Ho iniziato a prendere il treno Regium Lepidi – Mutina per recarmi al lavoro, dopo due anni ho pensato che risparmiare è diventato un imperativo se si vuole sopravvivere in questa società per ricchi e inoltre nel mio piccolo riduco di una briciola l’inquinamento atmosferico. Pensandoci bene poi è un ritorno alle origini essendo io nato in una piccola stazione dei treni in disuso nel solstizio d’inverno di qualche decennio fa,
ho infatti sempre un brivido quando vedo la strada ferrata, sensazione dovuta anche al mio amore per il blues rurale dello Stato del Mississippi di cent’anni fa, il fischio del treno, lo sferragliare dei vagoni sui binari, lo sbuffo del vapore sono le fondamenta della iconografia spirituale del bluesman. Il treno inoltre era ovviamente anche il mezzo che ti portava lontano oltre le colline (alla continua e infruttuosa ricerca del tuo nido di stelle).
E così ogni mattina mi ritrovo alla stazione della città da cui proviene tutta la mia stirpe,
arrivo, parcheggio a fianco dei giganteschi scheletri di quelle che furono Le Reggiane (https://it.wikipedia.org/wiki/Officine_Meccaniche_Reggiane ) e mi avvio al binario 4. Mi faccio largo tra le mandrie di giovani che a quell’ora stazionano in attesa dell’arrivo dei treni regionali su cui salgo anche io. Mi sento molto distante da loro, dai loro linguaggi, dai loro atteggiamenti, dalla pessima musica che ascoltano, ma poi mi dico che anche io e i miei amici a quell’età facevamo la stessa impressione agli uomini e alle donne di una (in)certa età che per loro sfortuna salivano sulle corriere che ci portavano agli istituti superiori che frequentavamo a Mutina. Unica differenza che molti di noi ascoltavano ottima musica (e probabilmente parlavano molto di più di politica). Il tragitto Regium-Mutina dura solo 15 minuti, ma onde evitare i discorsi giovanilistici di questi imberbi umani accendo il mio lettore lossless, mi infilo le cuffiette e mi metto ad ascoltare il “blues del treno suonato su un pianino sgangherato” e altri disegni musicali simili del grande, grandissimo, Keith Emerson.
Al ritorno il tragitto inverso, dalla Stazione Ferroviaria di Mutina.
A seconda del regionale che prendo (R o R Veloce) ci fermiamo a Herberia o tiriamo dritto fino a Regium.
Da lì, 5 minuti o poco più in macchina e sono di nuovo alla Domus. Sono diventato un pendolare dunque, un commuter che ha il blues.
VITA IN AZIENDA
L’Inter perde incredibilmente con lo Spezia, la Reggiana perde uno scontro diretto importante per la salita in serie B e io mi dispero e con lo spirito scendo a profondità abissali. Mando un whatsapp al mio collega ed amico Johnny Mac, con cui il venerdì avevo parlato di calcio.
Tim Tirelli: Weekend di melma. Basta, mollo il football.
Johnny Mac: No Tim mai mollare. Da un Virtus però non poteva venire niente di buono, ma è ancora lunga. (Si riferisce alla Virtus Entella contro cui giocava la Regia – Johnny è un tifoso della Fortitudo Bologna. ndTim)
Tim Tirelli: Non posso vivere con l’umore nero a causa dell’Inter. Una squadra con questa rosa che perde 8 partite, 8!, 4 delle quali con squadrette. Vince lo scudo il Napoli, benissimo, ma non possiamo arrivare a 20 punti. Non possiamo. Scusa lo sfogo ma sono nerissimo!
Johnny Mac: Ne parliamo martedì quando rientri dal tuo giorno di malattia (si riferisce a ciò che avevo detto il venerdì: se la Regia perde lunedì non vengo al lavoro ndTim)
Tim Tirelli: 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂 PER FORTUNA CHE HO UN COLLEGA COME TE.! Johnny Mac n.1!
LED ZEPPELIN
L’altro giorno guardavo alcune foto tratte dal concerto dei LZ al Seattle Kingdome del 17/07/1977, dove 62.000 fan assistettero ad una esibizione (piuttosto mediocre) del gruppo.
Osservavo le immagini di Robert Plant, certo che a quel tempo Golden God lo era davvero … che presenza magnifica, il prototipo del front man di una band di successo di (hard) Rock.
Ho persino riguardato il filmato del concerto (uno dei pochissimi ad essere stato ripreso, i megaschermi nel 1977 erano assai rari) malgrado la performance in sofferenza di Page. Nonostante tutto sarebbe stato bello vedere i LZ in quel tour da orizzonti perduti, osservare la fase calante del gruppo e al contempo godersi una sezione ritmica ancora brillantissima (il 1977 è l’anno migliore di Bonham) e una scaletta da favola. Niente da fare, i Led Zeppelin mi piacciono ancora un bel po’.
NUOVE USCITE
_LONERIDER “Sundown” (2022) – TTT
Dopo lo scioglimento dei Bad Company originali nei primi anni 80 il batterista Simon Kirke registrò un disco con i Wildlife, da qualche anno (2019) si è rimesso a lavorare con alcuni degli ex membri e insieme hanno pubblicato un paio di album.
Sundown è l’ultimo uscito, un mix di Rock alla Bad Company con venature AOR. Nessun pezzo colpisce più di tanto, prodotto dignitoso ma di dubbia utilità.
_THE SOUNTHERN LOCOMOTIVE BAND – Back In Town Tonight (2022) – TTT
Rock sudista proveniente dalla Georgia, DANNY SOUTHERN – GUITAR ,VOCALS & HAMMOND ORGAN, GREG CARTER – BASS GUITAR & VOCALS e CURTIS HUMMER – DRUMS & PERCUSSION.
Il sound e le formule sono quelle tipiche del genere, la produzione sembra low budget come è logico che sia di questi tempi. Nella seconda strofa del brano che apre il disco viene citato Jimmy Page.
A tratti non è male rivivere certe atmosfere ma alla fine il gruppo sembra contento di attenersi ai copioni di riferimento, qualche sforzo in più andava fatto, nel songwriting e nei colori usati. Qui ad esempio sembra di ascoltare la Marshall Tucker Band
Magari qualcuno si scalderà per questo tipo di proposte, non io.
SERIE TV
_Black Summer (2019 USA) – TTT+
Due stagioni viste tutto d’un fiato e non capisco perché; intendo dire, a me queste visoni apocalittiche di un futuro prossimo pieno di zombie non sono mai piaciute, ma poi è arrivata The Walking Dead e non ho più capito nulla. La serie è divisa in brevi capitoli, procede a salti, avanti e indietro ed è girata con sequenze mozzafiato dal ritmo veloce. Non è ovviamente una grande produzione come The Walking Dead ma si fa guardare.
FILM
_Ghostbuster Legacy (2021) – TTT ho finalmente visto il nuovo Ghostbusters, la supernatural horror-comedy che riprende il filo conduttore del film originale del 1984 che chiunque della mia generazione ha visto e in qualche modo amato. Non che mi aspettassi chissà che ma i profili dei personaggi, il finale etc etc sono piuttosto stucchevoli e molto “americani”. Niente, un rigurgito della mia giovinezza che ho rivissuto senza emozionarmi. Tuttavia un brivido è arrivato quando uno dei giovani protagonisti (ex Strangers Things) sul juke box di un locale stile anni ’50 ha fatto partire All Your Love di Otis Rush.
_Top Gun Maverick (2022) – TT¾ già non mi piacque il film originale figuriamoci questo pieno come è di retorica statunitense, di soluzioni e personaggi scontati. Le riprese in volo sono spettacolari, è vero, ma il resto è poca cosa.
_Elvis (2022) – TTT¾ film di buon successo e dalla impostazione mainstream, il tema è la vita di Elvis Presley, i primi anni persi ad inseguire il blues del Mississippi e quindi il salto a Memphis, le prime registrazioni e l’arrivo nell’Olimpo dei grandi del Rock. La prima parte mi ha lasciato così così, ho avuto bisogno di tempo per digerire l’impostazione “moderna”, ma poi la seconda mi ha convinto e ho apprezzato il film, sebbene non ne sia un entusiasta.
PLAYLIST
CODA
L’animo è in fiamme, Ittod si tiene a fatica, ma Stefano e Tim ci danno di estintore. L’equilibrio interno è precario ma per il momento sembra reggere, grazie anche all’aiuto dell’amaro Nonino on the rocks con in più una fettina di arancia.
Tanto a che cosa serve pizzicarsi l’animo, la vita è questa, è di nuovo sabato mattino, tra poco spesa settimanale alla Coop, segue sistemazione di quel po’ di verde intorno alla Domus, domenica la messa (nera), poi magari fuori a pranzo e quindi la partita di football (contro l’impero del male) e lunedì mattina si ricomincia, treno, il lavoro e “Ciao Tim, come stai?!”, “Benissimo!”
Now everything changes
Ain’t nothin’ the same
I’m having the strangest feel, baby
I can’t remember my name
I’m going round n’ round n’ round n’ round n’ round n’ round n’ round n’ round n’ round n’ round n’ round n’ round…
I’m going round n’ round n’ round n’ round n’ round n’ round n’ round n’ round n’ round n’ round n’ round n’ round…
Gli anni da pendolare sono stati i più spensierati della mia vita. Uno studentello magrissimo (lo sono ancora per fortuna..) , capelli lunghi e con una (mal)sana ossessione per la musica Rock. LED ZEPPELIN e Jimmy Page sopra ogni cosa.
I treni poi mi rimandano a mio padre , ferroviere alla stazione Porta Nuova di Torino (città che non ha mai amato particolarmente..) e pendolare per una vita ..
Il video di Seattle 1977 è un documento importante che meriterebbe un restauro , almeno parziale , da tramandare ai posteri.
Contiene una delle versioni che prediligo dell’assolo di STH (l’altro è quello di L.A 21/06/77).
Da poco rileggendo Gold Dust Woman di Stephen Davis non ho potuto non fare il paragone tra Stevie Nicks e Jimmy Page. Due personaggi dotati di talento , fascino e carisma rari che hanno inesorabilmente subito un tracollo senza scalfire l’amore incontrastato del proprio pubblico.
Per quanto riguarda i film , mi fa piacere sapere che non hai apprezzato il seguito di Top Gun…. io nemmeno l’ho guardato. Mi è bastato l’orribile capostipite di Tony Scott (due anni prima aveva girato quel gioiellino di Miriam si sveglia a mezzanotte…).
Ieri sera ho visto The Fabelmans di Spielberg. Molto bello.
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