Nuova edizione di Balance dei Van Halen pubblicata poco fa in occasione del trentesimo anniversario dell’uscita dell’album; il cofanetto consiste in 2LP/2CD/Blu-ray, è tuttavia possibile acquistare le singole versioni a 2 CD e 2 LP. Questo è il mio album preferito del periodo che va dal 1991 al 2012, era non particolarmente brillante per il gruppo. Approfitto di questa uscita per riascoltare il disco e per scriverne, chissà che dopo tutti questi anni non mi arrivi qualcosa di diverso.
Balance è un album che per certi versi si discosta dal carattere californiano tipico di molti lavori del gruppo, già dalla copertina si intuisce che i toni sono differenti: due gemelli congiunti (anche detti gemelli siamesi) su di una altalena in un desolato ambiente postatomico, il font usato che richiama caratteri del medioevo, l’Uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci raffigurato sul CD. Anche il titolo del primo pezzo, Il Settimo Sigillo (vedi il film del 1957 di Ingrid Bergman), contribuisce a fare di Balance un album più serio del solito, lo stesso dicasi per il nuovo look della band, anni novanta e piuttosto composto. Diversi critici scrissero che i VH avrebbero dovuto tornare al Rock divertente e meno impegnato dei primi anni, io non ho mai condiviso queste sciocchezze e ho sempre pensato che, sebbene fosse un album più oscuro degli altri e non del tutto riuscito, era da apprezzare l’intento del gruppo nel prendere una direzione diversa. L’album comunque arrivò al primo posto della classifica USA conquistandosi il triplo di disco di platino (3.000.000 di copie vendute).
The Seventh Seal si apre con un canto di monaci tibetani prima che un riff di chitarra, al contempo tenebroso e frizzante, inneschi il gruppo. Brano particolare, al passo coi tempi (siamo nel 1995 appunto), senza cadere nei gemiti strascicati tipici di quel decennio. Can’t Stop Lovin’ You cambia subito registro, ariosa, orecchiabile e probabilmente richiesta dal produttore Bruce Fairbairn; costruita su un giro armonico usatissimo i VH riescono comunque a renderla spumeggiante. Bello l’assolo di Eddie, efficaci certe aperture e l’arrangiamento.
Don’t Tell Me (What Love Can Do) rimane in bilico tra luce e tenebra, chitarra ritmica che gioca sull’effetto tempi dispari prima di rigettarsi sui canoni più consoni. Non amo particolarmente il modo di cantare di Hagar, in questo pezzo lo capisco una volta di più. Amsterdam è super, ritmo possente e a tratti funk; il testo riflette le considerazioni (piuttosto banalotte) di Hagar (tipica visione statunitense turistica) sulla città. Belle prove dei fratelli Van Halen. Gran pezzo.
“Big Fat Money” è un heavy Rock scatenato con un cantato che a tratti ricorda It’s the End of the World as We Know It (And I Feel Fine) dei R.E.M. (1987). Molto particolare la base ritmica che fa da sfondo all’assolo di chitarra. “Strung Out” è uno degli strumentali dell’album, proviene dagli anni ottanta, ad essere generosi la si potrebbe chiamare avant-garde, in realtà è Eddie che si diverte, durante una vacanza estiva, a giochicchiare con un pianoforte agendo direttamente sulle corde dello strumento stesso. Al produttore Bruce Fairbairn, a cui furono dati diversi nastri da ascoltare, piacque e finì così sul disco.
Trovo che “Not Enough” sia molto bella, un’agrodolce canzoncina d’amore, ben cantata, ben suonata, ben interpretata. Testo semplice tuttavia efficace. L’assolo di chitarra suonato su una tonalità minore, per quanto classicissimo, è delizioso.
“Aftershock” ha una scrittura standard in campo VH, pezzo minore (con tracce dei Metallica). “Doin’ Time” è il secondo strumentale, basato sul lavoro della batteria. A me Alex Van Halen come batterista piace, dunque ascolto questo strumentale senza fatica, certo, anche qui, scelta bizzarra. Segue “Baluchitherium”, brano a cui semplicemente non è stata aggiunta una melodia e un testo. L’inizio ricorda certi strumentali di Steve Vai dei primi anni novanta.
Si prosegue con “Take Me Back (Déjà Vu)”, uno dei momenti migliori di quest’album, basato su un riff scritto da Edward Van Halen negli anni settanta. Il lavoro sulla chitarra acustica non è complicatissimo ed è di una purezza e bellezza disarmanti … tra l’altro suonato con un tocco magnifico, che gran chitarrista che era Edward Van Halen; l’elettrica, il basso e la batteria entrano bene movimentando il brano. Indovinato, come spesso accade, il break dedicato all’assolo di chitarra e molto carino anche il finale.
“Feelin’” ha un inizio tipico del Classic Rock di quegli anni, evocativo e misterioso, il ritornello è più convenzionale; nella base dell’assolo di chitarra la velocità aumenta e Edward, con la solista, cerca sentieri meno canonici.
Il materiale bonus contiene tre brani in studio rari, e un set dal vivo Live At Wembley Stadium, London, England (June 24, 1995).
“Crossing Over”, che uscì come B-side del singolo “Can’t Stop Lovin’ You” per la versione statunitense e bonus track nel CD per ilo mercato nipponico, ha il suo perché, traccia inusuale ma intensa … in alcuni brevi momenti ci sento Kashmir dei Led Zeppelin (minuto 3:48 e nella coda finale). “Humans Being” uscì nel 1996 come singolo per la colonna sonora del film Twister. Nulla di eclatante ma, ancora, nell’intermezzo a tempo dimezzato succedono cose buone. “Respect The Wind” è uno strumentale, anch’esso proveniente dalla colonna sonora del film Twister, la chitarra solista vanhaleggia, piuttosto bene, in modalità seriosa.
Valido il live del 1995, il gruppo suona con convinzione e facilità, certo, sono i VH degli anni novanta, con suoni suoni e approcci diversi, ma rimangono pur sempre loro.
- Data di Uscita: 15/08/2025
- Formato: Doppio CD / Doppio LP / 1 Blu ray
- Etichetta: Rhino records
Balance (Expanded Edition) 2LP/2CD/Blu-ray tracklisting
LP One: Original Album: 2023 Remaster
Side One
“The Seventh Seal”
“Can’t Stop Lovin’ You”
“Don’t Tell Me (What Love Can Do)”
“Amsterdam”
Side Two
“Big Fat Money”
“Strung Out”
“Not Enough”
“Aftershock”
“Doin’ Time”
LP Two
Side One
“Baluchitherium”
“Take Me Back (Déjà Vu)”
“Feelin’”
Side Two
Etching
CD One: 2023 Remaster
“The Seventh Seal”
“Can’t Stop Lovin’ You”
“Don’t Tell Me (What Love Can Do)”
“Amsterdam”
“Big Fat Money”
“Strung Out”
“Not Enough”
“Aftershock”
“Doin’ Time”
“Baluchitherium”
“Take Me Back (Déjà Vu)”
“Feelin’”
CD Two
“Crossing Over”
“Humans Being”
“Respect The Wind”
Live At Wembley Stadium, London, England (June 24, 1995)
“The Seventh Seal” *
“Feelin’” *
“Ain’t Talkin’ ‘Bout Love” *
Guitar Solo *
“You Really Got Me” *
“When It’s Love” *
“Jump” *
“Right Now” *
Blu-ray
“Don’t Tell Me (What Love Can Do)” – Promo Video
“Can’t Stop Loving You” – Promo Video
“Amsterdam” – Promo Video
“Not Enough” – Promo Video
“The Seventh Seal” – Live at Target Center, Minneapolis, MN (July 30, 1995) *
“Humans Being” – Promo Video
* Previously Unreleased





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