Ecco lo sapevo, a furia di stare col mio umano mi sto tyrrellizzando; l’altra sera lui era di là in sala con Liso, un suo amico, io facevo finta di bighellonare per casa ma ero curioso di sentire di cosa discutevano. Liso poi è un umano che mi piace, tra l’altro condividiamo l’amore per SANTANA, certo a lui piace quello jazz rock di FLAME SKY, a me quello di FLOR D’LUNA, ma tant’è!.
Ero lì che li ascoltavo, stavano parlando dell’ultimo di TOM PETTY, HYPNOTIC EYE, entrambi concordavano sul fatto che a dispetto di quanto si sentiva dire in giro (“beh, mi piace, un bel disco con tante chitarre”) è fondamentalmente un disco piuttosto lofi, e che ormai non c’era più senso critico. Solo perché uno si chiama TOM PETTY e fa Rock americano, non è detto che faccia dischi interessanti. A parte che per un micio non è automatico comprendere il significato della parola umana “lofi”, ho poi capito dai loro commenti schietti e sinceri (“Liso, vuoi sapere una cosa? Fa cagare! Ma dove sono le canzoni? Tutti giri chitarristici in LAm e SOL ma senza melodia” “Ma infatti Tim, basta con queste cose”) che il disco è “lofi”.
Un altro che sto a sentire è Picca. Tyrrell e ( come lo chiama?, ah sì,) il Pike boy hanno parlato sabato scorso di HYPNOTIC EYE, Tyrrell raccontava alla Terry che anche per il WARREN ZEVON modenese è un disco lofissimo.
Incuriosito sono andato nello studiolo, ho trovato il cd (nel cestino) e qualche informazione su TOMMASO PICCININI, come lo chiamerebbe Tyrrell. TOM PETTY è un cantautore statunitense che con il suo gruppo, gli HEARTBREAKERS, propone un rock americano di un certo valore. Ho notato che Tyrrell ha la deluxe edition di un altro suo album, DAMN THE TORPEDOS, che a quanto ho capito è forse l’episodio migliore della sua discografica.
Infilo nell’impianto il dischetto e… AMERICAN DREAM PLAN B ha qualche sussulto nel ritornello ma il pezzo non decolla. In FAULT LINE c’è troppo “minore” (intendo la tonalità), nemmeno dieci secondi e RED RIVER già ti ha stancato, lo swingetto di FULL GROWN BOY ti fa sbadigliare. ALL YOU CAN CARRY ha il solito giretto duretto di chitarra all’americana e quando inizia il cantato ti vien voglia di andare a caccia di talpe, POWER DRUNK blueseggia ma poi entra un chitarrone che rovina tutto. FORGOTTEN MAN è la settima canzone e ancora non vi è traccia di melodia, di un costrutto, di uno spunto creativo come si deve; SINS OF MY YOUTH vorrebbe essere dolcemente ipnotica ma non vi riesce, si dimentica in fretta; U GET ME HIGH è l’ennesimo groove alla HONKY TONK WOMAN, ma il pezzo è di unaa bruttezza disarmante. Ecco ci mancava poiJOHN LEE HOOKER, con BURNT OUT TOWN Petty raggiunge un nuovo livello di lofiggine. SHADOW PEOPLE riecheggia gli ultimi Rolling Stones, che già loro non san più scrivere un bel pezzo, pensa mo’ Tom Petty.
TYRRELL, LISO e PICCA avevano ragione, anche per un gatto nero (ex) amante dell’AOR e di bocca buona questo HYPNOTIC EYE fa proprio cagare. (lo si vede già dalla orribile copertina).
Meglio togliere un M, meglio i TOPETTY.
Guarda Palmer , a me To(m)petty non è mai piaciuto , quindi non fatico a credere che il suo ultimo album non sia granché . Questo è il problema delle recenti (ultimi 20 anni?!) discografie dei musicisti stagionati . Ovviamente parlo per partito preso , nemmeno mi prendo la briga di ascoltarmi la maggior parte dei nuovi titoli di musicisti che amo , perché al limite potrei avere un breve flirt , per poi abbandonarlo la in fondo .. sullo scaffale .. simile alla scena de I Predatori dell’arca perduta . Probabilmente non lo conosci perché sei troppo piccolo , ma Tyrrell sicuramente si .
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