ATTRAVERSARE LA CITTA’ DI NOTTE ASCOLTANDO JOE JACKSON

18 Ott

Un giovedì sera qualunque, sotto una pioggia insistente che cade da tutto il giorno arrivo a Mutina. Percorro un paio delle arterie più importanti della città e senza troppa fatica arrivo all’appuntamento stabilito. Soliti convenevoli, abbracci virtuali, cena, chiacchiere che vertono sul passato dei presenti. Verso mezzanotte la compagnia si scioglie, ognuno torna nella propria dimora.

In giro ormai non c’è più nessuno, la città respira calma tra la bruma lasciata dalla pioggia, i semafori come luci dei treni persi, quelli che ahimè non tornano più. Rollando sulla blues mobile mi allontano dal centro, sullo stereo il “Gold” di Joe Jackson.

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D’un tratto mi sento cosi grato al padre dei quattro venti di essere un amante di certa musica perché è con essa che vado avanti, che cerco di dare un senso al nonsenso della vita. Se non fossi così appassionato, se fossi uno di quelli che ascoltano solo le radio (ormai fagocitate da speaker sempre più insopportabili) o chiavette piene di insulsa musica commerciale non riuscirei a percepire l’immensità della notte, a seguire la stella polare che guida la barchetta su cui navigo in questo vasto oceano tenebroso, a sentire il battito del pianeta su cui vivo.

E invece è sufficiente Joe Jackson poco dopo mezzanotte a far sì che la blues mobile su cui sono segua diligentemente la Emily Road che mi riporta nella derelitta casetta in cui ho trovato riparo.

ATTRAVERSARE LA VIA EMILIA DI NOTTE ASCOLTANDO JOE JACKSON – ottobre 2020 – foto TT

La sua musica sembra fatta apposta per notti come questa …

ATTRAVERSARE LA CITTA’ DI NOTTE ASCOLTANDO JOE JACKSON – ottobre 2020 – foto TT

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Con la sua faccia da papero, quella sua voce in cui l’inglese d’Inghilterra scivola così bene, quella sua sensibilità che apre la sua musica a sfumature impreviste, quel modo di scrivere così originale. Il rock stimolato dal punk dei primi due album del 1979, quindi la new wave del terzo del 1980, lo swing jazz del quarto nel 1981 e il grande successo di Night And Day nel 1982.

Sono sempre stato un fan, e sono ancora fiero di esserlo.

Troppo semplice in nottate come queste appoggiarsi solo ai motivetti del 1981 e 1982, meno banale scegliere brani dai primi due anni, anch’essi adatti a momenti come questo seppure forse meno immediati e noti.

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La macchina si infila in una breve galleria, per un momento spero che non ne esca mai …

ATTRAVERSARE LA CITTA’ DI NOTTE ASCOLTANDO JOE JACKSON – ottobre 2020 – foto TT

ma poi riemergo, i neon delle insegne dei bar sono contrappunti sul pentagramma d’asfalto, i fanali delle poche automobili che incontro lasciano lunghe sbavature di colori che vanno a perdersi in tanti rivoli a ridosso dell’universo.

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Nella stazione di servizio in cui mi fermo a mettere un po’ di diesel in pancia alla blues mobile c’è un Tir parcheggiato ordinatamente, di sicuro l’autista si starà godendo il meritato riposo prima di riprendere il lungo viaggio. Un altro disperato come me è intento a fare benzina, si guarda intorno, di giorno è un distributore trafficatissimo, ma di notte dà l’idea di essere un posto non del tutto sicuro. Sembra comunque un’isola in mezzo al mare in cui attraccare al bisogno, un stazione dei tempi andati dove cambiare i cavalli.

ATTRAVERSARE LA CITTA’ DI NOTTE ASCOLTANDO JOE JACKSON – ottobre 2020 – foto TT

Lascio la Via Emilia, ora un breve tratto in tangenziale, è ormai l’una, tempo per lo swing …

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Giusto il tempo di terminare la canzone e mi ritrovo nelle strade basse che mi riportano alla Domus e mi sembra d’ essere già in un altro mondo. Mentre percorro l’ultimo centinaio di metri della stradina lunga e tortuosa scorgo la Ragni – una dei felini che vivono con me – in riva ad un fosso. So che riconoscerà la macchina e correrà ad aspettarmi davanti alla porta.

Prima di mettere la macchina in garage apro la portiera e, nella notte nera accenno ad un balletto solitario sul marciapiede bagnato …

I stepped into
I stepped into
Into another
Into another
I stepped into
I stepped into
Into another
Into another world

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La Ragni che mi aspetta sulla porta di casa – ottobre 2020 – foto TT

3 Risposte a “ATTRAVERSARE LA CITTA’ DI NOTTE ASCOLTANDO JOE JACKSON”

  1. lucatod 18/10/2020 a 12:17 #

    Leggendo questo ispiratissimo racconto notturno avevo nelle orecchie il pezzo “Blade Runner Blues” di Vangelis. Joe Jackson comunque è perfetto per questo tipo di mood.

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  2. Annie 18/10/2020 a 13:22 #

    È vero, la passione per la musica riesce a dare un senso alla vita, in ogni momento. Confesso di essere stata più volte definita “esagerata” da persone non appassionate come me, ma come si fa a non sentirsi spronati quando si ascoltano parole come “In the light you will find the road”?

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  3. mikebravo 19/10/2020 a 08:58 #

    Credo di non avere mai ascoltato joe jackson
    prima di quella sera del 1980 in cui lo vidi
    esibirsi al palasport di bologna.
    In quel periodo strano non perdevo un concerto
    e tornando a ritroso a quei giorni mi viene da
    pensare quanto la musica ci aiuti in momenti
    difficili a tirare avanti.
    Il covid incombe ed e’ ancora bello trovare
    rifugio in una passione quasi cinquantennale.
    Di recente ho trovato una copia di stampa
    messicana con copertina apribile di night
    and day.
    Non facile a trovarsi anche se immagino che
    oggi sia stato ristampato gatefold.

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