Diego Forlàn nuovo centravanti dell’Inter
30 AgoDopo due anni di Samuel Et’o’o, arriva a sostituirlo Diego Forlàn.
E’ un po’ come passare da Peta Wilson dei tempi d’oro alla ragazza che lavora al supermercato sotto casa, o come direbbe Picca … mettersi ad ascoltare NEBRASKA dopo aver ascoltato BORN TO RUN, o come passare da THE SONG REMAINS THE SAME (l’album) a RAISING SAND di Robert Plant.
Mah.
AVVENTURA, SALTY DOG & SATISFACTION GUARANTEED: la confraternita del blues is back in town
28 AgoLa assemblea della C0ngregazione degli Illuminati del Blues di fine estate si tiene alla FestaReggio e anche quest’anno ci troviamo intorno alle venti davanti al ristorante del pesce ADRIATICO. Luogo proletario e perfetto per chi vuole agire indisturbato. Arriviamo alla spicciolata dai 4 punti cardinali: io da solem orientem (sole nascente, Est), Riff da solem occidentem (sole morente, Ovest), Jaypee e Sutus da meridiem (mezzogiorno, l’ora in cui il sole si trova a Sud) e Picca e Liso da Septem triones (sette tori da traino, ovvero le sette stelle che formano la costellazione dell’orsa maggiore, che indica il Nord ai navigatori).
Fra la gente che arriva e che va, ci mettiamo in circolo ed espletiamo il rito dell’incontro: Magister Timoteus (io) si pone al centro di un pentacolo immaginario ma ben chiaro nella nostra mente, gli altri cinque intorno a indicare le punte della stella. Magister inizia il lento salmodiare “Mystery surrounds me, and I wonder where I’m going There’s a cloud above me and it seems to hide the way” a cui tutti rispondono con “I’m going straight ahead, ‘cos it’s the only way I know I wanna leave the past, and leave just for today”.
Dopodiché la tensione si scioglie e i confratelli possono abbracciarsi.
La lauta cena a base di pesce, vino bianco e acqua naturale fuori frigo, ci vede disquisire a lungo su WHEELS OF FIRE dei CREAM. Io e Paolino arriviamo ala conclusione che dopo aver preferito il secondo disco (live) per lunghi anni, è ora il primo disco (da studio) a brillare maggiormente. AS YOU SAID in particolare.
Digestivo dopocena al bar MOJITO, strano bar dove per preparare qualche Mojito – appunto – impiegano 40 minuti. Sarà il rum bianco ghiacciato ma Jaypee riesce ad associare le date giuste ad alcuni avvenimenti fondamentali della storia del mondo (concerti dei Led Zeppelin). Tappa allo spazio bancarella dei dischi dove ci sono anche parecchi vinili. Ci lasciamo travolgere dalla nostalgia alla vista di copertine di dischi che ci hanno fatto diventare gli uomini blues che siamo…JOHNNY WINTER, WHO, CROSBY STILLS AND NASH, QUICKSILVER MESSENGER SERVICE, (bootleg di) EMERSON LAKE AND PALMER, ROBERT JOHNSON, PROCOL HARUM…Procol Harum…A Salty Dog….ci viene in mente la sigla di AVVENTURA, un programma della TV DEI RAGAZZI di quando eravamo bimbetti o poco più, le buste sorpresa di fumetti nelle edicole del mare, Mr NO…il 45 giri di Music di John Miles , quello di C’EST LA VIE degli ELP e HONKY TONK TRAIN BLUES di Keith Emerson sigla del programma ODEON TV.
In Libreria ci dirigiamo subito al reparto musica, poi a quello dei fumetti. Discutiamo dei romamzi di Glenn Cooper. Alla festa c’è una bancarella che si chiama ARTICOLI DA REGALO RUSSI, fantastichiamo di trovare gadget della Armata Rossa, ma è in massima parte chincaglieria. Jaypee si prova un cappello.
(Liso, Picca, Tim, Jay, Sutus, Riff)
Verso l’una ci dirigiamo al parcheggio dove distribuisco ai confratelli, a mo’ di eucarestia, un DVD bootleg di Paul Rodgers…
Qualche altra chiacchiera rock, una sfida di Picca (“se con la Cattiva Compagnia mettete sotto SATISFACTION GUARANTEED dei FIRM, la vengo a cantare io dal vivo”) ed è tempo dei saluti. Magister Timoteus risale sull’altare laico e si lancia nella chiosa finale per chiudere ufficialmente la serata: “Confratelli, andate in pace, la messa (nera) è finita, vi benedico nel nome di Emerson, Lake e Palmer”.
(Riff, Paolino, Tim, Picca, Sutus e Jaypee che imita il ministro Brunetta)
IL MISTERO DE ANDRE’ – di Giancarlo Trombetti
26 AgoRicordo che era una primavera molto fredda di tanti anni fa. E che si stava cenando in casa di un cortese ospite che aveva avuto l’accortezza di tenere ben acceso il camino. L’ospite di riguardo, per quella sera, era un noto cantautore genovese caduto colpevolmente in disgrazia ma che, su pressioni della nuova casa discografica, aveva appena sfornato un singolo che lo avrebbe riportato in auge. In tutta onestà, il tipo che da lì a poco avrebbe dovuto molto a una serie di persone che lo aiutarono in quel frangente, non entrò mai del tutto nelle mie grazie: troppo spocchioso, troppo presuntuosamente auto referente, se mi viene concesso il termine. Ma ricordo perfettamente che quella sera sarà stato per il freddo, sarà stato per il suo attaccamento agli alcolici, mentre si scolava bicchierino dopo bicchierino, un bottiglione da cinque litri di whisky sotto gli occhi stupefatti del padrone di casa, parlando di canzoni e di Arte se ne uscì con questa frase, più o meno:
“La composizione è arte che prende chi la sappia coltivare, ma non basta! E’ cosa rara che viene data in natura a pochi, e mentre io senza dubbio la possiedo e tu no, può darsi che a te sia toccata un altro genere di arte!”.
Ecco, non che mi sarei mai messo in competizione coll’anziano cantautore, ma sentirmi dare del disutile mentre era lì proprio per cercare un appoggio mi parve, quantomeno, fuori luogo e non mi aiutò mai a farmelo restare del tutto simpatico.
Il fatto che oggi sia ancora lì, ad attendere di nuovo che passi l’uccellino della “composizione adatta”, mi fa pensare che, in fondo, se a lui era toccata in natura una fetta di Arte, beh…essa non era poi in fondo così abbondante e durevole… Ma quella serata e le altre che seguirono non furono del tutto sprecate. Ce ne fu una, in particolare, in occasione di un’importante manifestazione romana, dove il “bassotto” – come qualcuno del mio gruppo iniziò a chiamarlo – in compagnia di un paio di suoi colleghi molto meno pieni di se, riuscì ad afferrare un paio di volte bandoli di ragionamenti validi in assoluto.
Parlavamo di canzoni immortali – si, lo so, siamo ed eravamo noiosi, ma provate voi a parlare d’altro con i cantautori! – e dell’arte, tutta speciale, di avere il coraggio di affrontare una canzone “importante” e famosa; di farsi venire il coraggio, in sostanza, di mettersi a nudo e farsi confrontare con l’immortalità di alcune cose, di quelle che gli stessi autori difficilmente riescono a modificare senza causare traumi al proprio pubblico. Ed eravamo tutti d’accordo sul fatto che quelli che avevano avuto il coraggio di andare contro la propria stessa arte e fortuna erano solo una manciata di folli o un esiguo gruppo di veri artisti che “se lo potevano permettere”.
Parlando di cantautori fu impossibile non citare Dylan su tutti, l’uomo che stravolgeva allora e continua oggi a disintegrare i propri parti di genio, ma toccò a me, che non avevo allora né possiedo oggi l’arte della composizione, fare una banale constatazione:
“Probabilmente esistono autori così speciali da riuscire a comporre una canzone che sia così perfetta da restare aperta ed accessibile a chiunque! Canzoni che nessuno potrà mai scoprire quanto perfette siano fino a che non esisterà chi avrà il coraggio di farle proprie…canzoni che si potrebbero adattare ad ogni intonazione o ad ogni interpretazione come un guanto!”.
Ricordo che quella volta toccai la suscettibilità di tutti i presenti che si affrettarono a specificare che in realtà stava alla grandezza dell’interprete saper cogliere, afferrare, l’essenza della canzone e farla propria e che non poteva esistere in natura un prodotto o, peggio ancora, una serie di prodotti, pronti per tutti, di facile accesso.
La mia prima idea fu che costoro stessero difendendo le proprie posizioni; a chiunque sarebbe potuto accadere in qualsiasi momento della carriera di appropriarsi del lavoro di un altro ed in quel caso avrebbero tutti voluto essere applauditi per il “loro” lavoro e non per la facilità con cui esso era stato reso facile dall’originale autore. Peccato che questo, che accadde da lì a poco a tutti i presenti, non fosse già accaduto. Avremmo potuto discuterne a lungo e l’avrei trovato estremamente interessante…
Tutti questi ragionamenti mi sono venuti in mente pochi giorni or sono quando, cambiata la “cassettiera” del mio cd in auto con “nuovi” oggetti, me ne andavo sfiorando i 110 l’ora in direzione nord. Stavolta non avevo avuto il tempo di curare molto la selezione; in genere cerco di avere più possibilità, perché non sempre si ha voglia di ascoltare rock and roll, talvolta l’orchestrale rilassa e fa riflettere maggiormente, talvolta è il blues o il country a favorire il ragionamento e mi riesce difficile appassionarmi a un intero disco di un autore italiano. Ecco perché mi curo le mie raccolte selezionando ciò che preferisco ed ecco perché, nella fretta, avessi scelto, stavolta, due dischi dal vivo registrati in occasione di un tributo a un autore davvero speciale: Fabrizio De Andrè.
Il genovese per eccellenza ha fatto parte della mia gioventù, accompagnando a tratti pezzi della mia strada ma, come è quasi sempre accaduto per tutti gli italiani, non mi ha fatto mai scoppiare l’amore incondizionato come invece è accaduto con Gaber. Fu una volta, nel 1990, quando mi obbligarono (fisicamente) a intervistarlo, a parlare con lui, schivo e timido, restio a qualsiasi chiacchierata ufficiale, che qualcosa accadde. Fu l’incontro tra due timidi, tra due che non volevano parlarsi, e ne venne fuori una bellissima discussione: facile, televisivamente inutile, ma piacevole per entrambi.Ci stringemmo la mano e ci dicemmo reciprocamente “grazie”, cosa che, immagino, non eravamo pronti a fare un’oretta prima. Fu lì che iniziai ad accettarlo con maggior facilità. Fu da lì che, quando venne a mancare, decisi di comprarmi quei due dischi di quel meraviglioso, irripetibile, spettacolo genovese dove c’erano quasi…quasi…tutti. Ricordo che non potei esserci, i biglietti erano introvabili e ricordo che la mia personalissima antipatia per l’uomo Fabio Fazio che fungeva da presentatore servì a lenire il dispiacere.
E ricordo anche che pensai a lungo quanto difficile sarebbe stato per tutti loro riuscire a confrontarsi con un Maestro, limando il proprio ego a favore della canzone che gli sarebbe toccata. Ricordo anche la mia curiosità stava anche nel vedere cosa, ognuno di loro avrebbe scelto – perché non ho mai creduto alle lotterie in questi casi! Troppo rischioso il raffronto – per omaggiare Fabrizio.
E ricordo anche che i nomi che mancavano, a mio parere “erano voluti mancare” o che l’immensa eterogeneità delle personalità avrebbe reso un pastrocchio della serata. O così volevo vederla, un po’ come la volpe e l’uva. Non mi curai delle recensioni del giorno dopo, ne conoscevo gli autori: poco affidabili. Non mi affidai ai resoconti dei telegiornali, sempre poco o nulla attendibili. Attesi il disco che sapevo o speravo che sarebbe arrivato nonostante la difficoltà di recuperare tutti i diritti sparsi tra decine di etichette. E ci vollero tre anni. Poi, con diffidenza ma curiosità, recuperai i due dischi e mi misi all’ascolto. No, non quello di pochi giorni fa, sulla mia vecchia carretta.
In un primo momento ne dedussi che era stato fatto un incredibile lavoro interpretativo e che Adriano “idiota” Celentano a parte, ognuno dei presenti aveva saputo spogliarsi per cinque minuti del proprio nome riuscendo a salire su quel palcoscenico solo ed esclusivamente per fare un sincero tributo ad un amico importante. Molto bello, lirico, poetico, raro.
Ma pochi giorni fa, il caldo, l’autostrada vuota in direzione nord, i campi di grano che ribollivano, la macchina che pareva non arrivare mai, la noia, l’assoluta mancanza di voglia di fare quella riunione hanno accentuato la mia attenzione verso l’anima di quelle voci, di quelle presenze, come mai era accaduto prima. Così ognuno di loro, come se ascoltassi per la prima volta, mi è sembrato interpretare una propria canzone e non una di un altro; ognuno di loro mi è parso perfetto esattamente per quella canzone, ognuno di loro mi ha costretto ad ascoltarlo nella sua canzone, non in quella di Fabrizio. E così ho ascoltato Ligabue cantare la sua “Fiume Sand Creek”, la Bertè che proprio non riesco a farmi piacere, cantare meravigliosamente la sua “Una storia sbagliata”, Vasco proporre una sua “Amico fragile”, Vecchioni sentirsi ideale dentro “Hotel Supramonte”, Zucchero essenziale con la sua “Ho visto Nina volare”, Battiato commovente e commosso nella sua “Amore che vieni amore che vai”…e tutti gli altri…perfetti, o quasi. Celentano a parte ma anch’esso utile a capire perché non appaia dal vivo da decenni, da sempre: non se lo può permettere.
Ed ho capito come mi avessero fregato, quel giorno, tutti e tre. Perché avevo ragione io. Le canzoni che si sapevano adattare esistevano e al di là di qualsiasi splendido spirito interpretativo, erano loro a voler calzare come guanti e a diventare oggetto di tutti. Perché ascoltare quella sequenza significa capirlo, perché la voce calda e intonata di De Andrè non l’avrebbe mai fatto scoprire, perché ci voleva la sua mancanza per capire quanto malleabili fossero quelle parole, quelle note. Al punto che per un attimo mi sono convinto di stare ascoltando una delle mie raccolte. E non un disco, due, a tributo di un grande autore. E quella è stata la migliore emozione di quella giornata. Ed una splendida scoperta.
Giancarlo Trombetti
PAGE & PLANT Audio Bootleg HARD DISK – complete!
25 AgoEcco ci mancava solo questa, adesso possiamo comprare un hard disk pieno di bootleg. Terry Stephenson, colui a cui dobbiamo i migliori vidoe bootleg di P&P, ha messo insieme praticamente tutte le registrazioni audio disponibili su un unico hard drive.
A dire il vero – per i completisti – non è male: per 216 dollari ti porti a casa in versione audio tutti i concerti (tranne tre) fatti da Page and Plant. Potrei gettare cartoni pieni di audiocassette e un bel po’ di cd. Se non altro farei del posto.
Terry Stephenson announces a complete audio collection of Page/Plant concerts for the 1994, 1995/96 & 1998 tours, on a single hard drive.
In March ’95 I set out on the 1st leg of the P/P tour to document as many concerts in the best possible quality that I could, and after taping 49 shows & 16yrs later, I’m still working on archiving this epic tour. For the last year I’ve been working diligently at putting together the ultimate audio collection from these P/P tours, archived on hardrive, and now it’s done and I’m ready to offer it to the collectors. Here’s what the collection consist of:
- The project is 212 GB consisting of 731 files
- EVERY concert/TV performance P/P did on their tours (with the exception of 3 missing shows from the ’98 tour)
- All organized meticulously by date
- Each audio source is in the form of FLAC files, one FLAC file for each recording (if you are unfamiliar with FLAC files look at the bottom of this email)
- Each audio file is accompanied by a matching text file
- Text files contain: the correct city/state/venue, taper name & equipment used & taping location if known, and the setlist + any special notes/stories pertaining to the show or taping experience.
- In many cases there are multiple audience-tape sources, say 3 different recordings + a sdbd tape, all for that gig and all archived with the appropriate source info.
- The 1st file in the collection is a Master List of all the performance dates, breaking them down by legs within each tour
- The 2nd file lists EVERY SONG played on the P/P tours and the date they 1st played it, listed alphabetically from “Achilles” to “You Shook Me,” but it’s all those cover tunes in between that are really interesting!
In ’95–’98 I was extremely active in not only taping these shows myself but also getting DAT tapes directly from other tapers of any & every P/P show I could. For the last year it has been the long & tedious process of transferring my tapes to computer, as well as contacting quite a few collectors around the world to help me fill the missing holes. Now it’s done, the P/P tours are properly archived forever and accessed at the click of a mouse, and I’m offering the entire collection to you as well.
the only 3 recordings missing from the P/P tours are:
98-May-27 North Charleston, SC
98-Nov-12 Zagreb, Croatia
98-Nov-25 Montpellier, France
* 1994 warm-up concerts & interviews *
94 April 17 Buxton, England (Buxton Opera House)
94 Aug 24-25-26 London, Eng. (London TV Studio 2)
94 Aug 25 London, Eng. (London TV Studio 2)
94 Nov Page-Plant Up Close interviews
94 Nov 8 White City, Eng – Jools Holland Later (BBC TV studios)
94 Nov 11 Tokyo, Japan (Asahi TV station)
94 Nov 17 Australia – rehearsals for The Denton Show
94 Nov 17 Australia (The Denton Show)
94 Nov 20 Buenos Aires, Argentina (radio station) – unplugged
94 Conversations w Page-Plant
95 Jan 11 Rockline with Page-Plant Unledded
95 Jan 12 New York, NY – Hall Of Fame Induction performance
95 Jan 12 New York, NY – Hall Of Fame Induction Speach
* 1995 “No Quarter” tour – US 1st leg *
95 Feb 24 Pensacola, FL (Civic Center) rehearsals
95 Feb 24 Pensacola, FL (Civic Center) Robert interview
95 Feb 25 Pensacola, FL (Civic Center) dress rehearsal
95 Feb 26 Pensacola, FL (Civic Center)
95 Feb 28 Atlanta, GA (The Omni)
95 Mar 1 Atlanta, GA (The Omni)
95 Mar 3 Knoxville, KY (Thompson Bolling Arena)
95 Mar 4 Memphis, TN (Pyramid Arena)
95 Mar 6 Miami, FL (Miami Arena)
95 Mar 7 Orlando, FL (Orlando Complex)
95 Mar 10 New Orleans, LA (Lakefront Arena)
95 Mar 11 New Orleans, LA (Lakefront Arena)
95 Mar 13 Austin, TX (Frank Erwin Center) soundcheck
95 Mar 13 Austin, TX (Frank Erwin Center)
95 Mar 14 Houston, TX (The Summit)
95 Mar 17 Little Rock, AR (Barton Coliseum) soundcheck
95 Mar 17 Little Rock, AR (Barton Coliseum)
95 Mar 18 Dallas, TX (Reunion Arena)
95 Mar 20 Lexington, KY (Rupp Arena)
95 Mar 22 Landover, MD (US Airways Arena)
95 Mar 23 Landover, MD (US Airways Arena)
95 Mar 25 Pittsburg, PA (Civic Arena)
95 Mar 27 Toronto, Canada (Skydome)
95 Mar 28 Cleveland, OH (Gund Arena)
95 Mar 31 Auburn Hills, MI (Palace Of Auburn Hills)
95 Apr 1 Auburn Hills, MI (Palace Of Auburn Hills)
95 Apr 3 Philadelphia, PA (The Spectrum)
95 Apr 4 Philadelphia, PA (The Spectrum)
95 Apr 6 East Rutherford, NJ (Meadowlands)
95 Apr 7 East Rutherford, NJ (Meadowlands)
95 Apr 9 Boston, MA (Boston Gardens)
95 Apr 10 Boston, MA (Boston Gardens)
95 Apr 25 Cincinatti, OH (Riverside Coliseum)
95 Apr 26 Indianapolis, IN (Market Square)
95 Apr 28 Chicago, IL (Rosemont Horizon)
95 Apr 29 Chicago, IL (Rosemont Horizon)
95 May 1 Milwaukee, WI (Bradley Center)
95 May 2 Minneapolis, MN (Target Center)
95 May 6 St.Louis, MO (Kiel Center)
95 May 8 Denver, CO (McNichols Arena)
95 May 10 Phoenix, AZ (America West Arena)
95 May 12 Las Vegas, NV (MGM Grand)
95 May 13 San Diego, CA (Sports Arena)
95 May 16 Los Angeles, CA (Great Western Forum)
95 May 17 Los Angeles, CA (Great Western Forum)
95 May 19 Oakland, CA (Oakland Coliseum)
95 May 20 San Jose, CA (San Jose Arena)
95 May 23 Portland, OR (Portland Coliseum)
95 May 25 Tacoma, WA (Tacoma Dome)
95 May 26 Vancouver, BC (PNE)
95 May 27 George, WA (The Gorge)
* 1995 “No Quarter” tour – Europe 1st leg *
95 Jun 6 Paris, France (Paris Becy)
95 Jun 7 Lyon, France (Halle Tony Garnier)
95 Jun 9 Marseilles, France (Dome)
95 Jun 10 Milan, Italy (Sonoria Festival)
95 Jun 12 Toulouse, France (Palais Des Sports)
95 Jun 15 Rotterdam, Nederland (Ahoy)
95 Jun 16 Brussels, Belgium (Forest National)
95 Jun 18 Luneburg, Germany (Luneburg Festival)
95 Jun 24 Schwalmstadt, Germany (Wegberg Festival)
95 Jun 25 Glastonbury, Sumerset, Eng. (Glastonbury Festival)
95 Jun 28 Stockholm, Sweden (Naval Museum)
95 Jun 29 Denmark (Roskilde Festival)
95 Jul 1 Munich, Germany (Munich Olympic Stadium)
95 Jul 2 Munich, Germany (Olypiastadion) Rock Over Germany Festival
95 Jul 5 Madrid, Spain (Madrid Sports Palace)
95 Jul 6 Barcelona, Spain (Barcelona Sports Palace)
95 Jul 8 Frauenfeld, Switzerland (Out In the Green)
95 Jul 9 Belfort, France (EuroCaine Festival)
95 Jul 12 Glasgow, Scotland (Glasgow SE + CC Arena)
95 Jul 13 Sheffield, Eng (Sheffield Arena)
95 Jul 15 Cornwall, Eng (St. Austell Coliseum)
95 Jul 16 Poole, Eng (Poole Arts Center)
95 Jul 19 Dublin, Ireland (The Point)
95 Jul 20 Dublin, Ireland (The Point)
95 Jul 22 Birmingham, Eng (NEC)
95 Jul 23 Birmingham, Eng (NEC)
95 Jul 25 London, Eng (Wembley Arena)
95 Jul 26 London, Eng (Wembley Arena)
* 1995 “No Quarter” tour – US 2nd leg *
95 Sep 22 Mexico City (Palacio de los Deportes) rehearsals
95 Sep 23 Mexico City (Palacio de los Deportes)
95 Sep 24 Mexico City (Palacio de los Deportes)
95 Sep 27 Las Cruces, NM (Pan Am Center)
95 Sep 29 Albuquerque, NM (Tingley Coliseum)
95 Sep 30 Denver, CO (Fiddlers Green)
95 Oct 2 Irvine, CA (Irvine Meadows Amp)
95 Oct 3 Irvine, CA (Irvine Meadows Amp)
95 Oct 6 Sacramento, CA (Cal Expo Amp)
95 Oct 7 Mt.View, CA (Shoreline Amp)
95 Oct 9 Boise, ID (BSU Pavillion)
95 Oct 10 Salt Lake City, UT (Delta Center)
95 Oct 12 Ames, IA (Hilton Coliseum)
95 Oct 13 Chicago, IL (United Center)
95 Oct 15 Detroit, MI (Palace Of Auburn Hills)
95 Oct 16 Cleveland, OH (Gund Arena)
95 Oct 18 Montreal, Canada (The Forum)
95 Oct 19 Buffalo, NY (Memorial Auditorium)
95 Oct 21 Hartford, CT (Civic Center)
95 Oct 23 Boston, MA (The Fleet Center)
95 Oct 24 Philadelphis, PA (The Spectrum)
95 Oct 26 New York, NY (Madison Square Gardens)
95 Oct 27 New York, NY (Madison Square Gardens)
* 1996 “No Quarter” tour – South America / Asia *
96 Jan 20 Sao Paulo, Brazil (Pacaembu Stadium)
96 Jan 23 Vina del Mar, Chile (Estadio Sausalito)
96 Jan 25 Buenos Aires, Argentina (MTV special)
96 Jan 27 Rio de JaNiro, Brazil (Apoteose Square)
96 Feb 5 Tokyo, Japan (Budokan Hall)
96 Feb 6 Tokyo, Japan (Budokan Hall)
96 Feb 8 Tokyo, Japan (Budokan Hall)
96 Feb 9 Tokyo, Japan (Budokan Hall)
96 Feb 12 Tokyo, Japan (Budokan Hall)
96 Feb 13 Tokyo, Japan (Budokan Hall)
96 Feb 15 Osaka, Japan (Castle Hall)
96 Feb 17 Nagoya, Japan (Century Hall)
96 Feb 19 Osaka, Japan (Castle Hall)
96 Feb 20 Fukuoka, Japan (Marine Messa)
96 Feb 24 Sydney, Australia (Sydney Entertainment Center)
96 Feb 25 Sydney, Australia (Sydney Entertainment Center)
96 Feb 27 Brisbane, Australia 9Entertainment Center)
96 Feb 29 Melbourne, Australia (Flinders Park)
96 Mar 1 Melbourne, Australia (Flinders Park)
97 Dec 7 London, Eng. (Cafe de Paris)
* 1998 “Walking Into Clarksdale” tour – Europe 1st leg *
98 Feb 21 Zagreb, Croatia (Dom Sportova)
98 Feb 23 Budapest, Hungary (Sports Hall)
98 Feb 25 Prague, Czech Republic (Sparta Prague Sports Hall)
98 Feb 26 Katowice, Poland (Spodek Hall)
98 Feb 27 San Remo, Italy (Most High)
98 Mar 1 Bucharest, Romania (Sala Palatului)
98 Mar 2 Sofia, Bulgaria (Palace Of Culture)
98 Mar 5 Istanbul, Turkey (Bostanci Center)
98 Mar 6 Istanbul, Turkey (Bostanci Center)
98 Mar 25 London, Eng (Shepherds Bush)
98 Mar 25 London-Top Of the Pops – Most High
98 Mar 26 London-Top Of the Pops2 – Crossroads
98 Mar 26 London-Top Of the Pops2 – House of Love
98 Mar 27 London-TFI Friday (Riverside Studios)
98 Mar 30 Paris, France (La Cigale)
98 Mar 31 Paris, France (French TV studio)
98 May 5 White City, Eng – Jools Holland Later (BBC TV studios)
98 May 10 New York, NY (Saturday Night Live) Jimmy Page – Puff Daddy
* 1998 “Walking Into Clarksdale” tour – US 1st leg *
98 May 19 Pensacola, FL (Civic Center)
98 May 20 Tampa, FL (Ice Palace Arena)
98 May 22 Miami, FL (Civic Center)
98 May 23 Jacksonville, FL (Coliseum)
98 May 26 Charlotte, NC (Coliseum)
98 May 27 North Charleston, SC (North Charleston Coliseum)
98 May 29 Atlanta, GA (Lakewood Amphitheater)
98 May 30 Tupelo, MS (Tupelo Coliseum)
98 Jun 1 Birmingham, AL (Civic Center)
98 Jun 2 Nashville, TN (Nashville Arena)
98 Jun 4 Oklahoma City, OK (Myriad Gardens)
98 Jun 6 Kansas City, MO (Kemper Arena)
98 Jun 7 St Louis, MO (Keil Center)
98 Jun 9 Indianapolis, IN (Market Square)
98 Jun 10 Milwaukee, WI (Bradley Center)
98 Jun 12 Minneapolis, MN (Target Center)
98 Jun 13 Fargo, ND (Fargo Dome)
98 Jun 15 Chicago, IL (United Center)
98 Jun 16 Chicago, IL (United Center)
98 Jun 26 Detroit, MI (Palace Of Auburn Hills)
98 Jun 27 Detroit, MI (Palace Of Auburn Hills)
98 Jun 29 Grand Rapids, MI (Van Andel Arena)
98 Jul 1 Pittsburgh, PA (Civic Arena)
98 Jul 3 Cleveland, OH (Gund Arena)
98 Jul 4 Toronto, Canada (Molson Amp)
98 Jul 7 Washington, DC (MCI Center)
98 Jul 8 Virginia Beach, VA (Virginia Beach Amphitheater)
98 Jul 10 Philadelphia, PA (Corestates Arena)
98 Jul 11 Albany, NY (Pepsi Arena)
98 Jul 13 Boston, MA (Fleet Center)
98 Jul 14 Mansfield, MA (Great Woods)
98 Jul 16 New York, NY (Madison Square Gardens)
98 Jul 18 East Rutherford, NJ (Continental Airlines Arena)
98 Jul 19 Wantagh, NY (Jones Beach Theater)
* 1998 “Walking Into Clarksdale” tour – Europe 2nd leg *
98 Aug 21 Valduz, Lichtenstein (Festival)
98 Aug 23 Cologne, Germany (Bizarre Festival)
98 Aug 26 Dublin, Ireland (The Point)
98 Aug 28 Berkshire, Eng (Reading Festival)
* 1998 “Walking Into Clarksdale” tour – US 2nd leg *
98 Sep 5 Vancouver, BC (General Motors Place)
98 Sep 6 George, WA (The Gorge)
98 Sep 8 Portland, OR (Rose Garden)
98 Sep 11 Concord, CA (Concord Pavillion)
98 Sep 12 Moutain View, CA (Shoreline Amphitheater)
98 Sep 15 Salt Lake City, UT (E Center)
98 Sep 16 Morrison, CO (Red Rocks Amphitheater)
98 Sep 18 Irvine, CA (Irvine Meadows)
98 Sep 19 Hollywood, CA (Hollywood Bowl)
98 Sep 21 San Diego, CA (SDSU Cox Arena)
98 Sep 23 Las Vegas,NV (MGM Grand Garden)
98 Sep 24 Phoenix, AZ (America West Arena)
98 Sep 26 San Antonio, TX (Alamo Dome)
98 Sep 27 Dallas, TX (Reunion Arena)
98 Sep 30 Houston, TX (Cynthia Woods Mitchell Pavilion)
98 Oct 1 New Orleans, LA (UNO Lakefront Arena)
98 Oct 2 Memphis, TN (The Pyramid)
* 1998 “Walking Into Clarksdale” tour – Europe 3rd leg *
98 Oct 30 London, Eng (University of London)
98 Nov 2 Glasgow, Scotland (SECC)
98 Nov 3 Manchester, Eng (MEN Arena)
98 Nov 5 London, Eng (Wembley Arena)
98 Nov 6 London, Eng (Wembley Arena)
98 Nov 9 Rennes, France (Liberte)
98 Nov 10 Paris, France (Bercy)
98 Nov 12 Zagreb, Croatia (Dom Sportova)
98 Nov 13 Vienna, Austria (Vienna Stadthalle)
98 Nov 16 Erfurt, Germany (Messehalle)
98 Nov 17 Prague, Czech Republic (Sports Hall)
98 Nov 19 Milan, Italy (Forum)
98 Nov 20 Zurich, Switzerland (Hallenstadion)
98 Nov 23 Munich, Germany (Olympiahalle)
98 Nov 25 Montpellier, France (Zenith)
98 Nov 26 Bordeaux, France (Patiniore)
98 Nov 28 Toulon, France (Zenith)
98 Nov 29 Lyon, France (Tony Garnier Halle)
98 Dec 1 Gent, Belgium (Flanders Exhibition Hall)
98 Dec 2 Oberhausen, Germany (Arena)
98 Dec 3 Frankfurt, Germany (Festhalle)
98 Dec 10 Paris, France (Palais Omnisports de Paris-Bercy)
2001 Jul 7 Montreux, Switzerland (Jazz Festivall)
AIR CONDITIONED BLUES (il caldo, la fine delle ferie e il ritorno al lavoro)
24 AgoRitorno alla domus saurea venerdì scorso, Lorenz mi chiede se alla sera ci facciamo un cinegiappo, ho la brillante idea di farmi la doccia prima di andare e di non asciugarmi i capelli…all’esterno ci sono 35 gradi di sera all’interno del cinegiappo -5 grazie all’aria condizionata, risultato: faringite, raffreddore, e spossatezza da antibiotici a tutt’oggi. Un bel modo per inaugurare la nuova stagione.
Sabato ritrovo Brian, tutto sommato in forma, SisterJeff (alias Lalalli) ha fatto un buon lavoro durante la mia assenza. La sera Lasàurit è a suonare coi WildTurkeys, io sono a casa con un mal di gola della madonna. Ripenso ad un uomo che ho visto una sera a Greendale, al mare, un uomo proveniente dall’India o località asiatiche lì vicine, tentava di vendere fiori ai clienti di una pizzeria, solo che lui era fuori, separato dal mondo dorato che vedevano i suoi occhi da una interminabile vetrata pressurizzata. Aveva uno sguardo disperato e rassegnato, la gente all’interno della pizzeria cercava di non dargli peso, non li biasimo, forse anche io avrei fatto lo stesso…si potrà bene mangiare una pizza senza dover comprare due rose, no? Eppure quell’uomo mi ha colpito. L’ho fotografato ma nel momento in cui lo facevo mi sono vergognato: il violare quel suo elemosinare un momento di attenzione mi è sembrato forzato. Per fortuna la foto non è venuta affatto bene.
(L’uomo che vendeva mazzetti di fiori – foto di TT)
Domenica la passo in uno stato deprimente e lascio che passi il prima possibile (deprimente anche il pareggio 2 a 2 che l’Inter riesce a strappare all’Olympiakos nella amichevole di Ginevra).
Lunedì lo passo con Brian qui alla domus saurea: a casa sua non ha l’aria condizionata e alla sua età questo caldo è pericoloso. All’inizio è un dramma fargli accettare la cosa, ma poi inizia a gasarsi, una giornata diversa dalle solite gli solletica l’umore. Gli preparo da mangiare io: solito pranzo da uomo di blues….uova al tegamino e pomodorini. Con la complicità padre figlio gli sgancio anche una Bavaria fredda. Se la gode un mondo. Zuppa inglese, cocomero e sambuchina finale. Brian è un po’ in “cimbali” (come avrebbe detto mia madre) e si mette a canticchiare qualche blues, prende addirittura in mano una chitarra…
(Brian plays the blues – foto di TT)
(Brian Tirelli, Epiphone endorser – foto di TT)
Ci mettiamo poi a guardare un fiml su Sky “Mangia Prega Ama”, commediola esistenzialista con Julia Roberts. A Brian Julia piace, commenta spesso e spera che – nel film – lei non si metta con quello che a lui sta antipatico. Son sei sette ore che Brian parla più o meno interrottamente, ad un certo punto – forse preso da un rimorso…ma non credo – chiede qualcosa che interessi a me. “Vè Tim, e i Led Zeppelin?“. Si sposta nello studiolo, osserva il poster della più grande rock band di tutti i tempi e aggiunge “Get anca te l’è” (Ci sei anche te lì?). “No, Brian, magari…lì c’è Jimmy…” e lui “Peigh” e “John B…” e lui “Bona, l’è vera, Gimmi Peigh e Gion Bona…ah, i Led Zeppelin. Po’ a gh’era Vasco Rossi e cos, là, scarpulèin (intende Sergio Endrigo)”.
(Father & son: Tim e Brian Tirelli – foto by LS)
La sera di nuovo con Lorenz, pastasciuttina e poi messa a punto dei suoni della pedaliera, giù nella stanzetta del garage ad una temperatura di almeno 40°. Torniamo in casa sotto il gelido abbraccio del condizionatore a sistemare le parti di chitarra di BELLEZZA D’ARIA PURA e ED E’ UN ALTRO LUNEDI’ (“Io faccio quella” “No, la faccio io, tu fai l’altra“, “Tu fai l’assolo lì“, “No lo fai tu” “Ma che riff ci fai qui?” “Oh, ma che cazzo di accordo è quello?” “Misolidio? Zio can, ma non vorrai mica andar fuori dalla pentatonica eh?” roba da chitarristi insomma).
Martedì mattina passa Dennis per un caffettino. Ci raccontiamo i nostri blues e progettiamo mosse che chissà se si avvereranno mai. Il tardo pomeriggio lo passo con Barbara, la giovane dottoressa di Geriatria che segue il vecchio Brian. Torno a casa spossato. Gli antibiotici, che prendo di mia iniziativa, fanno effetto sulla faringite ma mi schiacciano a terra.
Stamattina torno al lavoro, soliti “scassamenti di minchia” (come direbbe Lakèrlit) da rientro, un giretto a Scandiano da Raffa il fotografo (sempre cose di lavoro), un allegra scappata alla farmacia dell’ospedale per il “Piano Terapeutico” di Brian ed eccomi di nuovo qui, con il condizionatore a canna, con un raffreddore che non so dove stare a contemplare i miei LP di Johnny Winter mentre ascolto BRASS AND THE BLUES di McKinley Morganfield.
Un pensiero a Polbi e a Laroby che stanno passando momenti molto dolorosi.























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