Rolling Stones “Hackney Diamonds” (2023 Polydor Geffen) – TTT¾

3 Dic

Ho lasciato passare un po’ di tempo prima di parlare di questo nuovo album dei Rolling affinché si placasse un po’ la fustinella* dovuta alla sua uscita; sì perché un nuovo album di Mick & Keith non è certo robetta da poco per uomini di blues di un (in)certa età come noi.  Evito di impantanarmi, qui nelle righe introduttive, nelle considerazioni che hanno fatto un po’ tutti e prendo l’album per quello che è, cercando di non farmi condizionare dalle inevitabili sovrastrutture riguardo i grandi gruppi Rock che amo. Detto questo, faccio una eccezione solo per citare un commento di David Browne, il critico di Rolling Stone dove ha scritto che il disco vale molteplici ascolti, che il drumming di Steve Jordan è di valore e soprattutto che la band ha scritto testi rilevanti senza the late-in-life introspection heard on recent records by some of the Stones’ peers” … “l’introspezione in età avanzata ascoltata nei dischi recenti da alcuni dei colleghi degli Stones”.

Ecco, questo punto mi piace molto, intendiamoci, io sono il primo a scivolare nella introspezione di cui si parla, ma che a ottant’anni i Rolling rimangano immuni da questo aspetto mi fa ha molto piacere. A fine articolo vi sono i dati tecnici relativi al disco, mi concentro dunque subito sulle canzoni, aggiungo solo che Hackney Diamonds è arrivato al terzo posto negli USA, al primo in UK (100.000 copie vendute), in Germania (100.000 copie vendute) e in Francia (50.000 copie vendute), quinto in Giappone, secondo in Italia e nei primissimi posti delle classifiche di moltissimi altri paesi.

Rolling Stones Hackney DiamondsDi Angry (Jagger–Richards, Andrew Watt) ne avevo già parlato qui sul blog il 14 settembre poco dopo l’uscita del singolo, copio-incollo quello scritto a suo tempo:

“Nuovo singolo dei Rolling, che devo dire … non mi dispiace nemmeno un po’. Meno banale di quel che mi aspettassi e la melodia nella sezione con gli accordi (diciamo così) mi pare carina. Per gente che scrive pezzi da 60 anni e che ha 80 anni Angry è un bel prodottino, chapeau! Godibilissimo l’assolo centrale di chitarra, minimal ma con un senso Rock mica da ridere.  Mi piace anche il video, certo … vi è la bella pheega vestita di Rock che fa le mossettina su una decapottabile che attraversa la città assolata, ma il gioco con i video nei billboard dell’epoca è vincente. Ragazzi, che fighi i Rolling!”

Get Close” (Jagger–Richards, Watt) è un altro buon momento, nessuna rivoluzione musicale ma neppure odore di stantio, fresco e dinamico. Bene Steve Jordan alla batteria (di questo mi preoccupavo molto), bene Jagger, buono il basso di Andrew Watt.

Depending On You (Jagger–Richards, Watt) mi piace, un sorta di ballata mid tempo, nulla di nuovo, ma molto piacevole; belle chitarre, uno di quei testi amari ma lontani dall’auto indulgenza, schietto, semplice, diretto. Cazzo, che grandi.

Bite My Head Off (Jagger–Richards) è un roccaccio affrontato con spirito punk. Curioso avere Macca al basso in un brano così. Testo riuscito, diretto, cattivo e credibile … e sì, ai meno svegli sembrerà inadeguato che un ottantenne canti cose del genere, ma siamo qui con i Rolling Stones baby, con loro tutto è possibile.

Whole Wide World (Jagger–Richards) ha un ritornello ruffiano che crea una dicotomia con la strofa dalla foggia new wave, ma accidenti tutto sembra funzionare comunque. I testi mi piaccio molto, con questo poi mi ritrovo nella mia comfort zone obliqua:

Well, the dreary streets of London
They never promised much
A dead-end job to nowhere
And all your dreams are crushed

When the whole wide world’s against you
And you’re standing in the rain
When all your friends have let you down
And treat you with disdain
And you think the party’s over
But it’s only just begun
Let’s raise a glass, get up and dance
‘Cause life’s just hit and, hit and, hit and run

Dreamy Skies (Jagger–Richards) ha il classico andamento country tanto caro al gruppo, chitarra slide, chitarra acustica, qualche zampata elettrica di Keith Richards, tutto già sentito, eppure è una meraviglia, vi è come una patina nuova che rende frizzante il tutto, e poi di nuovo Jagger e un testo che funziona. Indomiti Rolling Stones .

Mess It Up (Jagger–Richards) ha alla batteria Charlie Watts il che mi fa scappare qualche sospiro. Rock alla Rolling Stones con ritornello efficace che a me ricorda gli umori del primo album solista di Mick Jagger (She’s The Boss 1985).

Rolling Stones

In Live By The Sword (Jagger–Richards) si risente al basso Bill Wyman, alla batteria vi è ancora Charlie Watts. Strofa banalotta, ponte passabile, sviluppo seguente che ha il suo perché. Elton John al piano. Assolo di chitarra convincente.

Driving Me Too Hard (Jagger–Richards) è figlia di Tumbling Dice, è carina, soffice eppur decisa; belle chitarre, Steve Jordan porta rispetto a Charlie Watts. La formula del songwriting può apparire consunta ma in realtà vi è una freschezza intrinseca che aiuta a respirare a pieni polmoni questa gradevole aria sonora.

Tell Me Straight (Jagger–Richards) la canta Keith Richards … è uno di quei pezzi medio lenti, un po’ obliqui tipici di Keef, di solito ne vado matto, ma questo non mi colpisce granché.

Sweet Sounds Of Heaven (Jagger–Richards) vede la partecipazione di Lady Gaga e Stevie Wonder, sento dire in giro che è un pezzo geniale che mischia gospel, etc etc … sì ci sono accenti gospel che si sposano ad una matrice soul/doo woop ma non ho nessun timore a dire che non è un pezzo geniale; l’intermezzo (20 secondi dal minuto 3:10) funziona ed è bello, ma il resto è imbastito su aspetti compositivi piuttosto logori.

L’ultimo pezzo è Rolling Stone Blues (Muddy Waters), il brano di McKinley Morganfield da cui il gruppo prese il nome. E’ così che si chiude il cerchio, un blues fangoso, al contempo luminoso e tenebroso. Chitarra, voce e armonica. Keith e Mick così come avevano cominciato. Un Blues senza compromessi, schietto, dissoluto, autentico. Lo sapevamo già, ma che cazzo di band quella dei Rolling Stones!

The-Rolling-Stones

All songs written by Jagger–Richards, except where noted.

  1. “Angry” (Jagger–Richards, Andrew Watt) – 3:46
  2. “Get Close” (Jagger–Richards, Watt) – 4:10
  3. “Depending On You” (Jagger–Richards, Watt) – 4:03
  4. “Bite My Head Off” – 3:31
  5. “Whole Wide World” – 3:58
  6. “Dreamy Skies” – 4:38
  7. “Mess It Up” – 4:03
  8. “Live by the Sword” – 3:59
  9. “Driving Me Too Hard” – 3:16
  10. “Tell Me Straight” – 2:56
  11. “Sweet Sounds of Heaven” – 7:22
  12. “Rolling Stone Blues” (Muddy Waters) – 2:41

The Rolling Stones

  • Mick Jagger – lead and backing vocals, guitar, percussion, harmonica on “Dreamy Skies” and “Rolling Stone Blues”
  • Keith Richards – guitar, bass guitar, backing vocals, lead vocals on “Tell Me Straight”[100]
  • Ronnie Wood – guitar, bass guitar, backing vocals

Additional personnel

  • Paulina Almira – illustration
  • Ron Blake – trumpet on “Get Close” and “Sweet Sounds of Heaven”.
  • David Campbell – string arrangement
  • Matt Clifford – keyboards, piano, Wurlitzer[
  • Matt Colton – mastering at Metropolis Studios
  • Karlos Edwards – percussion
  • Serban Ghenea – mixing at MixMaster Studios, Virginia Beach, Virginia, United States (except “Rolling Stone Blues”)
  • Elton John – piano on “Get Close” and “Live by the Sword”
  • Steve Jordan – drums
  • James King – saxophone on “Get Close” and “Sweet Sounds of Heaven”.
  • Lady Gaga – vocals on “Sweet Sounds of Heaven”
  • Paul Lamalfa – mixing on “Rolling Stone Blues”
  • Paul McCartney – bass guitar on “Bite My Head Off”
  • Studio Fury – art direction and design
  • Benmont Tench – keyboards and organ on “Depending On You” and “Dreamy Skies”
  • Marc VanGool – Technician, Guitar Technician [Studio Assistant]
  • Don Was – additional production on “Live by the Sword”
  • Andrew Watt – bass guitar, guitar, percussion, keyboards, backing vocals, string arrangement, mixing on “Rolling Stone Blues”, production
  • Charlie Watts – drums on “Mess It Up” and “Live by the Sword”
  • Stevie Wonder – keyboards and piano on “Sweet Sounds of Heaven”
  • Bill Wyman – bass guitar on “Live by the Sword”

1 Angry

Backing Vocals, Percussion – Andrew Watt (3)
Drums – Steve Jordan
Engineer [Recording Engineer] – Marco SonziniPaul LaMalfa
Engineer [Recording Engineers Assisted By] – Joe Dougherty (3)Kelsey Porter (2)Tommy Turner (7)
Mixed By – Serban Ghenea
Mixed By [Assistant] – Bryce Bordone
Piano – Matt Clifford
Technician [Studio Assistant] – Marc Van Gool*Pierre De Beauport
Written-By – Andrew Watt (3)Keith RichardsMick Jagger
3:47
2 Get Close

Bass, Backing Vocals – Andrew Watt (3)
Drums – Steve Jordan
Electric Piano [Wurlitzer Piano] – Matt Clifford
Engineer [Recording Engineer] – Marco SonziniPaul LaMalfaPierre De Beauport
Engineer [Recording Engineers Assisted By] – Ali TamposiBarnabas PoffleyJoe BriceJoe Dougherty (3)Kelsey Porter (2)Rich EvattTommy Turner (7)
Featuring, Piano – Elton John
Mixed By – Serban Ghenea
Mixed By [Assistant] – Bryce Bordone
Percussion – Karlos Edwards
Saxophone – James King
Technician [Studio Assistant] – Brendan MorawskiJoe Dougherty (3)Marc Van Gool*Pierre De Beauport
Trumpet – Ron Blake (4)
Written-By – Andrew Watt (3)Keith RichardsMick Jagger
4:11
3 Depending On You

Arranged By [String Arrangement], Conductor [String Conductor] – David Campbell
Bass, Guitar, Backing Vocals, Percussion, Arranged By [String Arrangement] – Andrew Watt (3)
Cello – Jacob BraunPaula Hochhalter
Contractor [String Contractor] – Suzie Katayama
Copyist [Music Prep] – Bettie RossCaryn Rasmussen
Drums – Steve Jordan
Electric Organ [Hammond Organ] – Benmont Tench
Engineer [Recording Engineer] – Marco SonziniPaul LaMalfa
Engineer [Recording Engineers Assisted By] – Ali TamposiJoe Dougherty (3)Kelsey Porter (2)Tommy Turner (7)
Mixed By – Serban Ghenea
Mixed By [Assistant] – Bryce Bordone
Piano – Matt Clifford
Technician [Studio Assistant] – Marc Van Gool*Pierre De Beauport
Viola – Luke MaurerTom Lea
Violin – Alyssa ParkCharlie BisharatJennifer Takamatsu*Michele RichardsPhilip VaimanSara ParkinsSonga LeeTereza Stanislav
Written-By – Andrew Watt (3)Keith RichardsMick Jagger
4:03
4 Bite My Head Off

Drums – Steve Jordan
Engineer [Recording Engineer] – Marco SonziniPaul LaMalfa
Engineer [Recording Engineers Assisted By] – Barnabas PoffleyJoe BriceJoe Dougherty (3)Kelsey Porter (2)Rich EvattTommy Turner (7)
Featuring, Bass – Paul McCartney
Mixed By – Serban Ghenea
Mixed By [Assistant] – Bryce Bordone
Piano – Matt Clifford
Technician [Studio Assistant] – Brendan MorawskiMarc Van Gool*Pierre De Beauport
Written-By – Mick Jagger / Keith Richards*
3:31
5 Whole Wide World

Bass, Backing Vocals, Percussion – Andrew Watt (3)
Drums – Steve Jordan
Engineer [Recording Engineer] – Lars FoxMarco SonziniPaul LaMalfa
Engineer [Recording Engineers Assisted By] – Barnabas PoffleyJoe BriceJoe Dougherty (3)Kelsey Porter (2)Rich EvattTommy Turner (7)
Mixed By – Serban Ghenea
Mixed By [Assistant] – Bryce Bordone
Piano, Electric Piano [Rhodes], Keyboards – Matt Clifford
Technician [Studio Assistant] – Brendan MorawskiMarc Van Gool*Pierre De Beauport
Written-By – Mick Jagger / Keith Richards*
3:58
6 Dreamy Skies

Drums – Steve Jordan
Electric Organ [Hammond Organ] – Benmont Tench
Engineer [Recording Engineer] – Dave O’DonnellLars FoxMarco SonziniPaul LaMalfa
Engineer [Recording Engineers Assisted By] – Carl BespolkaDani Perez (4)Joe Dougherty (3)John Rooney (10)Kelsey Porter (2)Lee Foster (3)Tommy Turner (7)
Mixed By – Serban Ghenea
Mixed By [Assistant] – Bryce Bordone
Piano, Electric Piano [Rhodes] – Matt Clifford
Technician [Studio Assistant] – Marc Van Gool*Pierre De Beauport
Written-By – Mick Jagger / Keith Richards*
4:38
7 Mess It Up

Bass, Guitar, Keyboards [Keys] – Andrew Watt (3)
Drums – Charlie Watts
Engineer [Recording Engineer] – Krish SharmaLars FoxMarco SonziniPaul LaMalfa
Engineer [Recording Engineers Assisted By] – Barnabas PoffleyCheno WangJoe BriceJoe Dougherty (3)John Costello (7)Kelsey Porter (2)Rich EvattTommy Turner (7)
Mixed By – Serban Ghenea
Mixed By [Assistant] – Bryce Bordone
Percussion – Karlos Edwards
Piano, Keyboards [Keys], Electric Piano [Wurlitzer Piano] – Matt Clifford
Technician [Studio Assistant] – Brendan MorawskiMarc Van Gool*Pierre De Beauport
Written-By – Mick Jagger / Keith Richards*
4:04
8 Live By The Sword

Bass – Bill Wyman
Drums – Charlie Watts
Engineer [Recording Engineer] – Krish SharmaLars FoxMarco Sonzini
Engineer [Recording Engineers Assisted By] – Barnabas PoffleyJoe BriceJoe Dougherty (3)John Costello (7)Kelsey Porter (2)Rich EvattTommy Turner (7)
Engineer [Vocals Engineered By], Recorded By [Vocals Recorded By] – Matt Clifford
Featuring, Piano – Elton John
Mixed By – Serban Ghenea
Mixed By [Assistant] – Bryce Bordone
Recorded By [Drums Recorded By], Producer [Drums Produced By] – Don Was
Technician [Studio Assistant] – Brendan MorawskiMarc Van Gool*Pierre De Beauport
Written-By – Mick Jagger / Keith Richards*
3:59
9 Driving Me Too Hard

Backing Vocals, Percussion – Andrew Watt (3)
Drums – Steve Jordan
Engineer [Recording Engineer] – Lars FoxMarco SonziniPaul LaMalfa
Engineer [Recording Engineers Assisted By] – Barnabas PoffleyJoe BriceJoe Dougherty (3)Kelsey Porter (2)Rich EvattTommy Turner (7)
Mixed By – Serban Ghenea
Mixed By [Assistant] – Bryce Bordone
Piano, Organ, Electric Piano [Rhodes] – Matt Clifford
Technician [Studio Assistant] – Brendan MorawskiMarc Van Gool*Pierre De Beauport
Written-By – Mick Jagger / Keith Richards*
3:16
10 Tell Me Straight

Drums – Steve Jordan
Electric Piano [Rhodes] – Matt Clifford
Engineer [Recording Engineer] – Lars FoxMarco SonziniPaul LaMalfa
Engineer [Recording Engineers Assisted By] – Barnabas PoffleyJoe BriceJoe Dougherty (3)Kelsey Porter (2)Rich EvattTommy Turner (7)
Mixed By – Serban Ghenea
Mixed By [Assistant] – Bryce Bordone
Technician [Studio Assistant] – Brendan MorawskiMarc Van Gool*Pierre De Beauport
Written-By – Mick Jagger / Keith Richards*
2:57
11 Sweet Sounds Of Heaven

Bass, Backing Vocals – Andrew Watt (3)
Drums – Steve Jordan
Electric Organ [B3 Organ] – Matt Clifford
Engineer [Recording Engineer] – Lars FoxMarco SonziniPaul LaMalfa
Engineer [Recording Engineers Assisted By] – Barnabas PoffleyJoe BriceJoe Dougherty (3)Kelsey Porter (2)Rich EvattTommy Turner (7)
Featuring, Piano, Electric Piano [Rhodes], Synthesizer [Moog] – Stevie Wonder
Featuring, Vocals – Lady Gaga
Keyboards – Stevie Wonder
Mixed By – Serban Ghenea
Mixed By [Assistant] – Bryce Bordone
Saxophone – James King
Technician [Studio Assistant] – Brendan MorawskiMarc Van Gool*Pierre De Beauport
Trumpet – Ron Blake (4)
Written-By – Mick Jagger / Keith Richards*
7:23
12 Rolling Stone Blues

Engineer [Recording Engineer Assisted By] – Joe Dougherty (3)Kelsey Porter (2)Tommy Turner (7)
Engineer [Recording Engineer] – Paul LaMalfa
Mixed By – Andrew Watt (3)Paul Lamalfa
Technician [Studio Assistant] – Marc Van Gool*Pierre De Beauport
Written-By – Muddy Waters
2:45
* LA FUSTINELLA:Fustinellaessere in fustinella): locuzione sempre più rara, quasi del tutto sconosciuta presso le giovani generazioni, che esplica il trovarsi in una peculiare condizione di piacevole agitazione causata da una nuova passioncella o hobby. Ad esempio, appassionarsi ad ameno passatempo da mancanza di attività coitale, tipo la fotografia, e iniziare a fissarsi psichicamente 24/7 sui molteplici aspetti della questione, obiettivi, stampa, bianco&nero, colore, treppiedi eccetera, progettando acquisti scriteriati, leggendo manualistica, recensendo sul web maestri dello scatto e scassando la minchia a chiunque si trovi nel raggio di azione.Altri ambiti a rischio fustinella: l’audiofilia (progettazione di acquisti di piatti giradischi a valvole in legno norvegese da 4000 euro, cambio continuo con esborso mostruoso di cuffie, insensati ritorni revivalistici a costosi 33 giri in vinile eccetera), pesca sportiva (vendita dei denti d’oro della madre per pagare esose canne al carbonio, o guadini di Hermés, o progettazione di allevamenti casalinghi di begatini), bicicletta (continue visite a negozi di bici per estorcere info su accessori e parti meccaniche di pregio con il conseguente prolasso gonadico del babista del negozio), informatica in genere (soprattutto se si finisce nel baratro Apple Macintosh).La fustinella viene spesso accostata alla ‘sbrùsia’ anche se quest’ultima è più ansiogena mentre la fustinella ha contorni più sfumati e più meditativi. La fustinella si rivela però molto utile nei casi di depressione fungendo da piacevole diversivo, in grado come è di riempire la scatola cranica di elettrizzanti propositi ludici per il futuro, e da vero toccasana per lenire le stigmate da sopportazione della coniuge. Molte fustinelle infatti vengono vissute da omarini nella segretezza di garage e solai, all’oscuro delle mogli che li credono al bar a giocare a goriziana o a vagabondare per seguire lavori stradali. Nei sempre più diffusi negozi ‘vintage’ di svuotagarage è possibile imbattersi in tristi fustinelle finite malissimo.

di Stefano Piccagliani (da La Gazzetta di Modena ottobre 2016)

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