Un pensiero per Howard Mylett 1947-2011

20 Giu

Ho appena saputo che se ne andato anche Howlett Mylett, nome che risulterà famigliare ai fan dei Led Zeppelin. Howard è stato il primo a tener conto – fotograficamente,  e giornalisticamente – in maniera dettagliata della storia dei Led Zeppelin. Fan inglese di Brighton, nel 1975 pubblicò il suo primo articolo sul New Musical Express. Nel 1976 il suo primo libro “LED ZEPPELIN”, a cui ne seguirono altri: IN THE LIGHT (1981), TANGENTS WITHIN A FRAMEWORK (1983) e due libri fotografici ON STAGE ACTION e FROM THE ARCHIVES. negli anni novanta pubblicò ON TOUR WITH LED ZEPPELIN.

Con quei libri io ci sono cresciuto.

Howard fu invitato varie volte da Peter Grant e Jimmy Page e a partecipare ad alcuni eventi dedicati ai Led Zeppelin, e sempre loro due lo consultarono spesso visto la sua grande conoscenza in materia Zeppelin.

Sono stato in contatto per molti anni con Mylett, ci siamo scritti molte volte, nel 1986 in dicembre lo sentii anche per telefono: ero a Londra e fu lui a darmi l’indirizzo della Tower House, la casa Londinese di Page. Ricordo una vero gentiluomo, cortese e disponibile.

Mi spiace davvero tantissimo. Grazie di tutto Howard.

Sul sito di Tight But Loose il personale e dettagloiato resoconto di Dave Lewis ricco di fotografie.

http://www.tightbutloose.co.uk/tblweb09/?p=10315

 

Una Risposta to “Un pensiero per Howard Mylett 1947-2011”

  1. mikebravo 15/06/2018 a 04:35 #

    Rileggendo di Howard mi ritorna in mente quel periodo dei primi ottanta.
    Un periodo che noi fans potremmo chiamare PLD.
    Ovvero post led zeppelin.
    Fu proprio allora che iniziarono a circolare in italia i primi libri che
    comprai sul dirigibile.
    Uno dei primi fu LED ZEPPELIN IN THE LIGHT di mylett and bunton.
    1981.
    Tempi strani allora.
    Libri sui led zeppelin fino a quel momento ?
    Pochi ed editi all’estero.
    Solo dopo l’estinzione dello zeppelin tanti autori si cimentarono.
    Prima pochissimi.
    Il canadese yorke, che io ricordi.
    Insomma a consolazione della perdita, tanti libri.
    Nel 1982 per la lato side editori usci’ il libro di federico ballanti.
    Lo conoscevo in quanto giornalista per ciao 2001.
    Il libro faceva parte di una collana denominata musicalibro.
    Ma fino ad allora libri sui beatles, byrds, rolling stones.
    Il primo vero libro sui led zep in italia credo sia stato quello.
    Un libro, come quello di Tim, ormai introvabile.
    ( Oh Jimmy di Tim Tirelli si puo’ leggere presso la mediateca di san lazzaro di
    savena ).
    Il libro di ballanti fu una vera novita’ dato l’anno.
    Era il 1982 e l’introduzione dell’autore é del dicembre 1981.
    Si legge abbastanza bene anche oggi.
    E termina all’ultima pagina con lo scioglimento della band.
    Nel 1986 il libro di Tim fu un’altra scommessa vinta ed una bella
    sorpresa.

    E’ passato tanto tempo da allora e le ultime uscite sui led zeppelin
    in italia hanno sfruttato in modo furbesco il concerto del vigorelli.
    2 i libri mediocri sull’avvenimento.
    Poi nel 2017 esce oltre il sound dei led zeppelin di alex andros.
    La filosofia della piu’ grande band di sempre.
    Circola da anni un libro che cita la filosofia dei led zeppelin.
    Libro inglese o americano.
    Associare la filosofia ai led zeppelin fa ridere.
    L’autore rivive l’emozione che suscita la musica dei led zep
    disco per disco.
    Piu’ che un trattato di filosofia sembra un libro per quattordicenni/e
    arrapati/e.
    Dati anche i disegni a matita da diario liceale.
    Comunque io l’ho comprato.
    E l’ho presa con filosofia.

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