Libro in inglese per fan in senso strettissimo; si tratta infatti della recensione di 150 dei 494 concerti che gli ELP hanno suonato dal 23 agosto 1970 al 13 marzo 1978. Queste pubblicazioni ultraspecializzate mi sono sempre piaciute, certo non sono cose per tutti, ma chi c’è dentro fino al collo non può che godere nel leggere queste pagine. Freeman probabilmente a volte eccede nel descrivere certi episodi, d’altra parte è un gran fan degli ELP, ma bisogna sottolineare a sua discolpa che, per quel po’ che posso sapere grazie ai parecchi bootleg in mio possesso, gli ELP hanno praticamente sempre suonato bene negli anni settanta. L’unico difetto del libro è che non vengono riportate le scalette di ogni concerto (viene indicata solo la scaletta tipo tour per tour) e non si specifica la qualità della registrazione e nemmeno la fonte (audience, soundboard, FM, preFM, etc etc). Per il resto è un libro utilissimo per ogni fan degli ELP che si rispetti.

Libro davvero interessante , peccato che le case editrici italiane non prendano in considerazione certi prodotti e favore di roba talvolta pessima . Sono convinto che gli EL&P dei ’70 siano stati sul palco una delle più grandi band del rock con un forte senso dello spettacolo oltre che tecnico . Devo ammettere che la stessa band nelle reunion che sono seguite , non mi ha mai attirato tanto e anche se posseggo la loro discografia completa , continuo a considerare solamente il periodo 1970/1978 .
Sul genere dei concerti non ho resistito a The Concert File di Dave Lewis e Simon Pallet , preso direttamente dal sito del fanatico dei Led Zeppelin , mentre in lingua italiana anni fa ho acquistato Un Sogno In Technicolor , basato sui concerti dei Pink Floyd , nel quale dovrebbero esserci tutti gli spettacoli dal 65 al 94 , scaletta e qualche recensione tratta dalle riviste dell’epoca .
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