Scrive Marco: “A te non fanno impazzire, I know ma hanno fatto un gran concerto e chiuso la serata con un frammento cantato di “In my time of dying” nel finale della loro “slaves and bulldozers”. L’Emilia tremerà anche, ma che gli emiliani restino saldi!!!”
Scrive l’esperto: Sì, hai ragione non mi fanno impazzire…scarti del classic hard rock del 1971 uniti a valenze intellettuali contemporanee, ma li rispetto e per quanto posso li seguo. L’Emilia trema, il cuore degli emiliani anche purtroppo..ci pieghiamo ma non ci spezziamo. Grazie del pensiero.
(foto di Paolo Bianco )
SOUNDGARDEN – live @ Arena Milano Live, Rho, Italy
Lunedì 4 Giugno 2012
SETLIST:
01. Searching With My Good Eye Closed
02. Spoonman
03. Gun
04. Hunted Down
05. Live to Rise
06. Loud Love
07. Ugly Truth
08. Fell on Black Days
09. Blow Up the Outside World
10. My Wave
11. The Day I Tried to Live
12. Outshined
13. Rusty Cage
14. Burden in My Hand
15. Superunknown
16. Black Hole Sun
17. 4th of July
—–
18. Jesus Christ Pose
19. Slaves & Bulldozers
Non c’é che dire, in base a quello che si può vedere su YouTube è stato un concerto di ottimo livello, mi rode non essere andato a vederlo, un po’ perchè costava ben 69 Euro, un po’ per non lasciare la famiglia a casa col rischio terremoto, che non si è mai tranquilli … Comunque i Soundgarden secondo me hanno innovato parecchio le radici classic rock / sabbathiane, ad esempio una canzone come Spoonman mi è sempre sembrata molto originale ed estremamente dinamica: guardate come l’hanno fatta bene a Milano, e che voce ruggente http://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&v=7F68joP4QPQ&NR=1
On a partially related topic, segnalo la bella esibizione dei Black Sabbath a Birmingham, pochi giorni fa: un sacco di canzoni seventies come Snowblind, Into the void, War pigs, Children of the grave, la stessa BS e The Wizard (http://www.youtube.com/watch?v=DHfbptOYgIQ&NR=1&feature=endscreen), il solito Ozzy un po’ caricaturale, spanzato e tuonato (più o meno era così anche da giovane), ma meno sfiatato rispetto alle ultime performance, un ottimo Geezer Butler, il batterista di Ozzy – potente e preciso – al posto di Bill Ward incartato in questioni contrattuali, e soprattuto un Tony Iommi stellare, carico ed apparentemente uscito indenne dalla chemioterapia per il linfoma. Peccato che a quanto mi pare di capire a Milano non verranno e saranno sostituiti da uno strano baraccone denominato “Ozzy & Friends”. Ciao
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Amici ritrovati. Il Giardino del Suono é stato la sola cosa che mi sento di tramandare ai posteri di quella strana cosa che chiamavano “grunge”, che poi a ben vedere fu nient’altro che il provare a parlarsi e trovare punti in comune di due movimenti che si erano sempre visti in cagnesco e antitesi come Hard&Heavy e Punk&Wave. Il signor Kim Thayil resta uno dei chitarristi più ingiustamente ignorati della storia del Rock. Noto con piacere che “Cornello” ha ritrovato voce e verve del tempo che fu, Ozzy non l’ha mai avuta in vita sua ma non é mai stato un problema. Coraggio Tony, ma soprattutto coraggio Emilia!
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per me, che ne sono un estimatore della prima ora, rimane fondamentale il concerto visto a roma nell’89 al Uonna Club, uno storico locale anni ’80. Insieme a non più di cento persone ho assistito ad una dimostrazione di cosa è lal potenza del r’n’r (come mi piace continuare a chiamarlo)
https://plus.google.com/u/0/photos/117718427693979158848/albums/5527488286907141345/5522711244998061122
Forse di “mistery” ve ne era poco, ma di “power and hammer of the gods” sicuramente tanto, e nel tempo a mio avviso sono riusciti ad evolversi enormemente sia nella scrittura che nella produzione.
Certo, ora si parla di una reunion a 15 anni circa dallo scioglimento, ma si sa, una buona gallina vecchia fa buon brodo.
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