Ottavo episodio delle indagini dell’ispettore Chen. Pur rimanendo anche questo capitolo un buon poliziesco per la prima volta mi pare che trapeli la visione personale – tutt’altro che positiva – dell’autore sulla sua terra di origine. (Qiu è un cinese espatriato negli Usa). Non che non si debba criticare la Cina, ci mancherebbe, ma ciò che apprezzavo era l’equilibrio usato nei suoi romanzi nel descrivere anche le situazioni meno nobili e belle del “socialismo alla cinese” (che io non ho mai amato, sia chiaro).
Questo Cyber China rimane tuttavia un’altra bell’avventura dell’ispettore Chen.
PS: finale inaspettato.

Armonia e integrità: stando ai media ufficiali, il modello cinese è un successo. Ma su internet, la rabbia dei cittadini si scatena. Zhou, un funzionario della municipalità di Shanghai, è il bersaglio perfetto per questo nuovo genere di caccia alla corruzione. Una sua foto con in mano un pacchetto di sigarette di lusso infiamma la rete. Due settimane più tardi, viene trovato impiccato. È stato davvero un suicidio? Sotto l’occhio vigile delle autorità di Partito, preoccupate di quel formidabile movimento che agita la rete, l’ispettore capo Chen, assistito da Lianping, giovane e affascinante giornalista, indaga sul mondo dei blog clandestini, dove la censura rossa si rivela impotente. Smarrito tra i nuovi grattacieli che spuntano come germogli di bambù in una città schiacciata da una corruzione e un’ingiustizia sempre più sfacciate, Chen assiste alla trasformazione del suo Paese in un’enorme ragnatela di relazioni onnipresenti, dove ogni filo è collegato da interessi comuni, intrighi e segreti condivisi. E dove anche a un ispettore capo di polizia viene richiesto di fare il proprio lavoro coscienziosamente, purché non intralci il quadro più ampio.
QIU XIAOLONG sul blog:
https://timtirelli.com/2020/06/03/qiu-xiaolong-ratti-rossi-feltrinelli-marsilio-2019-tttt%c2%bd/
https://timtirelli.com/2019/04/08/qiu-xiaolong-visto-per-shanghai-feltrinelli-marsilio-2018-tttt/

Commenti recenti