Nubi di marmo

17 Mar

Dopo due salutari settimane di pioggia e vento ecco qualche giorno di sole, l’aria pare respirabile, pulita, frizzante.

Sundown alla Domus – marzo 2024 – foto Tim T.

Riprendono i lavori relativi al verde della Domus, domeniche mattine passate a riempire sacchi su sacchi di fogliame vario e a preparare fasci di rami secchi e legnetti come fossi uno che fa tetti di paglia qualunque e che poi per caso finisce sulla copertina di uno di dischi di Musica Rock più sublimi della storia dell’umanità.

Mr Lot Long, a victorian thatcher.

Col bel tempo il giovane Honecker se la gode alla grande, tutto il giorno in giro nei territori limitrofi alla Domus Saurea e verso sera, dopo aver divorato una ciotola del suo cibo preferito, eccolo versarsi liquido sul divano.

Il gatto Honecker and the golden slumbers – Domus Saurea marzo 2024 – foto Tim T.

Io veleggio tra l’erba liquida di queste pianure col solito approccio meditabondo, osservo nuvole che paiono di marmo spostarsi lentamente del cielo, disegno nei pensieri nidi di stelle immaginari, osservo un mondo che sempre meno mi appartiene consapevole però che io appartengo ad esso.

Vive la France

Dalla Francia arriva un barlume di speranza, al contrario dell’italia (in minuscolo) sempre ancorata al medioevo e al ventennio nefasto.

Rosso Ronzoni

Dopo averlo assaggiato al sinodo del solstizio d’inverno scorso con i confratelli del Blues all’Osteria Chilometro Zero, qui a due passi dalla Domus, mi decido finalmente di recarmi all’azienda agricola Ronzoni, pochissimi km a nord dalla House of Blues dove vivo, per acquistare qualche bottiglia di Rosso Ronzoni, lambrusco superlativo.

Borgo Massenzio è l’epicentro italico della coltivazione dell’uva ancellotta, https://it.wikipedia.org/wiki/Ancellotta

ed io ho un legame strettissimo con questo vitigno, un po’ il mio cognome (le tirelle delle viti), un po’ la mia stirpe (genitori, nonni, bisnonni, trisnonni e avi provenivano tutti da zone lontane da qui al massimo una manciata di chilometri), un po’ le vendemmie dal nonno paterno nei mesi di settembre andati. Ho un caro amico finlandese (sempre del giro Led Zeppelin) passato da queste parti più volte che non riesce a concepire vini rossi frizzanti, come lui la pensano quasi tutti … i vini seri sono quelli fermi, non per me … io (e in massima parte tutti i miei amici della zona) sono un uomo da lambrusco, Reggiano o Grasparossa.

E allor eccomi qui -insieme alla pollastrella- nel cortile della Agricola Ronzoni, nei city limits a nord di Borgo Massenzio: nessun in giro, suono il campanello. Tra i vetri oscurati della grande entrata intravedo una signora avanti con gli anni togliersi il grembiule e venire a riceverci.

“Oh buongiorno, scusate ero qui che facevo i fatti di casa” ci dice mischiando italiano e il dialetto reggiano. Appare subito cordiale, schietta, candida e al contempo attenta, con una sola occhiata ci ha inquadrati: uomo e donna di blues di una (in)certa età ma ancora “ragazzi” che vogliono qualche bottiglia di lambrusco. Aggiunge che se vogliamo parlare con suo figlio deve andare a chiamarlo perché è in campagna in mezzo alle viti ma che se è solo vino quello di cui abbiamo bisogno ci può pensare lei.

Vini dell’Agricola Ronzoni – foto Tim

Ci porta nella cantina dove sono tenute le bottiglie di vino da vendere; parlare con lei è fantastico, non è lei a farlo ma direttamente l’Emilia, quella che sta scomparendo e di cui – una volta terminata la generazione della signora – si perderanno le tracce.

Parliamo di come ho scoperto il Rosso Ronzoni, per rendere tutto più omogeneo infilo qualche frase dialettale, siamo della stessa tribù, giusto rinsaldare legami atavici. Prendo anche una bottiglia di Rosso Dell’Olmo e di Rosé.

Ritorniamo nella casa principale per il pagamento, in un grande stanza tipica delle vecchie casa da contadini di queste zone, respiro l’essenza emiliana. La signora tira fuori il Pos e il biglietto con le istruzioni, mi chiede di controllare che la procedura sia corretta, si fida come fossi un suo stretto conoscente. Che spettacolo. La salutiamo con calore. Esco dall’ampio cortile lentamente, osservo le campagne piatte che ho davanti e sospiro. Alla prossima, Emilia mia, non sarai forse la più bella di tutte ma ti amo.

WhatsApp Blues

Dragando certi scambi di messaggi avuti con alcuni amici e amiche saltano fuori cosette interessanti e sciocchezzuole assortite

_POLBI’s Television Blues

[17:49, 9/3/2024] Polbi Cell.: Hai scritto una bellissima recensione della ristampa di Marquee Moon, veramente. Mei cojioni, si dice a Roma, i Pink Floyd di Animals in versione newyorkese è un colpo di classe
[17:49, 9/3/2024] TimTirelli: Ma grazie, amico mio💙

[17:56, 9/3/2024] Polbi Cell.: Dopo averla letta mi viene voglia di mettere il vinile che ho preso anche io in una recente ristampa. E di ascoltarlo leggendo Please Kill Me, un libro di interviste sul primo punk americano che reputo uno dei migliori della mia biblioteca rock. Dovresti prenderlo, anche solo come riferimento da leggere di tanto in tanto. E sai che il primo disco di Lloyd è da ascoltare? Siamo su altri livelli ovviamente, ma è un bel disco.
[19:07, 9/3/2024] Polbi Cell.: Anni fa un mio amico di Detroit decise di organizzare un concerto di Richard Lloyd. L’unico posto libero era un bar di Bikers che però avevano un accordo di non menare a nessuno che andava al piano di sopra a vedere i concerti. JR, il mio amico, sapeva che Lloyd aveva fama di essere un bel po’ sopra le righe, ma che stava facendo dei buoni show in piccoli club. Arriva il giorno del concerto, il nostro si presenta in orario, sobrio, con una Fender e un ampli senza pedali o effetti di sorta. Con la sua band fanno il sound check e tutto fila liscio. Il mio amico a questo punto gli chiede se vogliono andare a mangiare qualcosa insieme al ristorante messicano poco distante. Cena rilassante, grandi racconti sui Television e la New York del periodo, alla fine si fa l’ora di andare al club per il concerto. Durante il tragitto a piedi, JR crede sia meglio dire che è un Biker Bar e quindi magari meglio andare direttamente al piano di sopra per il concerto ed evitare potenziali problemi. Certo certo, no problem, lo rassicura il chitarrista.
Entrano, il bar è pieno di biker giganteschi che li guardano male. Il mio amico cammina dritto, tutto ok, ma a un certo punto Richard Lloyd si ferma e urla What if i go grab my baseball bat in the Van and smash all your fuckin heads motherfuckers?!?!?!? Nessuno dice una parola. Il mio amico si aspetta che li uccidano sul posto, ma invece assolutamente niente. Lloyd come se niente fosse sale le scale e suona per un ora e mezza.
Questa storia mi gira in testa da anni. Forse è la prima volta che te la racconto.

_POLBI’s Yardbirds Blues

[13:31, 11/3/2024] Polbi Cell.: Sono in pieno regime Yardbirds. Ascolto il live e studio 68 con Page dalla tua chiavetta in macchina, e a casa i dischi con Beck e addirittura con Clapton. Mi sono preso su Kindle la biografia di Keith Relf. Sono immerso fra il 62 e il 69 e non vedo cenni di miglioramento
[20:37, 11/3/2024] Polbi Cell.: Ma sai che è interessante sto libro…il primo che leggo sugli Yardbirds [20:54, 11/3/2024] Polbi Cell.: Pionieri di tante cose, fra cui hard rock, garage e punk, la loro storia e personalità meritano un approfondimento. È una band un po’ troppo schiacciata nel cliché dei tre chitarristi. Avevano tutti delle personalità particolari, e i pezzi a me sono sempre piaciuti tantissimo. Vedendoli dal 2024 a distanza di sessant’anni la loro statura cresce notevolmente, meritano anche più di quel che già gli viene riconosciuto. Anche in una biografia di Page, nel periodo Yardbirds ci sono molti elementi di riflessione. Ad esempio un suo essere punk che in parte riemergerà proprio ultimamente con il tributo a Link Wray. Vabbè forse dico cazzate, ma io questa cosa la vedo. Mah! 🤷🏼‍♀️
[21:14, 11/3/2024] Polbi Cell.: Scusami se rompo i cojioni a messaggi, ma ho appena letto che con Beck e Page alle chitarre fecero un tour inglese insieme a Rolling Stones e Ike & Tina….in una sera potevi vedere Page, Richards, Beck, Ike…e questo solo in termini di chitarre…pazzesco.

NdTim: ci fosse ancora con noi il caro Mike Bravo, gli sarebbero scesi i lucciconi nel leggere queste righe sugli Yardbirds.

_MARZIA’s Design Blues

Ogni giorno in pausa pranzo in mensa nel centro storico della città con la mia collega del cuore Matzia (va beh, Marzia); e ogni giorno al ritorno dobbiamo prendere Via Cesare Battisti perché Matzia/Marzia vuole fermarsi a sospirare davanti alla vetrina di un bel negozio di articoli di design per la casa. Io la seguo volentieri, un po’ perché Matzia è una femmina alfa e non voglio rischiare di prenderle, un po’ perché rendo onore a chi è stata intitolata la via, al patriota (nell’accezione classica del termine), giornalista, geografo, socialista e irredentista italiano, morto per mano dell’odiosa milizia imperiale austriaca

Cesare Battisti, Milano 1915. –

e un po’ perché il design interessa molto anche a me. Guardiamo gli oggetti in vendita, li compreremmo tutti per le nostre rispettive case. Ci scattiamo una foto riflessi in uno specchio presente in vetrina, gliela invio, Matzia mi risponde in dialetto scrivendo che a noi due piace la roba bella, peccato essere in bolletta”

[11:19, 12/3/2024] Marzia: A nuèter as piès la roba bèla
[11:19, 12/3/2024] Marzia: L’é ‘na bèla sfiga èser in bulèta …The Blues Brothers Marzia e Tim - Downtown Mutina marzo 2024 - autoscatto

_DARK LORD blues

Scambi di opinioni sulla chat Team Tirelli (gli illuminati del Blues).

10:01, 5/3/2024] TimTirelli: adesso va anche alle sfilate di moda … ma zio pòver … an s’è mai vest Johnny Winter …


[10:04, 5/3/2024] Picca: un declino a cui non meritiamo di assistere
[10:06, 5/3/2024] Riff Cell: bocièeee😕 (bocciato, in dialetto reggiano)
[10:07, 5/3/2024] Mixi Croci: e soprattutto in compagnia della Maneskin… Bociè!
[10:25, 5/3/2024] TimTirelli: (a corredo di una foto di Johnny Winter) L’unico vero dio!
[10:26, 5/3/2024] TimTirelli: Mixi, avrò bisogno di te per il primo numero della fanzine OH JOHNNY.
[10:26, 5/3/2024] Mixi Croci: 😂👍🏻
[10:27, 5/3/2024] Riff Cell: Ah ah😂Belisim !!
[10:29, 5/3/2024] John Paul Cappi: “WINTER IS COMING”

_Lollo’s Centurion Blues

Lollo Stevens mi invia questo video:

[09:46, 10/3/2024] TimTirelli: Grazie Lollo, siamo sul filo della centuria ma:
_ vedere Brian mi scalda sempre il cuore
_Steven Tyler all’armonica mi piace un sacco
_L’assolo di Slash è molto, molto bello.
[09:48, 10/3/2024] Lorenzo Stefani: É proprio per questi tre motivi che l’ho segnalato, pur sapendo (come sempre) che rischio le accuse di centurionismo
[13:22, 10/3/2024] Riff Cell: Yeahhh🤟🏻💪🏻

Il Suono Del Marshall

Rimpatriata in sala prove con gli amici di un mio gruppo che fu. Sono 4/5 lustri che non suoniamo più insieme ma appena parto col riff di uno dei miei pezzi (Frugo nel Frigo, scritto insieme a Mr Tommy Togni) tutto magicamente torna ad incastrarsi senza problemi. Siamo al Modern Music Institute di Mutina, sito in un quartiere industriale della zona ovest della città, è una realtà molto bella, magari basata su di uno stile troppo statunitense per i miei gusti (le varie sale prove hanno i nomi di New York, Los Angeles, Las Vegas) ma avercene avute di sale prove così ai miei tempi … tra l’altro con bagni bellissimi e macchinetta bevande. Ho portato solo la pedaliera e la chitarra, il Marshall per una volta lo ho lasciato a casa, fare l’operaio del Rock è stancate. Mi sono collegato ad uno di quei nuovi amplificatore di oggi e niente .. .tutto perfettamente efficiente e funzionante ma il suono metal proprio non è per me. C’è poco da fare, per l’uomo di blues che sono nulla supera il calore valvolare del Marshall. Nulla.

Football Blues

Mercoledì scorso, io e Mario annichiliti sul divano della Domus alla fine dei tempi supplementari e quindi dei rigori dopo aver visto la nostra amatissima Inter uscire dalla Champions.

Dopo quattro giorni a me non è ancora passata.
Certo, certo, “dobbiamo solo ringraziare la squadra, i ragazzi etc etc”, lo hanno detto praticamente tutti, che lo abbia detto anche il Mister però mi lascia perplesso. Sprecare una qualificazione ai quarti in una stagione come questa dove tutte le componenti sembravano al loro posto mi pare un passo falso grave. Sì, il calcio è questo, le partite storte capitano, i momenti di appannamento capitano, però se sei l’Inter della stagione 2023-24, se ragioni da grande squadra, se pensi di essere cosciente delle tue capacità una partita di ritorno degli ottavi contro una squadra imputanita ma meno brava di te non la butti alle ortiche dopo aver vinto l’andata e segnato il primo goal al ritorno. No, non puoi, a meno che tu non sia quello che dici di essere. Ci aspettavamo di vincere la Champions? Beh, non esattamente, ma ai quarti era d’obbligo arrivare. Se poi al sorteggio ci fosse capitato lo stesso avversario abbinato all’Atletico (il Borussia Dortmund), beh le semifinali erano davvero possibili e sarebbe stata tutta un’altra annata. Va bene, va bene, concentriamoci sullo scudetto, rimane comunque un grande traguardo, tuttavia è un maledetto peccato e a me non passa, non passa, c’è poco da fare. Stasera ci sarà Inter-Napoli … la guarderò? L’umana che vive con me mi ha detto “figurati se non la guarderai, ah ah ha non ci crede nessuno ah ah ah”, ma io non ne sono certo.
Sono nel blues dipinto di blues.

Serie TV

_Das Signal – Segnali dallo Spazio (Germania 2024) – TTTT

Quattro lunghi episodi per questa serie di fantascienza, a tratti lenta e angosciante ma con un finale pieno di poetica fantascientifica.

Playlist

Finale

Spedito verso la primavera, saluto un collega dimissionario e amico di lignaggio intellettuale altissimo, in una serata d’addio al Luppolo e L’Uva di Mutina. Cerco di allontanare il dispiacere della sua partenza col vino francese Porco Rosso. Sarà dura far senza di lui e i nostri continui scambi umanistici ed intellettuali. Happy trails, my friend.

Mi rifaccio con i Ragazzi della Via Po, ex colleghi di un azienda di cui ho fatto a lungo parte in passato e che mi vogliono un gran bene, e la nostra canonica pizza ai Dissonanti di Modena. E’ sempre un piacere discutere della vita, di politica e di pheega con il solito approccio sopra le righe.

da sx a dx Picci, Tyrrell, Pavve, Rinna … I ragazzi della via Po – autoscatto

Arriva un altro venerdì sera, in stazione in attesa del regionale che mi porta a Regium Lepidi. Al binario 2 dieci minuti prima del mio treno si ferma l’Intercity per Milano e quindi per le porte del cosmo che stanno su in Germania … fisso la portiera aperta, trattengo l’impulso di salirci e sia quel che sia … ma chissà se poi esiste un stella che sia tutta mia …

Una Risposta to “Nubi di marmo”

  1. aamoreinfinito 17/03/2024 a 21:56 #

    All’orizzonte il Sole unisce Cielo e Terra! Bello grazie

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