BLACK CROWES, Milano 27-05-2024 – TTTT

4 Giu

Milano, Teatro Arcimboldi, lunedì 27 maggio 2024.  Sono venuto a vedere i Black Crowes insieme a Lollo e alla Lotty che ci raggiunge da Genova. I fratelli Robinson hanno il loro nuovo album da portare in giro ed è dunque cosa buona e giusta essere presenti all’evento. I BC sono uno di quei gruppi che qui sul blog si amano, punto; negli anni novanta le migliori chitarre Rock (per come lo si intende qui) erano le loro. Il sound, l’amalgama, le accordature aperte, la trama … una meraviglia.

Stasera il gruppo spalla è quello dei Jim Jones All Stars, garage rock and roll con sfumature blues e punk. Non sono impressionato ma lo ascolto volentieri, il battito e l’approccio primordiale del rock and roll servono sempre. Il pubblico va e viene, al momento il teatro è pieno per metà … incrocio e saluto Antonio “Rigo” Righetti, musicista di Modena della mia generazione che conosco piuttosto bene (a lungo bassista di Ligabue e amante di questo tipo di Rock).

Sgomberato il palco dalle loro cose, ci si prepara all’arrivo dei Black Crowes. Il Teatro ora è pieno, circa 2400 persone.

Black Crowes, Teatro Arcimboldi, Milano 27/05/2024 foto Tim Tirelli

Black Crowes, Teatro Arcimboldi, Milano 27/05/2024 foto Tim Tirelli

Dall’impianto esce It’s A Long Way To The Top degli AC/DC e la band entra in scena. Bedside Manners definisce l’inizio dello show, il gruppo rolla deciso sin dalle prime battute.

Chris Robinson invita tutti ad alzarsi: “questo è un cazzo di concerto Rock, forza in piedi”. Alla fine del primo pezzo continua nell’intento di smuovere la gente, se la prende con un poveretto sulla destra che rimane seduto, poi, se interpreto bene, anche con uno del servizio d’ordine che cerca di limitare l’uso dei cellulari. Non mi è piaciuta questa tirata, se fossi stato io a prenderci sotto avrei mandato Chris Robinson a farsi dare dove si nasano i meloni, come diciamo qui. Uno ad un concerto non è obbligato a fare quello che dice un cantante su di giri, uno può aver acquistato un biglietto per lo spettacolo proprio perché pensava di potere stare seduto, magari per problemi personali, magari perché non gli andava di ballare. Insomma, io fossi stato in lui avrei evitato, ma d’altra parte sappiamo cosa sono i cantanti.

Black Crowes, Teatro Arcimboldi, Milano 27/05/2024 foto Tim Tirelli

Black Crowes, Teatro Arcimboldi, Milano 27/05/2024 foto Tim Tirelli

Il palco ha un gusto retrò, sapori provenienti da vecchi circhi o da vecchi locali statunitensi, tutto molto carino; notevoli gli ampli di chitarra presenti sul palco, tra cui Marshall, Vox , Orange e Fender. Coriste, batteria e tastiere sulla pedana (assai) rialzata. Si rivede al basso Sven Pipen, all’altra sei corde il chitarrista argentino Nico Bereciartua.

Black Crowes, Teatro Arcimboldi, Milano 27/05/2024 foto Tim Tirelli

Black Crowes, Teatro Arcimboldi, Milano 27/05/2024 foto Tim Tirelli

I brani del nuovo album non sono affatto male e dal vivo si difendono, chiaro che quando la band propone i classici, quelli che abbiamo tatuati sul l’animo, beh … il resto passa un po’ in secondo piano. Twice As Hard, Thorn in My Pride, Sting Me, Jealous Again, Remedy sono tra le più belle cose che si possano sentire oggi in un contesto live. She Talks to Angels poi ci trasporta tra le profondità cosmiche. L’acustica di Rich Robinson, le malinconie della melodia, la slide (suonata su una chitarra con lo stringbender), la band che con eleganza rende omaggio ad una grande, grande, canzone. Penso agli amici e conoscenti che vanno a vedere l’ennesimo concerto heavy metal e poi si perdono brani del genere, mah … per me sono questi i momenti che definiscono il vero senso del Rock.

Durante Goodbye Daughters Of The Revolution tracce chiare dei Rolling Stones e magari anche dei Faces o meglio Rod Stewart. Tra le cover, oltre alla classicissima Hard To Handle di Otis Redding, segnalo High School Confidential di Jerry Lee Lewis. 
L’impianto dell’Arcimboldi non è all’altezza … il suono pare confuso, poco chiaro, impastato … inaccettabile per un concerto di bella musica Rock in un teatro indoor. Rifletto poi sul fatto che i Black Crowes oggi non sono più una vero gruppo, ora si tratta di due fratelli che assumono chi gli pare e vanno in giro senza gli orpelli dei rapporti passati (mi riferisco al batterista Steve Gorman). Se non altro prendono a bordo gente capace e in linea con il Rock proposto … una volta dissolti i gruppi è difficile mantenere coerenza artistica ed onestà musicale, ma i Fratelli Robinson & Friends in qualche modo portano a casa il risultato.

Black Crowes, Teatro Arcimboldi, Milano 27/05/2024 foto Tim Tirelli

Black Crowes, Teatro Arcimboldi, Milano 27/05/2024 foto Tim Tirelli

A fine concerto rimango a respirare le ultime vibrazioni Rock ancora nell’aria, il pubblico defluisce, mi incammino verso lo spazio esterno antistante al teatro dove Lollo e Lotty mi stanno aspettando. Nemmeno il tempo di uscire e…

“Tim!! Ciao Tim!!”

Guardo il giovane uomo che mi chiama. Sul momento penso a qualcuno che ho incontrato da qualche parte di cui non ricordo volto e nome.

“Ciao, scusa, tu sei …?”

“Non ci conosciamo, sono un lettore del tuo blog, Michele da Verona, non ho mai scritto, faccio parte della maggioranza silenziosa, volevo solo dirti di continuare a scrivere e di non fermarti, ti leggo sempre.”

Abbraccio questo caro amico sconosciuto, non so nulla di lui, eppure lo sento immediatamente vicino. Potenza del blog. Che i lettori del blog vadano ai concerti dei Black Crowes mi riempie il cuore.

E allora con l’animo pieno di Rock e di good vibrations via di nuovo verso sud est, verso quella parte di pianura al contempo placida e frenetica in cui sono nato e cresciuto. L’ora è tarda, il mood si fa riflessivo, cerco di non ascoltare le centurionate musicali che Lollo vuole farmi ascoltare, mi isolo in uno di miei momenti blues, in lontananza verso sud le luci sugli appennini brillano … ci scommetto che c’è oro in quelle colline.

Scaletta:

Bedside Manners
Dirty Cold Sun
Twice as Hard
Gone
Goodbye Daughters of the Revolution
Sister Luck
Cross Your Fingers
High School Confidential
Thorn in My Pride
Wanting and Waiting
Hard to Handle
She Talks to Angels
Follow the Moon
Sting Me
Jealous Again
Remedy

Bis:
God’s Got It

2 Risposte to “BLACK CROWES, Milano 27-05-2024 – TTTT”

  1. Michele 04/06/2024 a 18:56 #

    Ciao Tim sono Michele, bello averti visto di persona, anche se in realtà ti leggo sempre e mi sembra di “conoscerti” già da un po! Potenza del rock.  Spero un giorno di riuscire a vederti a suonare dal vivo e grazie ancora per tenere in piedi questo blog.

    Alcune considerazioni sul concerto.

    Sono rimasto anch’io deluso dall’acustica dell’Arcimboldi, il suono arrivava caotico e in galleria spesso era tutto mescolato. Sinceramente proprio non me lo aspettavo in un teatro, ricordo infatti ancora con piacere l’acustica perfetta al Celebrazioni di Bologna per il concerto dello scorso novembre dei miei amati Gov’t Mule. Dove sta il problema? Colpa intrinseca del teatro o responsabilità del fonico?

    A Milano ho trovato una band molto diversa rispetto all’ultimo loro concerto che avevo visto a  Vigevano. Nel 2011 erano infatti più southern e “dilatati” con Luther Dickinson (North Mississippi All Star) alla chitarra e Chris Robinson a piedi scalzi su un tappetto, era il tour di Warpaint. Oggi li ho ritrovati più “rock’n’roll”, diretti e scenografici, sembrava non volessero fare prigionieri. Positivo l’inserimento delle coriste che hanno contribuito a rendere l’atmosfera di circo festante alla “Mad Dogs & Englishmen”. Ho visto i fratelli vogliosi e in salute, sono fiducioso per il futuro anche se con loro non si sa mai.

    Che belle che sono le cover quando sono scelte bene e suonate come si deve! a Milano “High School Confidential” del Killer ha fatto rollare il teatro, d’altronde è da lì che è partito tutto, siano benedetti gli studi della Sun Records. Del concerto di Vigevano invece ricordo ancora una loro splendida versione di “Poor Elijah” dall’album di Delaney and Bonnie “on tour with Eric Clapton”.  

    Teniamoci stretti i Black Crowes che al netto di tutti i cambi di formazione e litigi vari sono ancora un’onesta e genuina band di rock’n’roll ed è bello saperli ancora in giro con un album nuovo da proporre. Forse, come veniva fatto dire a Lester Bangs in “almost famous”, il rock è finito e siamo giusto in tempo per il rantolo della morte, ma io uscendo dall’Arciboldi e guardandomi attorno ho visto ancora tanta sincera passione. Lunga vita al rock!

    Michele

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    • timtirelli 04/06/2024 a 20:07 #

      No va beh, visto che razza di lettori ha il blog? Michele, you rule. Grazie del bellissimo commento amico mio.

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