METAL SHOCK n.51 agosto 1989 (VERNON REID)

11 Mag

Agosto 1989, dentro METAL SHOCK il mio articolo su VERNON REID. Solita verve anni ottanta un po’ ridondante per cercare di descrivere il chitarrista di un gruppo il cui primo album mi piacque molto.

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METAL SHOCK 51

METAL SHOCK N51

4 Risposte to “METAL SHOCK n.51 agosto 1989 (VERNON REID)”

  1. Avatar di mikebravo
    mikebravo 11/05/2015 a 12:19 #

    Grandissimo Tim !!!!! Un gruppo che mi ricorda un periodo felice in cui
    si sperava ancora in una rinascita del rock, del rock tosto e ben fatto.
    Ho amato VERNON REID, un hendrix pageiano o un page hendrixiano ?
    Quando ancora mi tenevo aggiornato e la gioventu’ mi sorrideva.
    Anche i jane’s addiction mi piacevano moltissimo.

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  2. Avatar di bodhran
    bodhran 11/05/2015 a 14:32 #

    Me non sono dispiaciuti nemmeno gli album delle reunion, e ad inizi anni 2000 li ho visti ad Arezzowave e fecero un grandissimo live. Articolone gustosissimo, che condivido in pieno: io Reid lo preferisco quando sforna riff (un po’ come Tom Morello), per il resto mi sembrano spesso assoli “innaturali”, come scriveva Tim, almeno in un gruppo come i Living Colour. Se vi è capitato di ascoltare il disco di improvvisazione che ha fatto in trio con David Torn ed Elliot Sharp allora è altra roba, e lì il suo stile calza a pennello.
    L’assolo di Cult of Personality però fa storia a sè, è uno di quelli da prendere ad esempio di come “funziona” un grande solo.

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  3. Avatar di alexdoc
    alexdoc 11/05/2015 a 20:56 #

    “Vivid” mi piacque moltissimo, il secondo “Time’s Up” (1990) se possibile ancora di più, il terzo “Stain” (1993) mi lasciò deluso, inutilmente più heavy che hard, più Sabbath che Zeppelin e quasi smarrita la loro tipica componente funk. Subito dopo si sciolsero, poi 10 anni dopo la reunion. All’epoca lo chiamavano “crossover”, e di tutte le band accomunate da quella definizione loro erano i miei preferiti.

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  4. Avatar di mikebravo
    mikebravo 11/05/2015 a 21:22 #

    Gli anni novanta, tra Nirvana, Soundgarden, Pearl Jam, Living Colour e
    Jane’s Addiction non sono stati niente male.
    Poi, dopo, forse sono stato io a dargliela su……………..

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