” legittimato avvenuto in Francia. Siamo alla fine del 1300 e un cavaliere e uno scudiero si battono per faccende serie. Regia di Ridley Scott
CRY MACHO – TT½
L’ultimo film di Clint Eastwood è, ahimè, ben poca cosa. Scontato, banale, sentimentale nell’accezione negativa. Non scalfisce il mio amore per lui visto tutto quello che mi ha dato con il suo cinema, ma di certo è un filmetto. Certe scene appartengono alla nostra filosofia blues, il beautiful loser al tramonto che trascina i suoi tanti anni al suono di un motivetto country, i grandi territori tra Texas e Messico, e così via, ma è tutto troppo prevedibile.
PARAFANGO GUITARS
Vengo a sapere che la Fender ha prodotto una Claudio Baglioni signature. Ecco, ci mancava solo questo in questo mondo di melma. Meglio allora chiamare la Fender con il suo significato in italiano, Parafango appunto.
Come dice il mio amico Stef Imperiale NON C’E’ PIU’ RELIGIONE (cazzo!)
JOHN BONHAM CHE CAZZEGGIA IN CASA CON LA BATTERIA
Trovo su youtube questo breve filmato relativo alle riprese off stage 1973/1974 per il film The Song Remains The Same. Sono outtakes piuttosto rare … rivederlo così, anche solo per un minuto mentre cazzeggia in casa sulla base di Nutbush City Limits seduto alla piccola batteria di suo figlio, mi fa naufragare nel mare della nostalgia. John Henry Bonham we keep on saluting you. BEST ROCK DRUMMER EVER!
GATTI ALLA DOMUS
Qui alla Domus io e la pollastrella abbiamo diversi gatti, alcuni voluti (Palmiro, Raissa, Spaventina, Ragnatela), altre arrivate e assimilate ufficialmente in famiglia (Stricchi e Minnie) e in ultimo tre randagi che da anni ormai hanno trovato rifugio qui da noi. Uno di questi lo abbiamo ribattezzato Ozzy, un gatto nero che da circa 5 anni arriva e sparisce, torna e riparte. Inizialmente era un gattone simile a Palmiro, ma negli ultimi tempi lo si ritrovava sempre male in arnese, aveva sempre fame ma non riusciva più ad ingurgitare nulla. Riusciti a prenderlo e a portarlo dal veterinario, dopo varie ecografie, un ricovero di un paio di giorni dove è stato sotto flebo, Ozzy è stato dimesso ed è dunque tornato a casa. Per un momento si è parlato di eutanasia, visto che il povero micio ha una massa tumorale nella gola, ma la testardaggine della pollastrella ha avuto il sopravvento: due settimane di iniezioni di antinfiammatori e cortisone lo hanno rimesso in piedi…
e con la successiva terapia ( pastiglia ogni due giorni ) Ozzy oggi sta abbastanza bene. Ha un vorace appetito, oramai vive in casa per buona parte della giornata (sebbene per una notte e un giorno – una volta uscito – non ha fatto ritorno) e dorme sul comò della nostra camera da letto. Non sappiamo quanto vivrà ancora, ma fintanto la sua qualità della vita sarà soddisfacente faremo di tutto per regalargli quanti più giorni possibili in un luogo dove sentirsi amato e protetto.
Anche l’altro randagio Stanislao (per noi Stanny) ormai entra in casa senza problemi. E’ vorace anch’esso e ormai che ha preso confidenza chiede coccole in continuazione…
la Stricchi ha scoperto i Rolling Stones ed ora si crede Mick Jagger …
Palmir nel frattempo osserva e tollera a fatica tutto questo via vai di gatti randagi (che ricordo sono 3 e tutti maschi non sterilizzati). Ozzy e Stanny si sono assoggettati a lui, ma il terzo, Rossignol, non ne vuole sapere, ed è una lotta quotidiana che scombussola – ahinoi – tutta la Repubblica Di Palmiria, la colonia di gatti della Domus insomma. Ma d’altra parte Palmiro non è mica tanto biondo, come diciamo qui nel cuore dell’Emilia … Don’t mess with Mr P!
THE EQUINOX ON THE ROAD AGAIN
Finalmente gli Equinox tornano a suonare dal vivo. About time!
LA PLAYLIST DELLA DOMUS
OUTRO
Mentre davo una sistemata alla casa poco fa ascoltavo l’album Dog & Butterfly degli Heart e mi son detto che in fondo mi sento fortunato essendo uno che quando è alle prese con le faccende di casa ascolta gruppi del genere e non l’immondizia sonora che passa oggigiorno e che viene spacciata per musica.
Bene, siamo in chiusura, vi auguro una fine estate perlomeno dignitosa dunque un brindisi alla vostra, donne e uomini di blues che fate parte del Team Tirelli. May your dreams come blue*, dove blue ha l’accezione positiva che sappiamo.
*Surveys in the US and Europe show that blue is the colour most commonly associated with harmony, faithfulness, confidence, distance, infinity, the imagination, cold, and occasionally with sadness. In US and European public opinion polls it is the most popular colour, chosen by almost half of both men and women as their favourite colour. The same surveys also showed that blue was the colour most associated with the masculine, just ahead of black, and was also the colour most associated with intelligence, knowledge, calm, and concentration.
*Sondaggi negli Stati Uniti e in Europa mostrano che il blu è il colore più comunemente associato all’armonia, alla fedeltà, alla fiducia, alla distanza, all’infinito, all’immaginazione, al freddo e, occasionalmente, alla tristezza. Nei sondaggi dell’opinione pubblica statunitense ed europea è il colore più popolare, scelto da quasi la metà degli uomini e delle donne come colore preferito. Le stesse indagini hanno anche mostrato che il blu era il colore più associato al maschile, appena prima del nero, ed era anche il colore più associato all’intelligenza, alla conoscenza, alla calma e alla concentrazione.
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