TT’s SCHOOL OF ROCK: Emerson Lake & Palmer

30 Mar

Lavorando in un’azienda come quella per cui lavoro uno dei miei compiti è anche quello di tenere alcune lectio magistralis (e sia chiaro, lo scrivo con tutta l’autoironia possibile) sulla musica Rock. D’altro canto il presidente me lo disse già durante il colloquio due anni fa: “In caso scegliessimo te, sappi che ti chiederò di tenere alcune lezioni sul Rock per i colleghi”. Eccomi dunque qui per la nuova “lezioncina”. Rispetto alle prime si è deciso di cambiare formula, non più un coinvolgimento generale da tenersi in orario di lavoro, bensì piccoli eventi da svolgersi dalle 18:15 alle 19:30 nella – a me tanto cara – Sala Blues, la sala riunioni informale, come dico sempre la sala where the dreams come blue, capacità: 25 posti a sedere.

Sala Blues – foto Tim Tirelli 

Un pubblico dunque selezionato che si prende la briga di fermarsi in azienda dopo l’orario di lavoro per ascoltare storielle e brani musicali di gruppi del bel tempo che fu. Credo sia questa la cosa bella, troppo facile trovarsi in orario di lavoro e parlare che so dei Pink Floyd, più temerario appunto è riunirsi la sera per affrontare gruppi (a loro quasi) sconosciuti. 25 aficionados (un quarto dei dipendenti), in maggior parte intorno ai trent’anni, pronti a calarsi nelle profondità cosmiche della migliore musica Rock. Visto che una buona parte di quest* giovanott* gradisce quello che oggi viene chiamato prog rock, continuo su questo sentieri e in questa IV puntata della School Of Rock parlo dei miei amati Emerson, Lake & Palmer.

Introduco le loro vicende fine anni sessanta e poi racconto brevi stralci della loro storia come ELP, sempre legandoli alla mia esperienza personale, questo per cercare di fare comprendere ai giovani colleghi il contesto, la meraviglia che suscitavano sui giovinetti di allora, etc etc. Scelgo di porgermi col mio solito fare schietto ed emiliano, così facendo magari rischio di diventare una macchietta, ma sono convinto che il rock vada vissuto e raccontato con passione e pochi filtri, le lezioncine non hanno senso, quello che è possibile raccontare sono osservazioni, emozioni, scombussolamenti spirituali e fisici. 75 minuti non sono tanti se devi anche far ascoltare dei pezzi (seppur non nella loro completezza), e dunque mi soffermo solo sul periodo magico del gruppo, ovvero 1970-74. Queste le tracce finite sul giradischi della Sala Blues:

THE BARBARIAN

TAKE A PEBBLE

LUCKY MAN

TARKUS

PROMENADE/THE GNOME

THE SAGE

THE ENDLESS ENIGMA PT1

FUGUE

JERUSALEM

TOCCATA

STILL YOU TURN ME ON

BENNY THE BOUNCER

KARN EVEIL 1° IMPRESSION PT2

Qui di seguito qualche breve videoclip e qualche foto

clip ELP 1 (clip di LadyJ)

TT School Of Rock 2023-03-21 foto Lady J

TT School Of Rock Elp a 2023-03-21 at 09.53.05 – Foto Laura Z.

TT School Of Rock Elp 2023-03-21 – Foto Mar & Fran

clip TARKUS / BRAIN SALA SURGERY (clip di LadyJ)

TT School Of Rock Elp a 2023-03-21 at 09.53.07 – Foto Laura Z.

clip BENEDIZIONE FINALE ( in nomine Emerson, Lake et Palmer) (clip di Mar&Fran)

Anche questa volta spero di aver catturato l’attenzione dei colleghi, di averli accompagnati attraverso la musica articolata degli ELP, di aver fatto capire loro che gli anni tra la fine dei sessanta e la fine dei settanta furono davvero l’apice della musica popolare di questo piccolo pianeta. A tal proposito mi sono arrivate parole che mi confortano:

The Fab One (the President): Ciao Tim! Sei stato fantastico! Sei cosmico. All’inizio non sapevo cosa aspettarmi, è una musica che pensavo ostica, ma con te che ci hai accompagnati nel percorso, che li hai collocati nello spazio e nel tempo (citazione involontaria di Fab ndTim) tutto cambia e sono riuscito ad apprezzarli. Grande Tim!

The Queen Of Spades: Tim!!! Fantastico! Non mi aspettavo nulla del genere. Quando hai scritto sulla chat aziendale per informarci della cosa e hai messo qualche link, pensavo che fosse musica che non facesse per me, ma poi con le tue spiegazione, con il tuo fare hai reso tutto fluido e interessantissimo. Grazie mille.

My Sweet Lady Jane: Ciao Tim number one, ieri sera è stato un viaggio bellissimo, grazie di averci condotti nell’iperspazio!

The Laurel Girl: Tim! Grazie ancora per la bellissima lezione, mi apri sempre tanti mondi di pura emozione.

E via via tutte le belle parole di Simsca, di Mar, della Stremmy Girl etc etc.

Dunque per un’oretta ho ritrovato uno dei motivi che mi tengono ancorato alla Terra, un brivido che per qualche ora ha lavato via i blues atavici dal mio animo. Giusto un attimo, ma essenziale. Mia cara musica Rock … still you turn me on.

 

 

 

Una Risposta a “TT’s SCHOOL OF ROCK: Emerson Lake & Palmer”

  1. lucatod 30/03/2023 a 15:09 #

    Guardando le clip per un attimo mi sono ritrovato a sorridere come uno scemo, sia per il modo interessante e simpatico con il quale racconti gli EL&P e che vedendo i tuoi colleghi mentre mostri la cover di BSS. Quell’opera è talmente radicata nel mio immaginario da darla ormai per scontata. Vedere trenta quarantenni meravigliati e incuriositi fa piacere. E riflettere. Alla fine la passione per la musica Rock ce l’hai o non ce l’hai. Ho iniziato ad ascoltare gli EL&P a circa quindi o sedici anni completando la discografia’70/’78 su mc e cd nel giro di un’estate. Pur non essendo un adolescente di quell’epoca non ho mai trovato quella musica complessa o elitaria , anzi. Lunghe suite ma anche tanti brani cantati da Greg Lake (il mio preferito) che è impossibile non apprezzare. Purtroppo buona parte degli over 40 (i miei coetanei) tendono ad avere una visione del rock limitata all’iconografia di band hard o heavy.
    Al massimo si apprezzano i Pink Floyd che onestamente (e lo dico da appassionato floydiano) hanno anche stufato.
    Ultima cosa, non sarebbe male caricare l’intero video. La questione su BSS è caduta proprio sul più bello :)
    EL&P o muerte! (cit)

    "Mi piace"

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