BLUESMAN BROTHERS

3 Mar

(Nella foto da sinistra a destra: Jaypee, Mixi, Picca, March, Tim, Riff)

Serata al Kata con i ragazzi. Riff arriva con dei regali, neanche fosse la pizzata del 23 dicembre, libri sugli Zep e cd per tutti.  Tanto per scaldarci iniziamo subito citando la formazione dei Supertramp, e palleggiando tocchiamo argomenti come Tarkus e  King Crimson. Lo stretching lo facciamo parlando dei bravi insopportabili come James Taylor, rischiamo di inserire Jackson Brown nella categoria.  Picca sta leggendo la biografia in inglese di Clapton, analizziamo quindi per tre quarti d’ora buoni la vita musicale di quel commercialista blues che è diventato adesso l’Eric in questione.  Un quarto d’ora lo passiamo sul tour americano dei Led Zep del 1975, Riff sta leggendo il libro di Stephen Davis ed è informatissimo. Finiamo la pizza che finalmente arriva il gattone rockstar: March entra al Kata come farebbe Rod Stewart all’Hammersmith Odeon di Londra. March ordina la pizza, due risate e poi la situazione improvvisamente precipita: iniziamo a parlare di Saturday Night Fever. Io e Picca confessiamo che quando uscì il film tenemmo un profilo snob ..tsè, noi rocker che andiamo a vedere un film del genere con una colonna sonora disco! March se ne esce con “ma quella non è disco music!”. Non è discomusic la colonna sonora di Saturday Night Fever? Segue qualche minuto di silenzio. Ci riprendiamo in fretta e via veloci a discutere del servizio fotografico che Ross Halfin fece a Page e Coverdale nel 1993, dell’Old Grey Whistle Test, dei Blood Sweet And Tears con Jerry Lacroix. Un’altra birra, un’altra minerale e via di nuovo a parlare di custodie per CD quadruple, sestuple e anche ottuple, di bootleg e di Whole Lotta Love e Judy Blue Eyes versione singoli con edit e di Picca che deve trovare Run With The Pack della Bad Company in vinile … ora voi capite, se non avessi amici così probabilmente sarei già impazzito.

(Nella foto da sinistra a destra: Leon Wilkeson, Carmine Appice, Warren Zevon, Ronnie Van Zandt, Mick Ralphs e Dickey Betts)

Una Risposta a “BLUESMAN BROTHERS”

  1. DoC 03/03/2011 a 09:22 #

    Parole sante, dear old fart (cioè cara vecchia scorr…)parlole sante amico mio…
    Peccato che, ormai son rassegnato, tu sia più stanziale, a questo punto lo dico, persino (o perfino, cumalgeva quel tale !)della cernia che, in fondo, poveretta, nuota nel mio acquario !
    In the mighty name of Page, we prayed…
    DoC

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