Picca mi manda un sms che mi colpisce non poco, “Alvin Lee RIP”.
Vado sul sito ufficiale:
MARCH 6, 2013
WITH GREAT SADNESS WE HAVE TO ANNOUNCE THAT
ALVIN UNEXPECTEDLY PASSED AWAY EARLY THIS MORNING
AFTER UNFORSEEN COMPLICATIONS FOLLOWING A ROUTINE SURGICAL PROCEDURE.
WE HAVE LOST A WONDERFUL MUCH LOVED FATHER AND COMPANION,
THE WORLD HAS LOST A TRULY GREAT AND GIFTED MUSICIAN.
JASMIN, EVI AND SUZANNE
Quando se ne va uno di questi ci rimani male, un bel po’. Ho fatto in tempo a vederlo qualche anno fa al Vox di Nonantola, girava con una band da birreria, ma lasciava comunque intravvedere la sua grande classe e il suo leggendario chitarrismo rock blues. Grazie a lui i TEN YEARS AFTER resteranno per sempre nella storia della musica rock.
Addio Alvin, grande guitar slinger.

Dispiace tantissimo e lo ricordo nel film di Woodstock.
TEN YEARS AFTER……..
ten years gone……….
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L’altro giorno Kevin Ayers, oggi Alvin Lee.
Mi dispiace tantissimo. Rimarra’ per sempre nei miei ricordi un suo live a Roma negli anni ’80. Un grande.
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He’s gone home.
With a watermelon on his shoulder.
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Ci sono rimasto malissimo anch’io. “Recorded Live” penso di averlo consumato a furia di ascoltarlo.
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.. .purtroppo i grandi musicisti che hanno fatto un’epoca ci stanno lasciando, ma le loro grandi opere, i loro assoli …. vivranno per sempre.
RIP
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Una notizia tristissima. Alvin Lee è stato un’icona dei tempi d’oro del rock classico, forse più di qualsiasi altro l’eroe di Woodstock, immortalato nel formidabile tour de force di “Goin’ Home”. Lì nacque la leggenda del “chitarrista più veloce del West”, o più banalmente, del mondo…Altri protagonisti di quel festival epocale hanno consolidato la loro fama con il trascorrere degli anni, Alvin invece è diventato un bersaglio della solita critica snob, ma noi preferiamo ricordarlo in quei momenti live dove la sua irresistibile forza conquistava una folla oceanica. Senza trascurare memorabili brani dei suoi Ten Years After, da “Love Like A Man” a “I’d LoveTo Change The World”, che sempre ci torneranno in mente…
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Chi ha visto qualche concerto di Night of the guitars ?
Doveva esserci anche Lee, oltre a West, Krieger e tanti altri.
Mi pare che fecero una serata a Reggio Emilia………
Io non andai………ma avrei dovuto………
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Alvin è andato a casa definitivamente. Lui e i suoi Ten Years After hanno riscaldato mille serate della mia lontanissima gioventù. E negli anni, come ha signorilmente sottolineato il mio amico Beppe, non ha mai fatto parte delle “prime scelte” di centinaia di poll di fine anno o di 100,500, 1000 dischi da non perdere. Forse dire che Lee è stato il prototipo di solista blues rock a duecento miglia l’ora non avrebbe fatto figo…Ho cambiato subito un paio di cd nel mio box della mia antica auto: Live at the Fillmore East 1970, quando i Dieci Anni Dopo guardavano negli occhi qualsiasi gruppo dell’epoca. E le versioni live di “Help me Baby” o “Love Like a man” sono un’esplosione di ricordi indelebili. Un grande chitarrista e un eccellente cantante. Una delle live band che più ho amato. Peccato davvero.
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Io c’ero a Reggio Emilia nel 1973 e ne serbo un ricordo memorabile. Non mi sembrava vero di vedere Alvin, lì a due passi da me con la sua Gibson rossa. Le dita più veloci del rock-blues adesso sfiorano le nuvole. Ciao Alvin e che la terra tisia lieve.
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