Blues at an exhibition

21 Set

Ogni settimana che passa, rimango basito da come stia andando il mondo. Ogni volta si raggiungono livelli per me inimmaginabili e inconcepibili.

Senza arrivare a toccare l’argomento più drammatico di tutti — quello relativo a quell’esercito che combatte annientando civili inermi, in una guerra come non se n’erano mai viste su questa terra — rimango colpito ogni settimana di più dalla violenza contenuta nelle parole, negli atti, nei provvedimenti presi da presidenti, governi, Stati.

La spinta, ormai fuori controllo, verso governi con posizioni estreme; la democrazia continuamente presa a schiaffi; la voglia di autarchia, ovvero quella melma di concetti fondativi dell’etica cinica e stoica, orientata verso l’ideale del «bastare a sé stessi», dipendendo il meno possibile dalle cose del mondo per avvicinarsi allo stato di perfetta adiaforia e atarassia.

I popoli si fanno greggi, e vogliono al comando l’animale forte — e così, al comando, ci finiscono guitti (e guitte), capaci solo di parlare alla pancia della gente, spingendo le società verso l’integralismo religioso, il conservatorismo più bieco, il fascismo. Tutte cose contro natura.

Per un boomer come me, questo mondo è inconciliabile. Invece di darci agli altri, di portare avanti l’umanesimo, di costruire società dei diritti e della fratellanza tra gli uomini, ripiombiamo in un’epoca dove a guidarci sono sciocche superstizioni, visioni ottuse, violenza.

L’anno scorso, in una splendida giornata primaverile, fatta di sole e cieli blu, su una terrazza romana, ero a pranzo con una famiglia di cui mi sento parte — quella dell’amico, carne della mia carne. Parlavo con Mino, uno dei miei attuali adulti di riferimento, nonché padre dell’amico suddetto, e gli confidavo le mie impressioni, le mie paure, le mie angosce circa il mondo d’oggi.

Mino, forte della sua esperienza, della sua età, della sua capacità di pensare, mi rassicurava.

Vorrei avere la sua forza e la sua visione positiva, perché, ad oggi, l’istinto sarebbe quello di cercarmi un posto in riva al mondo e isolarmi da tutto questo chiasso, da questo clangore di spade, da questa follia.

Il guado‍ – Alessandro Tofanelli – circa 2020 (Olio su tela)

ADDIO A ROBERT REDFORD

Qualche giorno fa se ne è andato a 89 anni il grande, grandissimo, Robert Redford, figura indispensabile per il sottoscritto e per questo blog. Polbi mi manda un messaggio: “Piangiamo insieme la scomparsa del più fico di tutti” e mi allega questo link aggiungendo “uno dei finali più Rock And Roll della storia del cinema:

Già, senza pensare al mio film preferito in assoluto, “Jeremiah Johnson”, un western anti western memorabile, drammatico, poetico, blues, liberamente basato sulla vita del mountain man John Johnston (alias John Johnson alias William Garrison).

https://timtirelli.com/?s=Jeremiah+Johnson&submit=Ricerca

Oltre a Butch Cassidy and the Sundance Kid del 1969 e Jeremiah Johnson del 1972, andrebbero citati quasi tutti i film che ha fatto, ne ricorderò solo alcuni come The Candidate (1972), The Sting (1973), The Great Gatsby (1974), Three Days of the Condor (1975), The Electric Horseman (1979), Brubaker (1980), The Natural (1984)  Out of Africa (1985),The Horse Whisperer (1998), The Last Castle (2001), Our Souls at Night (2017) …

Addio Robert, per noi, come recita la traduzione italiana del film “The Natural”, sei stato “Il Migliore”.

THE GOLDEN AGE OF ROCK AND ROLL

_The Power, The Glory and the Hammer of the Gods.

The Toronto Star (August 3, 1977)

_Intervista a Cozy Powell – Kerrang! No. 14 (April 22 – May 5, 1982)

Cozy Powell interview Kerrang! No. 14 (April 22 – May 5, 1982)

Cozy Powell interview Kerrang! No. 14 (April 22 – May 5, 1982)

_La classifica dei migliori album tratta da Classic Rock Uk n.46 novembre 2002

Classic Rock Uk n.46 novembre 2002

Classic Rock Uk n.46 novembre 2002

_Physical Graffiti dei Led Zeppelin

Per il 50 esimo anniversario (si fa per dire, l’album uscì in febbraio) i Led Zeppelin fanno uscire un risibile LP con 4 pezzi dell’album in versione live (tratte dal DVD uscito nel 2023). Physical Graffiti, il secondo disco dei Led più venduto (solo negli USA 16.000.000 di copie), avrebbe certamente meritato qualcosa di meglio. 

Led Zep ad 1975 PG ad from Daily News ’75

Physical Graffiti advert 1975

GATTI ALLA DOMUS

Gli studi più aggiornati confermano che, anche per quanto riguarda i gatti, gli umani creano un legame unico alimentato dalla chimica del cervello. Non che per me sia una novità, ma che anche la scienza confermi questo è importante. Sono sentimenti profondamente radicati nel cervello e non solo nella routine quotidiana, come si legge in un recente articolo su La Repubblica dove la neuroscienziata Laura Elin Pigott della London Sounth Bank University espone il tutto. Legami dello stesso tipo di quelli che si hanno con figli, famigliari, amici, innamorati, etc etc. La neurochimica è davvero una meraviglia.

Sono decenni che lo vedo, dapprima col mio gatto Fidèl,

Fidel e Tim, Nonatown 2006 – autoscatto

poi con Palmiro – l’indimenticato coprotagonista di questo Blog,

Palmiro – primavera 2013 – foto TT

e oggi con Honecker e la Minnie,

Il Gattino Honecker – ott/nov 2023 – foto TT

Minnie, nuovo arrivo alla Domus settembre 2019 – foto TT

ma potrei dire lo stesso per la dozzina di gatti con cui ho interagito profondamente in tutti questi anni.

Lo sguardo di Honecker quando la sera lo porto su in casa è davvero eloquente; dopo una giornata passata a controllare i suoi territori, non appena mi vede mi viene incontro, si struscia sulle mie gambe, si fa prendere in braccio e si fa portare in casa. Mentre salgo le scale gira la testa e mi guarda, ed è uno sguardo che dice tutto, una cosa del tipo: “sì, sei proprio tu Tyrrell, il mio umano, e sì, ti voglio bene”. Fatto questo, naturalmente continua con la sua vita da gatto: svuota la ciotola con la sua cena e quindi si va a buttare sul divano per una bella dormita.

Honecker se la dorme – settembre 2025 – foto Tim Tirelli

Il riposo di Gianburrasca – settembre 2025 foto Tim Tirelli

I gatti, gli animali … sono meravigliosi.

FILM

_Il club dei delitti del giovedì (The Thursday Murder Club) – (ENG 2025) – TTT¼

Diretto da Chris Columbus il è l’adattamento dell’omonimo primo romanzo della serie scritta dall’autore britannico Richard Osman. E’ una commedia, genere che raramente frequento, ma essendoci Helen Mirren, una delle mie attrici preferite, non potevo esimermi. Gradevole.

_La Isla Minima (SPAGNA 2014) – TTTT

Gran bel giallo con Raúl Arévalo, nel ruolo di Pedro Suarez … degno uomo di blues. Profondo sud della Spagna, tra le paludi dell’Andalusia; inquadrature del paesaggio, anche dall’alto, davvero suggestive. la trama si snoda in maniera fluida e porta a galla con chiarezza la coscienza politica e sociale, il passaggio per un Paese dalla dittatura alla libertà non è mai semplice ed è sempre ruvido e aspro. Su Prime video.

Nel 1980, mentre è ancora in atto la transizione dal franchismo a una democrazia compiuta, due ragazze scompaiono in un piccolo villaggio andaluso delle paludi del Guadalquivir. Per cercare di risolvere il caso, vengono inviati da Madrid due ispettori della omicidi. Diversi per metodo e stile e animati da una diversa sensibilità, si troveranno ad affrontare ostacoli e situazioni a cui non sono preparati. Le indagini riveleranno una complessa rete di silenzi e insabbiamenti.

_Police (Francia 2020) – TTT¾

Abbandonarsi a film d’autore non USA risistema l’umore e nutre il cervello.

_L’ultima Vendetta (In the Land of Saints and Sinners) – (Irlanda, Stati Uniti d’America, Svizzera, Regno Unito, Francia 2023) – TTT¾

Vedi sopra (anche se lo zampino Usa comunque c’è). Con i grandi Liam Neeson, Ciarán Hinds e Colm Meaney. Irlanda 1974, un assassino in pensione viene coinvolto in uno scontro messo in piedi da un trio di terroristi IRA assetati di vendetta.

SERIE TV

_Detective Cormoran Strike  – stagione 6 (UK 2025) – TTTT+

Nuova stagione per il Detective Cormorano Colpo, serie tratta dai romanzi di Robert Galbraith, pseudonimo di Joanne Rowling ovvero l’autrice di Harry Potter. Un cuore nero inchiostro è una miniserie (la sesta) in quattro episodi. Anche stavolta Strike (Tom Burke) e Robin Ellacott (Holliday Grainger sono spettacolari. Serie per le donne e gli uomini di blues.

PLAYLIST

Il blues che torna di Count Basie e della sua orchestra – 1953

I Nazareth del 1973

Kate Bush l’acchiappanuvole (1985)

Una delle più belle del terzo album dei Van Halen (1980)

Sciocchezzuola di fine estate …

Sunshine, sunshine reggae, don’t worry, don’t hurry, take it easy!
Sunshine, sunshine reggae, let the good vibes get a lot stronger!

 

FINALE

Ultimi spicchi d’estate qui alla domus, domani arriva l’autunno e il giorno dopo il relativo equinozio,

Ultimi bagni di fine estate alla Domus – Settembre inoltrato 2025 – foto Tim Tirelli

mi preparo al cambio di stagione, mi tengo stretto, resto unito, non mollo e cerco di non passare troppo tempo nel “mio museo delle lamentazioni moderne” come diceva Philip Roth, d’altra parte Ever Onward, predicava il Dark Lord.

Blues Boy Tim – fine settembre 2025

Una Risposta to “Blues at an exhibition”

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