Sono qui ad Assago perché la Yamaha girl non ha mai visto Rod Stewart in concerto e questa potrebbe essere l’ultima possibilità, dopotutto Rod è del ’45, ottant’anni suonati. Non fosse per lei non sarei certo venuto, Rod ormai è lontano dai miei canoni musicali e non, e sono un po’ preoccupato di sporcare i ricordi che ho. Lo vidi all’autodromo Santa Monica (oggi Misano) nel 1983 e all’arena di Verona nel 1986, entrambi i concerti furono molto soddisfacenti, Rock, easy listening e ballate melodiche in un gran momento di forma del biondo (si fa per dire) di Highgate.
Nel corso del tempo ho seguito Rod per i suoi indimenticabili anni (1967/69) con il Jeff Beck Group e per alcuni album da solista che ho amato particolarmente [Atlantic Crossing (1975), A Night on the Town (1976), Foot Loose & Fancy Free (1977), Blondes Have More Fun (1978), Tonight I’m Yours (1981), Camouflage (1984) con Jeff Beck alla chitarra]. Per quanto mi riguarda è poi andato alla deriva sia dal punto di vista musicale, che da quello politico e ho perso interesse. Stasera non mi aspetto granché ma al di là del costo dei biglietti è pur sempre un concerto di uno che ha fatto del Rock come si deve e che ha venduto 120 milioni di dischi in tutto il mondo.
Il Forum è sold out, la capienza è di 15.800 posti, il colpo d’occhio notevole. Ore 21 e qualche minuto, si parte.
Infatuation … e il primo pensiero è per Jeff Beck.
Lo accompagnano 13 musicisti, tra cui sei giovani donne (backing vocals, arpa, mandolino, banjo, etc etc) che nel corso del concerto prendono il controllo quando Rod va dietro alle quinte per i vari cambi d’abito.
Dopo quattro pezzi appare chiaro che è uno spettacolo che ha poco a che fare col Rock. Il gruppo ha una strumentazione usata senza amplificatori – accorgimento purtroppo in auge di questi tempi – col risultato di ottenere certo meno chiasso sul palco e meno sbattimento ma anche un suono pessimo, distorsioni fasulle e il peggior suono di batteria che io abbia mai sentito in un contesto del genere. Vi è anche la tirata assai fuori contesto a favore dell’Ucraina, con tanto di filmato, mah …
Su tutto però c’è l’effetto “Las Vegas” o meglio “serate da ultimo dell’anno delle reti Mediaset”, quello svilimento dell’arte trasformata in uno spettacolo nazional popolare a cui il pubblico (in verità non tutto) ormai sembra essersi arreso.
La voce non è niente male per un ottantenne, la usa bene, ovviamente a volte fatica ma lo fa in un maniera che rende la performance comunque apprezzabile e poi lo sappiamo Rod è un bravo showman peccato appunto l’approccio troppo gigionesco e commerciale.
Stewart ricorda il suo lontano passato con Rolling And Tumbling, cover di Muddy Waters, versione danzereccia ma con buon lavoro alle chitarre.
Young Turks è energica e convincente o forse mi pare così solo perché è stata la colonna sonora dell’anno in cui ho fatto il militare.
La mise rosa shocking appare perlomeno pacchiana, ma lo si sa, a Rod Stewart è sempre piaciuto andare sopra le righe.
Con I’d Rather Go Blind (Etta James cover) la mia attenzione si alza, sono un fan di Etta James e Rod sa come affrontare il brano nel modo giusto.
Il concerto si snoda secondo i canoni di cui sopra, diversi i brani che sono stati capitoli della mia vita …
…The First Cut Is the Deepest, Baby Jane, I Don’t Want To Talk About It, Hot Legs …
… peccato siano scomparse le nuance dell’impegno musicale, la vibrazioni primordiali del Rock e del Blues; certo, stiamo parlando di RS del 2025, non ci aspettavamo certo i template degli anni sessanta e settanta, ma essere stati costretti a sorbirci Hot Stuff di Donna Summer durante una delle sue fughe dietro le quinte non è stato il massimo.
Anche un pezzo scanzonato di enorme successo ma pur sempre valido come Da Ya Think I’m Sexy? sembra aver perso il battito primitivo, pare annacquato e inoffensivo.
Si chiude con Sailing e Sweet Little Rock And Roller. Cala il sipario senza che Rod saluti il pubblico. A me è parso un po’ deluso dal fatto che i 15.000 del Forum lo abbiano applaudito sì, ma non si siano scatenati (ad inizio concerto aveva provato senza successo a far alzare il pubblico dalle sedie). Già un altra volta in Italia ebbe da dire per una cosa del genere, arrivando ad usare epiteti sgradevoli. Magari è solo una sensazione mia.
Due biglietti (platea) a 195 e passa euro l’uno, due panini una birra e una coca, telepass autostrada, diesel … più di 500 euro. Ne è valsa la pena? Non ne sono sicuro. Il giorno dopo chiediamo ad un coppia di amici della Yamaha Girl che abbiamo incontrato al Forum se a loro il concerto è piaciuto: “mica tanto, troppi lustrini” è la loro risposta. Già.
Scaletta:
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Infatuation
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Tonight I’m Yours (Don’t Hurt Me)
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It’s a Heartache(Bonnie Tyler cover
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Some Guys Have All the Luck(The Persuaders cover
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Rollin’ and Tumblin’(Muddy Waters cover
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Rhythm of My Heart(Marc Jordan cover
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Forever Young
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The First Cut Is the Deepest(Cat Stevens cover)
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Tonight’s the Night (Gonna Be Alright)
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Young Turks
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Proud Mary(Creedence Clearwater Revival cover) (Sung by background singers
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Maggie May
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I’d Rather Go Blind(Etta James cover)
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Baby Jane
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Hot Stuff(Donna Summer cover) (Sung by background singers
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I Don’t Want to Talk About It(Crazy Horse cover
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If You Don’t Know Me by Now(Harold Melvin & The Blue Notes cover
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Da Ya Think I’m Sexy?
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Stay With Me(Faces song
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Hot Legs
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Sailing(The Sutherland Brothers Band cover)
ENCORE:
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Sweet Little Rock & Roller(Chuck Berry cover)






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