Chi legge questo blog sa che abbiamo entrature presso lo staff italiano che di solito porta Rick Wakeman in Italia. La pollastrella è una fan super appassionata del grande Rick pertanto negli ultimi due lustri lo abbiamo incontrato parecchie volte, e in Italia e a Londra.
Rick Wakeman è ovviamente il keyboard wizard, uno dei due (l’altro era Keith Emerson) più grandi tastieristi della musica Rock, membro degli Yes e titolare di alcune opere da solista in grado di vendere milioni di copie (soprattutto The Six Wives of Henry VIII).
In occasioni del suo tour italiano siamo andati a vederlo e a trovarlo a Parma, nel bell’auditorium Paganini (720 posti).
Incontrare Floro, Francesca e Clelia (fan indefessi del maestro) è sempre un gran piacere, lo stesso dicasi per Claudio (indomito promoter), Paolo (manager) e Paolo P, il medico (nonché grande fan del biondo di Perival) che segue Rick durante i tour nello stivale.
Rick entra sul palco accompagnato da un un grande applauso, il camminare è un po’ insicuro, Rick non è più un giovanotto, ma Rimane un uomo comunque in gamba e un pianista spettacolare. Una volta raggiunto il piano a coda introduce brevemente la serata.
La scaletta non è molto diversa da quelle proposte gli anni addietro.
L’apertura del concerto è dedicata alle mogli di Enrico VIII: Catherine of Aragon / Catherine Howard (la mia preferita).
Si prosegue con le collaborazioni fatte ad inizio anni settanta con Cat Stevens e David Bowie: Morning Has Broken / Space Oddity / Life on Mars,
quindi segue il momento Yes: The Meeting / And You and I / Wonderous Stories e puntualmente arrivano grandi applausi dal pubblico; si passa poi a King Arthur: Arthur / Guinevere / The Last Battle / Merlin the Magician.
Sul finale del concerto immancabili ecco i Beatles: Help! / Eleanor Rigby.
Rick saluta e dopo poco torna per i due bis:
Excerpts from Journey to the Centre of the Earth e The Gig (per me quest’ultima è sempre una delizia).
L’auditorium Paganini tributa a Wakeman un caloroso applauso finale.
Poco dopo lo incontriamo, è sempre carino con noi (ma in verità lo è con tutti i fan che incontra, sempre disponibile e paziente)
Scambio due chiacchiere con lui e ci diciamo arrivederci.
Un ultimo abbraccio con lo staff e siamo in autostrada diretti a est. Nelle orecchie ancora la maestria di Rick Wakeman, a 75 anni mantiene ancora un livello tecnico ed espressivo molto, molto alto. Che talento, che doti, che garra. Alla prossima Rick.





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