OH JIMMY – The Jimmy Page Fanzine n.6 – october 1986

11 Apr

Ottobre 1986, capitolo 6. Introduzione surreale dedicata ad uno dei miei autori preferiti, ITALO SVEVO, bianca di copertina courtesy opf DOM GIARDINI, in volta invece un disegno di FREDA HYATT, una fan inglese con cui ero in contatto a quei tempi. Di nuovo riflessioni sulla possibile reunion dei LZ (oggi sappiamo che nell’ottobre del 1986 era tutto morto da tempo), traduzione della intervista a PAGE apparsa nel luglio di quell’anno su GUITAR WORLD, articolo su PAUL RODGERS scritto da DAVID CLAYTON, responsabile della fanzine FREE APPRECIATION SOCIETY. Solita paginetta dedicata ai nuovi bootleg; alle prese con con le rehearsals del 1980, cado nell’errore di credere alle voci che circolavano allora, ovvero che si tratti di registrazioni fatte il 24 settembre 1980, giorno di ritrovo dei quattro zeppelin per la preparazione del tour americano di quell’anno (purtroppo mai avveratosi); come sappiamo (oggi) in realtà sono registrazioni di prove fatte dal gruppo nel maggio 1980 per il tour europeo di giugno/luglio. Recensioni extra LZ& Related nell’ultima pagina, troppo avaro il numero di i lughe per DAVID LEE ROTH e QUEEN, ad entrambi i dischi ne andava data almeno una in più.

OH JIMMY N6

 

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4 Risposte a “OH JIMMY – The Jimmy Page Fanzine n.6 – october 1986”

  1. lucatod 11/04/2014 a 18:30 #

    L’intervista è molto interessante anche a distanza di tanti anni , anche se alcuni estratti li conoscevo già , mi è piaciuta davvero . Finalmente un Darklord sincero e cazzuto , il giornalista troppo insistente su Eddie, e per una volta , Jimmy è giustamente scocciato . Il fatto di ammettere di non fare pratica (problemi con il barrè .. ma scherzi?) la dice lunga sulla ruggine messa su dal 1977 in poi . Prima la pratica la faceva suonando in studio e durante i concerti .

    Dai ad A Kind Of Magic diamogliele almeno tre stellette , tutto sommato è un buon album pop , con l’immensa voce di Freddie .

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  2. alexdoc 13/04/2014 a 01:09 #

    Anch’io ne darei un’altra a “Eat ‘em And Smile” del caro Diamond Dave, che resta uno dei suoi prodotti solisti più felici, e che usciva nell’anno di “5150” il primo dei “Van Hagar” e lo surclassava, allora come oggi.

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  3. timtirelli 13/04/2014 a 10:21 #

    Come d’accordo con voi sull’aumentare la valutazione di EAT’EM AND SMILE e KIND OF MAGIC.
    Il primo di DLR è davvero un capitolo importante dell’hard & heavy americano, il secondo è ampiamente sufficiente. Interessante però vedere come li giudicai all’epoca, nel momento preciso d’uscita. Ricordo ancora la delusione proposito dei QUEEN, gruppo che amavo molto fino a THE GAME. Poi alcune mosse che mi spiazzarono, tipo FLASH e l’imperdonabile HOT SPACE. Non male THE WORKS e poi, per il Tim di allora, di nuovo giù con A KIND OF MAGIC.

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  4. lucatod 13/04/2014 a 10:42 #

    Credo sia paragonabile a quello che è successo con i Genesis , si è passati da Nursery Cryme , Selling e W&W ad Abacab , GENESIS e Invisible Touch … il segno dei tempi … scusa sto divagando ..
    Comunque , come sempre , OTTIMO NUMERO !!

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