Scavallo la fine di novembre e l’inizio di dicembre con l’allegra mestizia che mi contraddistingue in questo periodo. Più o meno confinato alla Domus Saurea visto che l’Emilia Romagna è Zona Arancione, contemplo il paesaggio in cui sono immerso.
Le prime mattine di gelo in cui si ripropone l’effetto tundra,
le giornate di nebbia così tipiche di queste terre e in generale l’arrivo della stagione fredda.
Palmiro ha iniziato a fare meno lo spanizzo (come diciamo in questa fetta d’Emilia), la sera rincasa per tempo e resta fuori a intervalli che difficilmente superano l’ora,
il richiamo della foresta viene sostituito dal richiamo del termosifone.
Non è il solo naturalmente, anche altre 4 delle nostre 5 gatte tendono a rifugiarsi in casa più spesso.
Nonostante il freddo, ogni giorno all’imbrunire, io e la Pollastrella ci concediamo una salutare camminata a passo sostenuto, più o meno quattro chilometri spesi perlopiù tra le vie basse che costeggiano le campagne.
Ogni tanto, quando torniamo, la Domus Saurea sembra sfumare tra la nebbia, l’effetto è notevole, la vecchia Domus – casetta in realtà derelitta e molto blues – acquista quasi lo status del nome che le diedi tanti anni fa.
Causa rinnovo patente per una paio di sere mi ritrovo a passeggiare per il centro di Baniolus, un paese qui vicino, in una atmosfera a tratti irreale: le 18:30 di sera, nessuno in giro, il piccolo paese che scivola verso la bassa (e dunque a Nord, verso il Po) con le prime luminarie che rimando sfumature quasi spettrali, negozi vuoti, l’umanità colpita da un nemico invisibile, le certezze di ognuno che traballano.
Mi trattengo un poco in quella bolla, mi par di galleggiare in un mondo sconosciuto, di trovare risposte a domande che non mi sono mai posto; ma poi rabbrividisco, rientro in macchina e mi riscaldo con la voce di Coverdale.
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L’ultimo giorno di novembre sarebbe stato il 91esimo compleanno del vecchio Brian, lo penso e ancora dopo più di quattro anni mi commuovo. Stare al mondo senza genitori è dura, non importa l’età che si ha. Ma i venti del nord stanno soffiando, hanno messo neve per stanotte, e la cosa mi rende felice, si sa … sono un uomo di blues che ama da matti la neve e se davvero dovesse cadere forse riuscirò a trovare un po’ di pace.
Mattino, ore 7, mi sveglio, tiro su la tapparella e con un brivido scopro l’incanto che aspettavo, la neve è arrivata davvero così, complice anche la vittoria di ieri sera della mia squadra in Champions League, questa fredda mattina sarà mitigata dal tepore che ho nell’animo.
FRIENDS
Continuo a sorprendermi dell’affetto che mostrano nei miei confronti alcuni amici. L’altro giorno arriva il corriere e mi lascia un pacchetto che non aspettavo, è un “pensiero” (come lo chiama lui) di Amduscia: il bootleg Heavy Blues in Paris – concerto in qualità pre-fm dei LZ tenuto all’Olympia il 10 ottobre del 1969, in confezione fighissima con tanto di copertina stampata su carta soft-touch, una meraviglia. Risentirlo mi elettrizza.
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MESS OF BLUES
Ancora intrappolato in una situazione professionale spiacevole con la mente prigioniera di un blues molto profondo, cerco di non farmi sopraffare dalle preoccupazioni e di trovare la giusta via orientandomi con le stelle. Meno male che ci sono in cappelletti fatti in casa di Saura a darmi requie.
I gotta get myself together
Before I lose my mind
I’m gonna catch the next train goin’
And leave my blues behind
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FASTIDI
Dietro ogni angolo si nasconde un fastidio che non potendolo risolvere personalmente cerco di evitare:
_TG2 blues: la speaker del TG2 che ostenta grossi crocifissi e che dunque si fa beffe del fatto che il servizio pubblico dovrebbe essere laico e imparziale mi fa davvero girare i cosiddetti. Quella sua espressione di sfida, quella sua sicumera insopportabile è un qualcosa che non si può guardare. Le rare volte che – per sbaglio -capito su quel canale spengo la TV è più forte di me. Il peggior telegiornale della peggiore rete pubblica nazionale in mano a personaggi del genere, ah! Anche qui in Italia avremmo dovuto avere la rivoluzione francese.
_Omissione dell’articolo determinativo blues: discuto di questa cosa con il responsabile di una pagina facebook che seguo visto che nei suoi scritti incappa in questa omissione. Lo so, sono un rompiscatole, ma è più forte di me.
Non ho mai sopportato chi scrive o dice “settimana prossima” invece di “la settimana prossima”; è una moda degli ultimi tempi che penso derivi dallo scimmiottamento dell’inglese, lingua barbara e gutturale che dovremmo combattere e non lasciare che inghiotta la nostra meravigliosa lingua romanza. Lo ripeto sempre, non sono un purista, le lingue si evolvono, ma qui si tratta perlomeno di bellezza fonetica, che va preservata ad ogni costo.
http://Omissione dell’articolo determinativo nella locuzione temporale settimana prossima/scorsa
_Covid: Questa maledetta pandemia prima o poi dovrà essere debellata, ma fino a che questo non accadrà non possiamo far altro che comportarci da cittadini responsabili, e invece no: una fetta della popolazione sembra proprio non digerire i comportamenti richiesti. Questa la dice lunga sul livello di evoluzione raggiunto. Rimango basito dalle continue lamentele di certi “fenomeni” (©Andrea Scanzi), dalle idiozie scritte o dette da certi giornalisti, leader politici e commentatori TV. Perdiamo centinaia di persone ogni giorno ma invece di stringerci a corte, di fare fronte comune, ci imbufaliamo se ci viene chiesto di rispettare logiche limitazioni. Come dice Silver, dobbiamo davvero andare “a farci dare dove si nasano i meloni”.
MARADONA
La scomparsa di Diego Maradona è stata trattata moltissimo in tutto il globo, non aggiungerò nulla sebbene da appassionato di calcio non possa fare altro che inchinarmi un’ultima volta. Oltre ad essere stato l’essere umano più dotato dal punto di vista calcistico, tra tutte le sue contraddizioni e sbandamenti, poi ho sempre ammirato la sua naturale propensione a stare dalla parte dei meno fortunati e la sua capacità di farsi amico a certi personaggi a me cari.
Capisco che per chi non segue il calcio Diego possa essere riconosciuto solo per i suoi aspetti meno nobili, ma è bene non dimenticare una cosa fondamentale, come riportata da uno degli Illuminati del Blues, Sir Lyson, durante un mini video sinodo: “Maradona ha cambiato la vita alle persone”.
CLASSIFICHE
Rimiravo l’altro giorno la classifica del 24/11/1971 degli album più venduti in UK, e non ho potuto fare altro che sospirare.
SUL PIATTO DELLA DOMUS
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LA GRANDE BELLEZZA
Per sopravvivere meglio in questi tempi per niente facili, prima di dormire tratteggio delle Gibson Hummingbird nella mia maruga in modo che le ombre e i demoni abbandonino i miei pensieri e possa finalmente trovare lo spartito giusto per fare bei sogni. Che quelle forme sinuose, quei ricami deliziosi, quelle sonorità calde possano guidarmi attraverso le lande desolate del presente.
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Notevoli i cappelletti
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Che si tratti di pandemia , guerra o calamità naturali è proprio in questi casi che emergono gli aspetti peggiori dell’essere umano. Perché se nella normalità questi erano degli egoisti ignoranti e cafoni , in caso di difficoltà amplificheranno il loro comportamento di merda. Come dici tu , siamo destinati all’estinzione .. e sarebbe pure ora.
Beato tu che hai amici che ti regalano tali meraviglie! I miei non sanno nemmeno cos’è un bootleg. Forse nemmeno cos’è un album.
Riguardo Maradona , da non amante del calcio (anche se fino a Pancev ho un passato da interista) trovo corretto che venga celebrato in mezzo mondo. Alla fine è il Jimi Hendrix del calcio. Tutti lo conoscono e tutti lo ricordano anche se non ci capiscono una mazza , come me.
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Hai un passato da interista? Non poteva che essere così, amico mio.
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Si, fino alla metà degli anni ’90. In camera avevo il poster del 1988/89 , collezionavo riviste , maglie .. la passione è scemata in seguito all’acquisto di due giocatori (uno era Pancev l’altro non ricordo) che comunque ha messo fine anche al mio interesse per il calcio. Sicuramente non era vero amore.
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Però per me rimani un cuore nerazzurro. Grande Luca.
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Vedo che non sono l’unica a non sopportare l’omissione dell’articolo determinativo. La cosa che mi infastidisce di più è che chi lo omette tende a mostrare un atteggiamento di ostentata sicurezza che sinceramente trovo ridicolo. Mi chiedo, perché vantarsi di un errore?
10 ottobre 1969… Mi hai fatto venire voglia di risentire quel concerto! Che brividi blues…
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“La cosa che mi infastidisce di più è che chi lo omette tende a mostrare un atteggiamento di ostentata sicurezza che sinceramente trovo ridicolo” … proprio così Annie, proprio così.
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In Kisaragi blues (febbraio 2019) figura la chart USA del gennaio 1972, e si potrebbe fare un raffronto interessante, vedere i differenti gusti sulle opposte sponde dell’Atlantico…
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È un gioco che ho fatto pure io mettere le due classifiche a confronto e generalmente i nomi su quella inglese mi sono più familiari. Gli Zeppelin figurano sempre meglio in quella americana , altrimenti si trovano molti nomi della Motown , R’nB , funky , country , cantautori vari , disco music e AOR(questi due più avanti) e pochissimo progressive. Gli inglesi propendono verso il prog , glam , la musica leggera di qualità (Elton John , Abba) e non (Cliff Richard ,David Essex) e più avanti il punk e la new wave. Gli Usa mi sembrano più conservatori rispetto ai loro parenti fighetti.
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Sì, nelle chart statunitensi vediamo una presenza abbastanza consistente di black music, per ovvie ragioni di demografia, e anche di un rock meno sofisticato… però se guardi quella di gennaio ‘72 cui facevo riferimento, noterai che comunque i titoli inglesi non sono pochi.
Una cosa che mi stupiva è la presenza di Low Spark dei Traffic, una gemma di rock misterico, che invece manca nella classifica inglese di novembre ‘71. Forse non era ancora uscito?
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Effettivamente in quel periodo nelle classifiche americane figuravano bene anche diversi nomi del prog. Da ragazzino sono rimasto incuriosito come i Queen non avessero avuto particolare successo in nord america fino al singolo Another One bites the dust , un pezzo funk irresistibile ma di chiara matrice black. Gruppi come i Duran Duran creavano dei mix differenti proprio per attirare quel mercato ,ma in quel caso le tastiere venivano messe in secondo piano a favore della chitarra (era l’epoca dei Van Halen).
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La mia gatta Spritz non conosce gli spazi aperti ma li guarda dalla finestra o
dal terrazzo( inside looking out – animals e/o grand funk railroad).
Le mie figlie mi hanno dettato la sua dieta a base di umido di carne o pesce.
Sono scatolette di fabbricazione tedesca.
La veterinaria ha chiesto se beve molto.
Dato che non lo fa, ha detto che é un segnale positivo.
Le crocchette, pochissime, anche quelle scelte dalle figlie, le uso per farla
correre per i corridoi di casa al loro inseguimento.
La sera, altre 3 o 4 crocchette, le vuole servite per ritirarsi a dormire.
A sette anni sta mantenendo la linea.
Dato fondamentale, quando passa davanti ai cubi ricolmi di vinile li annusa
ma non si é mai azzardata di farsi le unghie li’.
Non so se é per il cibo che mangia di origine teutonica ma quando ascolto
kraut – rock lei fa sempre le fusa……….
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Ieri sera al TG parlavano di Nonantola ed ho pensato a Tim, spero che non ci siano stati danni…
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Ciao, sono ormai molti anni che non vivo più a Nonantola, ma avendo amici e una affetto particolare per il mio paese natale vivo questa alluvione con molta intensità. La situazione è brutta, il paese è ancora allagato, manca corrente elettrica e sono saltate le linee telefoniche. Hanno però riparato la falla che si era aperta sul fiume e questo se non altro è un primo passo verso la normalità. Grazie per il pensiero.
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