Parte Blu di Zucchero e scivolo sul passato, calde serate emiliane, oppure passate ai lidi ferraresi e al bayou limitrofo chiamato le Valli di Comacchio che già da bambino mi irretiva
Sere d’estate, dimenticate
C’è un dondolo che dondola
torno poi al presente per un momento
Che belle scene di lei che viene
Da lune piene, si dondola
e quindi inciampo nelle trame di nidi di stelle immaginari.
Cammino e penso a te, ai grilli e alle cicale, come strane suore,
Baby respiro respiro te
Purezza e leccornia, fuoco della sera
Siamo destini, siamo sempre noi, ma più vicini
Stretti e supini, siamo sempre noi lassù
Io e Fornaciari siamo sintonizzati sulle lunghezza d’onda dello stesso sentimento blues, il tema dei ricordi legati alla sua estrema giovinezza è spesso presente nei pezzi che scrive, ai più a volte potrà anche sembrare ripetitivo ma un uomo di blues ci sguazza in quel blue feeling, d’altra parte da bambino passavo le domeniche a Villa Bagno in campagna dai nonni, a un tiro di schioppo dalla sua Roncocesi, qui nella Regium Lepidi County.
La luce polverosa del sole che filtra nel solaio (in dialetto al tasèl) delle case di campagna delle nostre zone, il verderame, la vendemmia, Venere che viene su dai campi … l’immagine di giovani donne concrete, sensuali e voluttuose per noi ragazzini alle prese con i primi pruriti … la nostra terra, che è la più bella solo perché è quella a cui sono appesi i nostri ricordi, faccenda dunque puramente soggettiva. Adelmo ha qualche anno in più di me, ma quello che scrive nelle sue canzoni io l’ho vissuto, in primis la nonna che dal grande portone in ferro urla verso la campagna e ci chiama …’delmo, viin a cà …’tefano, viin a cà … Adelmo/Stefano, vieni a casa…
Una volta Mel Previte (guitarist e producer extraordinaire) mi disse “A me piace Zucchero, però sempre quel nominare il blues, non è che lui poi faccia blues…”; al di là dei riferimenti musicali in senso stretto che comunque in certi suoi pezzi sono presenti io penso che il blues Sugar lo abbia nell’intenzione e nell’anima, ed è sempre presente in lui, e in me, ecco perché quando sento certe sue canzoni mi commuovo e mi immedesimo, mi ci trovo in quei suoi quadretti musicali, perché i momenti e i luoghi che disegna li ho visti e vissuti, pressappoco negli stessi anni…
Esco dalle canzoni di Zucchero e mi ritrovo nel posto in riva al mondo in cui vivo da più di 13 anni, Borgo Massenzio, ancora a pochissimi km da Roncocesi.

Domus Saurea luglio 2022 – Foto TT
E’ l’estate 2022 io e Adelmo non siamo più bambini e il bello di noi due è già volato via, come canta in Ci Si Arrende
Quanto ti vorrei
Dentro le giovani estati
Anche adesso
Ora che il più bello di noi due
È già volato via e non ritorna più
Il tempo scorre veloce, il blues arranca lento e per non arrendermi cerco stratagemmi che distraggano il blues che pervade questa mia povera anima inquieta. Con qualche sacrificio alla Domus è arrivata una piscina esterna, con cui io e la pollastrella intendiamo affrontare questa estate torrida e implacabile.

Bluesing by the pool – Domus Saurea luglio 2022 – Foto TT
Fare il morto guardando il cielo blu mi aiuta a fare evaporare le tossine …

View from the pool – Domus Saurea luglio 2022 – Foto TT
fare qualche vasca mi tiene impegnato e mi distrae.

Bluesing by the pool – Domus Saurea luglio 2022 – Foto Saura T
E così tutti i giorni, torno dal lavoro verso sera, mi butto nell’acqua blu, quasi un’oretta a mollo, poi doccia e – ogni tanto – Bella Napoli al Pizzikotto di Viale Gramsci.

Belgian Blanche Blue Boy – Regium Lepidi luglio 2022 – Foto Saura T
A proposito del Pizzikotto di Viale Gramsci (location ormai amata da ogni amico che ho), il sinodo degli illuminati del blues quest’anno lo abbiamo festeggiato ieri sera, con tre settimane di ritardo, quel che conta è che ci siamo trovati ugualmente, il Team Tirelli (seppur non al completo) di nuovo insieme, e quando the boys are back in town, non c’è n’è per nessuno.

Blues Brothers (left to right: Pike, Bèssi, Lollo, Tim, Riff, Liso, Mario) – Domus Saurea Luglio 2022 – Foto Saura TT
Al lavoro il periodo più impegnativo, che a dir la verità temevo, sembra essere passato, ne sono uscito più o meno indenne, mi sono calato nella parte di capo cantiere e ne sono venuto a capo. Certo, ho passato giorni duri e faticosi, dove non ero mica tanto biondo, come diciamo qui in Emilia. Lottare poi con il sentimento del “non me ne frega più un cazzo” di cui parlavo nel precedente articolo del blog non è stato facile, ma anche stavolta Stefano e Tim sono riusciti a imbrigliare Ittod (per chi si fosse sintonizzato solo ora sto parlando della lotta intestina tra i tre uomini che sono); meno male che a fine giornata avevo la opportunità di far decantare un po’ il tutto nella Sala Blues, la sala aziendale dove vi è l’impianto hifi di cui ho già parlato. Una sera vi arrivo e trovo il C.O.O. in call col collega dell’Human Science e il mio collega Zlatan tutto indaffarato alle prese con la chiusura del mese, stavano ascoltando il primo solista di Billy Idol. Mi sono gettato sul divanetto e mi sono messo ad ascoltarlo con loro. E’ stata una piacevole riscoperta.
Spostandomi sull’argomento Rock, leggo con interesse una intervista di Creem del mese scorso a Unity McLean, immarcescibile responsabile degli uffici della Swan Song
poi mi guardo su Youtube un nuovo filmato amatoriale dei Led Zeppelin Live in Los Angeles (March 25th, 1975) – 8mm film (Source 2)
Sappiamo che il tour del 1975 è stato pieno di problemi, che la band aveva iniziato il viaggio verso gli orizzonti perduti, ma nonostante questo il filmatino me lo gusto ugualmente.
https://www.youtube.com/watch?v=tlvFy14n6c8&ab_channel=ledzepfilm
Contemplo qualche vecchia classifica degli LP più venduti in America. Bello vedere nel 1973 Edgar Winter al primo posto,

US ALBUMS CHART june 1973 – courtesy of Dave Lewis
mi viene poi da sospirare a contatto con quella del 1976, periodo in cui iniziai ad entrare davvero nella musica Rock … Presence, gli Wings, A Night A The Opera, Run With The Pack, Desire, Amigos, Station To Station … ah!

US ALBUMS CHART EARLY MAY 1976 – courtesy of Dave Lewis
Per tornare a noi, mi sta frullando nella maruga qualche idea per un possibile ritorno di Aramis (il personaggio da me creato con cui ogni tanto vi annoio sulle pagine miserelle di questo blog). Buffo, è bastata una foto trovata chissà dove di una paio di mutandine indossate da chissà chi per dare il via ai pensieri che forse porteranno a un nuovo episodio. Sono proprio un uomo.
Restando su quello che mi piace fare, continuano a venirmi idee per nuove canzoni, due sono ormai complete: Fantasia e I Got The Blues (entrambe in accordatura aperta di MI), un’altra, Sincronicità, è work in progress. Al di là del fatto che finiranno chiuse in un cassetto insieme alle altre, niente male Tim Tirelli.
L’estate continua, il gran caldo ci attanaglia, il blues ci prende alla gola, ma non molliamo, invochiamo il Dark Lord affinché vegli su di noi e andiamo avanti. Ever onward my friends!

The Dark Lord – Earls Court, may 1975
Grazie per aver condiviso l’intervista a Unity Maclean. Peccato che certi argomenti vengano solo sfiorati e che non si entri mai nello specifico. Non sapevo che John Bonham avesse intenzione di lasciare la Swan Song (anche se la cosa , se vera, non mi sorprenderebbe) , però non mi sarebbe dispiaciuto qualche altro dettaglio. Lavorando a stretto contatto con l’entourage dei Led Zeppelin è strano che non sia stato pubblicato un libro con le sue memorie sui vecchi tempi.
A proposito di LZ , tempo fa si vociferava di alcuni progetti che avrebbero preso il nome di Experience (strappato a Jason Bonham senza tanti complimenti) , mi pare che la cosa sia caduta nel dimenticatoio. Tipico atteggiamento Swan Song :)
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