AEROSMITH “Music From Another Dimension” (Columbia 2012) – TTT½

27 Dic

La genesi di questo album iniziò nel 2003, ma il periodo particolare portò il gruppo a preferire di non farsi assalire dalle nevrosi e dalle tensioni legate al songwriting (e relativi diritti d’autore) e pubblicare poco dopo un inutile album di versioni patinate ed innocue di vecchi blues. Le session continuarono poi nel 2006, nel 2007 e si conclusero finalmente nel 2011. In mezzo, scazzi, ripicche, Tyler che va a provare con Page, Jones e Jason Bonham, gli Aero che minacciano di trovare un altro cantante. Il risultato è MUSIC FROM ANOTHER DIMENSION, una album tutto sommato organizzato sotto l’egida di Tyler stesso, ma che per la prima volta in tanti anni vede il songwriting ripartito in modo bizzarro. Pezzi con la sola firma di Perry, altri di Hamilton, altri ancora scritti da Tyler e Whitford, poi gli immancabili autori esterni.

I primi pezzi scivolano via senza lasciar traccia: LUV XXX è un esempio di tipico rock moderno del gruppo, OH YEAH mi ricorda i Rolling, BEAUTIFUL riporta a galla certe cose di Permanent Vacation. TELL ME parte benino ma il ritornello non convince.

Con OUT GO THE LIGHT ci si avvicina allo spirito boogie degli Aero di Get The Led Out, brano frizzante. Di LEGENDARY CHILD, il primo singolo, abbiamo già parlato…a parte che non riesco ad ascoltare il riff senza farmi venire in mente The Wanton Song dei LZ, il pezzo è proprio bruttino. WHAT COULD HAVE BEEN LOVE è una di quelle ballatone un po’ ruffiane a cui gli Aero ci hanno abituati negli ultimi due/tre decenni, se  non sbaglio è il secondo singolo. Commerciale finché volete, ma a me piace. Con Whitford nelle vesti di secondo, ci si sposta su territori più vicini al blues per poi sconfinare nelle terre elettriche che un tempo diedero vita a cose tipo Toys In The Attic.

CAN’T STOP LOVING YOU fa un po’ il verso a What It Takes, ma sarebbe comunque un gustoso motivetto pseudo country se non ci fosse la voce di CARRIE UNDERWOOD che magari è sincera, ma sa tanto di American Idol, e la cosa infastidisce un po’. I duetti hanno rotto il cazzo.

LOVER ALOT è un pezzo tirato un po’ opaco, penso sia messo lì per far vedere che il gruppo sa ancora roccare prima di ributtarsi sulle ballate, in questo caso una di Diane Warren (che ha scritto per Celine Dion, Cher, ed altre tristezze melodiche simili…ma è anche quella di I don’t Want To Miss A Thing)…WE ALL FALL DOWN. non è malaccio, ma probabilmente solo perchè la canta Tyler.

I due pezzi di Perry movimentano il tutto, ma mi chiedo perché debba cantarli lui, la sua voce è piatta e bruttina, non ha il respiro divino di quella di Keith Richards. Il disco chiude con un’altra ballata, stavolta scritta dai toxic tiwns aiutati da Desmond Child. Sarà il cantato di Tyler, ma son cose  a cui non rimango insensibile.

Non male il cd con le tre bonus track e godibile il DVD con 4 brani dal vivo. Forse speravo meglio, ma temevo peggio, tutto sommato un album abbastanza buono.

Ultima annotazione: il suono della batteria di Joey Kramer è davvero brutto; credevo non si potesse replicare quella schifezza che si sente su CLASSIC LIVE VOLUME 2, mi devo ricredere.

CD 1

01. “LUV XXX” (Steven Tyler, Joe Perry) 5:16
02. “Oh Yeah” (Perry) 3:40
03. “Beautiful” (Tyler, Marti Frederiksen, Brad Whitford, Joey Kramer, Tom Hamilton) 3:04
04. “Tell Me” (Hamilton) 3:45
05. “Out Go the Lights” (Tyler, Perry) 6:55
06. “Legendary Child” (Tyler, Perry, Jim Vallance) 4:15
07. “What Could Have Been Love” (Russ Irwin, Tyler, Frederiksen) 3:44
08. “Street Jesus” (Whitford, Tyler) 6:34
09. “Can’t Stop Loving You” (featuring Carrie Underwood) (Whitford, Frederiksen, Tyler, Hamilton, Kramer) 4:04
10. “Lover Alot” (Tyler, Whitford, Hamilton, Kramer, Jesse Sky Kramer, Frederiksen, Marco Moir) 3:36
11. “We All Fall Down” (Diane Warren) 5:14
12. “Freedom Fighter” (Perry) 3:19
13. “Closer” (Tyler, Frederiksen, Kramer) 4:04
14. “Something” (Perry) 4:37
15. “Another Last Goodbye” (Tyler, Perry, Desmond Child) 5:46

CD 2

01. “Up On the Mountain” (Hamilton) 5:06
02 .”Oasis in the Night” (Perry) 4:06
03. “Sunny Side of Love” (Tyler, Frederiksen) 3:27

DVD5

01. “Same Old Song and Dance” (live concert performance from Tacoma) 6:13
02. “Oh Yeah” (live concert performance from Tacoma) 3:49
03. “Rats in the Cellar” (live concert performance from Tacoma) 10:15
04. “Train Kept A-Rollin'” (live concert performance from Hollywood with Johnny Depp) 5:46
05. “A Conversation with Steven Tyler and Joe Perry”
06. “Brad Whitford Interview”
07. “Joe Perry Interview”
08. “Joey Kramer Interview”
09. “Steven Tyler Interview”
10. “Tom Hamilton Interview”

musicians
Steven Tyler – lead vocals, harmonica on “Out Go the Lights”, piano on “We All Fall Down” and “Another Last Goodbye”, drums on “Something”, mandolin on “Tell Me”, production
Tom Hamilton – bass guitar, backing vocals on “Oh Yeah” and Legendary Child”, lead vocals on “Up on a Mountain”
Joey Kramer – drums, backing vocals
Joe Perry – lead guitar, backing vocals, lead vocals on “Freedom Fighter”, “Something” and “Oasis in The Night”, co-lead vocals on “Oh Yeah”, six-string bass baritone on “Lover Alot”, production
Brad Whitford – rhythm guitar and lead guitar, acoustic guitar on “Tell Me”, backing vocals

additional musicians:
Russ Irwin – keyboards, backing vocals
Julian Lennon – background vocals on “LUV XXX”
Lauren Alaina – background vocals on “Oh Yeah”
Mia Tyler – backing vocals on “Beautiful”
Carrie Underwood – featured vocals on “Can’t Stop Loving You”
Johnny Depp – background vocals on “Freedom Fighter”
Paul Santo – keyboards on “Something”
Rudy Tanzi – keyboards on “Something”
Desmond Child – piano on “Another Last Goodbye”
Rick Dufay – rhythm guitar on “Shakey Ground” (bonus track per le versioni giapponesi e Wal-Mart Usa)

22 Risposte to “AEROSMITH “Music From Another Dimension” (Columbia 2012) – TTT½”

  1. alexdoc 28/12/2012 a 21:00 #

    Sempre troppe ballate a mio avviso, e dopo averne scritto alcune entrate nella leggenda il confronto non regge più. Per me si salvano nei rockers, anche se sempre più spesso piatti e scontati ritornelli guastano strofe e riff promettenti e gustosi. Il giorno in cui Perry ha deciso di mettersi a cantare é stato un gran brutto giorno. Hai ragione, “Keef” ha una voce caratteristica, un “respiro divino” (o di vino?) che a me piace molto, certi suoi brani nemmeno Mick li canterebbe meglio. Ma qui no, il rapporto é impari. Il tuo quasi omonimo ha un timbro inconfondibile e incredibile, che a volte migliora brani che altrimenti sarebbero anonimi rendendo un sapore speciale. Sottoscrivo i tuoi “non è malaccio, ma probabilmente solo perchè la canta Tyler” e “Sarà il cantato di Tyler, ma son cose a cui non rimango insensibile.” Sì, i duetti hanno “cotto il razzo” assai e in abbondanza. Mediocre il suono, che invece era discreto in “Honkin’ on Bobo”, che al contrario di te a me piaceva. La sufficienza riescono ancora a raggiungerla, ma con “aria di sufficienza”.

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  2. Eli 28/12/2012 a 22:11 #

    Da aerofan avrei voluto molto di più…ma ormai non arriverà più, mi sa. Il lavoro è discreto (tra altri e bassi) ma….discreto non mi basta mica! Lo ascolto, lo riascolto, ascolto Timo che cerca di farmi vedere dove c’è del buono ma alla fine la delusione c’è. Poi lo metto su lo stesso perché la voce di Tyler ragazzi non lascia scampo. Almeno per me. E allora lo ascolto anche se certi pezzi son quel che sono. Il mio sogno sarebbe che Tyler facesse un album solo, di tutti blues magari acustici (più o meno ruvidi, più o meno ruffiani…va bene). Con la sua voce sarebbe magnifico. Ricordate hangman jury? E il brivido della voce di steven nell’unplugged? Ma non lo farà mai, troppo legato alla band, troppo fuori dall’ottica in cui si è messo…e perde tempo a fare american idol….ah…devo proprio amarli tanto i miei aero per sopportare tutto sto stress :-). Ma si sa, le passioni son passioni e ci si resta attaccati. Per quanto riguarda Perry che canta….io gli staccherei il microfono. Non lo sopporto proprio quando canta. Si sa che i chitarristi van bene a suonare la chitarra e non a cantare (non sempre ovviamente….vedi richards e clapton) ma poi ci mettono personalità e allora il pezzo salta fuori e magari va da dio….ma Perry? Perry canta proprio da cani; non solo ha una pessima intonazione, ma non ha “sugo”, come ti dicevo un po’ di tempo fa Timo. Guarda preferisco Brad anche come chitarrista ormai. E va bè, anche sto tanto atteso cd è arrivato…anche se era meglio..una “different dimension”.

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  3. alexdoc 28/12/2012 a 22:51 #

    Tra parentesi, anch’io sono cresciuto con loro. Sono stati una delle band della mia vita, e non dimenticherò mai la performance al Monsters Of Rock di Bologna 1990 nella quale eclissarono gli headliners Whitesnake, altri miei idoli ma quella sera non ci fu storia. Sono contento che con tutto quello che hanno passato ci sono ancora, ma non riuscirei a immaginarli con un cantante che non sia Steven. Meno male che é tornato “a casa”, quell’uomo riesce a farsi perdonare tutto, anche American Idol. Ha una delle voci più inimitabili e non scalfite dal tempo, mentre altri più virtuosi prodigi delle corde vocali hanno segnato il passo. Pochi hanno mantenuto intatta una vocalità così unica e particolare e rivelatasi capace di sottoporsi a svariati generi, molto più versatile delle previsioni iniziali (un altro esempio che mi viene in mente é Stevie Nicks). Quest’anno é uscito un mediocre tribute album ai grandi ZZTop, nel quale l’unico brano riuscito é una strepitosa “Sharp dressed man” suonata da questa “one shot band”: l’ex bimbo prodigio del blues Johnny Lang on guitar, nientemeno che Mick Fleetwood & John “Mac” alla sezione ritmica e il nostro Tallarico al microfono. A parte il giovanotto, i tre “anziani” sono tra i musicisti più distinguibili del pianeta, gente che riconoscerei alla prima nota dei loro rispettivi strumenti. Chiudo con tre frasi che mi piace ricordare. “Rocks” é il non plus ultra per chi come me ama gli anthem dinamici. Quando si parla di hard rock o di americani non ce n’è per nessuno, gli Aerosmith sono i migliori.” (Keith Richards, a dispetto di Mick Jagger che ha sempre disprezzato Tyler come un imitatore, lo stesso identico rapporto di Plant con Coverdale). “Mi piacciono queste nuove band che chiamano crossover, Jane’s Addiction e Faith No More, ma in realtà i numeri uno dal vivo, e i più intelligenti, sono i miei coetanei Aerosmith” (Robert Plant, 1990) “I Kiss usano il rock and roll come colonna sonora di uno spettacolo teatrale o di un fumetto. Per noi invece è la musica ad essere lo spettacolo.” (Steven Tyler). Sing it again Steven!

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  4. Lalle 29/12/2012 a 19:03 #

    Personalmente lo ritengo un album inutile, troppe recensoni lo hanno giudicato (vari magazine e siti) con un 6 politico …..
    Giudizio personale 4 su 10.

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  5. mauro bortolini 02/01/2013 a 08:31 #

    La dimensione a cui fanno riferimento gli aerosmith é quella di una band
    diventata un’ istituzione del rock americano ma persa nel buio di un pop-rock
    di mestiere e nulla piu’ .

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  6. picca 02/01/2013 a 10:16 #

    Gli Aerosmith sono usciti con un disco in un momento in cui nessuno sentiva il bisogno di un disco degli Aerosmith. Sarà difficile giudicarlo. Insisto sulla mia recente ossessione arteriosclerotica: si fanno dischi belli e importanti se anche gli altri fanno dischi belli e importanti. Music From Another Dimension casca lì un po’ così, appare sugli scaffali dei negozi con quella copertina da bootleg fatto bene ma a nessuno importa nulla veramente. Evidentemente dovevano un disco alla Sony e qualcuno avrà pensato che l’esposizione mediatica di Steve Tyler andasse sfruttata finchè dura. Altri motivi di pubblicazione non ne vedo, se non il fatto che ogni tanto un musicista (e non solo) deve produrre qualcosa altrimenti appassisce. Quando gli A. facevano dischi importanti, negli anni ’70 e poi nei late eighties col loro comeback di gran classe da Permanent Vacation in poi, fronteggiavano prima tutto un proliferare di hard rock da stadio da Frampton ai Boston, dai Grand Funk ai Bad Co. sulla cui scia si macinava rock alla grande, poi come padrini dell’esplosione glam di Motley Crue, GnR, Cinderella o Poison ai quali Tyler & co. avevano insegnato a smollare un bluesaccio in slide o a riempire di sciarpine l’asta del microfono. Ma adesso??? Gli Aerosmith finiscono sugli scaffali assieme a Maroon 5, Bruno Mars o Mumford & Sons. Se oggi uscisse Sgt. Pepper o Sticky Fingers o Electric Ladyland o Houses Of The Holy o Layla o Quadrophenia o Hotel California o Songs In The Key Of Life o Darkness On The Edge Of Town o Unforgettable Fire tra i Kasabian e Alicia Keys non se li inculerebbe nessuno. Excuse my french. Di Music From Another Dimension ne riparliamo tra 20 anni, quando uscirà l’immersion box e lo speciale di Mojo e Uncut. Forse.

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  7. Axl 22/01/2013 a 11:15 #

    Sono davvero BASITO ragazzi…per dirla in parole povere sono SENZA PAROLE.Leggo una recensione dove si dice che Legendary Child è brutta (io la trovo potente e con un sound che ti acchiappa fin dal primo riff),che LOVER ALOT è un pezzo buttato li tanto per, e non si fa nessun riferimento a STREET JESUS che a parere mio è il pezzo migliore dell album.Un cavalcata hard rock tirata e potente inzuppata di anni 70.Nelle recensione si parla solo bene di alcune ballate che comunque sono 5 su un album di 15 pezzi.Poi leggo i commenti di altri miei fratelli amanti del rock che conta e vedo superficialità di giudizi affrettati e troppo severi.MUSIC FROM ANOTHER DIMENSION è un album buono ragazzi e guadagna con ascolti successivi.Ma ho sentito le stesse valanghe di commenti negativi ingiusti e di frasi tipo “eh..non sono piu quelli di una volta” ogni volta che una grande rock band ha pubblicato un nuovo album,per esempio su Black Ice degli AC/DC. Che palle!!! Ma non sarà che il rockettaro metallaro è troppo legato al motto “il nuovo fa cacare il vecchio è figo” per giudicare correttamente un nuovo lavoro di una grande band come gli Aerosmith?Sempre lo stesso ritornello ogni volta che Metallica,ac/dc;guns n roses,scorpions e via dicendo fanno uscire qualcosa di nuovo….bah. w il rock

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  8. mikebravo 10/10/2013 a 18:56 #

    Ho comprato solo oggi a euro 8,90 l’ultima fatica degli aerosmith.
    Ho fatto fatica ad ascoltarlo tutto.
    Qualche canzone si eleva dalla media.
    Legendary child, beautiful, closer, street jesus.
    La prima è un po’ rubacchiata.
    in Closer si sente la chitarra di Perry che altrimenti si limita
    a ben poco.
    Una grande fatica ad ascoltare ed una grande fatica per il gruppo a
    registrare.
    Faccio fatica a trovare un senso a tutto cio’…..

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  9. Axl 14/10/2013 a 11:10 #

    Bah…continuo a dire che il rockettaro critica a priori ogni album nuovo di una band storica.poi definire pop rock pezzi tosti come lover alot e street jesus mi fa proprio venire voglia di regalarvi un paio di biglietti per vedere britney spears dal vivo…

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  10. mikebravo 15/10/2013 a 19:42 #

    Il disco l’ho comprato e l’ho ascoltato.
    Ho conosciuto la musica degli aerosmith a meta’ degli anni settanta.
    In europa non erano ancora famosi allora.
    Li ho amati tanto, tanto tempo fa.
    Britney Spears potevi risparmiartela….potrebbe duettare nel prox disco
    con Tyler…………

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  11. timtirelli 15/10/2013 a 23:06 #

    Sì, MikeBravo, dici bene, il lettore Axl la battuta su Britney Spears poteva risparmiarsela, anche perchè hai doppiamente ragione quando dici che potrebbe essere la prossima per un duetto con Tyler.

    Poi “a priori” un cazzo. Qui non si giudica a priori ! Qui si ascolta, si cerca di capire, di approfondire, con alle spalle una lunga passione per il rock. Ma quando un disco è mediocre, lo diciamo senza troppi filtri. E MUSIC FROM ANOTHER DIMENSION non è un gran disco, come non lo era l’ultimo degli AC/DC e insieme ad esso quasi tutte le ultime fatiche delle band storiche.

    A te piacciono, Axl? Benissimo, ma non pretendere che per altra gente, che magari ascolta e ama gli AEROSMITH da 35 anni, sia lo stesso.
    Provi il brivido di comprare a priori un disco degli AEROSMITH in diretta, benissimo, il disco diventa un capitolo importante della tua vita, ma non è detto che lo sia anche della musica.

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  12. The Ghost Of BR 16/10/2013 a 20:21 #

    Tutto il manifestato risentimento contro questo Axl, che visto il suo linguaggio diretto e senza fronzoli spero sia un giovane fan, scusate ma non lo capisco. Io sono un decrepito appassionato di rock che nel lontano 1994, scrissi l’introduzione di un libro edito da Arcana sugli Aerosmith. Fui incaricato da Riccardo Bertoncelli, da molti considerato il critico rock per eccellenza in Italia, il quale graziosamente commentò “una lunga introduzione che sistema storicamente e criticamente i fatti prima di dare la parola ai testi” ed aggiunse su Tyler e soci “nessuno, a parte i Led Zeppelin, può giurare di aver tanto influenzato le generazioni hard & heavy”. Ma nonostante la lunga militanza come estimatore degli Aero, non mi sento affatto destabilizzato dalle parole di Axl; premesso che non considero affatto “Music From Another Dimension” un grande disco, ma che “Street Jesus” (se si ignora che é stato ricalcato sul modello di un classico dello stesso gruppo) è da considerarsi brano di enorme impatto, mi disturbano molto di più altre cose, in veste di “attempato ascoltatore”: per esempio che alcuni esperti del blog abbiano approfittato di quest’ultimo disco per trattare gli Aerosmith come una band di discutibile importanza, il che è ovviamente abbastanza sacrilego, ed in particolare, una “ricostruzione” del loro profilo storico è a mio avviso scandalosa. In quel caso, non ho notato alcuna reazione alterata, boh. Fortunatamente, per quanto mi riguarda, c’è almeno l’Axl in questione ad infervorarsi e che a suo modo si “espone” mettendoci la faccia, mentre tanti fanno spallucce e non perdono tempo a commentare…Chiarisco che non ce l’ho affatto con Mike Bravo, del quale ho molto apprezzato le considerazioni sui King Crimson, non condividendo solo il finale. A Tim vorrei solo dire che “un capitolo importante della storia della musica (rock)”, forse lo determinano le vendite discografiche e la conseguente influenza di chi è più famoso sulle generazioni a seguire, ma ognuno ha il diritto soggettivamente di scegliersi i propri top player senza render conto a nessuno. Chi mi può imporre che “Born To Run” sia più significativo di “Growers Of Mushroom” dei Leaf Hound? Un plebiscito? Problemi che non mi pongo…

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  13. timtirelli 16/10/2013 a 20:44 #

    Beppe, anche io non capisco appieno la tua requisitoria.
    Io che considero gli AEROSMITH la più importante rock band americana, mi sento tranquillissimo nel ribadire che MUSIC FROM ANOTHER DIMENSION non è, e ripeto non è, OGGETTIVAMENTE un capitolo importante per la musica rock.

    Che poi sia importantissimo per questo AXL, va benissimo, non ho scritto che non debba esserlo. Ognuno se vuole, ascolta quello che gli pare, ma le cose – almeno su questo blog – devono essere messe nella giusta prospettiva.

    Io amo alla follia LOVE BEACH e IN THROUGHT THE OUT DOOR, album che non sono certamente album importanti per la musica rock, anzi tutt’altro.

    MFAD è un disco mediocre che non contiene nessun brano degno di nota.

    STREET JESUS? Ma stiamo scherzando? Intro piuttosto standard presa dal repertorio blues più classico e il resto è una rivisitazione del pezzo TOYS IN THE ATTIC. E’ questo un brano di grande impatto?

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  14. The Ghost Of BR 16/10/2013 a 21:47 #

    Bravo Tim! “Street Jesus” è una rivisitazione di “Toys In The Attic”, peccato che tu te ne sia accorto, ma per chi non lo sa (molti altri) non vedo come non lo si possa considerare un brano di grande impatto. Mi sembra che tu manco abbia letto ciò che ho scritto. Sostengo che “MFAD” sia un grande disco? Il punto è un altro: prendetevela pure con questo Axl e fate finta di nulla quando personaggi più ingombranti sparano delle emerite cazzate. Inoltre NON CI CREDO se mi dici che gli Aerosmith sono stati trattati con il debito rispetto dai tuoi lettori ed amici. Questo era ciò che sostenevo, nient’altro. Il blog è TUO e dovresti avere tutto l’interesse perchè ci sia dialettica e sia aperto a frequentatori più o meno disparati, altrimenti è un affare strettamente per conoscenti. Se è questo che vuoi…Tolgo il disturbo dopo essermi preso anche l’ennesima lezione sul “blues classico”, scusa l’ignoranza. Mi spiace solo che con il passare degli anni evidentemente non sono più in grado di farmi capire. Specialmente da chi non ne ha alcuna voglia. C’est la vie, diceva il vecchio, caro Greg Lake.

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  15. bodhran 16/10/2013 a 22:27 #

    Cerco di inserirmi in punta di piedi, non tanto per commentare l’album in questione ma per dire che in questo blog di dialettica ce n’è, con il limite che hanno i blog: talvolta mi piacerebbe poter fare delle chiacchierate invece del batti e ribatti di post, che poi magari vengono chiusi per non dare l’impressione di voler avere aper forza l’ultima parola (re-inserendomi nella discussione sui King Crimson spero di non bestemmiare se dico che ad esempio io trovo musicalmente pi interessanti quelli da Discipline in poi).
    Poi il blog è “di Tim”, a cui dà il taglio che vuole lui, ma penso faccia piacere a tutti, a me di sicuro e ne approfitto per dirlo, poter continuare a leggere anche opinioni diverse dalle sue e sani scambi di opinione!

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  16. timtirelli 16/10/2013 a 23:45 #

    “Bravo Tim! “Street Jesus” è una rivisitazione di “Toys In The Attic”, peccato che tu te ne sia accorto, ma per chi non lo sa (molti altri) non vedo come non lo si possa considerare un brano di grande impatto”

    Ma è proprio questo il punto, Beppe. Gli Aero rifanno il verso a se stessi in un brano piuttosto modesto (nessuna melodia particolare, nessun riff di rilievo) e devo considerarlo di grande impatto per non dispiacere ad uno probabilmente capitato su questo blog per caso? Uno che in più fa dell’ ironia? Uno che si lamenta se certi rockettari tendono a criticare tutte le nuove uscite dei grandi gruppi? E che dovremmo fare, parlarne bene solo perché sono gruppi che abbiamo amato alla follia? No, non su questo blog.

    Certo, sono dischi che rispetto alle uscite di questi ultimi sventurati decenni fanno una discreta figura, ma nella storia dei gruppi stessi e del rock in generale, sono album inutili.
    Ribadisco, se poi piacciono ad alcuni, benissimo, meglio che la gente compri l’ultimo degli Aero piuttosto che quello di Britney Spears, ma che non si venga a criticarci solo perché non gli appioppiamo nulla più di una sufficienza.

    Ultima cosa: cosa c’entra se i miei amici e gli altri lettori non hanno trattato gli AEROSMITH con il debito rispetto? Nessuno gli ha mai mancato di rispetto, nessuno ne ha parlato male, nessuno ha mai tirato in ballo l’argomento. Mica tutti li amano come li amiamo io e te. Me ne dispiaccio, ma per loro…GET YOUR WINGS, TOYS IN THE ATTIC, ROCKS (questi tre in particolare), DRAW THE LINE, NIGHT IN THE RUTS sono album per me imprescindibili e che fanno godere immensamente.

    Come dice Bodhram, mi pare che dialettica sul blog ce ne sia, nei limiti consentiti del “formato blog”. Questo poi non è un blog specializzato, non parla solo di musica, ed è un blog personale con tutti i suoi limiti. Ho fino ad ora cestinato un solo post, quello su quel cazzo di Lemmy dei Motorhead, perché stanco di avere intromissioni di gente che pensa che qui non si sia capaci di capire il personaggio Lemmy.

    Cerco di essere paziente ed aperto, ma fino ad un certo punto…è bello che la gente scriva il suo parere, che ci sia discordanza di pensiero e di giudizio, ma non prendo lezioni da marmocchi arrogantelli.

    Detto questo, nessuno qui vuole che tu tolga il disturbo, io men che meno (e questo lo sai). Sei una delle voci più cristalline di questo blog e ogni giorno prego Satana affinché ti faccia venire la voglia di scrivere qualcosa per noi.

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  17. mikebravo 17/10/2013 a 14:53 #

    Dai, qualche volta si esagera tutti…..
    La battuta su Britney mi é stata servita su un piatto d’oro…….
    Tirelli e Riva siete due grandi e vi voglio bene!!!!

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  18. timtirelli 17/10/2013 a 16:40 #

    We love you too, MikeBravo.

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  19. Axl 18/10/2013 a 14:57 #

    AHAHAHAAH..Ragazzi dai,diamoci una calmata!Apro stamattina la posta elettronica per controllare una e-mail dall’ ufficio (ah si a proposito non ho 15 anni e il mio non è quindi un commento da bimbominchia) e scopro di aver acceso una feroce discussione col mio ultimo post su MFAD. Sono rimasto sorpreso e mi ci sono fatto 2 risate.Se la battuta su britney ha offeso i più me ne scuso,anche se era solo una battuta.Il fatto è che da quando andavo a scuola(e ne sono passati di anni) sento demolire senza remore gli ultimi lavori di una band,piuttosto che l’ultimo film di De Niro,piuttosto che l’ultimo libro di Follett o King,semplicemente sostenendo che “non sono più quelli di una volta”.Se a volte questo può anche corrispondere a verità,vi posso garantire che in molti altri casi così non è.Non è sicuramente il caso vostro,sia chiaro,ma di gente che demolisce a priori gli ultimi lavori di un artista è pieno il mondo.Trovo questa cosa deprimente e irritante.Se avessi dato retta a tutti quelli che mi dicevano “Nahhh non ci andare al concerto di quella band che sono FINITI!” oppure “Ho visto l’ ultimo film con Al Pacino,non andare a vederlo è una delusione…ma perchè non fa di nuovo SCARFACE??” , mi sarei perso tante di quelle emozioni ragazzi…. Adoro gli Aerosmith e ribadisco che considero MFAD non un capolavoro,non un album indimenticabile,ma cmq un buon lavoro che ascolto volentieri non nella sua interezza ma in alcune sue tracce che trovo davvero “ok”. Street Jesus ricorda un po Toys?Forse..ma di autocitazioni nella storia del rock ce ne sono mille,se dovessimo ragionare così allora quante canzoni dei grandi AC/DC dovremmo bollare perchè ricordano nel giro di accordi dei loro successi più vecchi? Credo che di un artista vada anche apprezzata e capita l’ EVOLUZIONE.I Guns non possono registrare a vita un appetite for distruction….Che vi devo dire…vedere a tarda notte i toxic twin infiammare ancora oggi lo studio del buon David Letterman con una versione feroce di lover alot,in promozione del nuovo album,come se avessero ancora 30 anni mi fa battare il cuore e mi dà quella botta di adrenalina che solo chi ama il rock,quello vero,quello nato negli anni 70’/80′,quello con la R maiuscola,conosce bene e può capire.E di questo rock,amici miei,gli Aerosmith sono indiscussi protagonisti.

    Un abbraccio a tutti.

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  20. mikebravo 03/01/2014 a 19:41 #

    Ho iniziato il nuovo anno con 2 cd comprati a 3 euro l’uno.
    Uno è PUMP degli Aerosmith.
    L’ho sparato in macchina ( per vedere di nascosto l’effetto che
    fa ).
    Beh, l’effetto é buono, senz’altro, ed era tanto che non l’ascoltavo.
    A parte le canzoni piu’ famose, c’é un ottimo uso delle voci e dei
    cori.
    Un album che merita piu’ di un riascolto.

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    • alexdoc 03/01/2014 a 20:30 #

      Per me “Pump” è il loro disco migliore tra quelli pubblicati dopo la reunion, e il loro ultimo grande album. Mi sembra ieri quando lo comprai, in cassetta, appena uscito, in quel settembre 1989, e mi accompagnò per più di una stagione. Album vario e senza punti deboli, e con una ballad finalmente “tosta” e countryeggiante, “What It Takes”, spanne sopra la un po’ troppo melensa “Angel” del precedente “Permanent Vacation” (quasi altrettanto bello, il primo loro lavoro che ho comprato “in diretta”). Li ho visti in azione, e in formissima, dal vivo nel tour seguente, nel Monsters di Bologna 1990, grande concerto. Era il periodo nel quale sancirono la loro superiorità sulle tante glam e street bands da loro influenzate e ispirate, la loro “seconda giovinezza” che li fece scoprire a molti e riscoprire a molti altri. Proprio ieri leggevo di Tyler che si è detto contento del tour estivo insieme ai Van Halen, ma il suo sogno sarebbe ritrovarsi come compagni di palco e co-headliners per una tournée gli AC/DC, vecchi amiconi incontrati a fine ’70 ancora con Bon Scott, e che ha presentato con entusiasta discorso introduttivo (e duetto su “You Shook Me All Night Long”) alla Rock And Roll Hall Of Fame nel 2003.

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  21. timtirelli 06/01/2014 a 13:09 #

    Ah Alex, WHAT IT TAKES, che bel pezzo. Io ANGEL non riesco ad ascoltarla, è una ballad adatta alle gnocche fritte.
    i miei Aero si fermano a DONE WITH MIRRORS, ma capisco che per voi, generazioni più giovani, gli album della rinascita siano importanti. Poi, in verità, sono album che ho goduto molto anche io. Io li vidi, oltre che al MOR ’90 di Bologna, anche nel 1989 al Palatrussardi a Milano. Che spettacolo. Che band.

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