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Rory Gallagher – Rory Gallagher (50th Anniversary Super Deluxe Edition) (1971/2021 Universal Music) – TTTT+

15 Nov

Occorre andarci piano con Rory, benché abbia avuto un discreto successo (ma praticamente solo in UK) può essere quasi considerato un artista culto, ha un seguito di appassionati davvero rimarchevole, non solo di chitarristi che vedono in lui un idolo, ma anche di donne – magari appassionate di musica – che riversano su di lui il riflesso dell’uomo ideale, artista, di bell’aspetto e con animo gentile e sensibile.

Ho avuto la fortuna di assistere al suo concerto di Pistoia nel luglio del 1984, mi spiace solo non fossi completamente concentrato, avevo appena visto una band raffazzonata di musicisti inglesi fare poco più di una jam session in onore di di Alexis Korner, il fatto è che tra quei nomi giganteggiava quello di Jimmy Page, dunque ero quantomeno distratto quando Rory salì sul palco ma sentirlo far fischiare i Marshall (come disse a proposito di quella sera il Dark Lord) fu un gran bel momento.

Dopo i primi anni con i Taste, Rory iniziò nel 1971 la carriera solista che lo portò a pubblicare 14 album, alcuni riusciti altri meno, spesi tra blues, (quasi hard) rock e musica più o meno tradizionale delle sue parti. Gallagher fu un chitarrista talentuoso e molto dotato, dal tocco davvero magico, gli unici punti grigi – a mio parere – furono il poco interesse nel cercare sentieri che non si infilassero nei campi del chitarrismo blues e un songwriting non sempre convincente.

La Universal pubblica ora l’edizione limitata del primo album (con un nuovo mix) di Rory in veste da solista in occasione del 50esimo anniversario dell’uscita.

Laundromat è un gran bel rock, viscerale, semplice ma non semplicistico; il nuovo mix sin da subito sembra dare maggior chiarezza. Versione live in studio. Che bello quando i dischi si registravano così.

Just The Smile è sempre stata una delle mie preferite, chitarra acustica, accordatura aperta, melodie nordiche. Pezzo incantevole.

I Fall Apart è un altro momento altissimo, l’alternarsi delle tonalità minore e maggiore, il cantato, l’assolo di chitarra, ah!

 

Wave Myself Goodbye è un blues acustico godibile, in cui si aggiunge il piano di Vincent Crane (Atonic Rooster), con Hands Up si ritorna a ritmi sostenuti, il pezzo si distingue – nella prima parte – per un curioso lavoro alla solista, in Sinner Boy il rock blues riprende il comando, c’è una bella slide guitar che corre tra un canale e l’altro in un gioco – tipico di quegli anni – di panning.

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E’ un piacere sentire la chitarra elettrica dipingere riflessi meditativi in For The Last Time, qui il mix sembra di nuovo dare più respiro alla musica. L’assolo di chitarra è intenso e lungo, uno dei segni distintivi di Gallagher. It’s You è una gradevole canzoncina ed è seguita da I’m Not Surprised, bel quadretto incorniciato da chitarra acustica e pianoforte.

Can’t Believe It’s True chiude l’album con uno di quegli andamenti alla Ten Years After o alla Doors, qui fa capolino anche il sax suonato dallo stesso Rory. Il lavoro alla chitarra solista è una meraviglia con sfumature che vanno al di là delle solite sonorità.

Il materiale bonus dei CD 2 e 3 è composto in massima parte da versioni alternative dei pezzi a parte un jam session e un paio di cover. Gypsy Woman di Muddy Waters è proposta in una gran versione, non mi convince il giro di di basso alla Fats Domino, ma l’approccio di Rory è uno spettacolo.

In It Takes Time di Otish Rush Rory cerca di riproporre in trio quello che la versione originale offriva con l’aiuto di piano e fiati. E’ di nuovo l’approccio di Rory a colpire, ha la stessa convinzione che aveva Johnny Winter, un altro dei miei chitarristi preferiti, quella cazzimma inimitabile che caratterizzava il loro rock blues scatenato.

Advisory Jam (dal nome dello studio di registrazione) è meno jam di quel che si pensi, un riff che ricorda gli Who suonato con grinta, certo, nulla di memorabile però nemmeno la solita jam blues.

Il CD 4 riprende le sedute fatte per la BBC nel 1971, in massima parte sono relative ai brani contenuti nel primo album tranne It Takes Time, maschia e dritto al punto, e In Your Time, brano che apparirà nel secondo album Deuce (1971). Il sound è vivido e viscerale, il trio di Rory Gallagher in quegli anni era micidiale, sezione ritmica certo non incredibile ma concreta e diligente e trascinata da un chitarrista formidabile.

Per ritornare all’album, devo dire che inizio a sorprendermi dei nuovi missaggi, sono stato contro queste iniziative, quindi diffidente e adesso possibilista. La purezza del suono live di una chitarra, un basso e una batteria sembra ancora più intensa con questo nuovo mix. Se c’è un album da studio di Gallagher da avere è proprio questo, qualche lieve imprecisione nella voce e nella chitarra a volte la si percepisce ma è tutta umanità, tutta musica vera, fatta come andava fatta. Bel cofanetto dunque, buono per chi vuole avere una visione più completa del Rory di quel periodo.

Tracklist:
Disc 1 (47:46)
1. Laundromat (50th Anniversary Edition Mix) (04:39)
2. Just The Smile (50th Anniversary Edition Mix) (03:40)
3. I Fall Apart (50th Anniversary Edition Mix) (05:12)
4. Wave Myself Goodbye (50th Anniversary Edition Mix) (03:31)
5. Hands Up (50th Anniversary Edition Mix) (05:25)
6. Sinner Boy (50th Anniversary Edition Mix) (05:07)
7. For The Last Time (50th Anniversary Edition Mix) (06:38)
8. It’s You (50th Anniversary Edition Mix) (02:40)
9. I’m Not Surprised (50th Anniversary Edition Mix) (03:37)
10. Can’t Believe It’s True (50th Anniversary Edition Mix) (07:17)

Disc 2 (57:29)
1. Gypsy Woman (Tangerine Studio Session) (04:02)
2. It Takes Time (Tangerine Studio Session) (03:33)
3. I Fall Apart (Tangerine Studio Session) (04:44)
4. Wave Myself Goodbye (Tangerine Studio Session) (03:13)
5. At The Bottom (Alternate Take 1) (03:20)
6. At The Bottom (Alternate Take 2) (03:08)
7. At The Bottom (Alternate Take 3) (03:23)
8. At The Bottom (Alternate Take 4) (02:49)
9. Advision Jam (03:46)
10. Laundromat (Alternate Take 1) (03:34)
11. Just The Smile (Alternate Take 1) (03:29)
12. Just The Smile (Alternate Take 2) (03:41)
13. I Fall Apart (Alternate Take 1) (04:55)
14. Wave Myself Goodbye (Alternate Take 1) (05:07)
15. Wave Myself Goodbye (Alternate Take 2) (04:45)

Disc 3 (01:08:31)
1. Hands Up (Alternate Take 1) (04:08)
2. Hands Up (Alternate Take 2) (05:53)
3. Hands Up (Alternate Take 3) (04:32)
4. Hands Up (Alternate Take 4) (04:12)
5. Hands Up (Alternate Take 5) (01:38)
6. Hands Up (Alternate Take 6) (05:39)
7. Sinner Boy (Alternate Take 1) (05:08)
8. Sinner Boy (Alternate Take 2) (05:22)
9. Sinner Boy (Alternate Take 3) (05:22)
10. For The Last Time (Alternate Take 1) (05:04)
11. For The Last Time (Alternate Take 2) (02:13)
12. For The Last Time (Alternate Take 3) (05:15)
13. It’s You (Alternate Take 1) (01:40)
14. It’s You (Alternate Take 2) (02:40)
15. I’m Not Suprised (Alternate Take 1) (04:17)
16. I’m Not Suprised (Alternate Take 2) (03:46)
17. Can’t Believe It’s True (Alternate Take 1) (01:42)

Disc 4 (55:08)
1. For The Last Time (Live On BBC “Sounds Of The Seventies” / 1971*) (04:09)
2. Laundromat (Live On BBC “Sounds Of The Seventies” / 1971*) (03:38)
3. It Takes Time (Live On BBC “Sounds Of The Seventies” / 1971*) (04:22)
4. I Fall Apart (Live On BBC “Sounds Of The Seventies” / 1971*) (03:44)
5. Hands Up (Live On BBC “John Peel Sunday Concert” / 1971) (05:40)
6. For The Last Time (Live On BBC “John Peel Sunday Concert” / 1971) (06:21)
7. In Your Town (Live On BBC “John Peel Sunday Concert” / 1971) (09:21)
8. Just The Smile (Live On BBC “John Peel Sunday Concert” / 1971) (04:36)
9. Laundromat (Live On BBC “John Peel Sunday Concert” / 1971) (06:10)
10. It Takes Time (Live On BBC “John Peel Sunday Concert” / 1971) (07:07)

* Off air recording
  • DVD
    1. Interview
    2. Hands Up
    3. Wave Myself Goodbye
    4. It Takes Time
    5. Sinner Boy
    6. For the Last Time
    7. The Same Thing
    8. I Fall Apart
  • Rory Gallagher – vocals, guitars, alto saxophone, mandolin, harmonica
  • Gerry McAvoy – bass guitar, vocals
  • Wilgar Campbell – drums, percussion
  • Vincent Crane – piano on tracks 4 & 9

Technical

  • Eddy Offord – engineer

Formati:

4CD + 1 DVD Deluxe Set / Super Deluxe Digital

3LP

2CD

1LP Neon Orange (transparent) Vinyl – John Peel Sunday Concert 28/08/1971

Deluxe Digital HD / Deluxe Digital Standard