Eccoli qui gli immobili pomeriggi d’agosto come diceva Pavese, ma per quanto sospesi nel tempo scivolano via senza che me ne avveda; il tempo sembra dilatato, imbrigliato da una bolla di caldo tossico durata quaranta giorni; poi ecco il cielo velato, qualche nube nera, la temperatura che cala di 5/6 gradi e la seconda metà del mese che irrompe e che si appresta ad accompagnarmi verso settembre e l’inevitabile tramonto dell’estate.
In questa dimensione estiva e pianuresca il mio io si dibatte tra quotidianità e pensieri che si accartocciano su particolari e dettagli all’apparenza senza importanza.
Due ragazzine di circa 13anni, una piccola e minuta l’altra più alta stanno per incontrarsi. Sono fermo al grande incrocio che porta in stazione. Ho la più piccola di statura davanti a me, sta parlando al telefono con l’amica “ma dove cazzo sei, non ti vedo” le chiede, lo ripete più volte marcando la parolaccia con una enfasi spropositata, è chiaro che gioca a fare la ragazza ormai grande. Ha i jeans sporchi all’altezza del culo, vuole fare la parte della bad girl. Finalmente s’incontrano, risate stridule, isterismo. S‘incamminano verso la stazione, entrambe con jeans o pantaloni chiari e top nero smanicato e attillato. Finiscono sul mio stesso binario. Ciarlano ad alta voce, come se le loro facezie fossero il centro degli interessi del mondo. Mi chiedo se anche noi a13 anni fossimo così, se volevamo apparire fighi. Non a 13 anni mi par di ricordare, magari tre anni dopo sì.
E intanto mentre attendo il regionale che mi riporta a Regium Lepidi, penso alle grandi ragnatele che minuscoli ragni tessono incessantemente tra la siepe e il rosmarino sbarrando il sentierino dell’orto.
In pausa pranzo con la mia amica Mar in centro a Mutina sotto un sole tornato spietato a cercare un posto dove pranzare. Le mense sono chiuse fino a inizio settembre, cerchiamo di evitare i locali a ridosso del duomo; nel mercato coperto Albinelli sono aperti solo gli esercizi posizionati a sud, ma i tavolini sono pieni di turisti, arrivano echi di discorsi fatti in francese, do una occhiata ai prezzi e mi scappa un “porc la misuàr” di mingardiana memoria. Indolenti, io e la Mar ci accasciamo su uno dei tavolini di un minuscolo baretto lì vicino. Scelgo un panino vegetariano con fichi e altre cosucce … 9 euro. Riporc la misuàr. Nel tavolino vicino una donna presumibilmente tra i 40 e i 50 anni si accerta di vestire il suo ruolo di esponente della Mutina bene comportandosi con i titolari come se fosse di casa e soprattutto come se tutti sapessero chi è. Ordina con studiata non curanza e con una certa superiorità un aperitivo dietro l’altro, che tutti sappiano che sa come godersi la vita e che non ha problemi di soldi. La sua amica straniera che mastica l’italiano sta al gioco.
Mentre assaggio il panino e lo sguardo plana su Piazza Grande penso all’incipit di Trespass
Looking for someone, I guess I’m doing that tryin’ to find a memory in a dark room
Dopo di che penso alle differenza tra Homo Erectus e Homo Ergaster*.
Cosa c’entri solo il nulla cosmico onnipotente lo sa.
*La terminologia H. ergaster è spesso riservata alle popolazioni di Homo erectus che vivevano in Africa; il termine Homo erectus si riferisce ai reperti asiatici.
Uscito da Cinema UCI di Regium Lepidi dopo aver speso inutilmente 11,5 euro per Alien-Romulus, io e l’umana Sigismonda decidiamo di mangiare un boccone in uno di quei ristorantini minuscoli del centro commerciale lì sotto. La colonna sonora che inonda quei luoghi indoor é composta da muzak per noi inascoltabile, colonna sonora temo ideale per chi passeggia all’interno di questi larghi spazi: una popolazione ormai votata allo svacco estetico, culturale, sociale. Tutti a trascinare le loro ciabatte, dentro ai loro pantaloni corti e magliette di dubbio gusto, chini sul cellulare o con lo sguardo perso nel vuoto indecisi se acquistare l’ennesimo capo di vestiario da pochi euro o entrare nei ristoranti che propongono hamburgher tripli o carne messicana piccante (mentre, accompagnati dalle mogli, guardano il culo delle adolescenti che in gruppi sparsi camminano in abiti assai succinti). L’impressione è che quarant’anni di TV commerciale abbiano ridotto questo paese a uno straccio.
Tutto questo osservare mi fa male e mi induce a porre domande a me stesso: chi sono io per giudicare? Chi guarda me cosa potrebbe pensare? Guarda un po’ questo tipetto indisponente, guarda che faccia che ha, sempre vestito tono su tono con i suoi Ray Ban Aviator e quell’aria un po’ così di chi guarda le cose da una prospettiva obliqua. Chi cavolo è questo sapientino, di sicuro è un di sinistroide di melma, magari un radical chic del cazzo (magari lo fossi, accidenti!), ma vaffanculo va.
Mi manca l’aria, esco e mi dirigo al parcheggio. Nello spazio antistante alla entrata principale hanno allestito una pista per scattinare (va beh, schettinare … pattinare con i pattini a rotelle) dove alcune bambine/ragazzine stanno impegnandosi alla cosa. Sotto ad uno tendone una paio di dj inquinano l’aria con uno dei massimi problemi degli ultimi decenni di questa società malata: la musica commerciale latinoamericana. La spingono ad alto volume così da spegnere ogni pensiero. Una catastrofe vera e propria. Come potranno le giovani generazioni cresciute ascoltando queste (ed altre) immondezze musicali prendere le redini dei governi, della società, dei pianeta?
Tornato a casa metto la testa sotto l’acqua fredda del rubinetto. Devo sbarazzarmi di me stesso, devo smettere di fare questi pipponi … che posso fare per fare uscire tutte quelle tossine? C’è un unico rimedio: la pheega. Il delta di Venere come ultimo porto sicuro prima del naufragare.
FILM
_ALIEN Romulus (USA/Ungheria 2024) di Fede Alvarez – TTT
Nella prima settimana dopo ferragosto il settimo capitolo della saga di fantascienza è risultato essere il film più visto in Italia, 1.200.000 euro d’incassi, niente male di questi tempi. Essendo stato un grandissimo fan dell’era Ripley non ho potuto esimermi dall’andare a vedere questo nuovo episodio, ambientato tra il primo (Alien 1979) e il secondo (Aliens Scontro Finale 1986) film della serie. Tra i produttori vi sono Ridley Scott e Walter Hill il film dunque è discreto, trama che in qualche modo regge, situazioni passabili, giovani protagonisti però appena più di mediocri, nel complesso sufficiente. Alcune scene sono suggestive (come quelle che riguardano gli anelli del pianeta), molti i riferimenti ad Alien 1, 2 e 4 (e Prometheus). Film dignitoso o giù di lì.
_I DELINQUENTI (Argentina/Lussemburgo/Brasile/Cile 2023) di Rodrigo Moreno – TTTT+
Magnifica pellicola ambientata a Buenos Aires e negli ampi spazi argentini, l’esistenzialismo nella sua forma più profonda, la ricerca della libertà individuale, la vita quotidiana che si inerpica lungo cammini inaspettati. Tre ore (divise in due parti) spese benissimo. Certo cinema argentino contemporaneo fa benissimo all’animo delle donne e degli uomini di blues come noi; e a proposito di blues … ve ne è a iosa nella malinconica colonna sonora, che sui titoli di coda diventa un fiume musicale inarrestabile.
Se ti senti a casa tua su questo blog questo è un film che devi vedere.
Visibile sul canale streaming MUBI.
_LOS COLONOS (Cile, Argentina, Francia, 2023) di Felipe Gálvez – TTTT
Ambientato nella Terra Del Fuoco cilena, questo film ha una trama semplice e diretta: un latifondista allevatore di pecore all’inizio del 1900 non si fa scrupoli ad eliminare gli indios che in qualche modo ostacolano i suoi affari. I vasti e severi spazi del Cile del sud, il carattere brutale del western. Da vedere.
Visibile sul canale streaming MUBI.
_ONE CHANCE L’Opera Della Mia Vita (UK 2013) – TTT
Basato sulla vita del cantante d’opera/pop britannico Paul Potts (diventato famoso grazie ad un talent show) il film è una commedia (con qualche sfumatura drammatica legata al tema del bullismo) che in una sera d’estate si fa guardare con piacere.
_LA RAGAZZA DELLA PALUDE (USA 2022) – TTT+
Carolina del Nord anni 50, una giovane donna vive da sola in una casa in mezzo ad una palude dopo essere stata abbandonata dai genitori e dai fratelli da bambina, creando una dimensione tutta sua dove viver. Verrà accusata di aver ucciso un suo ex ragazzo e verrà difesa solo da un vecchio avvocato in pensione.
L’ambientazione è una di quelle che ci piacciono tanto qui sul blog, sebbene occorra chiarire subito che la palude viene rappresentata in maniera troppo pittoresca, mentre in realtà dovrebbe apparire come un luogo tutto sommato spaventoso e pericoloso.
Ho trovato il finale prevedibile. Va sottolineata comunque la prova della protagonista (Daisy Edgar-Jones).
_IO NON SONO NESSUNO (USA 2021) – TT½
Film d’azione che pare una parodia di “John Wick”, una quasi satira sul machismo insopportabile.
_I CRIMINI DI EMILY (USA 2022) – TTT+
Gravata da debiti studenteschi e senza lavoro, Emily scivola nell’illegalità.
_HIGH GROUND (AUS 2020) – TTT
Western australiano, con gli aborigeni nella parte dei pellerossa e vittime delle solite ingiustizie.
_GOYO (Argentina 2024) – TTT+
Goyo è un uomo affetto dalla sindrome di Asperger che cerca di affrontare la quotidianità secondo la sua individualità; dovrà affrontare anche l’innamoramento e le relative dinamiche. Le buone intenzioni del film sembrano qua e là imbrattate da un velo di retorica e da certe forzature.
SERIE TV
_ASUNTA (Espana 2024) – TTT++
Miniserie basata sulla storia vera dell’omicidio del 2013 di una ragazzina di origini asiatiche adottata da una coppia spagnola.
_UN UOMO VERO (USA 2024) – TTT
Tratta dal libro di Tom Wolf questa serie in sei episodi parla di un magnate immobiliare che dopo anni di opulenza vede il suo impero sul punto di crollare. Ogni riferimento a Donald Tr**p sembra voluto. Molto bravi Jeff Daniels (nella parte del protagonista) e Tom Pelphrey (il rivale).
NEL 2025 SU NETFLIX LA SERIE TV L’ETERNAUTA
Netflix ha diffuso le prime immagini ufficiali della serie tv L’Eternauta, ispirata al fumetto fantascientifico di Héctor Oesterheld e Francisco Solano López degli anni Cinquanta, che racconta di un’invasione aliena a Buenos Aires e della resistenza opposta dai suoi abitanti.
Sono da sempre una fan appassionatissimo del fumetto in questione, da quando il settimanale a fumetti Lanciostory iniziò a pubblicarlo (a puntate) nel 1975. Per me questa serie è un sogno, sapere poi che l’interprete principale sarà Ricardo Darìn nel ruolo di Juan Galvez (ma nella serie si chiamerà Juan Salvo) è una gioia infinita.
PUBBLICITA’ PROGRESSO
…scienza dell’infelicità … niente male come proposta.
GOLDEN AGE OF ROCK AND ROLL
_Classifica USA agosto 1973
Sorprendente vedere un disco di Jazz Rock al 11esimo posto nella classifica generale (!) degli album più venduti negli States nell’agosto di 51 anni fa. Quel disco lo comprai nella seconda metà degli anni settanta …e sì, Carlos Santana era ed è uno dei miei chitarristi preferiti in assoluto (e amo molto pure McLaughlin). Poi ovviamente è sempre un brivido vedere tra i dischi di successo quelli di: Chicago, Pink Floyd, Led Zeppelin, Deep Purple (addirittura 2), Doobie, Stevie Wonder…
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_il singolo dei Rolling uscito nell’agosto 1973
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_La PFM al Festival di Reading nell’agosto del 1973
FINALE
Come si sopravvive qui in pianura in queste torride fette di tempo che noi umani abbiamo chiamato estati?
Durante il weekend oziando sotto l’aria condizionata insieme ai felini con cui viviamo …
sorseggiando un bicchiere di Lambrusco Reggiano a temperatura glaciale …
inseguendo una luna dispettosa che non si fa prendere e fa la sostenuta …
entrando nelle profondità cosmiche del Jazz-Rock anni settanta.














Tim!!!! Che dire…. capolavoro di post!
Hai descritto una fiumana di banalità che si ingrossa sempre più ma che non scorre. Un crescendo di colore scuro che non si sfoga da nessuna parte.
Mi piace la conta delle vittime, tutte ignare di esserlo, prese senza resistenza dalla densa, lentissima e inesorabile onda.
La calamità montante non permette vie di uscite, ma la tua soluzione finale, imboccare il portale con tre lati, è inaspettata (come lo sono i reperti a Hergaster) e salvifica.
Splendido!
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Per quanto riguarda la deriva presa nel nostro paese non posso che essere d’accordo con te. Parola per parola. Il covid ha solo peggiorato una situazione giù pesante.
Ho visto la maggior parte dei film che hai postato. I delinquenti però sottotitolato. Finalmente un nuovo film argentino di buon livello. La ragazza della Palude mi è sembrata una storiella d’amore con una grande ambientazione e una bella protagonista. Avevo poche pretese verso Alien Romulus. Così è stato. La prima parte non mi è dispiaciuta tanto , certe cose mi hanno ricordato Blade Runner , ma è tutto una citazione ai vecchi film. Il buon cinema non ricicla ma prende spunto dal passato con l’occhio verso il nuovo o almeno è così che Scott e Cameron hanno creato le due colonne della saga. Oggi gli studios si attaccano ai vari Alien , Guerre Stellari , Indiana Jones , Terminator , Blade Runner , Mad Max , Ghostbusters , classici Disney , tutto una rimasticazione di roba già vista. Veri e propri brand commerciali. Visti una volta e dimenticati. Un po’ come la musica rock.
Consiglio il cinema asiatico. Oltre ai più noti Boong Joon-ho e Park Chan-wook , il regista coreano (scomparso da qualche anno) Kim Ki-duk (Estate,Autunno.. , Ferro3 , Il prigioniero coreano) e il giapponese Hirokazu Kore’eda (Aruitemo arutemo , Father and Son , Ritratto di famiglia con tempesta). Per quest’ultimo copio e incollo una citazione da wikipedia – “È centrale nel suo cinema il tema dei legami personali e di quelli familiari in particolare. Nei suoi film ha affrontato anche i temi della memoria e dell’elaborazione del lutto”. Saluti.
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