Il Johnny Weissmuller dei poveri e la mescolanza di pensieri

14 Set

Settimana di ferie spesa alla House Of Blues, tolgo le manette al cervello, mi libero dagli impicci, mi godo il caldo settembrino della Domus, nuoto, leggo, ascolto musica, vado fuori a cena … non fosse per la pausa del campionato per le nazionali sarebbe stata un settimana più o meno perfetta.

Avendo la maruga in (attenzione: Bodhran non ama questo termine) modalità free as a bird i pensieri circolano in piena libertà, svolazzano di qua e di là, si rincorrono, si mescolano senza nessun costrutto e per liberarmi di loro a me non resta che riversarli qui sul blog.

Mescolanza di pensieri

Colonia Agrippina

Mi sveglio, mi lavo, mi bevo un bicchiere d’acqua. Ogni tanto mi impongo il digiuno intermittente, seguo lo schema più facile (16 ore di digiuno, assunzione cibo dalle 13 alle 21). Il campanile di Borgo Massenzio batte le 8:30, riattivo il pc per controllare le news of the world; il Dell torna in azione e come prima cosa mi propone la foto del giorno: uno scorcio della città di Colonia.

Mi tornano alla mente i giorni passati in quella città in un inverno degli anni ottanta. Colonia mi piacque, così in questa dolce mattina mentre ascolto Memoirs Of An Officer And A Gentlement degli ELP (brano relativo al mese in cui siamo) ripenso al passato, a quello remotissimo legato alla città della Renania Settentrionale.

2062 anni fa la antica popolazione germanica degli Ubi si accordò con i romani e si insediò sulla sponda sinistra del Reno, il villaggio prese il nome di Ara Ubiorum e ben presto si trasformò in un centro militare romano. Dieci anni dopo Agrippina – moglie dell’imperatore Claudio e figlia di Germanico – volle che il villaggio fosse innalzato al rango di Colonia Romana, fu così che l’abitato prese il nome di Colonia Claudia Ara Agrippinensium (“la colonia di Claudio e l’altare di Agrippina”) conosciuta come Colonia Agrippina.

Colonia Romana Colonia Agrippina.

Colonia Agrippina (ricostruzione).

In quelle zone fu poi costruito uno degli acquedotti più lunghi dell’Impero Romano, 130 km di incredibile ingegneria. Verso la fine dell’Impero Romano, nel 455 dc, i Franchi conquistarono la città e ne fecero la loro capitale.

Nei giorni spesi a Koln mi divertivo a fare trite battute, mi versavo qualche goccia d’acqua addosso ed esclamavo “Ah, finalmente posso permettermi l’acqua di Colonia!”. Che nessi (come diciamo qui a Reggio nell’Emilia) che ero.

Colonia (Germania)

Colonia (Germania)

Rolling Stones’ new single “Angry” TTT¾

Nuovo singolo dei Rolling, che devo dire … non mi dispiace nemmeno un po’. Meno banale di quel che mi aspettassi e la melodia nella sezione con gli accordi (diciamo così) mi pare carina. Per gente che scrive pezzi da 60 anni e che ha 80 anni Angry è un bel prodottino, chapeau! Godibilissimo l’assolo centrale di chitarra, minimal ma con un senso Rock mica da ridere.  Mi piace anche il video, certo … vi è la bella pheega vestita di Rock che fa le mossettina su una decapottabile che attraversa la città assolata, ma il gioco con i video nei billboard dell’epoca è vincente. Ragazzi, che fighi i Rolling!

New Silent Footage

Dal nulla emergono nuovi filmati musicali senza audio, vengono caricati su Youtube e quel resta delle legioni di fan del Rock vanno in sollucchero: video amatoriali del Led Zeppelin di quella qualità non ve ne erano e sebbene siano senza colonna sonora vederli in azione è sempre un brivido.

Led Zeppelin live at the Dallas Convention Center Arena, April 1, 1977

https://www.youtube.com/watch?v=sGGzS39QLks&t=47s&ab_channel=DFWRockShow

Lo stesso dicasi per i Bad Company, gruppo quasi sconosciuto in Italia ma molto, molto amato su questo blog.

Bad Company live at the Dallas Convention Center Arena, May 20, 1977

The Boys Are Back In Town

6/9 degli Illuminati del blues si ritrovano alla Festa Dell’Unita Di Reggio Emilia per il tradizionale pre-sinodo di inizio settembre. Le Feste dell’Unità da anni sono una pallida copia di ciò che erano ma noi imperterriti continuiamo a tenere alta la tradizione. Cena nel ristorante “La Rezdora”, un giro per la festa e quindi dritti alla Domus Saurea, la nostra comfort zone. Il Rum, l’amaro Nonino e la birra Moretti rafforzano la brotherhood che ci lega come un fascio di catene. I temi affrontati sono i soliti: musica Rock, football, politica, pheeghe. Zakk ci prende sotto, essendo il nostro centurione (il Richie Kotzen di piazzetta San Giorgio tende al metal) ama parlare di gruppi e artisti che non si confanno alla confraternita, i probiviri sono zelanti, inflessibili, incorruttibili, per il Team Tirelli la musica Rock è una faccenda seria così Lollo Zakk rischia ogni volta l’espulsione.

The boys keep on coming back in town - settembre 2023 - da sx Mixi-Biccio-Liso-Tyrrell-Zakk-Pike

The boys keep on coming back in town – settembre 2023 – da sx Mixi-Biccio-Liso-Tyrrell-Zakk-Pike

Sir Lyson, come fosse un Gaspare, un Melchiorre, un Baldassarre, mi porta in dono una bottiglia di Gin al mirtillo. L’indomani alla Coop acquisto il necessario affinché i giorni di ferie diventino il Festival del Gin Tonic.

Gin Tonic necessaire - foto TT

Gin & Tonic Blues - foto TT

The Magic Number

Porto alla Festa dell’Unità di Modena Polly e, soprattutto, i suoi genitori ottantenni, due militanti del bel tempo che fu. Quest’anno la Festa ha purtroppo cambiato sede, ora cerca di adattarsi allo spazio dell’Ippodromo fuori città. Il feeling non è lo stesso ma non mi piace criticare troppo questo genere di feste, non è corretto o meglio è troppo facile; un tempo – negli anni ottanta e novanta – le Feste dell’Unità provinciali (che spesso diventavano Nazionali) di Reggio, Modena e Bologna erano eventi di gran rilievo e i concerti, i dibattiti, gli incontri politici, gli spettacoli erano di altissimo lignaggio. Tutto funzionava a meraviglia, gli stand gastronomici poi rispecchiavano benissimo la grande tradizione culinaria della nostra regione. Dopo anni, lustri, decenni a cui ci si è assoggettati ad un unica narrazione, quella del turboliberismo, del disimpegno, dell’affossamento della cultura a cui si aggiunge adesso il nauseabondo lezzo dell’imperativo dio-patria-famiglia e del populismo e maschilismo più beceri, in che modo può sopravvivere una istituzione come la Festa dell’Unità, quando i volontari calano e perlomeno metà della popolazione è assuefatta agli anti valori sbandierati in tutte le TV generaliste? Nonostante le Feste quest’anno siano aumentate del 17% (credo grazie all’avvento della Schlein e di una sfumatura più decisa e meno moderata del partito principale dell’opposizione) c’è ancor molto lavoro da fare per recuperare una credibilità da tempo sbiadita. Insomma, la FDU di Modena nella nuova sede non è userfriendly (e dai, non sbuffate, lo sapete che uso questi termini inglesi ironicamente) ma ad ogni modo eccoci qui ugualmente. Niente altro da aggiungere se non che nel ristorante in cui decidiamo di cenare ci fanno accomodare nel tavolo n.46, il magic number per la Yamaha Girl con la cresta bionda che siede qui con noi. Serata risolta, in fondo basta poco.

La Valentino Rossi del Rock and Roll - Festa dell'Unità di Mutina - sett 2023 - foto TT

La Valentino Rossi del Rock and Roll – Festa dell’Unità di Mutina – sett 2023 – foto TT

Saturday in Nonatown

Sabato mattina a Nonatown, il mio paese natio. Sbrigo le commissioni che ho in lista poi mi dirigo al Capolinea Cafè, nel centro commerciale sorto tra le antiche mura della ex grande fabbrica per la lavorazione del pomodoro poi diventata storica cantina sociale.

Nonatown

Nonatown

Noto un vecchio compagno di scuola delle elementari e delle medie seduto con amici ad un tavolino, saranno vent’anni che non ci vediamo, gli tocco un spalla, alza la testa verso di me, mi guarda con espressione incerta, gli chiedo “chi sono?“.

Dopo un secondo o due sorride ed esclama “Stefano!” (all’epoca in cui eravamo monelli il soprannome Tim non era ancora arrivato, lo fu giusto qualche anno dopo), ma il mio amico diventa in fretta meno formale e quando ci salutiamo affettuosamente aggiunge “ciao Tire“. Sorrido, ai miei tempi Stefano era il secondo nome maschile più usato, in classe ci chiamavamo così in cinque o sei, dovevamo pur distinguerci e allora via che si andava con troncature di cognomi o storture del nome proprio.

Sacchetti per l’umido

Mi reco in uno spiazzo adibito a parcheggio a Borgo Massenzio dove ogni lunedì un addetto della multiutility della zona consegna i sacchetti dell’umido agli abitanti della frazione in cui vivo ora. Arrivo in contemporanea di una signora, entrambi parcheggiamo diligentemente di fianco al furgoncino Iren. Aspetto il mio turno, arriva una macchina, l’autista non si preoccupa di parcheggiare, si ferma in mezzo all’area, scendono due uomini insieme ad una bambina, parlano una lingua per me quasi incomprensibile, l’accento meridionale è fortissimo; fanno per passarmi davanti, li fulmino con uno sguardo, benché siano due uomini ben messi (seppur sfatti) e io il solito slim magretto, retrocedono. Ritiro i sacchetti, continuo a guardare questi due australopitechi in braghe corte, infradito e dall’aspetto trasandato e la loro auto lasciata in mezzo al parcheggio con le portiere aperte e penso che l’umanità non ha futuro.

Il Johnny Weissmuller dei poveri

In questi caldi giorni di fine estate gironzolo intorno alla Domus, talvolta mentre ritorno e scorgo la piscina mi dico “‘mo vacca com’è grande!”, perché è vero, tendo a snobbarla; è un piscina esterna economica tuttavia quando la osservo in lontananza mi pare una gran bella patacchina.

Domus Saurea alias The House Of Blues – settembre 2023 – foto TT

Per cercare di sfruttare il più a lungo possibile l’acqua azzurra acqua chiara e dunque poter nuotare nell’acqua che diventa sempre più fresca decidiamo di acquistare due mute da sub; è così che in una bella mattina di sole ci troviamo in Viale Che Guevara (solo a Regium Lepidi è possibile trovare viali importanti dedicati a certi nomi!) davanti al Diving Center della città.

Viale Che Guevara – Reggio Emilia – settembre 2023 – foto TT

Due chiacchiere col titolare per spiegare cosa cerchiamo, per vantarmi di avere come amico per le palle un grande subacqueo italiano titolare del rinomatissimo Scilla Diving Center (il nostro Polbi insomma) e per capire che mute ci servono.

Guarda, del tipo che vi consiglio i colori sono: nero e blu per gli uomini (segue mio sospiro d’amore) e rosso e nero per le donne (segue mio singhiozzo)” … d’altra parte io e la umana che vive con me tifiamo per le due squadre di Milano (io la prima e lei la seconda).

Tutine da sub football version – foto TT

Così, una volta a casa mi trasformo nel Gianni Biancomugnaio (Johnny Weissmuller insomma) dei poveri.

Bad To The Bone (Il Johnny Weissmuller dei poveri) – settembre 2023 – foto Saura T.

*Johann Peter Weißmüller era uno degli eroi di mia madre

https://it.wikipedia.org/wiki/Johnny_Weissmuller

Serie Tv

_Painkiller (2023 Usa) – TTTT

Miniserie basata su fatti realmente accaduti a proposito delle terribili dipendenze da farmaci pericolosi immessi senza ritegno in commercio in nome del profitto. Gli USA sono un paese di melma.

https://www.youtube.com/watch?v=24-YonhNS0Y&ab_channel=Netflix

_Who Is Eric Carter – (Usa2023) TTT¾

Miniserie di otto puntate con Evin Ahmad (Snabba Cash) come protagonista e siccome a me Evin piace molto non potevo non guardarla.

_Narcos (Usa 2015-2017) – TTTT½

Arrivo a Narcos in ritardo di alcuni anni, serie Tv ovviamente basata su fatti e storie reali (Pablo Escobar e i cartelli venuti dopo di lui in Colombia); tre stagioni che consiglio caldamente, è fatta benissimo. Attori molto bravi, Wagner Moura (Pablo Escobar) e Pedro Pascal (l’agente Javier F. Peña) su tutti.

Playlist

Coda

Spendo dunque così i miei giorni di ferie, facendo uno strappo alla regola e regalandomi due confezioni della mia droga preferita,

Droga per i giorni di ferie – foto TT

ammirando orgoglioso la mia bouganvillea,

Proud of my Bouganvillea – settembre 2023 – foto TT

mentre sulle note dell’omonima canzone dell’Edgar Winter Group contemplo il sundown di fine estate.

Sundown at the House Of Blues – settembre 2023 – foto TT

Tra qualche giorno non sarà più tempo di ferie, l’equinozio d’autunno è dietro l’angolo, scavallato il quale ci si troverà sulla discesa che porta all’inverno, ma va bene così, è iniziato il campionato, la mia squadra del cuore sembra frizzante e per sentirmi bene ho sempre i dischi del Texas Tornado su cui poter contare …

Johnny Winter, il Tornado del Texas.

3 Risposte to “Il Johnny Weissmuller dei poveri e la mescolanza di pensieri”

  1. Avatar di bodhran
    bodhran 14/09/2023 a 18:30 #

    Lì per lì mi era sembrato ti riferissi a “maruga”, e non capivo il perchè.
    In modalità…. Penserai mica di essere il solo ITTOD su questa terra?

    Il video di Dallas niente male, per quanto quel tour non lo sopporti più; sarà perchè il nostro è tutto sommato abbastanza compassato e meno “coatto” del solito?

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  2. Avatar di Giacobazzi
    abcdefg1233fa9a8f270 15/09/2023 a 09:38 #

    Miles in the Sky, roba bella.
    Invece mi ha lasciato perplesso il singolo degli Stones… non che mi aspettassi una nuova Rocks Off a 80 anni, ma qualcosa di più incisivo sì (cfr Doom & Gloom)

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    • Avatar di Giacobazzi
      Giacobazzi 15/09/2023 a 16:19 #

      Devo ancora capirmi con gravatar

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