Agosto veniva chiamato sextilis nel calendario romano essendo il sesto mese, visto che l’anno iniziava col mese di Martius, ma fu poi rinominato augustus 2032 anni fa in onore dell’imperatore Augusto; è un mese che, anche se sono in ferie, amo passare a casa, nella quiete delle città svuotate, nel brusio serale delle feste dell’Unità che in questa fetta d’Emilia hanno ancora un senso, nel lento scorrere di giornate che negli altri mesi dell’anno scappano tra le dita con una velocità impressionante, nel verde della campagna stremata da questo caxxo di anticiclone africano. Grazie a questi giorni di pausa ho ripreso a frequentare il blog, l’impulso di scrivere è tornato potente, in questa pace agostana ritrovo me stesso, la vibrazione vitale torna potente, addirittura si presenta di nuovo lo spirito battagliero del giovane uomo che ero quando, insieme al mio grande amico di allora, il povero Pop, ci si sentiva titanici dinnanzi al futuro.
Torno al presente, osservo gli ippocastani che dalla finestra dello studiolo filtrano la pianura campagnola in cui vivo,
mentre ascolto Songs for the Beginners di Graham Nash, Wounde Bird è sempre da brividi … una canzoncina in RE semplice semplice, tre accordi, tre strofe, niente ritornello, eppure tocca il mio cuore e il mio spirito blues:
Offri al tuo angelo una serenata, cantata con lo sguardo.
Cresci e diventa un po’ più alto,
anche se gli anni dicono il contrario.
Sentiti un po’ più piccolo,
e così in statura ti eleverai.
Sia il vagabondo che il poeta
devono affrontare draghi per conquistare una sposa.
E la torta dell’umiltà ( espressione idiomatica inglese che sta per “ammettere di aver sbagliato”, ndTim)
è sempre amara da ingoiare quando c’è di mezzo l’orgoglio.
A quel tempo, 1971, Nash stava passando dolori sentimentali, lui e Joni Mitchell si erano appena lasciati, molte canzoni ovviamente parlano di lei, ma non Wounded Bird, che pare sia stata scritta per Stephen Stills, anch’egli alla prese con profondi blues amorosi dovuti alla fine della sua relazione con Judy Collins. Per la cronaca, l’album Songs For Beginners arrivò al n.15 della classifica USA e diventò disco d’oro (500.000 copie vendute).
In queste due settimane cerco di mettere da parte le mie paturnie, lavoro di buona lena al mattino nella fetta di verde intorno alla Domus Saurea, la house of blues dove vivo insomma, mi faccio delle belle nuotate e nella tarda mattinata mi rifugio in casa visto il gran caldo, seguito dai gatti;
esco solo la sera come faceva Edgar Winter ( … sì, lo so, questa non è per tutti).
Mi dedico alla musica, alla chitarra, alla lettura di quotidiani e riviste. Rimango basito quando vedo che esistono riviste tipo “La Metallurgia Italiana”, questo perché mi chiedo se vi sia un pubblico che davvero acquista pubblicazioni sul complesso dei trattamenti che devono essere eseguiti sui minerali dopo l’estrazione dalle miniere fino alla preparazione dei metalli e delle leghe che hanno interesse nelle diverse applicazioni (Treccani), evidentemente sì. Il mio stupore diventa prossimo allo sgomento quando poi mi cade l’occhio sulla rivista “Il Mio Angelo” dove in copertina vi appare la scritta “Chiedi assistenza all’arcangelo Michele, lui risponde alle tue richieste di aiuto! Mi astengo da ogni commento, sebbene Ittod (uno dei dei tre uomini che sono) si agiti parecchio, laggiù nelle segrete dove lo tengo a bada.
Giunta la sera mi ritrovo alla grande Festa dell’Unità di Villalunga, quasi adagiata nel letto del fiume Secchia, di nuovo a cena di nuovo col mio amico Lorenz; questa estate festeggiamo i 23 anni di amicizia virile, Blues, Rock, nel nome di Johnny Winter, uno dei grandi Dei che preghiamo.
Lorenz è una della rarissime vere Rock Star emiliane secondo me, oltre ad essere, come dico sempre, un chitarrista extraordinaire.
Sì perché in questa serata ferragostana lo rivedo in concerto con i Cuore Nero Blues Band e sentirlo suonare è sempre un grande, grande piacere per me.
GOLDEN AGE OF ROCK AND ROLL
_Fleetwood Mac – Capital Center, Largo, MD, 1975
Versione di qualità superiore e senza watermark, davvero stupefacente. I FM del 1975 mi sono sempre piaciuti molto. E poi, c’è la mia preferita: Station Man.
_Santana Day On The Green, Oakland, CA, 2 luglio 1977
Pur amando da matti il periodo Jazz/Rock del gruppo (1972/74) i Santana che da ragazzino ho vissuto in diretta erano questi del 1977, che spettacolo, che gruppo, che formazione superlativa: Carlos Santana (chitarra, percussioni, voce), David Margen (basso), Graham Lear (batteria), Eddie Colon (percussioni), Raul Rekow (percussioni, voce), Tom Coster (tastiera, voce) e Greg Walker (voce)
Quella Yamaha poi …
FILM
_Kodachrome (2017 USA) – TTT¾ – pellicola con il grande Ed Harris il cui personaggio in questo film dice tra le altre cose “siamo tutti degli stronzi infelici!”. Già! Ad ogni modo, bel film tratto da un articolo apparso sul New York Times che raccontava un fatto realmente accaduto, ovvero “il clamoroso pellegrinaggio di numerosi appassionati della gloriosa pellicola Kodachrome verso l’ultimo centro Kodak ancora in grado di svilupparla e che chiuderà definitivamente.”
Al boomer che sono, questo malinconico omaggio al mondo analogico è piaciuto.
_Soshana (2023 GB/Italia) – TTT¾
Film che parla della Palestina, tra thriller politico, archivi originali e love story. Parecchio intrigante e ben fatto.
PLAYLIST
Kenny Wayne Shepherd 1998
Wes Montgomery 1960
Buddy, il più grande.
Alphonso Johnson
FINALE
In questi giorni che ho tutti per me sono arrivato a pensare che, come per Italo Svevo, uno dei miei padri putativi, scrivere è una pratica igienica o comunque salvifica nei confronti della malattia mortale della vita, o perlomeno contro il logorio della stessa.
Ma sai che c’è, lasa cla vaga, come diciamo qui, lascia che sia, let it be baby e Keep On Playing that Rock And Roll.















































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